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5 novembre 2018

Recensione IN ANTEPRIMA 'Andiamo a vedere il giorno' di Sara Rattaro - Sperling & Kupfer


Titolo: Andiamo a vedere il giorno || Autore: Sara Rattaro || Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 6 novembre 2018 || Pagine: 197

Alice è stata una figlia modello e una perfetta sorella maggiore, quella che in famiglia cercava di tenere insieme tutti i pezzi mentre il padre stava per abbandonarli, quella che per prima ha trovato il modo di comunicare con il fratellino, nato privo di udito, e di farlo sentire «normale». Ha pensato agli altri prima che a se stessa, ha seguito le regole prima che il cuore e adesso, di fronte a una passione che ha scardinato tutti i suoi schemi e le sue certezze, si ritrova a mentire, tradire, fuggire. Ma sua madre, Sandra, non ha alcuna intenzione di lasciarla sola. Su quel volo per Parigi c'è anche lei, e insieme iniziano un viaggio che è un guardarsi negli occhi e affrontare tutti i non detti, a partire da quel vuoto che ha rischiato di inghiottire la loro famiglia tanti anni prima. Alice si illude che, ritrovando la persona che si era insinuata nelle crepe della loro fragilità, possa dare una risposta a tutti i perché che si porta dentro, magari capire ciò che sta accadendo a lei ora, vendicare il passato e punire se stessa. Le occorreranno chilometri e scoperte inattese, tuttavia, per comprendere che non è da quella ricerca che può trovare conforto. Perché una sola è la verità: la perfezione non esiste, solo l'amore conta, solo l'amore resta. E la sua famiglia, così complicata, così imperfetta, saprà dimostrarle ancora una volta il suo senso più profondo: essere presente, sempre e a ogni costo. Per continuare insieme il cammino, qualunque sia la destinazione.

25 ottobre 2018

Diario di Bordo - Workshop di scrittura creativa con Sara Rattaro


Sabato 20 ottobre ho avuto il piacere di partecipare ad un Workshop di Scrittura Creativa tenuto da Sara Rattaro in quel di Milano, presso la sede della Morellini Editore.

Mai, nella mia vita, avrei pensato di prendere parte ad un evento del genere, per il semplice fatto che, come dico sempre, io sono felice dei libri che leggo e del lavoro di book blogger e non ho alcuna intenzione di passare dall'altra parte della barricata e cimentarmi nella scrittura di un romanzo.
Nonostante ciò, quando Sara mi ha invitata a partecipare, ho deciso di provare e andare a scoprire cosa si nasconde dietro un'esperienza come questa!
Armata di libro e scarpe comode, sabato mattina ho preso un treno che mi avrebbe portata in quel di Milano. Strano, ma vero, per una volta Trenord mi ha risparmiato i suoi infiniti ed inspiegabili ritardi.

La nostra giornata di lavoro con Sara ha preso il via alle 10 del mattino, quando, in un clima estremamente familiare, ognuno di noi si è presentato e ha spiegato il motivo per cui si trovava lì.
Ovviamente, tutti i presenti hanno il sogno di scrivere. E quale miglior occasione che carpire i segreti e i consigli di chi questo sogno è riuscito a trasformarlo in realtà?

Durante la mattina, Sara ci ha spiegato cosa sia un incipit, quando si chiuda questa parte del libro, come scrivere un incipit incisivo, che catturi il lettore e, soprattutto, instilli la voglia di proseguire con la lettura del libro che ha tra le mani.
Sono stati vari i consigli che l'insegnante ci ha dato: dall'evitare l'uso eccessivo degli avverbi al modo in cui descrivere le sensazioni, le espressioni e le caratteristiche di un personaggio; si è parlato di protagonisti e personaggi, di verbi forti e aggettivi.
Infine, prendendo spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto, Sara ci ha fatto scoprire come possano nascere mille trame diverse, come ogni personaggio possa svilupparsi diversamente per il semplice fatto che ognuno di noi lo vedrà in maniera diversa.

Dopo un pranzo a base di pollo al curry e chiacchiere, siamo rientrati in Casa Editrice, dove Sara ha proseguito la sua lezione spiegandoci piccoli trucchi del mestiere per creare un romanzo che funzioni. In conclusione, si è passati alla parte pratica: dopo aver visto una scena di Billy Elliot, ci è stato chiesto di descriverla. Avete mai provato a farlo? Vi assicuro che non è per niente facile!

Di questa meravigliosa giornata potrei dirvi tante cose: che Sara è una persona che si apre e si mette a nudo, che dona tutta se stessa e che la passione per ciò che fa riesce a contagiare anche gli elementi più restii e silenziosi; che trovarsi in una stanza, attorno ad un tavolo, con sei estranei, potrebbe inibire chiunque e, invece, mi sono trovata, dopo 10 minuti, a provare una sensazione di familiarità rara.
Ognuno di noi ha avuto modo di interagire, domandare, riflettere.
In pochissimo tempo si è creato un clima gioviale e piacevole che ha fatto cadere ogni timidezza, che ci ha portati a "costruire" delle trame prendendo spunto dalle idee altrui.

È stata un'esperienza meravigliosa e benché io resti dell'idea di non voler scrivere un romanzo, è stato illuminante scoprire come un romanzo possa nascere; come una semplice notizia ascoltata per caso in radio o al tg possa dar vita a una trama, a dei personaggi, a tante storie.
Visto dalla mia parte della barricata, è stato un modo per scoprire come uno scrittore lavori, come sviluppi le sue trame, come nascano personaggi che, arrivati tra le mani di noi lettori, diventino punti fondamentali delle nostre giornate!

