31 ottobre 2018

Recensione 'Fratelli di latte' di Chantel Acevedo - Edizioni e/o


Titolo: Fratelli di latte || Autore: Chantel Acevedo || Editore: e/o
Data di pubblicazione: 10 ottobre 2018 || Pagine: 345

"Fratelli di latte" è basato sulla storia vera della principessa spagnola Eulalia, una donna di grande audacia alla corte dei Borbone durante gli ultimi anni di decadenza del regno della sua famiglia alla fine dell'Ottocento. Dopo una vita da reclusa alla corte spagnola, una gioventù passata in esilio e un matrimonio senza amore, Eulalia lascia l'Europa per il Nuovo Mondo. In compagnia di Tomàs Aragón, figlio della sua balia nonché piccolo libraio con sete d'avventure, raggiunge con un viaggio in mare prima Cuba, in pieno fermento rivoluzionario, poi nel 1893 si reca a Chicago per la Fiera Mondiale Colombiana. Per tutti lei è lì come emissaria della dinastia dei Borbone e ospite della Fiera. Ma in segreto lei è in America per cercare un editore per la sua scandalosa, incendiaria autobiografia, un libro che potrebbe sovvertire l'ordine del vecchio mondo.


29 ottobre 2018

Recensione IN ANTEPRIMA 'La madre sconosciuta' di Kimberley Freeman - Tre60


Titolo: La madre sconosciuta || Autore: Kimberley Freeman || Editore: Tre60
Data di pubblicazione: 31 ottobre 2018 || Pagine: 478

Inghilterra, 1874. A 19 anni finalmente Agnes può lasciare l’orfanotrofio in cui è cresciuta e mettersi alla ricerca di sua madre. Da poco, infatti, ha scoperto che la donna che l’ha abbandonata ha lasciato accanto a lei un bottone decorato con un unicorno. E lei ricorda benissimo di aver visto un cappotto cui mancava proprio un bottone identico: l’aveva donato all’orfanotrofio una nobildonna, Genevieve Breckby… 
Convinta che Genevieve sia sua madre, Agnes ne ripercorre le tracce fino a Londra e a Parigi, e poi, mossa da un’incrollabile determinazione, s’imbarca sulla Persephone, che la condurrà in una terra selvaggia e misteriosa: l’Australia.
Londra, oggi. È in Australia che Tori ha deciso di vivere. Ora però deve tornare a casa, in Inghilterra, per lasciarsi alle spalle un doloroso divorzio, ma soprattutto per aiutare la madre, brillante studiosa dell’epoca vittoriana, che soffre di Alzheimer. Mentre mette ordine nelle sue carte, Tori trova una lettera che risale alla fine dell’800. Una nobildonna scrive alla figlia, spiegandole i motivi per cui l’ha abbandonata, e le incredibili vicissitudini che l’hanno portata a quel terribile gesto. Ma la lettera è incompleta e Tori, prima incuriosita e poi sempre più coinvolta, decide di mettersi alla ricerca dei fogli mancanti…

25 ottobre 2018

Diario di Bordo - Workshop di scrittura creativa con Sara Rattaro


Sabato 20 ottobre ho avuto il piacere di partecipare ad un Workshop di Scrittura Creativa tenuto da Sara Rattaro in quel di Milano, presso la sede della Morellini Editore.

Mai, nella mia vita, avrei pensato di prendere parte ad un evento del genere, per il semplice fatto che, come dico sempre, io sono felice dei libri che leggo e del lavoro di book blogger e non ho alcuna intenzione di passare dall'altra parte della barricata e cimentarmi nella scrittura di un romanzo.
Nonostante ciò, quando Sara mi ha invitata a partecipare, ho deciso di provare e andare a scoprire cosa si nasconde dietro un'esperienza come questa!
Armata di libro e scarpe comode, sabato mattina ho preso un treno che mi avrebbe portata in quel di Milano. Strano, ma vero, per una volta Trenord mi ha risparmiato i suoi infiniti ed inspiegabili ritardi.

La nostra giornata di lavoro con Sara ha preso il via alle 10 del mattino, quando, in un clima estremamente familiare, ognuno di noi si è presentato e ha spiegato il motivo per cui si trovava lì.
Ovviamente, tutti i presenti hanno il sogno di scrivere. E quale miglior occasione che carpire i segreti e i consigli di chi questo sogno è riuscito a trasformarlo in realtà?

Durante la mattina, Sara ci ha spiegato cosa sia un incipit, quando si chiuda questa parte del libro, come scrivere un incipit incisivo, che catturi il lettore e, soprattutto, instilli la voglia di proseguire con la lettura del libro che ha tra le mani.
Sono stati vari i consigli che l'insegnante ci ha dato: dall'evitare l'uso eccessivo degli avverbi al modo in cui descrivere le sensazioni, le espressioni e le caratteristiche di un personaggio; si è parlato di protagonisti e personaggi, di verbi forti e aggettivi.
Infine, prendendo spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto, Sara ci ha fatto scoprire come possano nascere mille trame diverse, come ogni personaggio possa svilupparsi diversamente per il semplice fatto che ognuno di noi lo vedrà in maniera diversa.

