Recensione 'L'annusatrice di libri' di Desy Icardi - Fazi


Titolo: L'annusatrice di libri || Autore: Desy Icardi || Editore: Fazi
Data di pubblicazione: 28 febbraio 2019 || Pagine: 405

Torino, 1957. Adelina ha quattordici anni e vive con la zia Amalia, una ricca vedova, parsimoniosa fino all'eccesso, che le dedica distratte attenzioni. Tra i banchi di scuola, la ragazza viene trattata come lo zimbello della classe: alla sua età, infatti, non è in grado di ricordare le lezioni e ha difficoltà a leggere. Il reverendo Kelley, suo severo professore, decide allora di affiancarle nello studio la brillante compagna Luisella. Se Adelina comincerà ad andare meglio a scuola, però, non sarà merito dell'aiuto dell'amica ma di un dono straordinario di cui sembra essere dotata: la capacità di leggere con l'olfatto. Questo talento, che la ragazza sperimenta tra le pagine di polverosi volumi di biblioteca, rappresenta tuttavia anche una minaccia: il padre di Luisella, un affascinante notaio implicato in traffici non sempre chiari, tenterà di servirsi di lei per decifrare il celebre manoscritto Voynich, "il codice più misterioso al mondo", scritto in una lingua incomprensibile e mai decifrato. Se l'avidità del notaio rischierà di mettere a repentaglio la vita di Adelina, l'esperienza vissuta le lascerà il piacere insaziabile per i libri e la lettura.




Sono Laura, ho 42 anni e sono una lettrice onnivora. Credo di aver ormai abbondantemente superato quota 2000 libri letti nella mia vita.
Sono Laura, ho 42 anni, sono una lettrice onnivora e NON HO MAI ANNUSATO UN LIBRO.
E qui mi viene in aiuto anche Alice Basso, che nella prima pagina del suo primo romanzo, L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome, ci ricorda che
L'odore della carta, in realtà, è odore di morte (...) I libri vecchi (...) odorano di cellulosa in decadimento. In pratica, di marcio. Quindi c'è gente che va matta per un puzza di marcio e morte e nemmeno lo sa.
Probabilmente, quindi, il motivo per cui tra me e Adelina non è scoccata la scintilla, è proprio questo!
Adelina, infatti, i libri li legge col naso: le basta tuffarlo tra le pagine di un qualunque romanzo perché le parole fluiscano lievi o irruente nella sua mente.

Siamo nel 1957, a Torino, dove Adelina è ospite della zia Amalia.
La ragazza viene presa in giro dalle compagne di classe per i suoi scarsi risultati nello studio: Adelina, infatti, non riesce a leggere e, quindi, a memorizzare le lezioni.
Se questa cosa accadesse oggi, le verrebbe diagnosticata una bella dislessia e tanti saluti; ma siamo alla fine degli anni Cinquanta e la ragazza viene presa per somara!
Sarà per caso che Adelina scoprirà la magica dote che le consente di leggere con l'olfatto.

A fare da sponda alle vicende della ragazzina, troviamo la zia Amalia, ex soubrette del varietà, vedova ricca quanto spilorcia, che accetta di ospitare la nipote in cambio di un contributo economico per il suo mantenimento.

Buona parte di questo romanzo può essere suddivisa in due storie nettamente distinte: quella di Adelina e della sua capacità olfattiva e quella relativa, invece, alla giovinezza di zia Amalia.

Non vi nascondo che ho letteralmente divorato tutti i capitoli riguardanti zia Amalia, mentre ho faticato non poco con quelli che vedevano protagonista Adelina, tanto che spesso ho avuto la tentazione di saltarli a pie' pari (NON SI FA!).

Il problema maggiore di questo libro sta nel finale, che appare affrettato se non addirittura raffazzonato. Il modo in cui l'autrice cerca di trasformare la trama in uno pseudo-giallo e questa corsa verso la conclusione della storia, incidono negativamente su quello che è comunque un romanzo ben scritto e con una trama tutto sommato originale.

Rimane la sensazione che la Icardi si sia improvvisamente resa conto di essersi dilungata troppo e abbia deciso di dare uno stop improvviso alla storia.

La Libridinosa

Cosa fai nella vita? Leggo!

4 commenti:

  1. Non capisco come possa aiutare una persona dislessica l'odore dei libri o l'olfatto in generale. Mica si legge con il naso. Boh?! Se sì ignoro questa tecnica

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  2. Non ho letto il libro, ma tra le ultime uscite questo è un titolo che mi aveva intrigato molto e credo che lo recupererò magari in ebook e confesso... io ogni tanto i libri li annuso!

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  3. Ed ecco un altro motivo per cuivado d'accordo con la Libridinosa. Io l'estasi con l'odore dei libri non l'ho mai raggiunta. E quando mi dicono: "Ma leggi ebook? Eh, ma l'odore della carta..." mi sale il nervoso. Ecco, l'ho detto.

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