È la vigilia di Natale. Intorno alla tavola ci sono sette donne. Tutte le donne della vita di Vittorio, e lo stanno aspettando. Ma lui non arriva. Manda solo un enigmatico messaggio. Poche parole che rendono ancora più perturbante la sua assenza. Perché per ognuna di loro, in modo diverso, lui è il centro di un mondo: c'è la madre e c'è la sorella, ci sono la moglie, l'ex moglie e l'amante, la figlia adulta e la figlia adolescente. Il vuoto che lascia un uomo può diventare molto affollato. Ritrovare se stesse è allora necessario, vitale, indispensabile. Bisogna farlo insieme, avere il coraggio di appoggiarsi l'una all'altra. Bisogna accettare che un amore che si voleva assoluto è invece frammentario e condiviso. Condiviso proprio con quelle donne per cui si prova astio e rancore. Eppure anche da questi sentimenti può nascere un'inattesa complicità , una solidarietà finora sconosciuta. Forse solo così la lontananza di Vittorio può diventare un'occasione per guardare le cose in modo nuovo.
In questa commedia ironica e spietata, costruita come un giallo, anche la persona a noi più vicina può svelare all'improvviso un lato che agli altri sfugge. Caterina Bonvicini torna con un romanzo che è un piccolo capolavoro di stile. Un affresco in cui ogni particolare vive di luci e di ombre. Una storia appassionante in cui l'assenza di un uomo dà finalmente voce alle donne della sua vita. Tutte le donne di è un libro sull'amore, sulla famiglia, sulle sovrastrutture che la società impone. Perché sentirsi liberi di essere se stessi è una lunga conquista, che può arrivare quando meno te l'aspetti. AUTORE: Caterina Bonvicini EDITORE: Garzanti DATA DI PUBBLICAZIONE: 28 gennaio 2016 PAGINE: 208 |
TRAMA 9
PERSONAGGI 9
STILE 10
INCIPIT 9
FINALE 10
COPERTINA 9
PERSONAGGI 9
STILE 10
INCIPIT 9
FINALE 10
COPERTINA 9
Un uomo. Sette donne. E Milano a fare da sfondo.
Vittorio Fumagalli è stato un grande scrittore, un uomo amato, circondato da belle donne, ammirato, stimato.
Vittorio Fumagalli è stato un grande scrittore, un uomo amato, circondato da belle donne, ammirato, stimato.
È la vigilia di Natale e, attorno al tavolo da pranzo di casa di Vittorio, sono riunite Lucrezia, la madre quasi novantenne, designer di fama mondiale; Ada, la ex moglie; Francesca, la sorella; Cristina, l'attuale moglie; Paoletta e Giulia, le figlie e Camilla, la giovane amante.
Ma a mancare è proprio Vittorio, che, con uno scarno quanto enigmatico SMS, annuncia di aver deciso di prendersi un anno sabbatico, di volersi allontanare non solo dal lavoro, ma anche dalla famiglia.
Ma a mancare è proprio Vittorio, che, con uno scarno quanto enigmatico SMS, annuncia di aver deciso di prendersi un anno sabbatico, di volersi allontanare non solo dal lavoro, ma anche dalla famiglia.
È da qui che entreremo nella vita di ognuna di queste sette donne. Ogni capitolo è narrato da una voce diversa e ci accompagnerà alla scoperta di sentimenti, dolori e frustrazioni.
Ognuna delle donne di Vittorio, in qualche modo ha sempre cercato di controllarlo, di prevaricarlo.
Ognuna delle donne di Vittorio, in qualche modo ha sempre cercato di controllarlo, di prevaricarlo.
Io ho amato alla follia Lucrezia, il suo modo di essere sempre sopra le righe, il suo non avere peli sulla lingua! E, pagina dopo pagina, addentrandomi nella vita e nella personalità di questa famiglia, mi sono immedesimata in Vittorio. Ho visto un uomo che, sin dall'infanzia, è stato circondato da forti figure femminili.
Lucrezia è una figura ingombrante, che quasi lo sovrasta, e della cui approvazione Vittorio è alla continua ricerca.
Ada è una donna che non si è mai lasciata fagocitare dalla figura di scrittore famoso che il marito rappresentava. Al contrario, il suo ego smisurato l'ha portata ad un'inversione di ruoli, dove, anche dopo il divorzio, lui continuerà a cercare la sua approvazione.
Vittorio ci appare, insomma, come un uomo tutto sommato fragile, insicuro; una persona abituata a fuggire davanti alle difficoltà , a delegare alle sue donne le decisioni più importanti.
A conferma di tutto ciò il fatto che, dopo il suo allontanamento, queste donne riusciranno finalmente a creare quel legame di solidarietà che non erano mai state capaci di instaurare prima, tutte prese com'erano a cercare di monopolizzare le attenzioni di Vittorio e veicolarle verso loro stesse.