Se siete tra quelle migliaia di persone che custodiscono un romanzo nel cassetto, se il vostro sogno è quello di scrivere, anche solo per voi stessi, se un giorno sperate di vedere il vostro libro sugli scaffali di tutte le librerie italiane, io non posso che consigliarvi di seguire uno di questi corsi.
Non avrei mai pensato che dietro un romanzo, al di là di un grande lavoro, si nascondessero così tanti piccoli segreti, così tante domande da porsi, così tanti spunti.

Siamo abituati, noi lettori, a pensare che uno scrittore abbia un'idea, si sieda alla sua scrivania e butti giù una storia. Seguire un Workshop di scrittura con Sara mi ha fatto capire quanto lavoro di "pulizia" serva dopo una prima stesura, quante storie alberghino nella mente di uno scrittore prima che quella giusta prenda il volo.

Quindi sì, io vi consiglio assolutamente di fare questa esperienza. Per quanto mi riguarda, benché il mio intento rimanga quello di continuare a leggere e recensire, a gennaio ripeterò l'esperienza!

Se volete informazioni maggiori e complete, potete collegarvi al sito Fabbrica delle storie o scrivere a info@morellinieditore.it





16 ottobre 2018

Recensione 'Non volare via' di Sara Rattaro - Garzanti


Titolo: Non volare via || Autore: Sara Rattaro || Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 5 giugno 2014 || Pagine: 222

Matteo ama la pioggia. Gli piace sentirne il tocco leggero sulla pelle. Perché quello è l'unico momento in cui è uguale a tutti gli altri. Perché Matteo è nato sordo. Oggi è giorno di esercizi. La logopedista gli mostra un disegno con tre uccellini. Uno vola via. Quanti ne restano? La domanda è continua, insistita. Ma Matteo non risponde, la voce non esce, e nei suoi occhi profondi c'è un mondo fatto soltanto di silenzio. All'improvviso la voce, gutturale, esce: "Pecché vola via?". Un uccellino è volato via e Matteo l'ha capito prima di tutti. Prima della mamma, Sandra. Prima della sorella, Alice. È il padre a essere volato via, perché ha deciso di fuggire dalle sue responsabilità. All'inizio non era stato facile crescere il piccolo Matteo. Eppure tutti si erano fatti forza in nome di un comandamento inespresso: "Restare uniti grazie all'amore". Ma è stato proprio l'amore a travolgere Alberto, un amore perduto e sempre rimpianto. Uno di quei segreti del passato che ti sconvolge la vita quando meno te l'aspetti. E lo fa quando credi di essere al sicuro, perché sei adulto e sai che non ti può succedere. E che poi ti trascina nell'impeto di inseguire i tuoi sogni. Ma adesso Alberto ha una famiglia che ha bisogno di lui. Sandra, la donna che ha sacrificato tutto per il figlio. Alice, la figlia adolescente che sta diventando grande troppo in fretta. Ma soprattutto ha bisogno di lui Matteo, che vorrebbe gridare "Papà, non volare via."

13 febbraio 2018

Recensione 'Uomini che restano' di Sara Rattaro - Sperling&Kupfer


All'inizio non si accorgono nemmeno l'una dell'altra, ognuna rapita dal panorama di Genova, ognuna intenta a scrivere sul cielo limpido pensieri che dentro fanno troppo male. Fosca e Valeria si incontrano per caso nella loro città, sul tetto di un palazzo dove entrambe si sono rifugiate nel tentativo di sfuggire al senso di abbandono che a volte la vita ti consegna a sorpresa, senza chiederti se ti senti pronta. Fosca è scappata da Milano e dalla confessione scioccante con cui suo marito ha messo fine in un istante alla loro lunga storia, una verità che per anni ha taciuto a lei, a tutti, persino a se stesso. Valeria nasconde sotto un caschetto perfetto e un sorriso solare i segni di una malattia che sta affrontando senza il conforto dell'uomo che amava, perché lui non è disposto a condividere con lei anche la cattiva sorte. Quel vuoto le avvicina, ma a unirle più profondamente sarà ben presto un'amicizia vera, di quelle che ti fanno sentire a casa. Perché la stessa vita che senza preavviso ti strappa ciò a cui tieni, non esita a stupirti con tutto il buono che può nascondersi dietro una fine. Ti porta a perderti, per ritrovarti. Ti costringe a dire addio, per concederti una seconda possibilità. Ti libera da chi sa soltanto fuggire, per farti scoprire chi è disposto a tutto pur di restare al tuo fianco: affetti tenaci, nuovi amici e amici di sempre, amori che non fanno promesse a metà.


Titolo: Uomini che restano
Autore: Sara Rattaro
Editore: Sperling&Kupfer
Data di pubblicazione: 13 febbraio 2018
Pagine: 264

Trama: 5  Personaggi: 5  Stile: 5 


17 novembre 2017

[Le BB leggono...] Recensione 'Niente è come te' di Sara Rattaro - Garzanti

Due scatole colme di libri, pupazzi e tante fotografie. Tutto il mondo di Margherita è racchiuso in quelle poche cose. In spalla il suo adorato violino e tra le mani un biglietto aereo per una terra lontana: l'Italia. La terra dove è nata e che non rivede da quando è piccola. Ma ora è lì che deve tornare. Perché a quasi quindici anni Margherita ha scoperto che a volte è la vita a decidere per noi. Perché c'è qualcuno che non aspetta altro che poterle stare accanto: Francesco, suo padre. Il suono assordante dell'assenza di Margherita ha riempito i suoi giorni per dieci anni. Da quando sua moglie è scappata in Danimarca con la loro figlia senza permettergli di vederla mai più. Francesco credeva fosse solo un viaggio. Non avrebbe mai pensato di vivere l'incubo peggiore della sua vita. Eppure, ora che Margherita è di nuovo con lui, è difficile ricucire quello che tanto tempo prima si è spezzato. Francesco ha davanti a sé un'adolescente che si sente sbagliata. Perché a scuola è isolata dai suoi compagni e a casa passa le giornate chiusa nella sua stanza. Ma Francesco giorno dopo giorno cerca la strada per il suo cuore. Una strada fatta di piccoli ricordi comuni che riaffiorano. Perché le cose più preziose, come l'abbraccio di un padre, si possiedono senza doverle cercare. E quando Margherita ha bisogno di lui come non mai, Francesco le sussurra all'orecchio poche semplici parole per farle capire quanto sia speciale: "Niente, ma proprio niente, è come te, Margherita".



