18 giugno 2024

Recensione "Tutto quello che so sull'amore" di Dolly Alderton - Rizzoli


TUTTO QUELLO CHE SO SULL'AMORE
Dolly Alderton
Rizzoli
348 pagine
4 maggio 2021


Diventare grandi è il viaggio della vita, ma quello di Dolly Alderton è stato un giro vorticoso sulle montagne russe. Stazione di partenza: uno squallido sobborgo inglese nei primi anni del nuovo millennio. Dolly è un’adolescente che passa le giornate su Messenger, smaterializzata in un universo parallelo di relazioni simulate, a fantasticare su ragazzi, feste e, soprattutto, fughe insieme alla sua migliore amica Farly. Il primo, elettrizzante passo verso la libertà arriva con l’inizio dell’università e il trasferimento a Exeter, in quelli che saranno anni all’insegna dell’anticonformismo, tra sbronze micidiali, avventure di una notte e incontri destinati a durare. Poi, inseguendo il sogno di diventare giornalista, approderà nel cuore di Londra, città che rivoluzionerà il suo modo di vedere le cose. In questo libro – che ha reso l’autrice una delle voci cult per i millennial – Dolly Alderton ci guida nell’incredibile e spassosa avventura che è la strada accidentata verso l’età adulta e tutte le forme dell’amore.

12 giugno 2024

Recensione 'La principessa di Lampedusa' di Ruggero Cappuccio - Feltrinelli


 LA PRINCIPESSA DI LAMPEDUSA
Ruggero Cappuccio
Feltrinelli
19 marzo 2024
364 pagine


Eros, passione, misteri e segreti di famiglia fiammeggiano nella personalità di Beatrice Tasca Filangeri di Cutò, principessa di Lampedusa, che nel maggio del 1943 attraversa una Palermo deserta, tra le rovine provocate dai bombardamenti alleati. Beatrice riprende possesso del palazzo di famiglia: tra soffitti sfondati e librerie crollate, si riaccende il ricordo dei giorni in cui la città era meta di viaggiatori stranieri, un passato di grazia e splendore, sogni, fantasie e amori forse ancora possibili. Fuori dalle mura del palazzo, il presente si sgretola, l’Italia e l’Europa sono teatro di una guerra spaventosa, gli Alleati stanno per sbarcare in Sicilia. Il mondo sembra alla fine, ma Beatrice non si tira indietro: protegge, esorta, si espone. E il futuro? Il futuro ha gli occhi malinconici di suo figlio Giuseppe e la splendida vitalità di Eugenia, giovane appassionata di stelle e pianeti che osserva Beatrice dalla finestra di fronte. La ragazza è affascinata dalla libertà naturale e ostinata con cui la principessa si comporta; libertà che la sua famiglia invece le nega, avendola prima costretta a interrompere gli studi di Fisica e ora cercando di imporle un matrimonio combinato. Per la ragazza e per il figlio, la principessa ha in serbo progetti ambiziosi che sfidano il tempo. E mentre tesse le sue trame d’amore, con l’aiuto della gente del quartiere organizza un ricevimento al quale saranno invitati i più grandi nomi del bel mondo palermitano, dai Lanza di Trabia ai Florio, dai Valguarnera ai Moncada. Un invito spregiudicato per un ultimo ballo sotto le bombe. Beatrice Tasca Filangeri di Cutò, madre dell’autore del Gattopardo, e autrice a sua volta di un’opera di cui non si sono salvate che poche pagine, diventa protagonista di questo romanzo grazie a Ruggero Cappuccio, il solo scrittore che poteva – per cultura, sensibilità, storia personale – ridarle vita.

