8 febbraio 2019

Recensione 'Un matrimonio americano' di Tayari Jones - Neri Pozza


Titolo: Un matrimonio americano || Autore: Tayari Jones || Editore: Neri Pozza
Data di pubblicazione: 15 novembre 2018 || Pagine: 364

Roy e Celestial sono sposati da piú di un anno. Sono neri di Atalanta, convinti di avere tutta la vita davanti, regni sconfinati di pagine bianche ancora da scrivere. Roy non è certo un magnate, ma ha un lavoro tale da permettergli di accarezzare l’idea di comprare casa. Celestial è «un’artista da tenere d’occhio», come recita il titolo di un articolo a lei dedicato. Gran cespuglio di capelli neri e un sorriso malizioso, Celestial fabbrica bambole considerate vere e proprie opere d’arte. Il loro matrimonio è come un arazzo finissimo. Spesso lo strappano, soprattutto perché Roy ama piacere alle donne, ma altrettanto spesso lo rammendano, sempre con un filo di seta, bellissimo. Una sera, dopo aver fatto visita ai genitori di lui, a mamma Olive, che ha trascorso una vita intera a riempire vassoi in un self service per permettere al figlio di andare all’università, e a Big Roy, tuttofare per la medesima ragione, Roy e Celestial decidono di trascorrere la notte al Piney Woods, l’unico hotel a Eloe, la città dei genitori. È il week-end del Labor Day e una meteora distruggerà la loro vita. Una volta in camera, Roy si lascia andare a una rivelazione che fa infuriare Celestial. Per ritrovare in qualche modo il filo di seta capace di rammendare quello strappo, prende poi il secchiello di ghiaccio ed esce dalla stanza con l’intenzione di andarlo a riempire. In corridoio incrocia una donna all’incirca dell’età di sua madre, con una faccia simpatica e il braccio stretto dentro una benda appesa al collo. Siccome è un gentiluomo, Roy l’accompagna in camera, l’aiuta ad aprire la finestra e le sistema anche il water che perde come le cascate del Niagara. Infine rientra nella sua stanza, dove Celestial allunga il bellissimo braccio nella sua direzione e gli porge i cocktail che ha preparato. Quella sarà, per Roy, l’ultima serata felice che trascorrerà per molto, molto tempo. Accolto al suo apparire negli Stati Uniti da un enorme successo di pubblico e dall’entusiasmo della critica, Un matrimonio americano è uno di quei rari romanzi in cui la narrativa illumina davvero la condizione umana, una condizione, nelle sue pagine, in cui i pregiudizi razziali, l’ineguaglianza della legge e la crudeltà stessa, che è sempre in agguato in ogni relazione davvero profonda, sono in grado di distruggere l’amore e mettere alla prova ogni sentimento morale.

6 febbraio 2019

Recensione 'I Goldbaum' di Natasha Solomons - Neri Pozza


Titolo: I Goldbaum || Autore: Natasha Solomons || Editore: Neri Pozza
Data di pubblicazione: 24 gennaio 2019 || Pagine: 478