Dopo un pranzo a base di pollo al curry e chiacchiere, siamo rientrati in Casa Editrice, dove Sara ha proseguito la sua lezione spiegandoci piccoli trucchi del mestiere per creare un romanzo che funzioni. In conclusione, si è passati alla parte pratica: dopo aver visto una scena di Billy Elliot, ci è stato chiesto di descriverla. Avete mai provato a farlo? Vi assicuro che non è per niente facile!

Di questa meravigliosa giornata potrei dirvi tante cose: che Sara è una persona che si apre e si mette a nudo, che dona tutta se stessa e che la passione per ciò che fa riesce a contagiare anche gli elementi più restii e silenziosi; che trovarsi in una stanza, attorno ad un tavolo, con sei estranei, potrebbe inibire chiunque e, invece, mi sono trovata, dopo 10 minuti, a provare una sensazione di familiarità rara.
Ognuno di noi ha avuto modo di interagire, domandare, riflettere.
In pochissimo tempo si è creato un clima gioviale e piacevole che ha fatto cadere ogni timidezza, che ci ha portati a "costruire" delle trame prendendo spunto dalle idee altrui.

È stata un'esperienza meravigliosa e benché io resti dell'idea di non voler scrivere un romanzo, è stato illuminante scoprire come un romanzo possa nascere; come una semplice notizia ascoltata per caso in radio o al tg possa dar vita a una trama, a dei personaggi, a tante storie.
Visto dalla mia parte della barricata, è stato un modo per scoprire come uno scrittore lavori, come sviluppi le sue trame, come nascano personaggi che, arrivati tra le mani di noi lettori, diventino punti fondamentali delle nostre giornate!

Se siete tra quelle migliaia di persone che custodiscono un romanzo nel cassetto, se il vostro sogno è quello di scrivere, anche solo per voi stessi, se un giorno sperate di vedere il vostro libro sugli scaffali di tutte le librerie italiane, io non posso che consigliarvi di seguire uno di questi corsi.
Non avrei mai pensato che dietro un romanzo, al di là di un grande lavoro, si nascondessero così tanti piccoli segreti, così tante domande da porsi, così tanti spunti.

Siamo abituati, noi lettori, a pensare che uno scrittore abbia un'idea, si sieda alla sua scrivania e butti giù una storia. Seguire un Workshop di scrittura con Sara mi ha fatto capire quanto lavoro di "pulizia" serva dopo una prima stesura, quante storie alberghino nella mente di uno scrittore prima che quella giusta prenda il volo.

Quindi sì, io vi consiglio assolutamente di fare questa esperienza. Per quanto mi riguarda, benché il mio intento rimanga quello di continuare a leggere e recensire, a gennaio ripeterò l'esperienza!

Se volete informazioni maggiori e complete, potete collegarvi al sito Fabbrica delle storie o scrivere a info@morellinieditore.it





23 ottobre 2018

Recensione 'Dai tuoi occhi solamente' di Francesca Diotallevi - Neri Pozza



Titolo: Dai tuoi occhi solamente || Autore: Francesca Diotallevi || Editore: Neri Pozza 
Data di pubblicazione: 4 ottobre 2018 || Pagine: 207

New York, 1954. Capelli corti, abito dal colletto tondo, prime rughe attorno agli occhi, ventotto anni, Vivian ha risposto a un'inserzione sul New York Herald Tribune. Cercavano una tata. Un lavoro giusto per lei. Le famiglie l'hanno sempre incuriosita. La affascina entrare nel loro mondo, diventare spettatrice dei loro piccoli drammi senza esserne partecipe, e osservare la recita, la pantomima della vita da cui soltanto i bambini le sembrano immuni. La giovane madre che l'accoglie ha labbra perfettamente disegnate con il rossetto, capelli acconciati in onde rigide, golfini impeccabili. Dietro il suo perfetto abbigliamento, però, Vivian sa scorgere la crepa, il muto appello di una donna che sembra chiedere aiuto in silenzio. Del resto, questo è il suo lavoro: prendersi cura della vita degli altri. L'accordo arriva in fretta. A lei basta poco: una stanza dove raccogliere le sue cose; una città, come New York, dove potere osservare le vite incrociarsi sulle strade, scrutare mani che si stringono, la rabbia di un gesto, la tenerezza in uno sguardo, l'insopportabile caducità di ogni istante. Ed essere, nello stesso tempo, invisibile, sola nel mare aperto della grande città, a spingere una carrozzina o a chinarsi per raddrizzare l'orlo della calza di un bambino. Scrutare i gesti altrui e guardarsi bene dall'esserne toccata: questa è, d'altronde, la sua esistenza da tempo. Troppe, infatti, sono le ferite che le sono state inferte nell'infanzia, quando la rabbia di un gesto - di sua madre, Marie, o di suo fratello Karl, animati dalla medesima ira nei confronti del mondo - si è rivolta contro di lei. Sola nella camera che le è stata assegnata, Vivian scosta le tende dalla finestra, lancia un'occhiata al cortiletto ombroso e spoglio nel sole morente di fine giornata, estrae dalla borsa la sua Rolleiflex e cerca la giusta inquadratura per catturare il proprio riflesso che appare contro l'oscurità del vetro. È il solo gesto con cui Vivian Maier trova il suo vero posto nel mondo: stringere al ventre la sua macchina fotografica e rubare gli istanti, i luoghi e le storie che le persone non sanno di vivere.