3 giugno 2024

Recensione 'Tutta la vita che resta' di Roberta Recchia - Rizzoli


TUTTA LA VITA CHE RESTA
Roberta Recchia
Rizzoli
5 marzo 2024
400 pagine


Uno strappo che sembrava impossibile da ricucire, una famiglia che nel corso degli anni ritrova la strada nella forza dei legami. Ci sono libri che ti entrano dentro, che ti accompagnano per mano nella vita di tutti i giorni. È ciò che succede con l’esordio magnetico di Roberta Recchia, una storia da cui non ci si stacca, con protagonisti vivi, autentici. Come Marisa e Stelvio Ansaldo, che nella Roma degli anni Cinquanta si innamorano nella bottega del sor Ettore, il padre di lei. La loro è una di quelle famiglie dei film d’amore in bianco e nero, fino a quando, anni dopo, l’adorata figlia sedicenne Betta – bellissima e intraprendente – viene uccisa sul litorale laziale, e tutti perdono il proprio centro. Quell’affetto e quella complicità reciproca non ci sono più, solo la pena per la figlia persa per sempre. Nessuno sa, però, che insieme a Betta sulla spiaggia c’era sua cugina Miriam, al contrario timida e introversa, anche lei vittima di un’indicibile violenza. Sullo sfondo di un’indagine rallentata da omissioni e pregiudizi verso un’adolescente che affrontava la vita con tutta l’esuberanza della sua età, Marisa e Miriam devono confrontarsi con il peso quotidiano della propria tragedia. Il segreto di quella notte diventa un macigno per Miriam fin quando – ormai al limite – l’incontro con Leo, un giovane di borgata, porta una luce inaspettata: l’inizio di un amore che fa breccia dove nessuno ha osato guardare. "Tutta la vita che resta" è un romanzo dolcissimo, doloroso, accogliente, intimo e corale, che esplora i meccanismi della vergogna e del lutto, ma soprattutto dell’affetto e della cura, e li fa emergere con delicatezza sapiente.

31 maggio 2024

Diario di Bordo - Due chiacchiere su maggio

 ... e su alcuni cambiamenti!



C'era una volta un luogo infausto chiamato Instagram (c'è ancora, eh, ma non è più quello di qualche anno fa), nel quale proliferavano foto di libri debitamente studiate, tazze ricolme di cappuccini, cioccolate con panna o tè con fettine di limone e biscotti al burro a far loro compagnia.
Set venivano allestiti a ridosso delle finestre di casa, torte profumate erano tirate fuori da forni che lavoravano senza sosta, osservate da lontano e con desiderio da mariti e figli ai quali era rigorosamente vietato cibarsi finché le suddette foto non venivano scattate, editate e approvate dal circuito di amiche fidate!
Questo luogo era, altresì, coacervo di polemiche, frecciatine, litigate epocali, blocchi selvaggi e rivalità che Montecchi e Capuleti, in confronto, erano dilettanti allo sbaraglio!

Eletto a sostituto dei blog (tiè! Stiamo ancora qua!), affossato, almeno in parte, dall'avvento di TikTok, Instagram, negli ultimi anni, si è trasformato malamente: da una parte l'età media degli utenti si è alzata, con conseguenti commenti carichi di odio ad ogni post (praticamente Facebook ma di un colore diverso!), dall'altra sono sempre meno le persone che postano e sempre più quelle che sponsorizzano!
Da parecchi mesi ormai tutti si lamentano della scarsa copertura (confermo), dei pochi commenti (confermo) e delle quasi inesistenti interazioni (confermo).
E quindi?

E quindi, un po' per questo motivo, un po' perché sono davvero tanti tanti anni che mi affanno appresso a scadenze, set allestiti, luce giusta da trovare, libri da leggere per stare sul pezzo e quant'altro, io ho deciso di dire basta!
No, che avete capito? (Bacci, hai visto anche tu qualcuno che stappava lo spumante?!) Il mio basta è rivolto alla gara continua nata assieme al social viola! Pertanto ci sarà qualche cambiamento, che chi di voi mi segue con costanza avrà già notato: innanzitutto, le foto saranno meno, non spariranno del tutto, ma scatterò quando avrò davvero voglia di farlo (non è questo il momento!) o quando avrò tra le mani un libro che mi tirerà fuori l'ispirazione.
Allo stesso modo, non vi parlerò più di tutto ciò che leggo o almeno non con una recensione dedicata ad ogni libro. Come potete immaginare (potete, vero?!), ci sono libri che in noi lettori lasciano poco o nulla e sono libri di cui è davvero difficile parlare! Pertanto, da adesso troverete recensioni di quei libri che suscitano in me l'esigenza assoluta di sedermi davanti a questo schermo e scrivere i miei pensieri, quei libri che, come dico da anni, si recensiscono quasi da soli mentre li si sta leggendo!
Per tutti gli altri, giusto per lasciarne una traccia e per (spero!) continuare a esservi utile, troverete un breve pensiero in un post di riepilogo mensile!