Vienna, 1911. Sulla Heugasse, costruito con la pietra bianca più bella d'Austria, sorge il palazzo dei Goldbaum, una famiglia di influenti banchieri ebrei. In città si dice che siano così ricchi e potenti che, nelle giornate uggiose, noleggino il sole perché brilli per loro. Ben poco accade, dentro e fuori la capitale, su cui non abbiano voce in capitolo, e meno ancora senza che ne siano a conoscenza. Persino nei fastosi palazzi di Casa d'Asburgo. Rinomati collezionisti di opere d'arte, mobili di squisita fattura, ville e castelli in cui esporli, gioielli, uova Fabergé, automobili, cavalli da corsa e debiti di primi ministri, i Goldbaum, com'è costume delle cosmopolite dinastie reali d'Europa, si sposano tra loro. Perché gli uomini Goldbaum continuino a essere ricchi e influenti banchieri è necessario, infatti, che le donne Goldbaum sposino uomini Goldbaum e producano piccoli Goldbaum. Anche la giovane, ribelle Greta Goldbaum deve rassegnarsi alla tradizione di famiglia e dire addio alle sue scapestrate frequentazioni nella ribollente Vienna del primo decennio del Novecento, sposando Albert Goldbaum, un cugino del ramo inglese della famiglia. Per una ragazza della sua estrazione sociale il matrimonio è una delle spiacevolezze della vita da affrontare prima o poi, e con questo spirito Greta lascia Vienna per la piovosa Inghilterra. A Tempie Court, dove si trasferisce, la ragazza si sente estranea persino a se stessa: la nuova famiglia la tratta con rispetto, la servitù con deferenza e Albert è cortese e sollecito. Ma la sua presenza riesce a essere opprimente come una coperta pesante in una nottata troppo calda, e tra i due giovani si instaura una gelida, sottile antipatia. Al punto che Lady Goldbaum, la madre di Albert, decide di donare alla ragazza un centinaio di acri come dono di nozze, un giardino dove sentirsi finalmente libera da ogni costrizione. Alla silenziosa contesa di Temple Court si aggiunge, però, il fragore di ben altro conflitto: la prima guerra mondiale, il tragico evento che spazzerà via l'intero vecchio ordine su cui l'Europa si era retta per secoli. La corsa agli armamenti è tale che persino gli influenti Goldbaum, benché abituati a lavorare con discrezione dietro le quinte dei governi e delle dinastie reali, non possono alterarne il corso. Per la prima volta in duecento anni, la famiglia si troverà su fronti opposti e Greta dovrà scegliere: la famiglia che ha creato in Inghilterra o quella che è stata costretta a lasciare in Austria. Natasha Solomons dona al lettore una storia d'amore e al contempo getta uno sguardo nuovo sulla complessità dell'identità ebraica all'inizio del XX secolo e sul ruolo delle banche nei finanziamenti alla causa bellica.

4 febbraio 2019

Recensione 'La donna che non invecchiava più' di Grégoire Delacourt - DeAPlaneta


Titolo: La donna che non invecchiava più || Autore: Grégoire Delacourt || Editore: DeAPlaneta
Data di pubblicazione: 13 novembre 2018 || Pagine: 198

Ci sono quelle che non invecchiano mai perché se ne sono andate troppo presto. Ci sono quelle che invecchiano senza patemi, perché sono troppo impegnate a godersi la vita. Ci sono quelle disposte a tutto pur di apparire più belle, più magre, più sexy, pur di negare l'ineluttabile e restare aggrappate a ciò che il tempo si ostina a volerci strappare. E poi c'è Betty. Betty che, misteriosamente, smette di invecchiare appena compiuti i trent'anni - la stessa età della madre al tempo della sua tragica e prematura scomparsa. Sul volto di Betty gli anni scorrono innocui e trasparenti come acqua. Sarà forse lo sguardo intenso e innamorato di suo marito a tenere lontane le rughe? A scongiurare gli effetti dei giorni che inesorabili scivolano tra le dita? Man mano che la sua anomalia si fa più evidente, la vita un tempo tranquilla di Betty comincia a vacillare. Perché un volto senza età è un volto senza storia, senza ricordi, senza passioni. Uno specchio vuoto in cui, presto o tardi, gli altri cessano di riconoscersi.

1 febbraio 2019

Reading Journal gennaio 2019 e TBR


*La Libridinosa guarda tristemente fuori dalla finestra, in attesa della neve che non arriva... uff*

Gennaio è finito e la neve non c'è. Dov'è la mia neve? L'avete nascosta voi?
Gennaio è finito ed è stato, per fortuna, un mese proficuo in fatto di letture: le vacanze di Figlio e le ferie di Consorte mi hanno aiutata a staccare la spina e ricaricare le batterie e a beneficiarne, oltre che lo spirito, è stato il tempo dedicato alla lettura! Sì, ho letto più di quanto avessi previsto, soprattutto se penso agli ultimi mesi del 2018, mesi in cui aprire un libro e leggere anche solo poche righe era diventato un obbligo e, spesso, una fatica.


