Recensione 'Wolf hall' di Hilary Mantel - Fazi Editore


WOLF HALL || Hilary Mantel || Fazi Editore || 10 aprile 2014 || 779 pagine

Thomas Cromwell era il figlio di un fabbro di Putney. Un uomo capace di redigere un contratto e addestrare un falco, di disegnare una mappa e sedare una rissa, di arredare una casa e corrompere una giuria. Architetto machiavellico del regno di Enrico VIII e artefice dei destini della dinastia dei Tudor, il protagonista del romanzo di Hilary Mantel emerge qui in tutta la sua contraddittoria umanitĆ . Cromwell venuto dal nulla, dedito ai mestieri piĆ¹ disparati - mercenario in Francia, banchiere a Firenze, commerciante di tessuti ad Anversa - in virtĆ¹ delle sole doti intellettuali; Cromwell, di cui il re si servirĆ  per ottenere il divorzio da Caterina d'Aragona e sposare Anna Bolena, dando cosƬ un nuovo corso alla storia della Chiesa inglese. Hilary Mantel ci dĆ  un ritratto dell'Inghilterra dei Tudor nel quale il fascino di un'epoca lontana conosce uno splendore rinnovato che, pur senza tradire la cronaca degli eventi, nulla ha in comune con la polverosa distanza di una remota pagina di storia: perchĆ© in Wolf Hall riusciamo a sentire l'odore acre della lana impregnata dalla pioggia e della terra sotto i piedi, il rilievo delle ossa sotto la pelle, il solco lasciato dai carri nel fango, il fruscio dei topi nei materassi.


ROMANZO STORICO, definizione: opera narrativa ambientata in epoca passata [...] Lo statuto del genere si basa su una sorta di promessa implicita da parte dello scrittore: limitare la propria libertĆ  di inventiva.

Premessa doverosa, questa, visto che Wolf hall (e l'intera trilogia) ci vengono presentati come romanzi storici. Si dovrĆ  giungere, con immensa fatica, ve lo assicuro, a pagina 757 di questo romanzo, dove, tra un ringraziamento e l'altro, l'autrice ci informa del fatto che questa sia un'opera di fantasia.
Personalmente, ho trovato scorretta questa scelta: se si ĆØ appassionati di storia, leggere questo romanzo sarĆ  irritante; in caso contrario, si assimileranno nozioni totalmente errate. 
L'esempio piĆ¹ lampante ĆØ relativo al personaggio di Thomas More, che ci viene raccontato come un borioso, arrogante e sadico, il cui unico scopo pare sia fare da contraltare negativo a Cromwell.

Mi sono approcciata a questa lettura curiosa sia di approfondire il personaggio Thomas Cromwell, che di conoscere Enrico VIII attraverso lo sguardo dello stesso Cromwell.
La lettura, invece, ĆØ stata un insieme di sensazioni negative!

Avete presente quando qualcuno racconta una barzelletta, tutti ridono e voi siete gli unici a non averla capita? Questa ĆØ stata una delle tante sensazioni che hanno accompagnato la mia lettura; dicevo di essere alle prese con questo romanzo e tutti si profondevano in lodi sperticate; sbirciavo online e, anche lƬ, recensioni positive come se piovesse!
Mi sono sentita un pesce fuor d'acqua, perchƩ, al di lƠ di tutte le inesattezze storiche che infarciscono questo romanzo, non sono proprio riuscita a entrare in sintonia con lo stile dell'autrice.
La Mantel ha una scrittura caotica; il suo stile mi ha ricordato uno di quei cassetti che tutti abbiamo in casa e in cui stipiamo ogni tipo di oggetto, dalla chiave che non sappiamo piĆ¹ cosa apra al biglietto del tram che ci era rimasto in tasca.
Leggere questo romanzo ĆØ stato come trovarsi chiusa in uno di quei cassetti e non sapere come uscirne.

La Mantel, ad esempio, non usa le virgolette per segnalare i dialoghi, quindi si fatica molto a distinguere le parti narrative da quelle in cui i personaggi parlano tra loro.
A peggiorare la situazione c'ĆØ la strana abitudine da parte dell'autrice di aggiungere un numero indefinito di personaggi, senza introdurli in alcun modo.
Immaginate di entrare in una stanza e iniziare a parlare con qualcuno; dopo qualche minuto si unisce a voi una terza persona. Poi una quarta, una quinta, una sesta e via cosƬ finchĆ© voi non riuscite piĆ¹ a capire nĆ© con chi nĆ© di cosa stiate parlando. 
Come vi sentireste?

In sostanza, questo libro ĆØ stato un viaggio tortuoso e spiacevole, giunta alla fine del quale mi sono chiesta cosa avessi imparato su Thomas Cromwell. Risposta: nulla!

Quindi, perchƩ non lasciar perdere e mollare questo libro? Non mi sono mai imposta di portare a termine libri che non mi stessero piacendo, ma questa volta ci sono stati due motivi a spingermi nel proseguire. Innanzitutto, ero curiosa di capire quante ca...stronerie la Mantel fosse riuscita a infilare in questa storia.
E poi mi ĆØ successo, nei giorni scorsi, di seguire un incontro online in cui tre "blogger" parlavano di bookinfluencer; una di loro, anche con una certa sicumera, si ĆØ vantata di non incappare mai in libri brutti, perchĆ© lei ĆØ molto brava a scegliere le sue letture.
Questa cosa mi ha fatto saltare la mosca al naso perchƩ, dalle parole di questa persona, trapelava che qualunque lettore incappi in un brutto libro sia un incompetente e non sappia scegliere le proprie letture.

