21 maggio 2018

Recensione 'Lettere per Victoria' di Marcelo Puglia - Giunti


Titolo: Lettere per Victoria || Autore: Marcelo Puglia || Editore: Giunti
Data di pubblicazione: 14 marzo 2018 || Pagine: 432

Mauricio ha quarant'anni, una compagna stupenda e una bambina appena nata. Il licenziamento lo sorprende come un fulmine a ciel sereno ma non sarà quello il giorno peggiore della sua vita. Un controllo di routine non dà i risultati sperati e improvvisamente per lui non c'è più un futuro: gli restano sei mesi di vita. Facendo un calcolo folle è come se dovesse concentrare in una manciata di giorni tutto quello che avrebbe voluto fare nei prossimi 30 anni. Assicurare una stabilità economica alla sua famiglia, sposare Gabriela, trovare degli sponsor per far decollare il suo blog... Alla lista di cose da fare si affianca quella degli "ultimi": l'ultimo sorriso di sua figlia, l'ultima canzone, l'ultimo ricordo felice. Ma come si fa a dire a chi si ama che ci restano solo pochi mesi di vita? E come lasciare una testimonianza di sé alla piccola Victoria, che non conoscerà mai davvero suo padre? È così che Mauricio comincia a scriverle una lettera ogni giorno per raccontarle di sé e del mondo, per offrirle una guida e un conforto nei momenti in cui non ci sarà.

Trama: 2 || Personaggi: 2 || Stile: 2

18 maggio 2018

Diario di Bordo - Perché lo voglio qui!


*in blu i commenti della Bacci*

Cosa voglio qui? Semplice! Quel libro appena uscito, sì, proprio quello, lo vedi? Certo che lo vedo e mi sa che è lo stesso che voglio io qui. Quello con settordicimila pagine e che costa come l'affitto di una bici per due giorni... brava, proprio quello! Proprio lo stesso! Ma io lo voglio qui, e se arriva lì? Ah, ne stampano tante copie dici? Allora ok
Adesso lo prendo, vado in cassa, pago e, una volta arrivata a casa, lo aggiungo alla pila di *numero che voglio rimanga sconosciuto* *anche perché trattasi di numero fluttuabile, quindi chelicontiafare?* libri che attendono di essere letti (e meno male che gli ebook non si possono impilare! AAAAAAH! PERCHÈ li hai nominati? Ora mi piglia la depressione perché in quella scatoletta infernale c'è un'intera biblioteca che voglio leggere subito!).

Tutto questo per dirvi cosa? Sai che me lo stavo proprio chiedendo? Che vorrà mai comunicare la Libbri oggi? Chi vorrà insultare? Che non c'è niente da fare, lettori cari: siamo tutti accumulatori compulsivi di libri! Oh, siamo alle confessioni. Dimmi ragazza, di quali altri peccati ti sei macchiata? No, ferma! Non voglio saperlo! Dai su, ammettetelo anche voi, parliamone, creiamo un gruppo di auto-aiuto (nel senso che mettiamo a disposizione un'auto per andare in libreria?), una comune (no, io certe maialate non le faccio), riuniamoci tutti assieme in una bella libreria, di quelle grandi, luminose, ben fornite e, possibilmente, senza commesse che ti seguono tra gli scaffali o che cercando di rifilarti i libri spinti dagli editori! Beeeeello! Io sono qui davanti, arrivate?
Che dite? Che se ci riuniamo in libreria non è un bene? Ecchecc...allora non arrivate. Forse avete ragione, ma che problema c'è ad accumulare libri? Scadono? No! Le storie passano di moda? Nemmeno! Tutt'al più sono i nostri gusti che cambiano (manco tanto), ma quanti potranno essere i libri acquistati che non avremmo più voglia di leggere tra qualche mese? Neanche uno, mannaggialapupazza! Piuttosto quando avrò il tempo per riuscire a leggere tutto quello che vorrei?
Io trovo più strana quella gente che accumula scarpe, borse, abiti! Ecco, quella è roba che passa di moda, che si rovina. Poi magari ingrassi e i vestiti non ti entrano più! Mai che uno dica magari poi dimagrisci...vabbè che nel nostro caso è difficile.
Invece loro, i libri, se ne stanno lì, tranquilli, pazienti e silenziosi (neanche troppo, certe volte passo davanti alla libreria e li sento mormorare "Neanche oggi tocca a me"). Aspettano che arrivi il loro momento, quello in cui, finalmente, noi decideremo di leggerli!

