Recensione 'Le armi della luce'
di Ken Follet - Mondadori


LE ARMI DELLA LUCE || Ken Follett || Mondadori || 26 settembre 2023 || 688 pagine



Il quinto capitolo della saga di Kingsbridge. "Le armi della luce" si svolge tra il 1792 e il 1824, un’epoca di grandissimi cambiamenti in cui il progresso si scontra con le tradizioni del vecchio mondo rurale e il governo dispotico ĆØ determinato a fare dell’Inghilterra un potente impero commerciale. A Kingsbridge l’industrializzazione si fa rapidamente strada riducendo alla miseria la maggior parte della popolazione dedita alla manifattura tessile, la principale fonte di reddito della cittĆ . La vita di un gruppo di famiglie collegate tra loro viene stravolta dalla nuova era delle macchine, mentre imperversa la guerra con la vicina Francia di Napoleone Bonaparte che giunge alla sua epocale conclusione con la battaglia di Waterloo. Scoppiano le rivolte del pane, gli scioperi e la ribellione contro l’arruolamento forzato nell’esercito. Una coraggiosa filatrice, un ragazzo geniale, una giovane idealista che fonda una scuola per bambini disagiati, un commerciante di tessuti travolto dai debiti del padre, una moglie infedele, un operaio ribelle, un artigiano intraprendente, un vescovo inetto, un ricco imprenditore senza scrupoli sono solo alcuni dei personaggi che animano questa storia indimenticabile. Eroine ed eroi carismatici combattono per un futuro libero dall’oppressione, personaggi cattivi e perversi cercano di mantenere ad ogni costo i loro privilegi in un complesso intreccio ricco di dettagli storici accuratamente documentati.


Da anni gira voce che Follett si avvalga di una schiera, piĆ¹ o meno nutrita non ĆØ dato saperlo, di ghostwriter. Che sia vero o meno credo che non lo scopriremo mai, ma se fosse cosƬ, io immagino giĆ  il britannico autore che stila la lista di quelli a lui necessari per la stesura di quest'ultimo romanzo. Quindi...
- scrittore romance, possibilmente esperto in scene piccanti da romanzo erotico per adolescenti in preda ad attacchi ormonali (giuro che la pettinata dei peli pubici, con tanto di riga centrale, non l'avevo mai messa in conto!)
- un noioso esperto in tessitura, macchine per la tessitura, evoluzione della tessitura... tessitura l'ho detto?
- uno che ne sappia di eserciti e di come si schieravano per combattere (pssss... Ken... bastava mezzo libro di storia e risparmiavi du' spicci!)

Stilato l'elenco, ecco che si dĆ  il via alla stesura di queste quasi 700 pagine, le cui prime 150 mi avevano anche fatto ben sperare sulla tenuta della storia, cosa non scontata dopo il mezzo scivolone di E fu sera e fu mattina.
Invece, l'autore romance deve aver sgomitato parecchio, perchĆ© tra una mortalmente noiosa descrizione di tessuti e macchine per filare la lana, ecco che prende il sopravvento ciĆ² che, ultimamente, pare molto apprezzato nei romanzi ma che un lettore di Follett certo non cerca e non si aspetta: sesso, sesso a profusione!
Sesso etero, sesso gay, sesso tra coniugi, sesso tra amanti, tutto, ovviamente, dettagliatamente descritto e ripetuto piĆ¹ volte... metti mai ci sfuggisse qualche fondamentale dettaglio!

Le armi della luce si svolge tra fine 700 e inizio 800. Come consuetudine nei romanzi di Follett, molteplici sono i protagonisti, le cui vite e storie si intrecciano sino a creare una trama fitta e articolata.
Uno dei problemi, perĆ², ĆØ che lo schema seguito dall'autore ĆØ diventato ormai ripetitivo: c'ĆØ il popolo sottomesso e affamato, ci sono i signori ricchi, arroganti e convinti di poter fare ciĆ² che vogliono senza incappare in alcuna conseguenza e, infine, tutto va a posto e il bene vince sempre sul male.
Nulla da ridire se avessi avuto tra le mani un romanzo di Dan Brown, dal quale so benissimo cosa aspettarmi (stesso protagonista, stessa storia, stesso bar!). Ma trattandosi di Ken Follett (e visto anche l'esorbitante prezzo di copertina sborsato per avere questo romanzo), vorrei qualcosa di piĆ¹!

Invece mi sono ritrovata (nuovamente) a fare i conti con una trama scontata e lenta, nella quale, ogni tot pagine c'ĆØ qualcuno che dĆ  sfogo ai propri istinti sessuali!
Ridicola anche la scelta di rendere inclusivo il romanzo, infilando nella storia due coppie gay e rendendo questa cosa perfettamente accettata dalle famiglie dei personaggi. ƈ il 1800, Ken! Se una donna avesse convissuto con un'altra donna, probabilmente sarebbe stata bruciata sul rogo!

Il romanzo fa parte della serie iniziata con I pilastri della terra, di cui si sogna il livello altissimo di narrazione e la meravigliosa trama. Kingsbridge torna nuovamente, anche se marginalmente, protagonista. Qualche rimando lo si trova nell'incontrare la Cattedrale e poi il ponte di Martin; sicuramente c'ĆØ qualcos'altro, ma sono trascorsi ormai talmente tanti anni dalla lettura del primo volume, che potrebbe essermi sfuggito.

Ammetto che se non avessi avuto l'audiolibro ad agevolare la lettura di questo libro, lo avrei mollato senza tante remore. A me di sapere dove, come e quanto trombassero due secoli fa, sinceramente, frega abbastanza poco!

La Libridinosa

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1 commento:

  1. Finalmente leggo una recensione che aderisce perfettamente alla mia opinione sul libro.

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