8 maggio 2018

[PREMIO BANCARELLA 2018] Recensione 'Anna che sorride alla pioggia' di Guido Marangoni - Sperling & Kupfer


Titolo: Anna che sorride alla pioggia || Autore: Guido Marangoni || Editore: Spergling & Kupfer
Data di pubblicazione: 19 settembre 2017 || Pagine: 191

«Un'ora dopo aver letto l'esito del test di gravidanza, avevo già montato un canestro in giardino. "È un maschio, me lo sento!". Perché dopo due meravigliose figlie femmine era giusto, se non pareggiare i conti, almeno bilanciare un po' le parti. A Daniela l'ultima cosa che interessava era il sesso della creatura che portava in grembo. Bastava che fosse sana, diceva. Che poi è il pensiero di ogni genitore, solo che, quando la vita ti ha già messo alla prova, quel pensiero non lascia spazio a nessun altro. Poi ci fu il succo alla pera. Qualche sorso per svegliare a suon di zuccheri il piccoletto, in modo che si posizionasse a favore di ecografo. Fu quello il giorno in cui capii che mi dovevo preparare, perché qualcosa stava davvero per cambiare. Quando la dottoressa ci convocò e senza tanti preamboli ci disse: "Si tratta della trisomia 21", invece, capii un'altra cosa: che Daniela era già pronta. "È maschio o femmina?", chiese, lasciandomi a bocca aperta ancora una volta. Perché adesso sì, l'unica cosa che contava era sapere chi sarebbe arrivato nella nostra famiglia. Era Anna la buona notizia che stavamo aspettando».

Trama: 5 || Personaggi: 5 || Stile: 5

7 maggio 2018

Recensione 'La bambina nel buio' di Antonella Boralevi - Baldini+Castoldi


Titolo: La bambina nel buio || Autore: Antonella Boralevi || Editore: Baldini + Castoldi
Data di pubblicazione: 19 aprile 2018 || Pagine: 598

1985. In una splendida villa della campagna veneta, Paolo e Manuela festeggiano i loro venti anni di matrimonio. Hanno una bambina dolcissima di undici anni, Moreschina. Tutta la buona società di Venezia è accorsa alla loro festa. Camerieri in guanti bianchi, champagne nei calici di cristallo, danze, flirt, pettegolezzi, allegria. Eppure, dentro la gioia, vibra una nota di inquietudine. Un'ansia che cresce a ogni pagina. La festa finirà con una tragedia indicibile. 32 anni dopo, una inglesina di trent'anni, Emma Thorpe, sbarca a Venezia. Si porta dietro un segreto. E finisce in un Palazzo sul Canal Grande, che nasconde più segreti di lei. Il proprietario è il conte Bonaccorso Briani. Un uomo durissimo, solitario e misterioso. Il destino mette sulla strada di Emma un seducente commissario siciliano, incallito sciupafemmine. Indagano insieme in una Venezia affascinante e insolita, avvolta dalla nebbia, frustata dalla pioggia di novembre. In un crescendo di tensione e colpi di scena, il mistero di tanti anni prima trova finalmente soluzione. È il mistero del buio che tutti ci abita.

Trama: 4 || Personaggi: 3 || Stile: 4


4 maggio 2018

Diario di Bordo - Ci chiamavano sciallette...


... o anche cagnolini! BAU! Eccoci qui, siamo noi: le blogger con un unico pensiero (non dico neurone perché fa brutto - uno, condiviso), quelle che, nel momento in cui una di noi esprime un opinione, le corrono dietro come galline starnazzanti! Beh, però deciditi, mica possiamo fare nella vecchia fattoria, o cagnini o galline!

Viviamo in un'aia, che è la nostra chat di gruppo, **pausa mangime, che nella nostra aia è momento topico** in cui trascorriamo le giornate cercando di influenzarci a vicenda! Etciù! Se una di noi esprime un'opinione, positiva o negativa, su un libro, tutte le altre le vanno dietro (ecco mi hai mandata in confusione, ora non so più se fare coooococoooccodè o bau bau!) ; se una di noi osa contestare un post o il modo di lavorare di un'altra blogger, ecco che le altre si premurano di fare altrettanto! E qui inserirei una terza specie, le oche.