Titolo: Niente è come te
Autore: Sara Rattaro
Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 14 aprile 2016
Pagine: 220

Trama: 5  Personaggi: 5  Stile: 5 

18 ottobre 2017

[Review party] Recensione 'Il cacciatore di sogni' di Sara Rattaro - Mondadori

Luca, che da grande sogna di diventare pianista, ha una mano rotta, un fratello maggiore piuttosto fastidioso, una mamma rompiscatole e un aereo da prendere per tornare da Barcellona in Italia. È il 4 luglio 1984 e, su quell'aereo, la sua vita cambia per sempre. Luca incontra un eroe... No, non si tratta di Maradona, che in aeroporto ha attirato l'attenzione di tutti (e in particolare di suo fratello Filippo), ma di un misterioso signore che somiglia un po' a Babbo Natale e occupa il sedile accanto al suo. All'improvviso l'uomo gli chiede: «Posso raccontarti una storia?». Comincia così un'avventura straordinaria, fatta di parole e ricordi, con una sorpresa davvero inaspettata... l'avventura di un cacciatore di sogni, lo scienziato Albert Bruce Sabin.


Titolo: Il cacciatore di sogni
Autore: Sara Rattaro
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 17 ottobre 2017
Pagine: 176

Trama: 5  Personaggi: 5  Stile: 5 


11 ottobre 2017

Blogotour 'Il cacciatore di sogni' - Terza tappa

Park creò il primo laboratorio di diagnosi batteriologica e si batte perché i vaccini fossero considerati, da tutti gli studiosi, la strada migliore per prevenire malattie di origine batterica.
Parlare di vaccini, in un momento come questo, non è assolutamente facile: le polemiche imperversano, si è arrivati al punto di estromettere dalle scuole dell'infanzia i bambini che non sono stati sottoposti alla profilassi vaccinale, sono nati movimenti no vax in tutto il Paese.

I vaccini sono diventati uno di quegli argomenti scottanti, come la politica e il credo religioso, che sempre più fratture creano tra favorevoli e contrari.

Non è quindi facile, per me, illustrarvi l'argomento di questo romanzo. 
Sara Rattaro, con questo suo nuovo lavoro, decide di affrontare proprio questo tema e lo fa raccontandoci la storia di Albert Bruce Sabin, lo scopritore del vaccino anti poliomielite.

Personalmente, sono sempre stata favorevole alla somministrazione dei vaccini in età infantile: proteggono i nostri figli dal contrarre malattie che potrebbero avere conseguenze anche gravi, hanno permesso all'umanità di debellare malattie che tante vittime hanno mietuto e, soprattutto, permettono a quei bambini con problemi di immunodepressione di non essere esposti al contagio.

Lo ammetto: faccio fatica a capire le ragioni di quei genitori che si schierano contro l'uso dei vaccini e, soprattutto, non mi spiego il perché di questa improvvisa rivolta contro ciò che la medicina ha studiato e perfezionato per decenni.

Albert Bruce Sabin, uno dei protagonisti del romanzo di Sara, è l'esempio perfetto di ciò che uno scienziato dovrebbe essere: dedicò la sua vita allo studio di un vaccino per combattere la poliomielite
dopo la diffusione del vaccino antipoliomielite a metà degli anni 1950, l'incidenza della malattia è diminuita drasticamente in molti paesi industrializzati.
ma, soprattutto, decise di "donare" il suo vaccino: Sabin non brevettò mai la sua invenzione, rinunciando così allo sfruttamento commerciale da parte delle industrie farmaceutiche e garantendo, grazie al prezzo contenuto, la massima diffusione del vaccino stesso.

Credo che proprio questo dovrebbe portarci a riflettere: ci sono uomini che trascorrono la loro quotidianità chiusi in laboratori scientifici, testando, sperimentando, provando... Tutto questo a fronte di stipendi bassissimi e, com'è noto, di fondi per le ricerche che, soprattutto nel nostro Paese, sono sempre più esigui.
Queste persone lottano per darci una vita migliore, per far sì che malattie che tante morti hanno causato negli anni, possano essere definitivamente debellate; lottano per dare un futuro migliore a noi e ai nostri figli.

Credo che questo sia l'insegnamento di Sabin che Sara è stata in grado di raccontare tanto bene: la scienza ci offre la possibilità di avere una vita migliore, non ha senso sprecarla per delle convinzioni errate e senza fondamenti.
I vaccini sono importanti per noi e per chi ci vive accanto.

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Vi ricordo le regole per partecipare al Blogtour e cercare di aggiudicarsi la copia cartacea de “Il cacciatore di sogni” di Sara Rattaro, gentilmente messa in palio dalla Casa Editrice Mondadori:
• Essere Lettori Fissi di tutti i blog

Due lettrici quasi perfette
La lettrice sulle nuvole
Leggere in Silenzio
La spacciatrice di libri
Scheggia tra le pagine
Silenzio, sto leggendo  (il segui è su Bloglovin')

• Cliccare "Mi Piace" alle pagine Facebook di tutti i blog 


• Cliccare mi piace alla pagina Facebook di Sara Rattaro
• Commentare tutte le tappe del Blogtour

Nella prima tappa sarà necessario lasciare una mail a cui essere contattati in caso di vincita del Giveaway.Il blogtour si concluderà il 17 ottobre alle ore 19Tutti i commenti lasciati dopo quell’ora non saranno ritenuti validi. 
Il nome del vincitore verrà comunicato mercoledì 18 ottobre all’interno delle recensioni sui vari blog.