La troneggiante pila della Libridinosa

Tutto questo per dire che non c'è nulla da fare, è un'equazione semplice semplice: un lettore, all'interno di una libreria, in possesso di denaro, comprerà sicuramente almeno un libro. Uno! Muhahahaha! Se ci vedete uscire da lì senza nulla in mano, preoccupatevi: è un grave segno di scompenso mentale! O scompenso del portafoglio, o ancora minaccia di divorzio appena ricevuta.
Quando ci ritroviamo a girare tra gli scaffali delle librerie, in noi lettori forti scattano due meccanismi: il primo è quello dettato dalla curiosità. Allora vaghiamo, sbirciamo, prendiamo in mano un libro colpiti dalla sua copertina, leggiamo la sinossi, magari anche qualche pagina e lo mettiamo giù. Questa situazione si ripete più volte, con tutti i libri che ci colpiscono e che, per ovvie ragioni vista la mole di pubblicazioni mensili dei varii editori, noi non conosciamo. Poi ripassiamo davanti, lo riprendiamo e lo rimettiamo giù; al terzo passaggio facciamo anche cenno di avviarci verso la cassa con lui in mano e...toh! Questo non l'avevo visto...e quello torna buono buono al suo scaffale.
Terminato questo curiosare assiduo, facciamo una cernita e ne arraffiamo minimo due. Esatto, due è il numero minimo di acquisti, quello, per intenderci, che viene effettuato nei giorni di poco antecedenti all'accredito dello stipendio sul nostro conto corrente. Noooo, non fate quella domanda. Zitti! Nessuno di voi vuol sapere quanti libri ci portiamo a casa se lo stipendio è stato appena versato, se è ancora lì che brilla in tutto il suo splendore, intonso e pronto ad essere utilizzato! Che discorsi fai? Vuoi muorere?
Fidatevi! Noi siamo gente in grado di chiedere ai propri figli se hanno proprio tutta questa necessità di cibo durante il mese a venire; siamo in grado di andare in giro con lo stesso paio di scarpe per almeno un quinquennio e farne anche un motivo di vanto: "Vedi? Io tengo bene la roba, sembrano ancora nuove!" Perché è assolutamente vero!
Siamo le stesse persone che quando entrano al supermercato per fare la spesa, si dirigono con passo militare al reparto libri per poi iniziare a fare la conta tipo figurine Panini: "Celo celo... manca ma non mi interessa... celo celo". Poi ci voltiamo sconsolate verso la prima persona che capita al nostro fianco (non importa che essa sia conosciuta o meno!) ed esclamiamo affrante: "Ho più libri io!" E poi scappiamo verso la cassa quando vediamo l'ambulanza che accosta.