Di cosa parlo? Perché sto qui a vaneggiare dando alle mie amiche nonché colleghe delle galline starnazzanti? O dei cangnolini bauanti? O delle oche...come fanno le oche? Perché, e qui mi permetto di parlare a nome di tutte, siamo stufe di vederci additare, di sentirci accusare di non avere personalità, di muoverci in branco, di esprimere un'opinione univoca e dettata dal capo-branco (che, secondo alcune, sarei io! Sissignora! Come dici tu, sempre e comunque).
Quello che mi preme far capire a queste persone, che siano esse scrittori (eeeeeh già, il termine scialletta è stato coniato proprio da una scrittrice! che in quel momento pativa lo spiffero d'aria) o blogger, è che ognuna di noi ha una propria testa e un proprio cervello - ma che sei sicura sicura? - e che le opinioni che esprimiamo, siano esse sotto forma di recensione ad un libro o di commento ad un post su qualche blog, sono sempre personali! 

Sono (e siamo) stufe di essere scambiate per un branco - mò pure i lupi?. Io non sono il capo di nessuno, non ho delle adepte, non siamo una setta nemmanco una otta, a farla grande arriviamo alla quinta. Ho delle amiche, fortunatamente dotate di cervello funzionante (ok, la Bacci fa discorso a sé, ma mica posso averle tutte neuro-dotate! Sei una grandissima stronza) e se ci troviamo tutte a pensare che un certo libro sia deludente, evidentemente è perché, per noi, quel libro lo è. Ma per noi intendi noi noi, o noi Libridinose?

Lo so, oggi sono particolarmente polemica, ma sono anche stanca - riposati stella. Sono stanca di vedere persone che "lavorano" in maniera superficiale e ottengo meriti e premi, sono stanca di blogger che vivono alle spalle delle Case Editrici e sono anche stanca di certe Case Editrici che guardano il numero dei followers su Instagram (sono finti, sono comprati, ma come fate a non accorgervene? - mica facile capire che se sono follower del Burundi difficilmente ci seguono per leggere le recensioni). 

Sto in questo mondo da ormai cinque anni e sono sempre stata corretta, precisa e puntuale. Non chiedo libri solo per esporli in libreria, belli i libri in libreria, che le compri a fare le librerie se non hai libri da esporci? non organizzo tre blogtour al giorno per ottenere dei cartacei che, probabilmente, non leggerò mai (e non parliamo di chi se li rivende). Noi Libridinose i libri che ci facciamo mandare li leggiamo SEMPRE e pure SUBBBBBITO. 
Quando chiedo un libro ad un ufficio stampa lo faccio perché sono davvero interessata e mi premuro di leggerlo e recensirlo in tempi brevissimi; ecco appunto, se mi viene proposto il formato digitale, lo accetto senza accampare scuse: non mi sono mai permessa di dire che non leggo in digitale o che ho l'e-reader rotto (non fate quelle facce, non immaginate neanche quante di noi lo facciano d'abitudine! Ecco, mi hai appena smontato una scusa validisssima!). 
Ho sempre scritto recensioni corrette, nel bene e nel male. Non mi sono mai lasciata condizionare dal fatto che un libro mi sia stato inviato o sia stato acquistato da me. Ah, non sei tu quella famosa per la paraculaggine?

Faccio pochissimi blogtour e quelli che organizzo o a cui prendo parte sono sempre limitati a libri a cui tengo particolarmente e che, soprattutto, LEGGO! Ah, tu leggi?

Ecco il perché di questo post-sfogo: siamo tutte stanche di vedere gente ricevere decine e decine di libri al mese e non trovare mai una recensione sui loro blog; siamo stufe di vedere le solite facce agli incontri con gli autori organizzati dagli uffici stampa; siamo stufe di gente che ci addita come STRONZE, ACIDE E CATTIVE (Chiara, tu anche cagnolino... bau!) solo perché abbiamo osato esprimere un parere su un blog, luogo notoriamente aperto al pubblico. Un parere che, per inciso, è stato espresso in maniera educata e corretta!
Ora smetto i panni della cretina, infilo il neurone nella sua collocazione naturale solo per condividere in toto il Libridinoso-pensiero, e non in quanto scialletta, cagnolino o gallina starnazzante, ma perché quando ho deciso di aprire un blog l'ho fatto considerandolo un vero e proprio lavoro che, se pur non retribuito, intendo portare avanti con la massima correttezza e professionalità, perché sono convinta che il rispetto per il lettore (e per me stessa) sia la condizione principale per poter parlare di libri.