Spero che, nonostante tutto, rimangano in voi la voglia e il piacere di passare a dare un'occhiata a queste stanze che per tanti anni vi hanno accolti con una di quelle tazze di tè che finivano in foto!


Uno dei cambiamenti più grandi che queste decisioni hanno portato nella mia vita è stato il ritorno alla lettura digitale. Eh già, vorrai mai fotografare un tristissimo e-reader? Giammai, poi chi le avrebbe sopportare le lamentele delle Case Editrici? E l'algoritmo che ti affossava con tanto di coccodrilli affamati in attesa? 
Ma volete mettere la comodità di un e-reader quando ci si ritrova a leggere a letto? Piccolo, leggero (provate voi a riprendervi quando vi cade in faccia Il conte di Montecristo!) e con tanto di luce integrata; aggiungiamo pure che il nuovo Kobo è a colori e la festa è servita, grazie soprattutto alla complicità di tre cretine che lo hanno fatto giungere tra le mie mani per festeggiare (con largo anticipo) il mio prossimo compleanno!

Questo quinto mese dell'anno si è rivelato particolarmente proficuo, numericamente parlando, in termini di libri; non altrettanto, purtroppo, in quanto a piacere provato con alcune letture!
Ho iniziato maggio leggendo l'ultimo romanzo di Paul Auster, "Baumgartner", proprio nel giorno in cui lui ci lasciava. Una storia che rispecchia perfettamente lo stile dell'autore americano e che ha il suo punto di forza nel personaggio che dà il titolo al romanzo. Baumgartner, vedovo solitario e maniacalmente distratto, accompagna il lettore in un viaggio tra il suo presente e il suo futuro; un romanzo piacevole, anche se un po' declinante nella seconda parte!

Altra lettura di cui non avete trovato traccia, ma che è stata una piacevolissima compagnia per un paio d'ore di un piovoso pomeriggio, è "Pennablù", racconto lungo di Lorenzo Marone il cui protagonista è un pappagallo di proprietà di un boss della camorra. Tra le sue poche pagine ho ritrovato quell'ironia sempre un po' malinconica che contraddistingueva i primi romanzo del mio amato autore partenopeo!

Terzo libro passato sotto silenzio è stato "Cuore nascosto", ultimo lavoro di Ferzan Ozpetek di cui, a essere del tutto sincera, molto poco mi è rimasto, tanto da non riuscire a scriverne neanche poche ore dopo averne terminato la lettura. Un vero dispiacere per un autore che, invece, col suo romanzo precedente, mi aveva conquistata.

Maggio ha visto anche un abbandono: "Mr and Mrs American pie" di Juliet McDaniel. Preso in biblioteca con poca fiducia (e molta ragione!), dopo le prime, divertenti, 100 pagine, ha imboccato un tunnel di sconsideratezza che mi ha fatta desistere dal proseguire una lettura che era diventata più una tortura che un piacere! Riconsegnato alla mia bibliotecaria senza alcun dolore e con la gioia di aver risparmiato qualche euro!

Ma ci sono state anche letture di cui vi ho parlato e altre di cui vi parlerò a breve: la mezza delusione de L'ultimo mago di Francesca Diotallevi, la totale delusione de L'amore non lo vede nessuno di Giovanni Grasso, che trovate già qui.
A breve (spero!) vi parlerò de "La principessa di Lampedusa" di Ruggero Cappuccio e di "Tutta la vita che resta" di Roberta Recchia, ma anche di "Carrie" di Stephen King, la cui recensione giace tra le pagine di un quaderno!

