[Bookswiffer...] 'Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore' di Susanna Casciani - Mondadori

Secondo mese di Bookswiffer, la rubrica che aiuta me, La Bacci di Due lettrici quasi perfette e La Biblioteca di Eliza a "spolverare" quei libri che da troppo tempo sostano nelle nostre librerie, in attesa di essere letti!
Questa volta toccava a Lallina scegliere per me e questa ĆØ la cinquina che io ho proposto...


E Laura ha scelto per me...


Titolo: Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore || Autore: Susanna Casciani || Editore: Mondadori || Data di pubblicazione: 22 marzo 2016 || Pagine: 178

"C'erano una volta un ragazzo e una ragazza. C'erano una volta perchĆ© adesso non ci sono piĆ¹. Un sabato mattina di fine aprile lui si sorprese a piangere davanti a lei. Non riusciva a parlare. Avrebbe voluto confessarle che era finita, ma sapeva che poi lei avrebbe iniziato a singhiozzare, e non ne sopportava nemmeno l'idea. Lei alzĆ² lo sguardo dal suo libro come se avesse avvertito una forza nuova in casa, incontenibile, che l'avrebbe schiacciata contro il muro se non si fosse aggrappata a qualcosa, cosƬ si aggrappĆ² al suo orgoglio, o a quello che ne rimaneva. Chiuse il libro, si alzĆ² dal divano e si diresse verso di lui, si mise sulle punte e gli accarezzĆ² la testa. Gli disse di stare tranquillo. Lui le faceva del male e lei lo consolava. Gli diede un bacio sulla guancia e uscƬ di casa senza voltarsi, per non essere costretta a dirgli addio. Quando, quasi tre ore dopo, tornĆ² a casa, lui non c'era piĆ¹. Sfinita, si addormentĆ² su quello che era stato il loro letto. PiĆ¹ tardi, si svegliĆ² di soprassalto e mise a fuoco nel buio quella parte di letto, cosƬ vuota, e avvertƬ un macigno sul petto che non la faceva respirare. Si rese conto di non essere pronta a lasciarlo andare. Si alzĆ² per cercare un quaderno, come se improvvisamente fosse una questione di vita o di morte. Ne trovĆ² uno. Conosceva le regole: non chiamarlo, non cercarlo, non seguirlo (!!!), non inviargli messaggi, bloccarlo su ogni social network, non giocarsi la dignitĆ . Conosceva le regole, ma le stavano strette...



C'erano una volta un ragazzo e una ragazza. O forse sarebbe meglio scrivere: c'erano una volta un uomo e una donna. Ma forse, ancora meglio: c'erano una volta due persone innamorate. (...) C'erano una volta perchĆ© adesso non ci sono piĆ¹.
Questo ĆØ il diario di Anna, questo ĆØ il diario che tutte noi avremmo potuto o voluto scrivere quando il nostro cuore si ĆØ spezzato.
Questo ĆØ un diario che ci racconta la fine di un amore, il dolore, la nostalgia, la rabbia, l'elaborazione. PerchĆ©, a pensarci bene, un amore perduto ĆØ come un lutto: va accettato, assimilato; bisogna trovare un modo per andare avanti con la vita di tutti i giorni.

ƈ questo che accade ad Anna che, dopo quattro anni di amore, viene lasciata da Tommaso.
Anna lo sa che Tommaso non la ama piĆ¹: perchĆ© non ci sono piĆ¹ quelle risate all'improvviso, quegli occhi che si cercano tra la gente, quelle mani che si allacciano sotto le coperte. Anna lo sa, ha capito. Ma ha infilato la testa sotto il cuscino (e chi di noi non lo ha mai fatto?), dicendosi "passerĆ ... ĆØ solo un momento..."
E, invece, Tommaso va via e ad Anna non rimangono che il suo profumo sul cuscino, le foto e i ricordi 
Non ti voglio dimenticare perchĆ© so che nel momento esatto in cui lo farĆ² ti avrĆ² perso davvero, perchĆ© anche il tuo ricordo mi fa compagnia. PerchĆ©, anche se non ci sei, anche senza volerlo, sei ancora l'unico ad avere l'enorme potere di trasformare le mie giornate.
Il diario di Anna ĆØ quel diario in cui tutte noi, o almeno quelle di noi il cui cuore ĆØ stato spezzato almeno una volta nella vita, siamo in grado di riconoscerci.
L'irrazionalitĆ  e l'irruenza con cui Susanna Casciani ha scritto queste pagine, sono l'essenza stessa del dolore, della rabbia e della rassegnazione che sopraggiunge quasi per inezia.

