Le donne partigiane arrestate e torturate furono 4635. Deportate in Germania 2750. Fucilate o cadute in combattimento 623.
Raccontare per non dimenticare. Conoscere per non dimenticare. Non dimenticare per non ripetere gli errori.
Mara, come dice il sottotitolo del romanzo stesso, ĆØ una donna del Novecento: nasce a Roma nel 1920 e sarĆ una delle tante donne che crescerĆ nel mito del Duce e del fascismo. Lei e Nadia, la sua migliore amica, vivono a poca distanza da piazza Venezia, a Roma, la piazza del famoso "balcone". Entrambe fanno parte della Giovane Italia e guardano a Mussolini come a un padre amorevole che ambisce e lavora per il benessere della nazione e del suo popolo.
Mara ĆØ un romanzo al femminile, raccontato dalla voce stessa della sua protagonista, e nel quale gli uomini, quando appaiono, rimangono comunque delle comparse in quello che ĆØ, a tutti gli effetti, il racconto di uno spaccato della nostra societĆ negli anni che vanno dal 1933 al 1946.Attraverso gli occhi di Mara seguiremo l'evoluzione storica e politica dell'Italia e, ovviamente, la crescita della stessa Mara e di Nadia. Toccheremo con mano l'esaltazione per le conquiste, l'entrata in guerra al fianco della Germania e la caduta del regime fascista. Mara ci racconterĆ i suoi sogni di ragazza, le speranze e i desideri, ma anche la paura, la fame, la mancanza di soldi, l'eco delle bombe. Cresceremo con lei e la vedremo cambiare: scopriremo una donna che dovrĆ mettere da parte le sue ambizioni per aiutare la famiglia; scorgeremo, tra i suoi pensieri, quella lotta tra il voler continuare a credere a un'ideologia politica che la vorrebbe moglie, madre e totalmente assoggettata al pensiero e al volere dell'uomo o, viceversa, dedicarsi agli studi, diventare una scrittrice ed essere indipendente.
Particolare ĆØ sicuramente il personaggio di Nadia, quasi un contraltare dell'amica. Nadia ĆØ tenace, forte, vivace. Per lei Mussolini ĆØ indistruttibile, incontestabile anche davanti all'evidenza dei fatti, saggio e buono come un padre. E anche davanti agli errori commessi e visibili a tutti, Nadia andrĆ avanti per la sua strada, a costo della stessa vita.
Tenero ĆØ il modo in cui, nonostante le diverse scelte e le opposte strade intraprese, il rapporto tra Mara e Nadia rimarrĆ immutato sino alla fine, forte di quell'affetto sincero che le ha sempre legate e che va oltre ogni scelta e ogni credo.
Ho trovato molto interessante la scelta dell'autrice di alternare i capitoli del romanzo alla cronaca dell'epoca, cosƬ da dare al lettore un quadro esaustivo di quelli che erano il ruolo della donna e e la figura femminile nella concezione fascista. Questo modo di raccontare un'epoca ha fatto sƬ che il romanzo, giĆ di per sĆ© scorrevole, non venisse appesantito da quegli accenni storici necessari al dipanarsi della trama.
Mara ĆØ un romanzo a tutto tondo, che propone il racconto di un'epoca a noi vicina eppure cosƬ diversa e anche il dolore tangibile dell'essere umano davanti alla guerra e alle morti che essa porta con sĆ©. Ci racconta, senza mezze misure, come tutto possa cambiare da un giorno all'altro e come le persone stesse cambino velocemente: quelle stesse persone che inneggiano a Mussolini, lo sguardo alto sotto un balcone, ma pronte ad accogliere gli Americani, simbolo di pace e di liberazione.
In tutto questo si staglia, forte, la figura di Mara, con le sue perdite, i suoi dolori, un sorriso da ritrovare e la fragilitĆ che la fa vacillare davanti ai grandi cambiamenti storici.
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