E allora se c'è una cosa che le MIE (aggettivo affettuoso, non possessivo!) bloggers non sono, è proprio questa: SCIALLETTE! Perchè noi il freddo non lo soffriamo!
Sono (siamo) corrette, precise, professionali e anche un po' minchione! Se vi piacciamo, siamo così! Se non vi piacciamo, navigate verso altri lidi. **sventola il fazzoletto bianco con la lacrima appesa all'angolo dell'occhio destro (il sinistro è avaro) salutando la nave (e speriamo non sia il Titanic)**





2 maggio 2018

Recensione 'Sara al tramonto' di Maurizio de Giovanni - Rizzoli


Titolo: Sara al tramonto || Autore: Maurizio de Giovanni || Editore: Rizzoli
Pagine: 360 || Data di pubblicazione: 10 aprile 2018

Sara non vuole esistere. Il suo dono è l’invisibilità, il talento di rubare i segreti delle persone. Capelli grigi, di una bellezza trattenuta solo dall’anonimato in cui si è chiusa, per amore ha lasciato tutto seguendo l’unico uomo capace di farla sentire viva. Ma non si è mai pentita di nulla e rivendica ogni scelta. Poliziotta in pensione, ha lavorato in un’unità legata ai Servizi, impegnata in intercettazioni non autorizzate. Il tempo le è scivolato tra le dita mentre ascoltava le storie degli altri. E adesso che Viola, la compagna del figlio morto, la sta per rendere nonna, il destino le presenta un nuovo caso. Anche se è fuori dal giro, una vecchia collega che ben conosce la sua abilità nel leggere le labbra – fin quasi i pensieri – della gente, la spinge a indagare su un omicidio già risolto. Così Sara, che non si fida mai delle verità più ovvie, torna in azione, in compagnia di Davide Pardo, uno sbirro stropicciato che si ritrova accanto per caso, e con il contributo inatteso di Viola e del suo occhio da fotografa a cui non sfugge nulla. Maurizio de Giovanni ha dato vita a un personaggio che rimarrà tra i più memorabili del noir italiano. Sara, la donna invisibile che, dal suo archivio nascosto in una Napoli periferica e lunare, ci trascina nel luogo in cui tutti vorremmo essere: in fondo al nostro cuore, anche quando è nero.

Trama: 5 || Personaggi: 5 || Stile: 5

1 maggio 2018

Novità nella Stanza Librosa aprile 2018 & To Be Read maggio 2018

ODIO APRILE! Che venga messo agli atti, che rimanga come lascito ai posteri: La Libridinosa odia il mese di aprile.
E perché? Facile: perché ho sempre sonno, mi addormento ovunque, faccio fatica ad alzarmi la mattina e, di conseguenza, leggo pochissimo, mi trascino i libri per intere settimane e a me questa cosa da un gran fastidio. Insomma, sono stanca.
E poi questo aprile con temperature vicine ai 30° mi è stato particolarmente sulle scatole.


ARRIVI CARTACEI


  1. Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore - Susanna Casciani acquisto Mondadori
  2. Chanel non fa scarpette di cristallo - Barbara Fiorio acquisto Amazon
  3. All'ombra di Julius - Elizabeth Jane Howard acquisto Amazon
  4. Non si uccide per amore - Rosa Teruzzi omaggio Sonzogno
  5. Sempre d'amore si tratta - Susanna Casciani acquisto Amazon
  6. Il matrimonio di mia sorella - Cinzia Pennati omaggio Giunti
  7. Un giorno quasi perfetto - Mareike Krügel omaggio Unilibro
  8. Vittoria - Barbara Fiorio omaggio autrice
  9. Sara al tramonto - Maurizio de Giovanni acquisto Amazon
  10. La voce delle cose perdute - Sophie Chen Keller acquisto Amazon
ARRIVI E-BOOK


  • La scrittrice del mistero - Alice Basso anteprima Garzanti
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Ad aprile ho letto 7 libri per un totale di 2309 pagine

