Titolo: Una vita da libraio || Autore: Shaun Bythell || Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 6 marzo 2018 || Pagine: 378
Dal cliente che entra per complimentarsi dell'esposizione in vetrina, senza accorgersi che le pentole servono a raccogliere la perdita d'acqua dal tetto, alla vecchietta che chiama periodicamente chiedendo i titoli più assurdi, alle mille, tenere vicende di quanti decidono di disfarsi dei libri di una vita. The Book Shop, la libreria che Shaun Bythell contro ogni buonsenso ha deciso di prendere in gestione, è diventata un crocevia di storie e il cuore di Wigtown, villaggio scozzese di poche anime. Con puntuta ironia, Shaun racconta i battibecchi quotidiani con la sua unica impiegata perennemente in tuta da sci, e le battaglie, tutte perse, contro Amazon. La sua è l'esistenza dolce e amara di un libraio che non intende mollare.
Trama: 3 || Personaggi: n.c. || Stile: n.c.
Non c'è nulla da fare: checché se ne dica, noi lettori davanti ad una bella copertina ci sciogliamo come neve al sole!
E dinnanzi ad una copertina come questa e alla succulenta occasione di poter sbirciare nella vita di un libraio, resistere era impossibile!
Non ĆØ un segreto per nessuno: qualunque lettore degno di questo appellativo, cova il sogno, neanche tanto segreto, di aprire una libreria tutta sua. Sogno che, spessissimo, si infrange sulla mancanza di fondi o che quattro chiacchiere con un libraio vero fanno apparire sotto un'altra luce, decisamente meno patinata.

La pecca di questo romanzo risiede, purtroppo, nella ripetitivitĆ della narrazione.
Com'ĆØ ovvio che sia, non tutti i giorni della vita di un libraio sono costellati di avvenimenti particolari; motivo per cui, spesso, ci si trova a leggere un semplice "reportage" meteorologico o un appunto sull'incasso della giornata.
Il punto negativo per quanto riguarda, invece, lo stesso Shaun ĆØ la sua (ovvia) avversione verso il colosso del commercio on-line, il tanto vituperato Amazon. E insomma, mettendosi dalla parte di un libraio indipendente la cosa potrebbe avere anche una giustificazione se... se non fosse che ĆØ lo stesso Bythell ad appoggiarsi ad Amazon per la vendita on-line.
La sensazione che permane ĆØ quella di trovarsi ad avere a che fare con qualcuno che sputi in un piatto in cui magari non mangia, ma di sicuro pilucca.
La percezione che mi è rimasta al termine di questa lettura è che si tratti di un libro da "spizzicare". Sarebbe sicuramente più interessante, oltre che meno monotono, centellinare la lettura di questo diario, magari seguendo proprio la cronologia riportata al suo interno!
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Interessante! Ero curiosa di leggere un parere su questo libro. Ottima recensione.
RispondiEliminaPeccato la copertina era davvero carina, lo cercherò e lo sfoglierò per farmene un'idea
RispondiEliminaok
EliminaCopertina a parte, onestamente, non troppo ispirava.
RispondiEliminaIo, invece, mi sono lasciata fregare!
EliminaE ora che faccio? Lo aggiungo o meno alla wish list?
RispondiEliminaAspetti il gufo!
EliminaAnche io ero rimasta molto colpita dalla copertina! Grazie per la recensione, mi hai aiutato a farmene un'idea!
RispondiEliminaEffettivamente la copertina ĆØ qualcosa di assolutamente meraviglioso!
EliminaLa copertina mi stava fregando alla grande. à proprio bella. Adesso però ho qualche dubbio.
RispondiEliminastampala, incorniciala e passa oltre!
EliminaSostanzialmente concordo con te, Amazon a parte. Però alcune battute sono spassosissime (ma non bastano a renderlo un bel libro).
RispondiEliminaCiao da Lea
Eh no, purtroppo no!
EliminaIo, invece, sono rimasta folgorata dalla netta somiglianza fra l'autore e uno dei miei librai indipendenti preferiti qui nella mia città ! ;) Proverò a leggere il romanzo...
RispondiEliminaFammi sapere, allora!
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