In bocca al lupo a tutti!



10 agosto 2017

Diario di bordo - Caro scrittore...


*in blu i commenti della Bacci*

... tu che mi scrivi, chiedendomi se ho voglia di leggere il tuo libro
... tu che metti mi piace ad ogni mio post, incluso quello della camicia macchiata di mascara (finché si tratta delle tue merende ipercaloriche, posso anche capirlo, uno guarda e sogna, ma quelli in cui mi dai della cretina anche no)
... tu che mi chiedi l'amicizia su Facebook, mi segui su Istagram, su Twitter, al parcheggio dell'Esselunga...

Dico a te, scrittore mio adorato! (sì, parla proprio di te, e di te, e di te, e di...)Tu maestro della penna! (dai l'inchiostro, togli l'inchiostro) Tu che, appena esce un tuo libro, mi rendi una folle lettrice in grado di dormire davanti alla libreria già dalla settimana prima, che per precauzione, mentre è davanti alla libreria, con tanto di sacco a pelo e zainetto con i viveri che, diciamolo, sono sufficienti a sfamare gli abitanti di Cremona e dintorni, fa pure un preordine su Amazon (che metti mai la libreria non dovesse avere copie, almeno sto tranquilla!) (ma di quelle che ti avanzano, che ne fai?)
Dico a te! Sai chi sono io? (Io lo so: il Pippo Baudo delle blogger, colei che scopre scrittori come i maiali scovano tartufi). Sono colei che ti segue su ogni social network, che gira l'Italia in lungo e in largo per sentirti parlare del tuo romanzo, che consiglia i tuoi libri a chiunque gli respiri intorno!(ma in particolare, di chi stai parlando? Perché un certo pensiero mi sta sorgendo spontaneo...)
Ma sono, soprattutto, una blogger. E che blogger! L'unica e la sola col nome zozzo. Hai presente il genere? Siamo quelle persone, in prevalenza donzelle, che amano talmente tanto i libri da aver sentito la necessità di parlarne ovunque; anche perché, duole dirlo, ma familiari e amici spesso non condividono la nostra passione, anzi... Così, un giorno (qualcuno direbbe funesto! Ehm...) abbiamo deciso di usare questo enorme aggeggio chiamato web (fiuuuuu! Temevo che, chiamandoti Libridinosa, parlassi di altri tipi di aggeggi) e farlo diventare il luogo deputato e preposto per condividere il nostro amore verso questi oggetti, solitamente di forma rettangolare, composti in buona parte di carta, costosi (eh sì, inutile far finta che i libri non costino), ma che tanta gioia sanno donarci! Anche perché eravamo stufe di vedere occhi roteanti ogni volta che dicevamo a qualcuno (non per forza conosciuto) "Devi leggere questo libro!"

E così passano i mesi, poi gli anni e, se rientri nella categoria di quelle un po' brave, un po' fortunate (o chissà che altro), riesci anche a farti conoscere e leggere da qualcuno che non siano tua madre e tua sorella (che, nel mio caso specifico, sappiatelo, non mi leggono... almeno la prima, la seconda non lo so!). 
E ci sei anche tu, caro scrittore, a leggermi. Lo so che mi stai leggendo perché, porca puzzola, ti ho taggato la recensione ovunque fosse possibile! Sì, quella luce che ti ha svegliato stamattina col suo lampeggìo (si dirà così?) erano le SUE notifiche. Te l'ho pure stampata, attaccata alla zampa di un piccione e l'ho lanciato verso la tua città. Ho tappezzato muri e vagoni di treno per far sì che tu la leggessi! E qui si aprono le acque, cari miei (sì, come per Mosè). (oh meno male, ti vedevo già in sala parto e penavo per la creatura).
Perché dopo che noi blogger abbiamo fatto il nostro lavoro, quindi acquistare (o, se siamo fortunati, ricevere dalla Casa Editrice), leggere e recensire un libro, parte l'effetto visualizzazioni. 
Che vuol dire? Semplice! Recensire un libro ha vari scopi: ovviamente, scopo primario è quello di far sapere al mondo (che sto esagerando? - Cosa te lo fa supporre?) se quel libro è bello o brutto, insomma se è il caso di correre in libreria a comprarlo o è meglio spendere quei 20 euro per una pizza e un cinema! Ora voglio il nome della pizzeria e del cinema, che qua con 20 euro, ciaone!
Ma visto dalla nostra parte della barricata, scrivere una recensione, vuol dire anche (e soprattutto) farla arrivare a coloro che esulano la cosiddetta sfera dei lettori affezionati. E come si fa? Uh! Dì, dì! Svela l'arcano! Facile: le condivisioni! Aaaaaah! E io che mi vedevo già a ballare Despacito sopra ad una torre di libri invocando tutti i direttori delle CE conosciute... Noi, ovviamente, condividiamo la recensione sui nostri canali social, che solitamente sono Facebook, Twitter (che tu sia maledetto! Tu e i tuoi pidocchiosi 140 caratteri!) e Instagram! E lì ci sono i lettori affezionati e qualche novizio che ci scopre per caso e decide di leggerci!
Ma se tu maledetto autore del libro, tuuuuuu (suona libero, rispondi!) quella recensione la vedi (perché io lo so che la vedi, capito? LO SO! Quando la Libridinosa scrive in maiuscolo c'è da aver paura, sapevatelo). Anzi, fai pure peggio: mi scrivi un bel commentino con uno stitico "grazie"... eh vabbè, sarai timido, facciamocene una ragione! Comunque, prego! Ora sai che devi fare, bello mio? Pendere un Eva Q? No! Devi cliccare su CONDIVIDI. Lo vedi il tastino lì a destra? Proprio accanto alla scritta COMMENTA. Non è difficile! Dai su, puoi farcela! Non è faticoso, ti giuro! Non sudi, non avrai bisogno di reintegrare sali minerali. Dai, so che puoi farcela... ti assicuro che è gratis! Nessuno verrà a contestare nulla, nessuna bolletta arriverà nella tua cassetta della posta, manco un prelievo dal conto corrente. Niente! Al massimo ti si indolenzirà un pochino il polpastrello, ma val bene una potenziale copia venduta in più, no?
Hai cliccato? L'hai fatto? Bravo! Oh tu sì che mi dai grandi soddisfazioni! Complimenti caro scrittore, tu sei uno che ha capito come funziona oggi il mondo: una persona mi legge, il mio libro le piace, magari pure tanto, si prende anche la briga di mettersi davanti ad un computer e buttare giù una recensione (che non è quella che posso trovare su Amazon o GoodReads o il tanto bistrattato Anobii, dove dicono "bello... brutto... gne..."). No, questa persona sta lì (chissà per quanto tempo, ché mica tutti nascono scrittori come me!) e scrive e spiega perché il libro è bello, spiega perché i personaggi sono validi e perché sì e perché no! E io che faccio? La ringrazio (ovviamente) e faccio in modo che questa recensione venga letta da altre persone! Che ci vuole? Clicco su CONDIVIDI e tutti quelli che mi seguono sui social network magari andranno a dare un'occhiata! E magari rimangono conquistati dalle sue parole e vanno pure a comprare il libro!
Grazie scrittore mio adorato! Io ti ringrazio davvero con tutto il cuore. Poi se pure la tua Casa Editrice facesse la stessa cosa, per noi blogger sarebbe un'aiuto immenso e per loro (e per te) sicuramente qualche copia venduta in più!