Io dico sempre che, con gli anni e l'esperienza, si impara a stare piĆ¹ attenti, ad affinare il gusto e a capire cosa ci possa piacere e cosa no. Ma da qui a credere di non trovare libri brutti sulla propria strada, ce ne passa!
Questo romanzo ĆØ il classico esempio di ciĆ² che vi sto dicendo: storico e ambientato in una delle mie epoche preferite, con personaggi che conosco e che amo.
Eppure, questa lettura si ĆØ rivelata un fallimento su tutti i fronti. A differenza, perĆ², di chi avrebbe evitato di parlarvene perchĆ© "non si fanno recensioni negative", ho pensato fosse corretto raccontarvi il mio pensiero e le mie sensazioni.
PerchƩ esistono libri che non ci piacciono ed esistono anche recensioni negative!

La Libridinosa

Cosa fai nella vita? Leggo!

14 commenti:

  1. Ecco la tue revnsiome ĆØ l'unica negativa che io abbia letto tutti lo acclamano come capolavoro e l'ho pure comprato -_- a saperlo che non era fedele almeno su una ricostruzione storica me lo risparmiavo non apprezzo questo genere di rimeggiamento oltre al fatto della confusione dei mille personaggi....

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    1. Pensa che io li ho acquistati tutti e tre, basandomi proprio sulle tante recensioni positive trovate in giro!

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  2. Finalmente qualcuno che la pensa come me

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  3. Pensavo di essere l'unica a pensarla cosƬ! Scrittura a mio parere troppo caotica, per capire un paragrafo mi capita di doverlo rileggere anche tre volte! Non so se riuscirĆ² a finirlo e di conseguenza se leggerĆ² altro di lei.

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    1. Per me ĆØ stata la prima e l'ultima esperienza con questa autrice

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  4. Ho provato con fatica a leggere il libro ma che confusione e quanti, troppi personaggi. Oggi perĆ² mi arrendo arrivato a pagina 357 e inizio un altro libro.

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    1. Ma sƬ, passa oltre! Ci sono talmente tanti bei libri da poter leggere!

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  5. bene!
    1 - pensavo fosse un romanzo, ma la prosa non ĆØ discorsiva per niente!
    2 - pensavo che fosse almeno conforme alla realtĆ  storica, ma leggo ora - ed andrĆ² subito ad appurarlo - che ĆØ un romanzo di fantasia.
    non ho ben capito come vengano assegnati i premi letterari ... cmq, non ĆØ il primo brutto libro che "incontro" e di sicuro non ho voglia di sprecare altro tempo per continuare la lettura!!!

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    1. Sui premi letterari potrei dirti tante cose, ma per tutela personale ĆØ meglio che io taccia!

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  6. consiglio un'ottima storica e biografia: antonia fraser. scrive libri di storia che sembrano romanzi!

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  7. Brava Libridinosa,condivido appieno ll tuo stesso giudizio .Mi dispiace di essere caduta nella trappola dei commenti positivi pertanto sono dispiaciuta di aver buttato soldi al vento !Sicuramente ,mi avrebbe data piĆ¹ soddisfazione una vaschetta di gelato!

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  8. Mi hanno regalato il terzo libro della trilogia e dopo un inizio difficile e qualche rilettura (anch'io ogni tanto ho dovuto ripassarmi personaggi ecc) l'ho terminato. Mi ĆØ piaciuta la caratterizzazione dei personaggi anche se anch'io ho notato una spiacevole e un po' astiosa rappresentazione di More. Non credo che leggerĆ² gli altri due, preferisco libri che, pur coniugandosi con uno spirito romanzesco mantengono la veritĆ  storica.

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  9. Condivido esattamente le tue stesse sensazioni. Sono a pagina 363 di Walf Hall e cercavo qualche opinione per capire se qualcuno avesse trovato le mie stesse difficoltĆ ... e per fortuna non sono sola. Comunque ero talmente condizionata dalle ottime recensioni che pensavo fosse un problema di traduzione:punteggiatura non sempre corretta, soggetto non sempre presenteb (e neanche facilmente intuibile) e frasi sconnesse sono piuttosto diffuse

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  10. Mi sento meno solo, anzi in buona compagnia. Avevo iniziato a leggerlo un paio di anni fa, curioso di approfondire le mie conoscenze di questa fase della storia inglese. Mi ero arreso, per i motivi esposti da chi mi ha preceduto. Nonostante questa delusione e nella speranza di recuperare l’ho ripreso in mano ed ho acquistato anche il secondo tomo. Ma, devo confessarlo, sono arrivato a pag 540 con grande fatica, ma facendo un bilancio di quanto ho acquisito e lo sforzo compiuto, sottraendolo alla lettura di altri libri, che mi stanno aspettando, ho deciso di mollarlo.

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