gennaio in 4 foto

  1. A fine dicembre ha preso ufficialmente il via la nuova Reading Challenge: "Dalle 3 ciambelle" è ambientata in pizzeria e, tra obiettivi da portare a termine ed enigmi da risolvere, abbiamo chiesto alle partecipanti di fotografare le loro pizze. Per me la pizza è un rito settimanale e, quasi sempre, è pizza fatta in casa da Consorte... anche perché da bravi siciliani, riuscire a mangiare una pizza sfornata in Lombardia è un po' difficile per noi!
  2. Gennaio è stato anche tempo di chiacchiere qui sul blog. Per ben due volte, Diario di Bordo mi ha permesso di confrontarmi con voi: prima parlando di Amazon e di librerie indipendenti e poi di come molti blogger stiano decidendo di lavorare solo su Instagram. Approfitto di questo post per ringraziarvi: sono molto felice di ricevere i vostri commenti quando c'è da confrontarsi su argomenti così spinosi!
  3. E a proposito di Instagram, gennaio è stato anche il mese in cui ha preso il via #acrolibro Di cosa si tratta? Di una challenge fotografica che si basa sulle lettere che compongono i nomi dei mesi dell'anno! Voi vi siete iscritti?!
  4. Il cappuccino! No, non è esploso (non il mio, almeno!). Per il 2019 ho deciso di aumentare le pubblicazioni su Instagram, di essere più costante e cercare di postare almeno una foto al giorno. E se acrolibro aiuta, ci sono anche giorni in cui bisogna inventarsi altro... ed ecco che a venirmi in aiuto c'è la colazione! È forse l'unico pasto giornaliero che riesco a fare con calma, quindi ho messo al lavoro Consorte (martello e vernice ed ecco un piccolo bancale pronto per essere immortalato!).
ARRIVI DI GENNAIO

Non sono una di quelle persone che fa buoni propositi all'inizio dell'anno: non lo faccio perché tanto so che, dopo pochi mesi, li ho già messi da parte e poi perché a me non serve cambiare un calendario per decidere di fare qualcosa di diverso. Ma c'è una cosa che avevo promesso a me stessa, una sola, piccola, misera cosetta: comprare libri in maniera più oculata. Una decisione presa a fronte dei tanti libri che continuano a sostare nella mia mansarda in attesa di essere letti o anche di quelli acquistati in preda ad un impulso momentaneo e poi lasciati lì e che, forse, non verranno mai letti.
Ecco, guardate la foto qua sotto... HO FALLITO! Siamo al 1° febbraio e io ho già fallito!
*Libridinosa taaaaaaaanto felice*


  • Rien ne va plus - Antonio Manzini scarico punti Giunti al Punto
  • È così che si uccide - Mirko Zilahy buono Libraccio
  • La forma del buio - Mirko Zilahy buono Libraccio
  • Così crudele è la fine - Mirko Zilahy buono Libraccio
  • L'anno dell'oracolo - Charles Soule buono Libraccio
  • I primi secondi di un abbraccio - Katy Regan acquisto Amazon
  • Sette giorni perfetti - Rosie Walsh acquisto Giunti al Punto
  • Facciamo che ero morta - Jen Beagin acquisto Giunti al Punto
  • La donna che non invecchiava più - Grégoire Delacourt acquisto Giunti al Punto
  • Se i pesci guardassero le stelle - Luca Ammirati acquisto Amazon
  • Dolcissima abitudine - Alberto Schiavone acquisto Feltrinelli
  • Vedrai, vedrai - Stefano Amato acquisto Giunti al Punto
  • Io ti ho trovato - Lisa Jewell buono Libraccio
  • La palude - Charlotte Link buono Libraccio
  • Perduti nei quartieri spagnoli - Heddi Goodrich buono Libraccio


A gennaio ho letto 10 libri per un totale di 3358 pagine


  • Rien ne va plus - Antonio Manzini ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ 
  • Chanel non fa scarpette di cristallo - Barbara Fiorio ⭐️⭐️⭐️
  • Tipi non comuni - Tom Hanks ⭐️⭐️⭐️ e mezzo
  • Se i pesci guardassero le stelle - Luca Ammirati ⭐️⭐️⭐️⭐️
  • La donna che non invecchiava più - Grégoire Delacourt ⭐️⭐️
  • La danza dell'orologio - Anne Tyler ⭐️⭐️ e mezzo
  • Ellie all'improvviso - Lisa Jewell ⭐️⭐️⭐️⭐️
  • The wife - Meg Wolitzer ⭐️⭐️⭐️  e mezzo
  • Gli amici silenziosi - Laura Purcell ⭐️⭐️⭐️⭐️
  • La misura dell'uomo - Marco Malvaldi ⭐️⭐️⭐️

E a degna conclusione di un mese così carico di letture e di acquisti, ecco che arriva la tbr di febbraio. Nella foto vedete solo una parte dei libri che ho intenzione di leggere, ma un paio dovrebbero essere ancora in viaggio (postiiiiiiinoooooooooo, dove seeeeeiiiiiiiii???).