E poi ci sei tu! Ti vedo, sai? Stai lì, nascosto nell'angolo buio; sbirci per vedere che faccio. Che brutta immagine... Ti leggo? Sì, ti leggo! Ti recensisco? Sì, ti recensisco! ... Ma tu sei infame e niente, il tasto CONDIVIDI non lo guardi nemmeno. Dove vaaaaaai? Vieni qui, disgraziato. Tanto ormai ti ha visto, inutile che scappi, che questa è una carogna fatta e finita e non ci mette niente a spiattellare tutto in giro. Spiegami perché. Eh? Perché ti sei fatto beccare? Perché lo fai disperata ragazza miaaa(no, non sto citando Marco Masini - ops, scusa)? Ti faccio schifo? Puzzo (è agosto, ma ho fatto la doccia, quindi 'sta scusa non regge)? Ti sto antipatica? Il mio blog è troppo sfigato per te? Dimmelo! Dimmelo, porca mannaia! Spiegami perché, fai in modo che io possa aprire la mia mente e capire la tua scelta. Però tu prometti che se lui te lo spiega, tu accetti la spiegazione e non uccidi nessuno. Prometti! Hai letto la recensione, vero? Ti ho dato cinque stelle o quattro... non ho mica detto che scrivi come mio figlio in prima elementare; non ho sostenuto che i tuoi personaggi sono paragonabili a Heidi e Peter. No, ho parlato bene del tuo libro, sarebbe carino che tu, proprio per educazione, visto che fiori e pastarelle non puoi mandarmene, mi ringraziassi! (Io, la Bacci, accetto volentieri le pastarelle, anche senza biglietto accompagnatorio. Fiori no, che fanno tanto cimitero. Grazie) Che dici? Ti ho convinto? Lo clicchi quel tasto? Eh? Come no? Ma vaf... E allooooooora! Non essere scurrile, per favore. Pensa invece a ringraziare chi è sempre tanto carino e non solo condivide (e non è ancora morto per averlo fatto, perché è una pratica assolutamente innocua) ma si profonde in mille ringraziamenti e cuoricini. Su, op op!
Hai ragione Bacci, ci sono scrittori che vanno seriamente ringraziati (e non solo perché scrivono libri bellissimi!). Sono quelli che tutte le sante volte, pure quando recensiamo i temi che scrivevano alle scuole medie, arrivano, puntuali: ringraziano, ci mandano pure i messaggini per dirci quanto siamo state brave e, soprattutto (SO-PRA-TUT-TO) condividono! E allora, visto che non è che io e te siamo solo brave a insultare, anche se lo facciamo egregiamente, ringraziamo sentitamente Sara Rattaro (che con tutti i cuori che manda, San Valentino spicciale casa!) colei che ha rapito il cuore anche a mia figlia undicenne, Lorenzo Marone (ha condiviso pure il tatuaggio, figurati!) carinissimo con tutti i suoi lettori e con noi minch blogger, Alice Basso (che fa brutto se mi parte la ridarella quando penso a lei?) che prima o poi farà il tour dei nostri comodini , Tommaso Fusari (Core de zia Libbbri! e de quella che je po' esse madre), Pierpaolo Mandetta (e Katia...e se non sapete chi sia Katia, avete una brutta vita!) la mia coppia preferita, e poi Fabio Genovesi che è di una carineria senza pari, Gigi Paoli, Antonio Fusco  e ultima ma non ultima Rosa Teruzzi, sempre prodiga di complimenti nei nostri confronti, che è una di quelle che ci segue davvero tanto, talmente tanto che io sono sicura che prima o poi me la troverò alla porta di casa perché avrà visto la foto di qualche pizza o di qualche torta (e io ti aprirò, Rosa! Mi casa es tu casa!).



