Recensione IN ANTEPRIMA 'La madre sconosciuta' di Kimberley Freeman - Tre60


Titolo: La madre sconosciuta || Autore: Kimberley Freeman || Editore: Tre60
Data di pubblicazione: 31 ottobre 2018 || Pagine: 478

Inghilterra, 1874. A 19 anni finalmente Agnes puĆ² lasciare l’orfanotrofio in cui ĆØ cresciuta e mettersi alla ricerca di sua madre. Da poco, infatti, ha scoperto che la donna che l’ha abbandonata ha lasciato accanto a lei un bottone decorato con un unicorno. E lei ricorda benissimo di aver visto un cappotto cui mancava proprio un bottone identico: l’aveva donato all’orfanotrofio una nobildonna, Genevieve Breckby… 
Convinta che Genevieve sia sua madre, Agnes ne ripercorre le tracce fino a Londra e a Parigi, e poi, mossa da un’incrollabile determinazione, s’imbarca sulla Persephone, che la condurrĆ  in una terra selvaggia e misteriosa: l’Australia.
Londra, oggi. ƈ in Australia che Tori ha deciso di vivere. Ora perĆ² deve tornare a casa, in Inghilterra, per lasciarsi alle spalle un doloroso divorzio, ma soprattutto per aiutare la madre, brillante studiosa dell’epoca vittoriana, che soffre di Alzheimer. Mentre mette ordine nelle sue carte, Tori trova una lettera che risale alla fine dell’800. Una nobildonna scrive alla figlia, spiegandole i motivi per cui l’ha abbandonata, e le incredibili vicissitudini che l’hanno portata a quel terribile gesto. Ma la lettera ĆØ incompleta e Tori, prima incuriosita e poi sempre piĆ¹ coinvolta, decide di mettersi alla ricerca dei fogli mancanti…



Due piani temporali. Due storie che si intrecciano come fili di un ricamo elaborato. Una storia tutta al femminile che ho avuto il piacere di leggere in anteprima grazie alla Casa Editrice Tre60 e che ho amato immensamente!

Kimberley Freeman ci racconta di abbandoni e di donne forti e lo fa con grazia e maestria nel confondere le acque.
Oggi conosciamo Tori, costretta a far ritorno dall'Australia per correre in aiuto della madre
La formidabile professoressa emerita di storia del Locksley College, Margaret Camber, oramai non c'era piĆ¹ con la testa.
Alzheimer, questa ĆØ l'atroce sentenza. Tori si troverĆ  a doversi calare nel ruolo di madre, lei che madre non ĆØ, e, allo stesso tempo, riordinando l'ufficio di Margaret, inizierĆ  un percorso di ricerca: tra le varie carte che stazionano sulla scrivania, infatti, Tori rinverrĆ  stralci di una lettera che la porterĆ  a compiere un viaggio tra le parole di una donna che non ha mai potuto conoscere la propria figlia
Alla mia bambina, che non ho potuto tenere.
1874. Agnes ha 19 anni, ĆØ cresciuta all'ospizio per orfani "Perdita", nella cittadina di York. ƈ arrivato per lei il momento di lasciare quel luogo.
Agnes non ĆØ fatta per una vita tranquilla, vuole viaggiare e, soprattutto, vuol trovare sua madre. 
E sarĆ  questo il filo trainante della narrazione: usando come spunto gli stralci di lettera ritrovati da Tori, l'autrice ci porterĆ  a seguire Agnes nel lungo viaggio che la vedrĆ  protagonista e che la porterĆ  da Londra sino in Australia
Quanta strada sei disposta a fare per trovarla?
I due personaggi principali di questo romanzo, Tori e Agnes, riescono a suscitare emozioni contrastanti nel lettore.
La prima risulta, purtroppo, quasi superflua nel contesto della narrazione: il suo ruolo, per quanto mi riguarda, si sarebbe dovuto limitare a quello di voce narrante della storia di Agnes e della madre perduta.
Tutto ciĆ² che l'autrice ci racconta di lei, dalla maternitĆ  mancata al matrimonio in crisi, risulta un di piĆ¹ di cui si sarebbe potuto fare a meno ai fini della storia principale. Ogni qualvolta ci si trova ad avere a che fare con i capitoli riguardanti la vita di Tori, si ha la sensazione di uno sbandamento della trama.

Agnes, invece, rientra in quella categoria di personaggi in grado di smuovere mille emozioni nel lettore: ĆØ una ragazza che, rapportata all'epoca in cui vive, non si lascia condizionare da tutte quelle regole e limitazioni che venivano imposte alle donne.
CiĆ² che, a tratti, la rende fastidiosa ĆØ, perĆ², la stessa cosa che la porta a trainare il romanzo: l'ostinata ricerca di una madre che pare non averla voluta, una persona su cui nessuno riesce a spendere una parola buona, la fa apparire cocciuta ai limiti del sopportabile 
Ancora una volta, le accuse nei confronti di Genevieve apparvero ad Agnes come l'altra faccia dei suoi pregi, un'espressione della volontĆ  di sfuggire a ogni controllo.
Allo stesso tempo, perĆ² proprio questa sua ostinazione, questa sua capacitĆ  di andare oltre i limiti imposti dalla societĆ  dell'epoca, la fa apparire come una di quelle eroine dei romanzi passati!

La madre sconosciuta ĆØ un romanzo che appassiona il lettore al punto da farsi divorare in pochissimo tempo nonostante le quasi 500 pagine che lo compongono.
La storia ĆØ talmente avvincente da riuscire ad instillare anche la giusta dose di suspense. Ogni volta che Agnes giungerĆ  in un posto, mentre lei lascerĆ  la mente libera di immaginare l'incontro con la madre noi ci chiederemo se finalmente riuscirĆ  a trovarla o se il suo viaggio dovrĆ  proseguire ancora.
ƈ questo l'escamotage che l'autrice usa per impedire al lettore di interrompere la lettura; per poi sorprenderlo, quasi a fine storia, con una rivelazione inaspettata!

Lo stile, l'ambientazione, le atmosfere e la scelta di lavorare su piĆ¹ piani temporali, le minuziose descrizioni di ambienti e abiti, ricordano il meraviglioso stile di Kate Morton.

La madre sconosciuta ĆØ un romanzo al femminile che coniuga passione, ribellione e ostinazione; una storia che si divora in poco tempo e che rimane nel cuore.
Un romanzo curato sin nei minimi dettagli, a partire da una copertina che quasi spiace essere costretti a nascondere in libreria!


La Libridinosa

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4 commenti:

  1. A quanto pare questo libro ha il pregio di farti andare avanti pur avendo la protagonista da prendere a schiaffi in alcune parti. Inoltre anche Tori la trovi inutile con la sua storia, perĆ² riuscita a catturarti. Da tener presente

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  2. Lo voglio, anzi messo giĆ  in wl!

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  3. Bene bene, questo libro mi interessava molto e la tua recensione non fa che confermare il mio "fiuto"! In wish list subito!
    Paola

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