Cliccare sulle foto per leggere le recensioni

  
  
 

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Questa era la TBR di aprile

  1. Il matrimonio di mia sorella - Cinzia Pennati
  2. Tutto questo ti darò - Dolores Redondo
  3. Fiori sopra l'inferno - Ilaria Tuti
  4. Nome d'arte Doris Brilli - Andrea Vitali
  5. Lettere per Victoria - Marcelo Puglia
  6. Vittoria - Barbara Fiorio
  7. La scrittrice del mistero - Alice Basso
  8. Un giorno quasi perfetto - Mareike Krugel
  9. Le poche cose certe - Valentina Farinaccio
A cui si sono aggiunti:
  • Sempre d'amore si tratta - Susanna Casciani
  • Sara al tramonto - Maurizio de Giovanni
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TO BE READ


  1. I bastardi di Pizzofalcone - Maurizio de Giovanni [Questa volta leggo]
  2. Un giorno quasi perfetto - Mareike Krügel [collaborazione Unilibro]
  3. Lettere per Victoria - Marcelo Puglia [collaborazione Unilibro]
  4. Anna che sorride alla pioggia - Guido Marangoni [Premio Bancarella]
  5. Nostalgia del sangue - Dario Correnti [Premio Bancarella]
  6. Il nostro tempo nel mondo - Abby Fabiaschi
  7. La bambina nel buio - Antonella Boralevi [collaborazione Baldini + Castoldi]
  8. Al mattino stringi forte i desideri - Natascha Lusenti [collaborazione Garzanti]
  9. Eleanor Oliphant sta benissimo - Gail Honeyman
E anche oggi, nell'augurarvi un sereno 1° maggio, aspetto i vostri commenti per sapere cosa pensate delle mie letture e della mia tbr!

26 aprile 2018

Recensione 'La scrittrice del mistero' di Alice Basso - Garzanti

 

Titolo: La scrittrice del mistero || Autore: Alice Basso || Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 26 aprile 2018 || Pagine: 320

Niente può fermarla. Perché scrivere è la sua missione. E solo i libri possono indicarle la strada. Per Vani fare la ghostwriter è il lavoro ideale. Non solo perché così può scrivere nel chiuso della sua casa, in compagnia dei libri e lontano dal resto dell’umanità per la quale non ha una grande simpatia. Ma soprattutto perché può sfruttare al meglio il suo dono di capire al volo le persone, di emulare i loro gesti, di anticipare i loro pensieri, di ricreare perfettamente il loro stile di scrittura. Una empatia innata che il suo datore di lavoro sa come sfruttare al meglio. Lui sa che solo Vani è in grado di mettersi nei panni di uno dei più famosi autori vienti di thriller del mondo. E non importa se le chiede di scrivere una storia che nulla ha a che fare con i padri del genere giallo che lei adora da Dashiell Hammett a Ian Fleming passando per Patricia Highsmith. Vani è comunque la migliore. Tanto che la polizia si è accorta delle sue doti intuitive e le ha chiesto di collaborare. E non con un commissario qualsiasi, bensì Berganza la copia vivente dei protagonisti di Raymond Chandler: impermeabile beige e sigaretta sempre in bocca. Sono mesi ormai che i due fanno indagini a braccetto. Ma tra un interrogatorio e l’altro, tra un colpo di genio di Vani e l’altro qualcosa di più profondo li unisce. E ora non ci sono più scuse, non ci sono più ostacoli: l’amore può trionfare. O in qualunque modo Vani voglia chiamare quei crampi allo stomaco che sente ogni volta che sono insieme. Eppure la vita di una ghostwriter non ha nulla a che fare con un romanzo rosa, l’happy ending va conquistato, agognato, sospirato. Perché il nuovo caso su cui Vani si trova a lavorare è molto più personale di altri: qualcuno minaccia di morte Riccardo, il suo ex fidanzato. Andare oltre il suo astio per aiutarlo è difficile e proteggere la sua nuova relazione lo è ancora di più. Vani sta per scoprire che la mente umana ha abissi oscuri e che può tessere trame più ordite del più bravo degli scrittori.

Trama: 5 || Personaggi: 5 || Stile: 5