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9 agosto 2017

Recensione 'Sulla sedia sbagliata' di Sara Rattaro - Garzanti

"Ci sono cose che solo una mamma può capire. E che, purtroppo, solo una mamma può sentire". Una madre rimane sempre una madre. Non smette mai di esserlo. Qualunque cosa accada. Anche quando non esiste nulla di più difficile al mondo. Lo sa bene Francesca, che ogni settimana va in carcere a trovare suo figlio accusato di un reato gravissimo: omicidio. Lei che continua a domandarsi dove abbia sbagliato. Perché negli occhi di Andrea fatica a riconoscere il bambino che ha cresciuto. Ma il suo cuore non può fare altro che proteggerlo. E la missione di ogni madre. Proprio quella missione che Teresa sente di aver fallito nel momento in cui sua figlia le è stata strappata via troppo presto in un incidente d'auto. Lei non era lì a difenderla per non lasciarla andare. Un dolore troppo grande che l'amore materno di Teresa non riesce ad accettare, al punto da creare una realtà diversa in cui la ragazza gira ancora per la casa a portare luce con il suo sorriso. Francesca è la madre di un carnefice, Teresa la madre di una vittima. Eppure sono solo due donne che devono in qualche modo superare la sconfitta delle loro speranze, dei loro sogni di un futuro felice per i figli. La loro sofferenza assume le stesse tonalità, usa le stesse parole, piange le stesse lacrime. Perché il confine tra l'errore e la verità si confonde. Non è mai netto. L'amore più puro può trasformarsi in un peso troppo grande da sopportare. Può fare male o far sbagliare...


Titolo: Sulla sedia sbagliata
Autore: Sara Rattaro
Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 28 ottobre 2010
Pagine: 157

Trama: 5  Personaggi: 5  Stile: 5 


29 giugno 2017

Ma 'ndo vai se un libro non ce l'hai?

consigli seri da blogger minchione!

Sapete quanto io odi l'estate, vero? Fosse per me, salterei da maggio direttamente ad ottobre (facciamo pure novembre, giusto per stare sicuri!). Io sono una di quelle che non va in vacanza, perché le spiagge affollate, la gente che urla, i bambini che alzano sabbia correndo, mi danno l'orticaria! Quindi, che cavolo ci sto a fare qui a consigliarvi libri da mettere in valigia? Semplice! Io non vado in vacanza, ma magari molti di voi stanno già lì che fanno il conto alla rovescia, con tanto di tacche sui muri di casa (occhio eh, che poi tocca a voi lavorare di stucco!).
E se poi siete come me e le vacanze le trascorrete a casa, spiaggiati in giardino o sul terrazzo, con i piedi a bagno nella vaschetta di plastica e il ventilatore a soffiarvi aria (calda) in faccia, non è detto che non troviate il tempo per leggere, no?

E allora, io e La Bacci (e, ovviamente, Lea) abbiamo deciso di darvi qualche consiglio. Quindi, prendete carta e penna o aprite le note del telefonino e segnatevi questi titoli!

Lorenzo Marone
Feltrinelli 
16,50 euro

Dai su, che ve lo aspettavate! Consorte mi ha pure fatto fare la torta di compleanno con la copertina di questo romanzo. Ora, io i romanzi di Lorenzo, ovviamente, ve li consiglio tutti, ma presumendo che, se circolate frequentemente da queste parti, i primi due li abbiate già letti da tempo, vi indirizzo su quest'ultimo (poi, in separata sede, mi spiegherete come mai non lo abbiate ancora letto, eh!).







Alice Basso
Garzanti
16,90 euro

Mi direte: "Ma questo è il terzo libro di una serie". Embè? Prima domanda: perché non avete ancora letto i primi due? Volete i titoli? Siete così svampiti da non averli ancora segnati in tutto questo tempo? Oooook, eccovi accontentati: L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome e Scrivere è un mestiere pericoloso.
Seconda domanda: siete in ferie, giusto? E allora avete taaaaaanto tempo a disposizione per leggere, quindi una trilogia, che, per di più, è divertente e scorrevole, è ciò che fa al caso vostro!

Sara Rattaro
Sperling & Kupfer
16,90 euro

Primo: copertina che fa estate che più estate non si può! Secondo: Sara è una garanzia in fatto di scrittura. Terzo: un romanzo che spacchi il cuore, sotto l'ombrello e tra i boschi di una montagna, ci sta sempre bene!
Ah già, anche in questo caso: se non lo avete ancora letto, c'è qualcosa che non va!





Gigi Paoli
Giunti
15,00 euro

Quale momento migliore delle vacanze per dedicarsi ad uno di quei gialli (o noir come sta scritto in copertina) che vi fanno lambiccare il cervello? Nessuno! Anche in questo caso, visto il tempo a disposizione, trattandosi, per adesso, di una ufologia, vi consiglio di partire dal primo romanzo, Il rumore della pioggia, e poi proseguire con questo. Vi assicuro che non ve ne pentirete e, presto, sarete innamorati di Carlo Alberto Marchi, giornalista insolito che si aggira per le vie di un'insolita Firenze! Ah già, se avete in programma un viaggetto nella città dantesca, questi due romanzi ve ne faranno scoprire un lato alquanto sconosciuto!

Francesca
Manuela Raffa
Piemme
18,50 euro

A me la storiella che in vacanza si leggano solo storielle leggere, non è mai andata giù. Quindi, vi consiglio assolutamente questo romanzo che, oltre a raccontarvi la famosa storia di Paolo e Francesca da una prospettiva completamente diversa, vi darà anche modo di conoscere un'autrice italiana che, secondo me, farà parlare di sé!
E come per i romanzi di Paoli, anche in questo caso c'è un luogo che dovreste assolutamente visitare: Gradara, la cui rocca ospitò proprio i due amanti. Se non siete mani andati, vi consiglio vivamente di programmare un'escursione, perché è davvero meravigliosa!!

