5 novembre 2018

Recensione IN ANTEPRIMA 'Andiamo a vedere il giorno' di Sara Rattaro - Sperling & Kupfer


Titolo: Andiamo a vedere il giorno || Autore: Sara Rattaro || Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 6 novembre 2018 || Pagine: 197

Alice è stata una figlia modello e una perfetta sorella maggiore, quella che in famiglia cercava di tenere insieme tutti i pezzi mentre il padre stava per abbandonarli, quella che per prima ha trovato il modo di comunicare con il fratellino, nato privo di udito, e di farlo sentire «normale». Ha pensato agli altri prima che a se stessa, ha seguito le regole prima che il cuore e adesso, di fronte a una passione che ha scardinato tutti i suoi schemi e le sue certezze, si ritrova a mentire, tradire, fuggire. Ma sua madre, Sandra, non ha alcuna intenzione di lasciarla sola. Su quel volo per Parigi c'è anche lei, e insieme iniziano un viaggio che è un guardarsi negli occhi e affrontare tutti i non detti, a partire da quel vuoto che ha rischiato di inghiottire la loro famiglia tanti anni prima. Alice si illude che, ritrovando la persona che si era insinuata nelle crepe della loro fragilità, possa dare una risposta a tutti i perché che si porta dentro, magari capire ciò che sta accadendo a lei ora, vendicare il passato e punire se stessa. Le occorreranno chilometri e scoperte inattese, tuttavia, per comprendere che non è da quella ricerca che può trovare conforto. Perché una sola è la verità: la perfezione non esiste, solo l'amore conta, solo l'amore resta. E la sua famiglia, così complicata, così imperfetta, saprà dimostrarle ancora una volta il suo senso più profondo: essere presente, sempre e a ogni costo. Per continuare insieme il cammino, qualunque sia la destinazione.

1 novembre 2018

Reading Journal ottobre 2018 & TBR



ottobre in 4 foto

  1. #instalibrando: la Challenge che ci ha accompagnati su Instagram durante tutto il mese di ottobre. Organizzata in collaborazione con La Bacci e Azzurra, vi ha visti partecipare numerosi e dar sfogo alla vostra fantasia! Ci ha anche viste piangere disperate, urlando ad un'imminente cecità, ma questi son dettagli!
  2. Per me ottobre significa anche acquisto della nuova agenda. Dopo due anni di assoluta fedeltà a MrWonderful, quest'anno, un po' delusa dai loro nuovi prodotti, ho deciso di puntare su qualcosa di completamente diverso: a tenermi compagnia per tutto il 2019 sarà Charuca!
  3. Ottobre è stato un mese di scrittura per tanti motivi: tante le recensioni scritte e, soprattutto, la partecipazione ad un Workshop di scrittura creativa con Sara Rattaro.
  4. E sempre Sara è stata la protagonista incontrastata di quest'ultimo mese: due suoi libri letti, uno in anteprima assoluta e un progetto che partirà a breve e che avete avuto modo di "scoprire" su Facebook!
ARRIVI DI OTTOBRE

Prima di soffermarvi sulla foto che segue, sedetevi! Vi assicuro che mi sono spaventata anch'io quando l'ho scattata (si è spaventata pure la mia schiena quando ha dovuto traslocare tutto dalla Stanza Librosa alla mansarda!). Niente compleanni né festeggiamenti di mezzo; l'unica scusa che posso addurre, almeno in parte, sono dei punti Giunti da scaricare. Non regge, eh?!!