Il percorso di Anna ĆØ fatto, com'ĆØ giusto che sia, di salite da affrontare, di cadute improvvise, di
sorrisi che affiorano inaspettati, di lacrime che arrivano quando si credeva di essere guarite.

La storia di Anna e Tommaso, che la Casciani sviscera nella seconda parte del romanzo, ĆØ una di quelle storie tenere e dolci che fa sperare per il futuro.
Il modo in cui l'autrice ci racconta i due protagonisti, il loro amore che nasce e si consolida, porta il lettore a sperare che Tommaso torni sui suoi passi, perchĆ© ĆØ impossibile che un amore cosƬ abbia fine.

Quello che piĆ¹ ammalia di questo romanzo, sono le sensazioni che scaturiscono durante la lettura.
La leggiadria con cui l'autrice ci porta a vivere le emozioni dei protagonisti, e di Anna in particolare, non puĆ² che far battere il cuore e tirare fuori quelle emozioni e quei palpiti e, purtroppo, anche quelle lacrime che hanno segnato la fine di un amore importante.

La lettura di questo primo romanzo di Susanna Casciani ĆØ stata, per me, una sorta di terapia (anche se un po' tardiva!).
Ci sono persone che entrano nella nostra vita all'improvviso, in uno di quei momenti in cui non aspetti nessuno perchƩ stai bene come stai.
Poi arriva lui, ti guarda e il tuo mondo cambia per sempre!
E quando lui andrĆ  via, mandando in frantumi il tuo cuore e il tuo mondo e il tuo essere te, allora capirai che nulla sarĆ  piĆ¹ come prima. E come prima non vuol dire, necessariamente, quel tempo in cui c'era lui, ma anche quel prima in cui tu bastavi a te stessa.
SarĆ  difficile ricostruire il tuo mondo: dovrai imparare a vivere senza quella quotidianitĆ  che vi contraddistingueva; la mattina non ci sarĆ  nessuno a lasciarti il caffĆØ sul comodino e la sera non dovrai correre per fare la doccia per prima.
Non ci saranno piĆ¹ le domeniche stropicciate sul divano e i baci all'improvviso tra gli scaffali di un supermercato; non ci saranno le canzoni urlate in macchina, coi finestrini giĆ¹ e il vento che ti scompiglia i capelli.
Non ci saranno le notti passate a parlare e gli occhi stanchi la mattina.
Dovrai imparare a fare a meno di tutto, dovrai imparare che non potrai piĆ¹ chiamarlo la notte solo per sapere come sta, non potrai piĆ¹ rubargli l'ultima fetta di pizza, non saprai piĆ¹ che canzoni ascolta, in macchina, mentre va al lavoro.
Non potrai piĆ¹ chiamarlo "amore mio" anche se sarĆ  ancora amore, ma non sarĆ  piĆ¹ tuo.

ƈ un viaggio quello che si compie in questo libro: il viaggio di Anna, che si ritrova, cresce, cambia e impara anche che un amore, per quanto grande, per quanto bello, non ĆØ sempre quello giusto
Non ĆØ scritto da nessuna parte che qualcosa, solo perchĆ© ĆØ tanto bello, debba durare per sempre. Finisce tutto, finiscono anche le cose belle. L'importante ĆØ che ci siano state. 


La Libridinosa

Cosa fai nella vita? Leggo!

10 commenti:

  1. Il libro giusto per Natale....grazie infinite Laura...e tanti auguri

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  2. Ciao Laura! Lessi tempo fa questo libro ĆØ mi dispiace dirlo ma non mi piacque per niente. Sono contenta del tuo entusiasmo questo ĆØ il bello della lettura...
    Tanti auguri!

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  3. L'avevo letto al tempo della sua uscita e avevo sottolineato qualcosa come tre quarti del libro.

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  4. La Casciani ĆØ sempre la Casciani. Me ne sono innamorato con "Sempre d'amore si tratta", il suo stile delicato ĆØ eccezionale. Questo ĆØ in lista, e dopo la tua recensione non vedo ancora di piĆ¹ l'ora di leggerlo! ❤

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    1. Questa storia ĆØ completamente diversa, ma altrettanto bella!

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  5. Questo libro non mi ha convinto del tutto, a tratti l'ho trovato melenso e un po' una palletta. Sono gusti

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