Il secondo meccanismo che scatta nel lettore-accumulatore compulsivo è quello della coscienza del possesso. Mi spiego meglio: veniamo a conoscenza, con un certo anticipo, dell'uscita di un libro che solletica davvero tanto la nostra curiosità e, immediatamente, corriamo su Amazon e clicchiamo sul famigerato tastino PREORDINA Peccato che poi arrivino dopo venti giorni dall'uscita
Adesso apro una parentesi: ultimamente Amazon ha avuto qualche piccolo problema con i preordini. C'è stata gente che ha ricevuto il libro il giorno stesso dell'uscita o tutt'al più il giorno successivo e altri che, invece, hanno dovuto attendere almeno una settimana; e capirete che così il preordine perde il suo senso, visto che se acquisto il libro nel giorno d'uscita e sono un utente Prime, mi arriva in 24 ore! Ma tutto ciò non ci fa desistere: poco importa se manca ancora un mese alla pubblicazione del libro, noi dobbiamo averlo lì, bloccato. Dobbiamo sapere che da qualche parte nel mondo c'è una copia con il nostro nome sopra! **occhi sognanti**
Bene, direte! Ricevi il tuo libro il giorno dell'uscita, ti piazzi in poltrona e lo leggi... ahahahahah come siete divertenti! Fanno le battute, questi!
Noi riceviamo la nostra copia e, nel 90% dei casi, la andiamo a sistemare su quella famosa pila che troneggia in casa nostra e del cui numero vogliamo sempre rimanere ignare!
E allora perché lo facciamo? Leggete il titolo di questa puntata del Diario di Bordo e avrete la vostra risposta: perché lo vogliamo qui! Vogliamo vederlo quando passiamo davanti alla libreria, vogliamo sfogliarlo, accarezzarlo e poi rimetterlo a posto; vogliamo dimenticarci della sua presenza per poi, quando lo ritroviamo tra gli altri ...ento, esclamare gioiose: "Oh guarda, tra un po' ti leggo!" (il concetto di po' è alquanto relativo e non riconducibile a nessun lasso di tempo preciso) Il tempo, che variabile insondabile.
La troneggiante pila della Bacci!

Quello che vogliamo dirvi con questo post è che noi, in fondo, siamo felici così: ci piace andare in libreria, scoprire nuovi titoli e portarceli a casa. Soprassediamo sul fatto che ogni entrata in libreria include anche l'acquisto di almeno un segnalibro! Ma proprio tutto devi rivelare? I ceci te li sei magnati crudi?
Siamo felici di portare con noi qualche grammo (in certi casi pure qualche chilo, ieri ho soppesato l'ultimo di Dicker e quasi mi slogavo la spalla) di carta e inchiostro, perché sappiamo che tra quelle pagine c'è racchiusa una storia che, nel bene e nel male, ci lascerà qualcosa, susciterà in noi emozioni forti, che siano esse positive o negative. Sappiamo che troveremo personaggi di cui ci innamoreremo profondamente o che detesteremo con tutte noi stesse. E avere queste pile di libri a cui attingere in base all'umore del momento, ci fa vivere serene (e se siamo serene noi, siete sereni anche voi!) e soprattutto sono sereni i nostri familiari che non hanno delle iene isteriche che girano per casa.
È per questo che quando ci dite che non sapete cosa regalarci o, peggio, quando ci dite che non ci regalate libri perché magari li abbiamo già, noi ci arrabbiamo tanto. Perché, udite udite, esistono i buoni: ogni libreria ne ha, Amazon li ha. Quindi voi siete delle brutte persone, capito? BRUTTISSIME PERSONE! ORRENDE SIETE!

Ah, per inciso: noi lettori-accumulatori non ci fidiamo di chi dice che non compra libri finché non ha smaltito quei due o tre (DUE O TRE??? forse avevano omesso il -cento?) che ha ancora da leggere. Siete persone strane, voi. Siete gente di cui non mi fido, come i vegani! Paragone azzeccatissimo!

16 maggio 2018

Recensione 'Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli' di Chiara Moscardelli - Giunti


Titolo: Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli || Autore: Chiara Moscardelli
Editore: Giunti || Data di pubblicazione: 16 maggio 2018 || Pagine: 290

