Recensione 'La donna del ritratto' di Kate Morton - Sperling&Kupfer


Titolo: La donna del ritratto || Autore: Kate Morton || Editore: Sperling & Kupfer 
Data di pubblicazione: 30 ottobre 2018 || Pagine: 480

Nell'estate del 1862, un gruppo di giovani artisti si riunisce a Birchwood Manor, una grande casa nella campagna dell'Oxfordshire, quasi protetta dentro un'ansa del Tamigi. A guidare il gruppo ĆØ Edward Radcliffe, il piĆ¹ appassionato e promettente di loro, un ragazzo di vent'anni, che non conosce limiti. A lui ĆØ venuta l'idea di immergersi nella natura per i successivi trenta giorni, lontano dai condizionamenti di Londra e dalla sua formalissima society, per dare libero sfogo alla creativitĆ . E invece, alla fine di quel mese, la tragedia ha stravolto le loro esistenze: una donna ĆØ stata uccisa, un'altra ĆØ sparita nel nulla e un prezioso gioiello ĆØ scomparso. PiĆ¹ di centocinquanta anni dopo, Elodie Winslow, una giovane archivista di Londra, scopre per caso una borsa di cuoio nella quale si trovano due oggetti che la colpiscono profondamente: la fotografia sbiadita di una bellissima giovane donna in abiti vittoriani e l'album da disegno di un artista. Nel quale spicca lo schizzo di una grande casa protetta dall'ansa di un fiume, che a Elodie pare stranamente famigliare. Quali segreti nasconde Birchwood Manor? Chi ĆØ la ragazza? Per scoprirlo, Elodie dovrĆ  seguire una voce fuori dal tempo, dimenticata dalla storia eppure testimone di tutto: Birdie Bell, la donna del ritratto.


Quando si ama un'autrice e si ĆØ letto ogni suo romanzo, ĆØ quasi inevitabile, davanti ad un nuovo lavoro, far scattare dei paragoni.
Di Kate Morton ho sempre apprezzato la scrittura matura e la grande capacitĆ  di costruire romanzi carichi di personaggi e descrizioni minuziose senza che mai il lettore si trovasse in difficoltĆ  durante la lettura.
Un'altra sua peculiaritĆ  ĆØ la costruzione di storie che si svolgono su piĆ¹ piani temporali, usati, alla fine, per ricollegare i vari intrecci della trama.
Infine, la Morton ĆØ sempre riuscita a spiazzarmi con grandi ribaltamenti finali che sovvertivano  ogni ipotesi da me formulata durante la lettura.

Nel parlarvi del romanzo precedente a questo, I segreti della casa sul lago, avevo espresso qualche perplessitĆ  su come l'autrice avesse strutturato la trama.
E anche questa volta mi trovo a dovermi ripetere, con, purtroppo, un ulteriore passo indietro da parte della scrittrice.

Lo spunto iniziale di questa storia lo abbiamo nel momento in cui Elodie, una giovane archivista, trova un'antica e pregiata cartella di cuoio, al cui interno sono custoditi un album da disegno e la fotografia di una donna in abito bianco.
L'album raccoglie vari schizzi, ma Elodie viene attratta, in particolare, da quella raffigurante un'antica casa che pare essere identica a quella di cui la madre le raccontava prima di dormire.
Da quel momento, Elodie si lancerĆ  in una ricerca spasmodica per scoprire chi sia la donna della fotografia e se la casa esista davvero.

Sono tanti (troppi?) i piani temporali su cui la Morton lavora in questo romanzo. E altrettanti sono, ovviamente, i personaggi che popolano la storia.
Si tratta sicuramente di un modo per farci seguire l'evoluzione di Birchwood Manor, vera protagonista di questo libro. Il problema che il lettore si troverĆ  ad affrontare, perĆ², ĆØ il continuo ritrovarsi ad avere a che fare con personaggi di cui nulla si conosce.
Spesso, durante la lettura, mi sono sentita spiazzata nel trovarmi davanti una sfilza di nomi mai sentiti prima e di cui riuscivo a scoprire qualcosa solo molte pagine piĆ¹ avanti.
Personaggi, alcuni, che sono poi stati del tutto abbandonati per non riapparire piĆ¹.