  1. Andiamo a vedere il giorno - Sara Rattaro omaggio in anteprima Sperling & Kupfer
  2. The wife - Meg Wolitzer acquisto Giunti al Punto
  3. Un marito fedele - Anna Ekberg omaggio Editrice Nord
  4. Il rumore del mondo - Benedetta Cibrario regalo di Figlio per l'onomastico
  5. L'acquaiola - Carla Maria Russo omaggio Piemme
  6. Destino - Raffaella Romagnolo acquisto Amazon
  7. Gente del sud - Raffaello Mastrolonardo acquisto Amazon
  8. So che un giorno tornerai - Luca Bianchini acquisto Giunti al Punto
  9. Fate il vostro gioco - Antonio Manzini acquisto Giunti al Punto
  10. Il sogno della macchina da cucire - Bianca Pitzorno scarico punti Giunti al Punto
  11. Fratelli di latte - Chantel Acevedo omaggio Edizioni e/o
  12. Come il paradiso, come la morte - Matthew Neill Null scarico punti Giunti al Punto
  13. Priam persona - Richard Flanagan scarico punti Giunti al Punto
  14. La madre sconosciuta - Kimberley Freeman omaggio in anteprima Tre60
  15. Dai tuoi occhi solamente - Francesca Diotallevi acquisto Amazon
  16. La danza dell'orologio - Anne Tyler scarico punti Giunti al Punto
  17. M. Il figlio del secolo - Antonio Scurati acquisto Amazon
Ad ottobre ho letto 11 libri per un totale di 3386 pagine (se sentite urlare, non fateci caso: è la Bacci!)


E come sempre, concludiamo con la to be read di novembre!


  1. Fate il vostro gioco - Antonio Manzini
  2. Il miniaturista - Jessie Burton
  3. Il sogno della macchina da cucire - Bianca Pitzorno
  4. La donna del ritratto - Kate Morton
  5. Gente del sud - Raffaello Mastrolonardo
  6. Quasi tre - Tommaso Avati
  7. Figlie di una nuova era - Carmen Korn (sempre che arrivi!)
Anche per questo mese è tutto, Reading Journal torna il 1° dicembre!











31 ottobre 2018

Recensione 'Fratelli di latte' di Chantel Acevedo - Edizioni e/o


Titolo: Fratelli di latte || Autore: Chantel Acevedo || Editore: e/o
Data di pubblicazione: 10 ottobre 2018 || Pagine: 345

"Fratelli di latte" è basato sulla storia vera della principessa spagnola Eulalia, una donna di grande audacia alla corte dei Borbone durante gli ultimi anni di decadenza del regno della sua famiglia alla fine dell'Ottocento. Dopo una vita da reclusa alla corte spagnola, una gioventù passata in esilio e un matrimonio senza amore, Eulalia lascia l'Europa per il Nuovo Mondo. In compagnia di Tomàs Aragón, figlio della sua balia nonché piccolo libraio con sete d'avventure, raggiunge con un viaggio in mare prima Cuba, in pieno fermento rivoluzionario, poi nel 1893 si reca a Chicago per la Fiera Mondiale Colombiana. Per tutti lei è lì come emissaria della dinastia dei Borbone e ospite della Fiera. Ma in segreto lei è in America per cercare un editore per la sua scandalosa, incendiaria autobiografia, un libro che potrebbe sovvertire l'ordine del vecchio mondo.


29 ottobre 2018

Recensione IN ANTEPRIMA 'La madre sconosciuta' di Kimberley Freeman - Tre60


Titolo: La madre sconosciuta || Autore: Kimberley Freeman || Editore: Tre60
Data di pubblicazione: 31 ottobre 2018 || Pagine: 478

Inghilterra, 1874. A 19 anni finalmente Agnes può lasciare l’orfanotrofio in cui è cresciuta e mettersi alla ricerca di sua madre. Da poco, infatti, ha scoperto che la donna che l’ha abbandonata ha lasciato accanto a lei un bottone decorato con un unicorno. E lei ricorda benissimo di aver visto un cappotto cui mancava proprio un bottone identico: l’aveva donato all’orfanotrofio una nobildonna, Genevieve Breckby… 
Convinta che Genevieve sia sua madre, Agnes ne ripercorre le tracce fino a Londra e a Parigi, e poi, mossa da un’incrollabile determinazione, s’imbarca sulla Persephone, che la condurrà in una terra selvaggia e misteriosa: l’Australia.
Londra, oggi. È in Australia che Tori ha deciso di vivere. Ora però deve tornare a casa, in Inghilterra, per lasciarsi alle spalle un doloroso divorzio, ma soprattutto per aiutare la madre, brillante studiosa dell’epoca vittoriana, che soffre di Alzheimer. Mentre mette ordine nelle sue carte, Tori trova una lettera che risale alla fine dell’800. Una nobildonna scrive alla figlia, spiegandole i motivi per cui l’ha abbandonata, e le incredibili vicissitudini che l’hanno portata a quel terribile gesto. Ma la lettera è incompleta e Tori, prima incuriosita e poi sempre più coinvolta, decide di mettersi alla ricerca dei fogli mancanti…