Teresa: quarant'anni, disoccupata e - tra un Tinder e l'altro - felicemente single. O almeno così crede. Dopo aver perso l'ennesimo lavoro (o meglio, dopo essere entrata una mattina negli uffici dell'azienda che l'aveva appena assunta trovandoli desolatamente e inspiegabilmente vuoti) decide di rifugiarsi a Strangolagalli, il borgo a sud di Roma dove è nata, e avviare una piccola attività alberghiera: l'ideale per studiare avventori e clienti, e raffinare così il suo talento naturale di profiler. Sarà stata l'infanzia difficile o il padre psicologo, ma Teresa è infatti dotata di un intuito fuori del comune, che le consente di capire a una prima occhiata se la persona che ha davanti nasconde qualcosa, ha paura, o è in fuga da qualcuno. Un intuito che ben presto la ficcherà nei pasticci, mettendo decisamente in subbuglio i pacifici (almeno finora) abitanti del paesino. Non bastasse, a Strangolagalli si è stabilito da poco anche Paolo, un uomo timido e garbato che si mostra curiosamente sensibile al fascino di Teresa, spingendosi addirittura a invitarla a cena. La fatidica sera però, complice l'aria condizionata e un certo nervosismo, la donna si rifugia in bagno e al suo ritorno... Paolo è svanito, o meglio, letteralmente volato dalla finestra! E così, tra affascinanti detective in incognito e carabinieri di paese, reporter d'assalto e misteriosi sconosciuti, Teresa si ritrova risucchiata in una girandola di intrighi e misteri, in un susseguirsi di imprevedibili colpi di scena.

Trama: 3 || Personaggi: 2 || Stile: 5


14 maggio 2018

Recensione 'Il nostro tempo nel mondo' di Abby Fabiaschi - Nord


Titolo: Il nostro tempo nel mondo || Autore: Abby Fabiaschi || Editore: Nord
Data di pubblicazione: 11 gennaio 2018 || Pagine: 366

Maddy aveva una vita serena. Era una moglie amorevole e una madre meravigliosa, il pilastro della famiglia. O almeno così credevano Brady, il marito, ed Eve, la figlia, prima che Maddy si gettasse dal tetto della biblioteca. Adesso, nessuno dei due sa cosa pensare. E poi Brady non ha idea di come mandare avanti una casa, né tantomeno come comunicare con la figlia adolescente. Anche per Eve non è facile avvicinarsi al padre e nemmeno convivere col senso di colpa per tutte le volte in cui, per egoismo o superficialità, non ha dimostrato alla madre l'affetto che meritava. Eppure Brady ed Eve non sono soli: Maddy è ancora lì, accanto a loro, e non ha perso un briciolo della sua vitalità e caparbietà. E anche del suo senso pratico: quello non è certo il momento di piangersi addosso e naufragare nei rimpianti. Meglio agire e indirizzare in qualche modo i suoi familiari. E così si sforza d'introdurre nella loro vita Rory, una dolce e sorridente maestra elementare, che Maddy spera possa diventare una buona amica per Eve e una nuova moglie per Brady. In effetti, grazie all'influenza benefica di Rory, a poco a poco Brady ed Eve imparano a farsi forza a vicenda e, insieme, troveranno il coraggio di cercare le risposte alle domande che li tormentano. Scoprendo che, a volte, la verità è molto più sorprendente di quanto non ci si aspetti...

Trama: 5 || Personaggi: 5 || Stile: 5

11 maggio 2018

La classifichella di aprile

*in verde i commenti di Laura*
*in blu i commenti della Bacci*

E con questo è tutto, cari lettori! Adesso vi lascio alle classifichelle di Lallina e della Bacci! no, torna qui e fai il tuo lavoro!! Sarai cretina! Vieni qui e smettila di battere i piedini, ora fai anche tu lo sforzo e scegli!

Uffa, che barba che siete voi due! Orpo! Si vede tanto? L'ho pure decolorata...Sentite io ad aprile non ho letto tantissima tantissima cosa? letteratura rosa? Erotica? Ah fai la zozzona, perché comunque qualcosa hai letto... volevi dire tantissima montagnetta di escrementi sorridente? Nel senso che hai letto solo libri belli?, ma erano quasi tutti libri belli, Vitto? Ci ho preso! quindi se volete la Classifichella (sempre 'sto nome, vabbè! Belllllisssimo), vi prendete i pari merito NO! Se sei donna blogger degna di questo nome fai classifica! Dovremmo pensare ad un titolo alternativo per questa rubrica, classifica sa di presa per i fondelli. E ringraziatemi pure E come no? Vuoi anche dolcetto? perché sono stata così brava da scegliere solo uno due tre libri per la prima posizione! Grazie ar cazzo posso dirlo? Grazia, Graziella e Graziearcazzo!