Per maggio è tutto, ci rileggiamo a giugno, cari lettori!

27 maggio 2024

Recensione 'L'amore non lo vede nessuno' di Giovanni Grasso - Rizzoli


L'AMORE NON LO VEDE NESSUNO
Giovanni Grasso
Rizzoli 
238 pagine
9 aprile 2024


Ogni martedì pomeriggio, per sessanta minuti esatti, in un anonimo bar di provincia, Silvia incontra, di nascosto, un affascinante sconosciuto. Sono legati da un patto. Lui ha promesso di rivelarle ogni particolare sulla sua relazione con Federica, la sorella di Silvia morta da pochi giorni in un incidente stradale in circostanze sospette. Lei, in cambio, si è impegnata a non fare ricerche per scoprire l’identità del suo misterioso interlocutore. Ma il racconto di quell’uomo senza nome, colto e raffinato, è davvero attendibile? E fino a che punto Silvia può fidarsi di lui? La ricerca della verità, in un crescendo di colpi di scena, sarà un percorso sorprendente e doloroso, che porterà Silvia ad affrontare un groviglio di contraddizioni e segreti indicibili, tra amori assoluti e giochi di potere. Il mondo che Federica abitava, nel quale è facile smarrire il confine tra innocenza e colpevolezza. "L’amore non lo vede nessuno" è un romanzo inaspettato e potente, un’indagine spietata sul senso autentico dell’esistenza, che ci costringe davanti allo specchio, occhi negli occhi con la parte più oscura di noi, e ci interroga sulla necessità di perdonare e di perdonarci.

20 maggio 2024

Recensione 'L'ultimo mago' di Francesca Diotallevi - Neri Pozza


L'ULTIMO MAGO || Francesca Diotallevi || Neri Pozza || 16 aprile 2024 || 238 pagine



"È la notte di Capodanno del 1960 e, in un lussuoso appartamento affacciato sul parco del Valentino, un gruppo di persone siede attorno a un tavolo. L’aria è quasi elettrica e nessuno osa emettere un fiato. Aspettano l’inizio di quelli che il padrone di casa chiama «esperimenti» ma che per chi è lì hanno un valore inestimabile, metafisico, soprannaturale. Gustavo Rol ha l’eleganza garbata e poco esibita di chi cammina con naturalezza in qualunque stanza del mondo, e il pubblico pende dalle sue labbra. Solo un uomo lo guarda con sospetto, è sicuro che ci sia un trucco e vuole svelarlo. Nino Giacosa è un uomo rotto, in fuga: dai debiti di gioco, dai fantasmi della disfatta di El Alamein, da Miriam, la donna che ha amato. Da sé stesso. Dopo tanti sogni infranti, tuttavia, ha trovato qualcosa che può riempire il vuoto della sua esistenza: una storia. La storia che sta scrivendo giorno e notte nella squallida stanza di una pensione è quella di un grande imbroglio, celato dalle mani sapienti di un illusionista. Ed è con questo atteggiamento scettico, l’occhio attento a ogni dettaglio, che Nino inizia a partecipare alle serate di Rol. Ma tra i due uomini, all’apparenza così diversi, si crea presto una complicità imprevista. E nelle passeggiate attraverso una Torino gelida e impenetrabile, Rol racconta a Nino la propria vita, il «dono» che ha scoperto grazie a un polacco conosciuto a Marsiglia, gli studi e lo scoramento all’idea di essere ammirato ma mai compreso. Con la sua capacità fuori dal comune di rendere l’essenza di personaggi storici attraverso la lente romanzesca, Francesca Diotallevi ci incanta e ci ipnotizza, ponendoci interrogativi di fronte ai quali anche l’anima più razionale vacilla. Come solo chi padroneggia la magia della scrittura sa fare."