Ecco lettori cari, questi sono i miei consigli per i libri da portare in vacanza con voi. Ma io e La Bacci, nei mesi appena trascorsi, ci siamo letteralmente innamorate di due romanzi, entrambi di due giovani virgulti nostrani e, onde evitare di accapigliarci (anche) per decidere a chi toccava l'onore di consigliarveli, abbiamo deciso di farlo assieme, dandovi così delle motivazioni diverse e sperando di convincervi a correre in libreria, acquistare i romanzi in questione e metterli in valigia!

Pierpaolo Mandetta
Rizzoli
18,00 euro

Motivo numero 1: il libro in questione non è bello, è bellissimo!
Motivo numero 2: Pierpaolo è uno dei ragazzi più umili e dolci che io abbia mai conosciuto
Motivo numero 3: gli autori italiani, soprattutto se giovani e bravi, vanno aiutati!
Motivo numero 4: le storie di famiglia ambientate al sud scadono spesso nel banale; Pierpaolo è riuscito a scrivere una storia divertente, emozionante e intensa, senza mai cadere in quei cliché che tanto sono stati usati da altri prima di lui.
Motivo cinque (che è anche il più importante): Massimo (detto Katia) sta distribuendo coccinelle per tutta Italia e non vede manco una lira, quindi bisogna aiutarlo!

Tommaso Fusari
Mondadori
16,00 euro

Anche in questo caso, valgono alcuni dei motivi citati per Pierpaolo: libro bellissimo, che vi farà piangere come pochi (ma piangere rende gli occhi belli, quindi ne vale la pena!). Autore giovane e italiano, simpatico (e pure gnocco!). 
E, soprattutto, sono mesi che gli sbaglio l'accento del cognome e non mi ha mai ancora insultata: vogliamo rendergliene merito?!




Allora, avete scritto tutto? Bene, adesso andate a sbirciare i consigli di Lea e della Bacci e poi tutti in libreria!!!


11 aprile 2017

Diario di bordo - Una domenica a pranzo da zia Loredana


Conoscete Cernusco sul Naviglio? Se non ci siete mai andati, vi dò un consiglio: prima di avventurarvi tra le sue strade, fate un giro sui siti delle agenzie immobiliari e cominciate a farvi un'idea di dove potreste trovare casa! Perché dopo essere entrati a Cernusco, non vorrete più andare via! 
Io a Cernusco sono andata domenica scorsa, attesa a braccia aperte da quella che, in questi anni, mi ha adottata come nipotaccia ufficiale! Lei è Loredana Limone, che il destino ha messo sulla mia strada grazie ai suoi romanzi e che io non ho più lasciato andare via!
Complice il Book Festival Bar organizzato dall'Associazione Clio, io e Consorte (no, Figlio comincia ad essere grande e ha deciso di rimanere in casa) ci siamo avviati verso la ridente Cernusco, carichi di libri da far firmare e di lasagne (che c'entrano le lasagne? Mica di soli libri si vive, no?!).

Arrivati a casa di zia Loredana, tempo di mollare le lasagne e scoprire quanto bello è il bagno di casa sua, ci siamo diretti ad ascoltare Laura Bonalumi, autrice di "Voce di lupo".
Prima dell'incontro ho avuto il piacere di incontrare nuovamente Paola, presidente dell'Associazione Clio, che avevo conosciuto a Milano durante il BookCity e che, come sempre, riesce a dare una botta di stima al mio smisurato ego (Bacci ti sento!).
Incontriamo Laura che, con la dolcezza che la contraddistingue, ci parla del suo romanzo che, come ho già detto nella mia recensione, nasce per i ragazzi ma conquista gli adulti!
L'incontro si conclude con il firma-copie di rito e vuoi non prendere il romanzo ad Anima Ciambella? Assolutamente no! Copia in mano, facciamole fare una bella dedica... 
Rientriamo a casa per pranzo, a farci compagnia anche Federica Toti, attrice di teatro e lettrice ufficiale di questi eventi (non leggerò mai più nulla a voce alta, lo giuro!) e Silvia Meucci.
Spazzoliamo lasagne, chiacchieriamo, ridiamo... questa è famiglia, altroché!

Nel pomeriggio ci attendono altri due incontri: ho il piacere di incontrare di persona, finalmente, Roberto Centazzo e di conoscere Federica Bosco che, oltre ad essere toscana (pregio assoluto ai miei occhi!) è alta, gnocca, ha due occhi che abbagliano ed è pure simpatica! Poi ditemi ancora che Madre Natura non è stronza!
Nonostante la differenza di argomento tra i due libri presentati, tanto la mediatrice, Cristina Voltolini, quanto i due autori sono stati bravissimi ad interagire ed integrare gli argomenti, tanto che ne è venuta fuori una presentazione davvero divertente e carica di risate!

Prima della presentazione, vedo uno scricciolo di donna che mi fa ciao ciao con la manina. Uh guarda c'è la capra (no, questo è un segreto, non ve lo spiego!) Chicca! Quella donna è piccolina, ma è un concentrato di allegria: la vedi e sorridi! Si chiacchiera, come sempre, e si pianifica anche l'incontro per "Tempo di libri" (chissà se dopo il primo giorno ci faranno ancora entrare?!).

Termina anche questa presentazione e io e Chicca ci mettiamo in fila (come siamo brave!) per le dediche e le foto di rito e io riesco anche a farmi una chiacchierata in fiorentino con Federica (ah che gioia!).