Lucrezia è una figura ingombrante, che quasi lo sovrasta, e della cui approvazione Vittorio è alla continua ricerca.
Ada è una donna che non si è mai lasciata fagocitare dalla figura di scrittore famoso che il marito rappresentava. Al contrario, il suo ego smisurato l'ha portata ad un'inversione di ruoli, dove, anche dopo il divorzio, lui continuerà a cercare la sua approvazione.
Vittorio ci appare, insomma, come un uomo tutto sommato fragile, insicuro; una persona abituata a fuggire davanti alle difficoltà , a delegare alle sue donne le decisioni più importanti.
A conferma di tutto ciò il fatto che, dopo il suo allontanamento, queste donne riusciranno finalmente a creare quel legame di solidarietà che non erano mai state capaci di instaurare prima, tutte prese com'erano a cercare di monopolizzare le attenzioni di Vittorio e veicolarle verso loro stesse.
Meraviglioso, direi geniale addirittura, il finale, in cui l'autrice ci propone il punto di vista di Vittorio.
Finalmente guarderemo queste sette donne con i suoi occhi. Finalmente scopriremo perché Vittorio è fuggito e se deciderà di tornare.
Finalmente guarderemo queste sette donne con i suoi occhi. Finalmente scopriremo perché Vittorio è fuggito e se deciderà di tornare.
Caterina Bonvicini ha una scrittura matura, fluida e coinvolgente.
Con questa riesce a conquistare l'attenzione del lettore, a farlo sorridere, a farlo arrabbiare, a farlo riflettere.
Con questa riesce a conquistare l'attenzione del lettore, a farlo sorridere, a farlo arrabbiare, a farlo riflettere.
La cosa che più mi ha sorpresa, è che, da donna, mi sono ritrovata a solidarizzare con Vittorio. Perché, lo ammetto, da quelle donne sarei fuggita anche io!
Io sarei scappata a gambe levate!! Figuriamoci, dover convivere con la madre famosa, la ex ingombrante, le figlie bisognose d'affetto, la moglie bisognosa di tutto il resto è l'amante sensibile. No no, troppe aspettative, troppe richieste.
RispondiEliminaIo la madre l'ho adorata dalla prima all'ultima pagina! Però hai ragione: con una schiera di donne così, manco il pensiero di tornare indietro mi sarei fatta venire!
EliminaOhhhh e pensare che io sarei scappata proprio dal romanzo. Vedi il potere di voi blogger??? Adesso correrei a leggerlo. Come la mettiamo? Brava libridinosa
RispondiEliminaAnche se queste donne mi fanno paura eh...devo arrivare armata?
Voi blogger? Perché tu che fai nella vita? Ah già , inforno plastica condita con besciamella! Comunque no, niente armi!
EliminaSembra molto psicologico e bellissimo. Recensione interessante e intrigante.
RispondiEliminaGrazie ;)
EliminaAmmazza! Sette donne sono un esercito, e pensare che certi giorni io da sola non mi sopporto quindi figuriamoci sette personalità così forti con cui rapportarsi :) comunque mi hai incuriosita e parecchio per cui mi inchino a te e all'esercito delle sette, non sia mai che mi vengano in sogno stanotte!
RispondiEliminaA te questo libro potrebbe piacere! Comunque anche io, certe volte, mi sto sulle scatole da sola!
EliminaCosì ad istinto non mi sarei mai e poi mai avvicinato ad un libro del genere. Tu mi hai fatto incuriosire.. la mia wishlist chiede pietà ahahahahah!
RispondiEliminaNo no, nessuna pietà ahahahah
EliminaNon m ispira particolarmente la copertina,
RispondiEliminama la tua recensione mi ha incuriosita.
Aggiugiamo pure questo agli acquisti di febbraio!
:-)
Sara
Giusto oggi parlavo con un'altra delle LGS di quanto i gusti riguardo le copertine siano soggettivi! Io adoro questa copertina, mentre a lei non è piaciuta granché! Eppure entrambe abbiamo amato questo romanzo allo stesso modo. Io ti consiglierei davvero di dargli una chance!
EliminaEcchime! L'ho finalmente letto anch'io! Un libro veramente gustoso.
RispondiEliminaAnch'io come te ho adorato Lucrezia fin da subito e mi sono trovata a fare il tifo per Vittorio, perché, diciamocelo, di sette donne, manco una che si sia presa la briga di conoscerlo veramente.
Ciaoooo, Bacci
Oh che meraviglia! Ero sicura che questo libro ti sarebbe piaciuto! D'altronde, checché se ne dica, tu hai cervello, sorella!
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