Quindi, prima posizione per... (prendetevela con gli editori, che pubblicano i libri belli tutti nello stesso mese! Si come no, sempre degli altri la colpa Prendiamocela pure con gli autori, che non vogliono saperne di scrivere libri brutti!)


1. Sempre d'amore si tratta - Susanna Casciani bellllllo Aaaaaaah! Che libro!
1. Vittoria - Barbara Fiorio belllllllllllo ma a me casca a maggio, tiè Forse pure io lo leggo a maggio
1. La scrittrice del mistero - Alice Basso Aliciuzza!!! ALICE!!!
2. Fiori sopra l'inferno - Ilaria Tuti belllllllllissimo La meraviglia di questo libro!
3. Sara al tramonto - Maurizio de Giovanni salve de Pure questo va a maggio
4. Il matrimonio di mia sorella - Cinzia Pennati uh bello pure questo!
5. Tutto questo ti darò - Dolores Redondo questo mi fissa dal comodino... che vuole? e pure questo a maggio...ce la farò?

E ora la copertina più bella, la cui scelta non è stata facile, ma vince a mani basse (anche solo per la vinilica che ancora mi abita i capelli... e finché sta nei capelli Prossima volta vedi di spalmarne un po' anche sulle labbra, è meglio del burrocacao, provare per credere!)


Ecco, ora tocca veramente alle classifichelle di Lallina e della Bacci (le due cretine che leggono libri brutti e hanno amica stronza e non fanno i parimerito! Libri brutti a tua sorella...).

10 maggio 2018

Recensione 'Un giorno quasi perfetto' di Mareike Krügel - Mondadori


Titolo: Un giorno quasi perfetto || Autore: Mareike Krügel || Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 20 marzo 2018 || Pagine: 240

Oggi è venerdì, e il compito dei venerdì è far concludere in modo morbido la settimana. Così vuole che sia Katharina, decidendo di ignorare la scoperta del Qualcosa, Qualcosa che dentro di lei non funziona bene, e rimandando tutto a lunedì. Katharina insegna musica ai bambini dell'asilo. Sua figlia Hellie soffre di disturbi comportamentali, mentre suo figlio Alex è praticamente perfetto - anche questa cosa la preoccupa - e ha ereditato la passione per le note da lei. Suo marito Costas ora lavora a Berlino: da quando la loro relazione è diventata "da fine settimana" litigano parecchio. E in questo venerdì, in cui Costas non tornerà a casa e Katharina vorrebbe mettere un po' di pace fra i pensieri, il tipico caos che contraddistingue le sue giornate aumenta in modo incontrollato. Deve correre a scuola a prendere Hellie che perde sangue dal naso e poi soccorrere il vicino che si è tranciato un pollice con il tagliaerba e crede di poterlo ritrovare sul prato. Alex le comunica che sta per portare a casa per la prima volta la nuova fidanzata, proprio mentre lei si stava preparando ad accogliere Kilian, il suo caro amico dei tempi dell'università. Intanto l'asciugatrice prende fuoco... Katharina comincia a chiedersi se le cose, nella sua vita, siano andate esattamente come voleva: la passione per la musica, i figli, il matrimonio con Costas... Probabilmente è tempo di rivelare a qualcuno il suo segreto, anche se per farlo si ritroverà inaspettatamente in una situazione piuttosto imbarazzante... Nel racconto di una sola giornata si condensa il significato di un'esistenza intera: Katharina ci mostra cosa vuol dire essere madre e moglie oggi, affrontando contemporaneamente le avversità più grandi. Insieme a lei ci lanceremo in un'avventura on the road eccentrica e ironica: piangeremo e rideremo, ci chiederemo se i nostri sacrifici hanno avuto senso, se le nostre scelte sono state giuste e, in maniera del tutto non convenzionale, riscopriremo ciò che davvero conta nella vita.

Trama: 1 || Personaggi: 1 || Stile: 1