10 novembre 2020

Recensione 'Nato da nessuna donna' di Franck Bouysse - Neri Pozza

 


NATO DA NESSUNA DONNA || Franck Bouysse || Neri Pozza || 5 novembre 2020 || 268 pagine

Ogni storia è resa grande dal proprio mistero, soprattutto quando tende al dolore. Di questo è convinto Gabriel, un giovane curato di campagna, cui viene inaspettatamente affidata un'ardua missione. Un giorno una sconosciuta si affaccia al suo confessionale, bisbigliando la storia di una donna morta in manicomio dopo aver ucciso il proprio figlio. Tra i suoi abiti sono nascosti dei quaderni che il curato dovrà prelevare durante la benedizione del corpo e portare via con sé. Per quanto confuso, Gabriel acconsente alla richiesta della sconosciuta. Il giorno della sepoltura, senza neanche aprirli, afferra i quaderni e li nasconde sotto la tonaca. Tra quelle pagine, scoprirà, è contenuta una storia che non può andare perduta e non può essere dimenticata: la storia di Rose... Rose ha quattordici anni e vive con la sua famiglia a Les Landes, una vecchia fattoria, quando suo padre, per colmare i numerosi debiti, decide di venderla a un ricco signore. Ignara, la giovane viene condotta a Les Forges, un imponente castello immerso nella foresta. Nell'antica magione vivono Charles e la sua anziana madre, una vecchia arcigna magra come un chiodo, perennemente avvolta in un lungo abito nero. La moglie di Charles, Marie, malata, trascorre le sue giornate chiusa nella propria stanza, da cui non trapela mai il minimo rumore. Rose dovrebbe occuparsi della casa e della cucina, un lavoro per cui la ragazza è ben disposta. Charles e sua madre non tardano, però, a svelare il loro vero volto: il volto di un mostro a due teste che non esita a costringere la giovane donna ad accettare il più crudele degli abbandoni.


6 novembre 2020

Recensione 'La donna degli alberi' di Lorenzo Marone - Feltrinelli

 


LA DONNA DEGLI ALBERI || Lorenzo Marone || Feltrinelli
5 novembre 2020 || 224 pagine

La donna è sola, inquieta, in fuga: non vuole più restare dove non c'è amore. Ha lasciato la città, nella quale tutto è frenetico e in vendita, ed è tornata nella vecchia baita dell'infanzia, sul Monte. Qui vive senza passato, aspetta che la neve seppellisca i ricordi e segue il ritmo della natura. C'è un inverno da attraversare, il freddo da combattere, la solitudine da farsi amica. Ci sono i rumori e le creature del bosco, una volpe curiosa e un gufo reale che bubola sotto un pergolato. E c'è l'uomo dal giaccone rosso, che arriva e che va, come il vento. A valle lo chiamano lo Straniero: vuole risistemare il rifugio e piantare abeti sul versante nord della montagna, per aiutarla a resistere e a tornare fertile. Una notte terribile riporta la paura, ma la donna si accorge che ci sono persone che vegliano su di lei: la Guaritrice, muta dalla nascita, che comprende il linguaggio delle piante e fa nascere i bambini; la Rossa, che gestisce la locanda del paese; la Benefattrice, che la nutre di cibo e premure. Donne che sanno dare riparo alle anime rotte, e che come lei cercano di vivere pienamente nel loro angolo di mondo. Mentre la montagna si prepara al disgelo e a rifiorire, anche la donna si rimette in cammino. Arriverà un altro inverno, ma ora il Monte la chiama.


3 novembre 2020

Recensione 'Una famiglia italiana' di Adriana Trigiani - Tre60

 


UNA FAMIGLIA ITALIANA || Adriana Trigiani || Tre60 || 15 ottobre 2020 || 288 pagine

Stati Uniti, 1925. Nata in una famiglia italiana emigrata nella cittadina di Roseto, in Pennsylvania, a quattordici anni Nella Castelluca sogna di diventare insegnante e di vedere un mondo diverso da quello della fattoria in cui vive. Ambiziosa e determinata, riesce a convincere i genitori a iscriverla alla Columbus High School. Quando conosce Renato Lanzara, un ragazzo affascinante e amante dei libri, Nella s'innamora perdutamente. Tutto sembra andare per il meglio, ma una terribile notizia scuote la famiglia Castelluca: a causa di un'esplosione nella miniera in cui lavora, il padre della ragazza rimane gravemente ferito. Alla fine dell'estate, Nella lo sa, non potrà più tornare a scuola: alla fattoria hanno bisogno di lei. Oltre ad aiutare in casa, Nella inizia a lavorare in una lavanderia come stiratrice. Tra gli operai c'è un ragazzo della sua età, Franco Zollerano, che la corteggia dolcemente. Renato, il grande amore di Nella, è ormai lontano, e forse sposare Franco è la cosa giusta... Insieme potranno avere una famiglia e, se il destino lo vorrà, anche coronare il sogno di aprire una manifattura di vestiti. Perché per Nella e Franco, che hanno umili origini, una vita migliore è dietro l'angolo: l'importante è non dimenticare mai i propri valori.