  1. Un matrimonio americano - Tayari Jones
  2. Sette giorni perfetti - Rosie Walsh
  3. I primi secondi di un abbraccio - Katy Regan
  4. È così che si uccide - Mirko Zilahy (se vedete una ragazza alta alta che cerca di fuggire, non fateci caso: è Cristina che teme la morte!)
  5. Se ami qualcuno dillo - Marco Bonini
  6. Più fiori che opere di bene - Annalisa Strada
Anche per questo mese è tutto! Io e la mia Olivetti Lettera 32 vi salutiamo e aspettiamo i vostri commenti, le vostre liste, le vostre impressioni!

30 gennaio 2019

Recensione 'Se i pesci guardassero le stelle' di Luca Ammirati - DeA Planeta


Titolo: Se i pesci guardassero le stelle || Autore: Luca Ammirati || Editore: DeA Planeta
Data di pubblicazione: 22 gennaio 2019 || Pagine: 336

Samuele ha trent'anni, una gran voglia di essere felice e la fastidiosa sensazione di girare a vuoto, proprio come fa Galileo, l'amico "molto speciale" con il quale si confida ogni giorno. Sognatore nato, sfortunato in amore, vorrebbe diventare un creativo pubblicitario ma i suoi progetti vengono puntualmente bocciati. Così di giorno è un reporter precario e malpagato, mentre la sera soddisfa il proprio animo poetico facendo la guida al piccolo osservatorio astronomico di Perinaldo, sopra Sanremo: un luogo magico per guardare le stelle ed esprimere i desideri. Proprio lì, la notte di San Lorenzo incontra una misteriosa ragazza, che dice di chiamarsi Emma e di fare l'illustratrice di libri per bambini. Samuele ne rimane folgorato e la invita a cena, ma è notte fonda e commette il più imperdonabile degli errori: si addormenta. Quando si risveglia, Emma è scomparsa nel nulla. Ma come la trovi una persona di cui conosci soltanto il nome? Non sarà l'ennesimo sogno soltanto sfiorato? In un tempo in cui persino l'amore sembra un lusso che non possiamo permetterci, questo romanzo di Luca Ammirati ci ricorda che per realizzare i nostri desideri è necessaria un'ostinazione che somiglia molto alla follia. E che a volte bisogna desiderare l'impossibile, se vogliamo che l'impossibile accada.

28 gennaio 2019

Recensione 'La danza dell'orologio' di Anne Tyler - Guanda


Titolo: La danza dell'orologio || Autore: Anne Tyler || Editore: Guanda
Data di pubblicazione: 18 ottobre 2018 || Pagine: 308

Willa Drake ha speso la vita nel tentativo di essere una donna affidabile, ragionevole, accomodante. L'esatto contrario di quella madre volubile, dal carattere impetuoso, che con i suoi umori violenti ha turbato la serenità della sua infanzia. Per questo ha acconsentito a un matrimonio forse precipitoso, finendo per rinunciare alle sue aspirazioni accademiche; per questo ha cercato di essere sempre comprensiva con i figli e di perdonare al marito la colpa più imperdonabile, quella di averla lasciata vedova. Troppo spesso, insomma, Willa ha permesso a qualcun altro di scegliere al suo posto. Fino a un pomeriggio di metà luglio come tanti, in cui una telefonata la sorprende mentre sta riordinando le sue fasce per capelli. Una telefonata da Baltimora, dove vive il suo figlio maggiore. Non è lui a cercarla: è una donna sconosciuta, che però è convinta di sapere molto di lei e, soprattutto, di avere urgente bisogno del suo aiuto. Senza dissipare l'equivoco, Willa decide impulsivamente di partire, nonostante la perplessità del secondo marito, che vorrebbe trattenerla. Willa si troverà a badare a una bambina di nove anni che non è sua nipote, ma un po' lo diventerà; a portare a spasso un cane che da subito le obbedisce; a inserirsi nelle dinamiche di una comunità che non è la sua, ma forse potrebbe esserlo. Perché forse per Willa è arrivato il momento di aprirsi a nuovi legami, di scegliere stavolta la propria famiglia, per ricominciare.