25 ottobre 2018

Diario di Bordo - Workshop di scrittura creativa con Sara Rattaro


Sabato 20 ottobre ho avuto il piacere di partecipare ad un Workshop di Scrittura Creativa tenuto da Sara Rattaro in quel di Milano, presso la sede della Morellini Editore.

Mai, nella mia vita, avrei pensato di prendere parte ad un evento del genere, per il semplice fatto che, come dico sempre, io sono felice dei libri che leggo e del lavoro di book blogger e non ho alcuna intenzione di passare dall'altra parte della barricata e cimentarmi nella scrittura di un romanzo.
Nonostante ciò, quando Sara mi ha invitata a partecipare, ho deciso di provare e andare a scoprire cosa si nasconde dietro un'esperienza come questa!
Armata di libro e scarpe comode, sabato mattina ho preso un treno che mi avrebbe portata in quel di Milano. Strano, ma vero, per una volta Trenord mi ha risparmiato i suoi infiniti ed inspiegabili ritardi.

La nostra giornata di lavoro con Sara ha preso il via alle 10 del mattino, quando, in un clima estremamente familiare, ognuno di noi si è presentato e ha spiegato il motivo per cui si trovava lì.
Ovviamente, tutti i presenti hanno il sogno di scrivere. E quale miglior occasione che carpire i segreti e i consigli di chi questo sogno è riuscito a trasformarlo in realtà?

Durante la mattina, Sara ci ha spiegato cosa sia un incipit, quando si chiuda questa parte del libro, come scrivere un incipit incisivo, che catturi il lettore e, soprattutto, instilli la voglia di proseguire con la lettura del libro che ha tra le mani.
Sono stati vari i consigli che l'insegnante ci ha dato: dall'evitare l'uso eccessivo degli avverbi al modo in cui descrivere le sensazioni, le espressioni e le caratteristiche di un personaggio; si è parlato di protagonisti e personaggi, di verbi forti e aggettivi.
Infine, prendendo spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto, Sara ci ha fatto scoprire come possano nascere mille trame diverse, come ogni personaggio possa svilupparsi diversamente per il semplice fatto che ognuno di noi lo vedrà in maniera diversa.

Dopo un pranzo a base di pollo al curry e chiacchiere, siamo rientrati in Casa Editrice, dove Sara ha proseguito la sua lezione spiegandoci piccoli trucchi del mestiere per creare un romanzo che funzioni. In conclusione, si è passati alla parte pratica: dopo aver visto una scena di Billy Elliot, ci è stato chiesto di descriverla. Avete mai provato a farlo? Vi assicuro che non è per niente facile!

Di questa meravigliosa giornata potrei dirvi tante cose: che Sara è una persona che si apre e si mette a nudo, che dona tutta se stessa e che la passione per ciò che fa riesce a contagiare anche gli elementi più restii e silenziosi; che trovarsi in una stanza, attorno ad un tavolo, con sei estranei, potrebbe inibire chiunque e, invece, mi sono trovata, dopo 10 minuti, a provare una sensazione di familiarità rara.
Ognuno di noi ha avuto modo di interagire, domandare, riflettere.
In pochissimo tempo si è creato un clima gioviale e piacevole che ha fatto cadere ogni timidezza, che ci ha portati a "costruire" delle trame prendendo spunto dalle idee altrui.