22 ottobre 2018

[Questa volta leggo...]Recensione 'Meet me alla boa' di Paolo Stella

Eccoci ad un nuovo appuntamento con Questa volta leggo, rubrica nata da un'idea de La lettrice sulle nuvole, Le mie ossessioni librose e mia.
L'argomento scelto per il mese di ottobre è...

un libro dalla copertina blu

Ne avevo molti tra cui scegliere, ma ho dovuto ripiegare, causa poco tempo a disposizione, su qualcosa di corto. Purtroppo, la mia non è stata una scelta azzeccata!


Titolo: Meet me alla boa || Autore: Paolo Stella || Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 10 luglio 2018 || Pagine: 206

«Sono l'ufficiale di polizia Betancourt, del distretto di Paris.» «Scusi, ha detto polizia?» «Sì. Lei è da solo in casa? Può sedersi per favore?» «Sono in piedi e sono solo.» «Si sieda, per favore.» «Sono seduto.» «Bene. La chiamo perché abbiamo trovato questo numero sul cellulare di una ragazza qui a Paris; ha subito un incidente. La situazione è molto delicata. Abbiamo chiamato "casa". Quindi supponiamo lei sia della famiglia.» «Sono il suo ragazzo.» «Stiamo cercando di contattare anche i genitori, perché riteniamo opportuno che veniate il più presto possibile a Paris. Non troviamo il loro numero. Lei me lo potrebbe fornire?» «Non li conosco personalmente, mi dia un attimo.» «Bene, la ringrazio. Pensa di venire?» «Certo. Prendo un volo e arrivo.» «Bene, le lascio il numero del...» «È morta, vero?» Troppo silenzio. Lo senti subito quel troppo, è lucido come una lama. «La situazione è critica.» «È morta.» «Mi dispiace molto. La aspettiamo qui, quando potrà.» Clic. Con il cuore in apnea, Franci si imbarca sul primo aereo disponibile e arriva puntuale all'obitorio. Soltanto trenta passi lo dividono dalla cella refrigerata dove giace quel corpo da riconoscere. Varcato il portone, il tempo rallenta e a ogni passo rivede il film clamoroso e coinvolgente della sua meravigliosa storia d'amore. Lui e Marti. Vita, viaggi, discussioni, amore e bellezza, sorprese e giuramenti. Una storia fra due persone che si sono amate, donandosi il bene prezioso della libertà reciproca, qualcosa capace di superare anche la morte.

19 ottobre 2018

Recensione 'Un marito fedele' di Anna Ekberg - Nord


Titolo: Un marito fedele || Autore: Anna Ekberg || Editore: Nord
Data di pubblicazione: 18 settembre 2018 || Pagine: 380

Oggi. La aspetta dietro la curva. Coi fari spenti e il motore acceso. Non appena la vede correre verso di lui, Christian accelera, la investe, si ferma. Poi ingrana la retromarcia e passa di nuovo sopra il corpo della moglie. Deve essere sicuro di averla uccisa, altrimenti non sarà mai libero. Christian torna a casa, ma si rende conto che l'incubo non è finito. È appena cominciato... Due mesi prima. Christian dovrebbe essere felice. Dopo aver lottato a lungo contro la malattia, suo figlio Johan è stato dichiarato fuori pericolo. Sua moglie Leonora - che ha lasciato il lavoro per prendersi cura di lui - può finalmente rifarsi una vita e il suo studio di architettura ha appena vinto un ricco e prestigioso appalto. Eppure, in quegli anni di preoccupazioni e sacrifici, la fiamma del suo matrimonio si è consumata e ora restano solo le ceneri dell'abitudine. Perciò, quando Leonora lo sorprende a letto con l'amante, Christian è quasi sollevato. Almeno non dovrà più mentire; anzi, ora che Johan è guarito, non c'è più nulla che gli impedisca di chiedere il divorzio. Tuttavia, nel momento in cui Christian affronta il discorso con lei, Leonora si comporta in modo molto diverso da come lui si era aspettato. Non piange, non impreca, non grida. Leonora lo ricatta. Conosce tutti suoi torbidi segreti e, se lui la lascerà per quell'altra donna - più giovane, più bella, più sensuale di lei -, lei lo rovinerà. Christian è sconcertato: è vero, in passato ha preso decisioni discutibili, ma soltanto per garantire a Johan le cure migliori. Leonora non può rinfacciargli di aver salvato il loro unico figlio. Ciò che Christian non ha ancora capito, però, è che Leonora è una moglie troppo orgogliosa e determinata per non fargli pagare il prezzo dell'umiliazione...