29 ottobre 2020

Recensione 'Jane Seymour La Regina più amata' di Alison Weir - Beat


JANE SEYMOUR LA REGINA PIÙ AMATA || Alison Weir || Beat Edizioni || 
15 ottobre 2020 || 544 pagine

Cresciuta a Wulfhall, una suntuosa tenuta immersa nella campagna del Wiltshire, la giovaneJane Seymour coltiva una sola aspirazione: quella di prendere i voti e ritirarsi nella quiete di un monastero. Giunta ai diciotto anni, tuttavia, Jane cede alle pressioni della sua ambiziosa famiglia e, grazie all'intercessione di un lontano cugino, Sir Francis Bryan,viene mandata a corte come damigella della regina Caterina d'Aragona, la sovrana nota per la sua grande bontà. Le giovani donne al servizio della regina sono nel posto giusto per trovare un buon marito, ma Jane, con la sua pelle diafana, gli zigomi poco pronunciati e il naso troppo grosso si sente invisibile agli occhi degli uomini di corte. Di certo lo è davanti are Enrico, il cui sguardo sembra non riesca a staccarsi da un'altra damigella, la maliziosaAnna Bolena. Non passerà molto tempo prima che scoppi lo scandalo: re Enrico ripudia Caterina per sposare Anna, provocando una drammatica scissione con la Chiesa. Jane diventa dama di compagnia della nuova regina, ed è in quelle vesti che, per la prima volta, il sovrano la nota: se Anna è brillante ma spesso aggressiva, Jane è, al contrario, dolce e pacata. Un balsamo per l'animo ferito dell'inquieto Enrico. Sollecitata a ricambiare l'affetto del re e guadagnarne il favore per la sua famiglia, Jane verrà, suo malgrado, coinvolta in un pericoloso gioco politico e trascinata al centro dei drammatici eventi che segneranno la Riforma e decreteranno la caduta di Anna Bolena.

22 ottobre 2020

Recensione 'La salita dei saponari' di Cristina Cassar Scalia - Einaudi

 


LA SALITA DEI SAPONARI || Cristina Cassar Scalia || Einaudi || 16 giugno 2020 || 312 pagine

Solo un caso molto complesso può distogliere, anche se per poco, il vicequestore Vanina Guarrasi dalla caccia ai propri fantasmi e riportarla in azione. Anzi, qualcosa di più di un caso: un intrigo internazionale all'ombra dell'Etna. Esteban Torres, cubano-americano con cittadinanza italiana e residenza in Svizzera, viene trovato morto nel parcheggio dell'aeroporto di Catania; qualcuno gli ha sparato al cuore. L'uomo ha un passato oscuro, e girano voci che avesse amicizie pericolose, interessi in attività poco pulite. Eppure le indagini sono completamente arenate: nessun indizio che riesca a sbloccarle. Questo finché a Taormina, dentro un pozzo nel giardino di un albergo, si scopre il cadavere di Roberta Geraci, detta «Bubi». Torres e Bubi si conoscevano. Molto bene. Con l'aiuto della sua squadra e dell'immancabile Biagio Patanè, commissario in pensione che non ha perso il fiuto, Vanina riporterà alla luce segreti che hanno origine in luoghi lontani. Ma non potrà dimenticare gli incubi che la seguono fin da quando viveva a Palermo. Questioni irrisolte che, ancora una volta, minacciano di metterla in pericolo.

20 ottobre 2020

Recensione 'Il treno dei bambini' di Viola Ardone - Einaudi


IL TRENO DEI BAMBINI || Viola Ardone || Einaudi || 24 settembre 2019 || 200 pagine

È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l'intera penisola e trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord; un'iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l'ultimo conflitto. Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un'Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione. Quel dolore originario cui non ci si può sottrarre, perché non c'è altro modo per crescere.