Mi ha altresƬ lasciato qualche perplessitƠ la scelta di usare, per le epoche passate, una voce narrante "soprannaturale".
Colei che avrebbe dovuto essere la vera protagonista di questo romanzo, rimane, invece, un occhio esterno e defilato che poco influisce sulla storia.

Dal canto suo, Elodie e tutto ciĆ² che la riguarda, sfociano in una sorta di romance che, oltre che poco credibile, risulta alquanto fuori contesto.
La nostra archivista ĆØ alle prese con i preparativi del suo imminente matrimonio; appare subito chiaro quanto poco le interessi non solo del matrimonio in sĆ©, ma anche del suo fidanzato.
Elodie, come detto, troverĆ  molti motivi di distrazione!

CiĆ² che manca, infine, a questo romanzo ĆØ il finale choc, quello da "mascella caduta" a cui la Morton ci ha abituati.
Si giunge, invece, ad una spiegazione semplice e lineare, atta a mettere a posto ogni tassello della storia, ma che lascia una sorta di insoddisfazione quando si giunge all'ultima pagina.

Quello che, invece, soddisfa ĆØ lo stile di Kate Morton, che rimane, a parer mio, un'autrice che ha dimostrato di essere in grado di costruire romanzi meravigliosi e che, forse, dovrebbe mettersi alla prova con qualcosa di nuovo.
Rimane, altresƬ, una storia, quella di Birchwood Manor, in grado di suscitare un certo fascino, ma che non puĆ² certo reggere, da sola, un intero romanzo. Romanzo che, comunque, ha il grande pregio di lasciarsi leggere senza grandi sofferenze.


La Libridinosa

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10 commenti:

  1. Oh lo aspettavo anche io con tanta curiositĆ . Comunque lo leggerĆ² sicuramente! Tu mi hai "presentato" la Morton :D

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  2. E'vero, i piani temporali questa volta sono parecchi e in un primo momento sono rimasta spiazzata anch'io, ma poi ho apprezzato questa scelta un po' diversa dal solito, l'ho trovata una svolta coraggiosa da parte dell'autrice, ha preso un rischio nel modificare un meccanismo consolidato che la contraddistingue da sempre. Sullo stile sono assolutamente d'accordo con te, la Morton ha uno stile cosƬ avvolgente che si fatica a staccarsene!

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    1. Io invece ho fatto piĆ¹ fatica del solito, il romanzo mi ĆØ parso particolarmente lento, soprattutto se paragonato ai precedenti.

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  3. Ho letto da poco Una lontana follia della Morton e ho trovato lo stile di quest'autrice davvero straordinario. Mi spiacerebbe dovermi ricredere sui suoi ultimi libri!

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  4. Ed ecco che riappaio!

    Peccato, la trama del libro era parecchio interessante, magari gli darĆ² una possibilitĆ  in futuro.

    Comunque ti ho nominata in un book tag, vedi di partecipare šŸ˜˜ https://lalocandadellestorieerranti.blogspot.com/2018/11/book-tag-my-world-award-2018.html?m=1

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  5. Lo leggerĆ² e poi ti dirĆ²! Amo la Morton ĆØ da quello che leggo nella tua recensione questa ultima opera non ĆØ all'altezza delle altre. Peccato! Non mi resta che leggerlo per farmi un opinione mia.

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  6. Ho finito ieri di leggete questo libro. Concordo in pieno con la tua recensione. Finale deludente rispetto alla costruzione del libro. Adesso vorrei leggere "l'ombra del silenzio" sperando sia migliore.

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