Ultima destinazione, centro storico, per ascoltare Sara Rattaro e Guido Conti, autore de La profezia di Cittastella. Presentati da Roberta Quintavalle, i due scrittori ci hanno parlato dei loro romanzi e, anche durante questa presentazione, ho avuto modo di apprezzare quanto, nonostante si tratti spesso di romanzi molto diversi per genere, le ragazze dell'Associazione Clio siano bravissime a dare il giusto spazio agli scrittori, ad integrare le storie, a fare le domande giuste al momento giusto!
Credo che un grande plauso vada fatto a questo gruppo di donne che riescono ad organizzare tutto, a gestire gli imprevisti con un sorriso e a creare un evento che, secondo me, non ha eguali!
Cernusco, come vi ho detto, è una cittadina accogliente e le Clio girls riescono a far sentire tutti a casa!

Terminata anche questa presentazione, mentre chiacchieravo con colei che clicca mi piace ad ogni post di cretinerie scritte da me e Ciambella (ciao Laura!!!), scorgo tra la folla il viso di Roberta Marasco (aveva scritto su Facebook che ci sarebbe stata e io, che sono donna intelligente, avevo acchiappato al volo il suo libro per farmelo autografare!). Mi avvicino, la saluto, le chiedo una dedica e, quando le dico chi sono lei salta su con un: "Ma tu sei un mito!" (ho i testimoni, ha detto proprio così!).

Sapete qual è la cosa più buffa di questa giornata che sta per avviarsi alla conclusione? Non ho fatto una foto con Roberta né con Sara né tantomeno con Loredana. Come sempre in queste occasioni, mi lascio prendere dal turbine delle emozioni, da tutti questi scrittori che noi lettori guardiamo sempre come fossero irraggiungibili e, invece, poi te li ritrovi lì e ci chiacchieri, ci prendi il caffè e non ti rendi quasi conto di cosa stai facendo! E quelle poche foto che ho sono merito di Consorte che, piedi in terra e mente salda, mi riporta alla realtà!

La giornata volge al termine. Riaccompagniamo zia Loredana a casa, salutiamo tutti e torniamo verso casa, io con una carico di libri e di dediche meravigliose, ma soprattutto col cuore che esplode di gioia!
Ringrazio ancora una volta tutti coloro che mi hanno accolta a braccia aperte e ancora una volta i miei complimenti vanno alle Clio girls: siete donne fantastiche e io non vedo l'ora di incontrarvi tutte di nuovo!




25 marzo 2017

Recensione 'L'amore addosso' di Sara Rattaro - Sperling&Kupfer

Una giovane donna attende con ansia fuori da una stanza d'ospedale. È stata lei ad accompagnare lì d'urgenza l'uomo che ora è ricoverato in gravi condizioni. È stata lei a soccorrerlo in spiaggia, mentre passava per caso, dice. Non dice – non può farlo – che invece erano insieme, che sono amanti. Lo stesso giorno, in un'altra ala dell'ospedale, una donna è in attesa di notizie sul marito, vittima di un incidente d'auto. Non era con lui al momento dell'impatto; non era rintracciabile mentre la famiglia, da ore, cercava di mettersi in contatto con lei. E adesso, quando la informano che in macchina con il marito c'era una sconosciuta, non sembra affatto stupita.
La prima donna è Giulia. La seconda è ancora Giulia. E il destino, con la sua ironia, ha scelto proprio quel giorno per fare entrare in collisione le due metà della sua vita: da una parte, quella in cui è, o sembra, una moglie fortunata e una figlia devota; dall'altra, quella in cui vive di nascosto una passione assoluta e sfugge al perbenismo di sua madre – alle ipocrisie, ai non detti, a una verità inconfessabile. Una verità che perseguita Giulia come una spina sotto pelle; un segreto che fa di lei quell'essere così tormentato e unico, luminoso e buio; un vuoto d'amore che si porta addosso come una presenza ingombrante, un caos che può soltanto esplodere. Perché l'amore è una voce che non puoi zittire e una forza che non puoi arrestare. L'unica spinta che può riportarti a ciò che sei veramente.


Titolo: L'amore addosso
Autore: Sara Rattaro
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 21 marzo 2017
Pagine: 240

Trama: 5  Personaggi: 5  Stile: 5 

28 marzo 2016

Recensione IN ANTEPRIMA 'Splendi più che puoi' di Sara Rattaro - Garzanti

SINOSSI

L'amore non chiede il permesso. Arriva all'improvviso. Travolge ogni cosa al suo passaggio e trascina in un sogno. Così è stato per Emma, quando per la prima volta ha incontrato Marco che da subito ha capito come prendersi cura di lei. Tutto con lui è perfetto. Ma arriva sempre il momento del risveglio. Perché Marco la ricopre di attenzioni sempre più insistenti. Marco ha continui sbalzi d'umore. Troppi. Marco non riesce a trattenere la sua gelosia. Che diventa ossessione. Emma all'inizio asseconda le sue richieste credendo siano solo gesti amorevoli. Eppure non è mai abbastanza. Ogni occasione è buona per allontanare da lei i suoi amici, i suoi genitori, tutto il suo mondo. Emma scopre che quello che si chiama amore a volte non lo è. Può vestire maschere diverse. Può far male, ferire, umiliare. Può far sentire l'altra persona debole e indifesa. Emma non riconosce più l'uomo accanto a lei. Non sa più chi sia. E non sa come riprendere in mano la propria vita. Come nascondere a sé stessa e agli altri quei segni blu sulla sua pelle che nessuna carezza può più risanare. Fino a quando nasce sua figlia, e il sorriso della piccola Martina che cresce le dà il coraggio di cambiare il suo destino. Di dire basta. Di affrontare la verità. Una verità difficile da accettare, da cui si può solo fuggire. Ma il cuore, anche se è spezzato, ferito, tormentato, sa sempre come tornare a volare. Come tornare a risplendere. Più forte che può.

AUTORE: Sara Rattaro
EDITORE: Garzanti
DATA DI PUBBLICAZIONE: 31 marzo 2016
PAGINE: 220

TRAMA: 4  PERSONAGGI: 3  STILE: 4  COPERTINA: 4