È stata un'esperienza meravigliosa e benché io resti dell'idea di non voler scrivere un romanzo, è stato illuminante scoprire come un romanzo possa nascere; come una semplice notizia ascoltata per caso in radio o al tg possa dar vita a una trama, a dei personaggi, a tante storie.
Visto dalla mia parte della barricata, è stato un modo per scoprire come uno scrittore lavori, come sviluppi le sue trame, come nascano personaggi che, arrivati tra le mani di noi lettori, diventino punti fondamentali delle nostre giornate!

Se siete tra quelle migliaia di persone che custodiscono un romanzo nel cassetto, se il vostro sogno è quello di scrivere, anche solo per voi stessi, se un giorno sperate di vedere il vostro libro sugli scaffali di tutte le librerie italiane, io non posso che consigliarvi di seguire uno di questi corsi.
Non avrei mai pensato che dietro un romanzo, al di là di un grande lavoro, si nascondessero così tanti piccoli segreti, così tante domande da porsi, così tanti spunti.

Siamo abituati, noi lettori, a pensare che uno scrittore abbia un'idea, si sieda alla sua scrivania e butti giù una storia. Seguire un Workshop di scrittura con Sara mi ha fatto capire quanto lavoro di "pulizia" serva dopo una prima stesura, quante storie alberghino nella mente di uno scrittore prima che quella giusta prenda il volo.

Quindi sì, io vi consiglio assolutamente di fare questa esperienza. Per quanto mi riguarda, benché il mio intento rimanga quello di continuare a leggere e recensire, a gennaio ripeterò l'esperienza!

Se volete informazioni maggiori e complete, potete collegarvi al sito Fabbrica delle storie o scrivere a info@morellinieditore.it





23 ottobre 2018

Recensione 'Dai tuoi occhi solamente' di Francesca Diotallevi - Neri Pozza



Titolo: Dai tuoi occhi solamente || Autore: Francesca Diotallevi || Editore: Neri Pozza 
Data di pubblicazione: 4 ottobre 2018 || Pagine: 207

New York, 1954. Capelli corti, abito dal colletto tondo, prime rughe attorno agli occhi, ventotto anni, Vivian ha risposto a un'inserzione sul New York Herald Tribune. Cercavano una tata. Un lavoro giusto per lei. Le famiglie l'hanno sempre incuriosita. La affascina entrare nel loro mondo, diventare spettatrice dei loro piccoli drammi senza esserne partecipe, e osservare la recita, la pantomima della vita da cui soltanto i bambini le sembrano immuni. La giovane madre che l'accoglie ha labbra perfettamente disegnate con il rossetto, capelli acconciati in onde rigide, golfini impeccabili. Dietro il suo perfetto abbigliamento, però, Vivian sa scorgere la crepa, il muto appello di una donna che sembra chiedere aiuto in silenzio. Del resto, questo è il suo lavoro: prendersi cura della vita degli altri. L'accordo arriva in fretta. A lei basta poco: una stanza dove raccogliere le sue cose; una città, come New York, dove potere osservare le vite incrociarsi sulle strade, scrutare mani che si stringono, la rabbia di un gesto, la tenerezza in uno sguardo, l'insopportabile caducità di ogni istante. Ed essere, nello stesso tempo, invisibile, sola nel mare aperto della grande città, a spingere una carrozzina o a chinarsi per raddrizzare l'orlo della calza di un bambino. Scrutare i gesti altrui e guardarsi bene dall'esserne toccata: questa è, d'altronde, la sua esistenza da tempo. Troppe, infatti, sono le ferite che le sono state inferte nell'infanzia, quando la rabbia di un gesto - di sua madre, Marie, o di suo fratello Karl, animati dalla medesima ira nei confronti del mondo - si è rivolta contro di lei. Sola nella camera che le è stata assegnata, Vivian scosta le tende dalla finestra, lancia un'occhiata al cortiletto ombroso e spoglio nel sole morente di fine giornata, estrae dalla borsa la sua Rolleiflex e cerca la giusta inquadratura per catturare il proprio riflesso che appare contro l'oscurità del vetro. È il solo gesto con cui Vivian Maier trova il suo vero posto nel mondo: stringere al ventre la sua macchina fotografica e rubare gli istanti, i luoghi e le storie che le persone non sanno di vivere.