Il nuovo romanzo di Virginia Bramati, che racconta di Agnese, l'adorabile protagonista a cui improvvisamente muore la madre, e che si ritrova a fare i conti con i ritmi lenti della campagna, sullo sfondo di una Brianza sorprendente e rigogliosa, non lontano dal magico borgo di Verate che le sue lettrici hanno imparato ad amare. Agnese ĆØ una ragazza esuberante, autonoma, insofferente verso tutto ciĆ² che frena la sua corsa, ma improvvisamente, la vita prende una piega terribilmente dolorosa e si ritrova scaraventata dal centro di una metropoli che non dorme mai, in una grande casa lungo un fiume, immersa nei ritmi immutabili della campagna. Una grande casa in campagna. Una madre morta troppo presto. Un giovane medico dagli occhi buoni e misteriosi. E un'estate in cui tutto sta per cambiare. Pagina dopo pagina, scopriamo insieme ad Agnese la saggezza nascosta nei gesti semplici della cura dei fiori: perchĆ© la felicitĆ ĆØ piĆ¹ vicina di quanto pensiamo, se solo sappiamo rallentare e guardarla negli occhi.
Titolo: Tutta colpa della mia impazienza
Autore: Virginia Bramati Editore: Giunti Data di pubblicazione: 8 marzo 2017 Pagine: 240 Trama: 3 Personaggi: 2 Stile: 4 |
Vivo in Lombardia ormai da sei anni e una delle prime cose che ho imparato ĆØ che Milano ĆØ un mondo a sĆ©: varcati i confini della cittĆ meneghina, tutto cambia. GiĆ da provincia a provincia si notano delle differenze abissali, figurarsi quando si vive in quei piccoli paesi che contano meno di 1000 anime!
Questo ĆØ ciĆ² che scoprirĆ anche Agnese, che si troverĆ a vivere nella campagna brianzola dopo essere nata e cresciuta a Milano.
Per lei sarĆ l'occasione di scoprire quei colori e quei profumi che certo Milano non ĆØ in grado di regalare!
Come giudicare questo libro? Io sono seriamente in difficoltĆ , perchĆ© se da una parte sono stata conquistata dalla scrittura frizzante di Virginia Bramati e dell'ambientazione alquanto insolita quando si racconta la Lombardia, di contro ammetto che ho avuto difficoltĆ a legarmi ai personaggi e anche la storia in sĆ© mi ĆØ parsa, a tratti, scontata e banale.
Ma se sulla trama posso anche soprassedere, basandomi sul fatto che, tutto sommato, non sempre si possono trovare trame intricate e particolari, cosƬ non riesco a fare, purtroppo, parlando di Agnese, che ho trovato un personaggio immaturo e mal strutturato.
Nonostante il grande dolore che l'ha colpita, nonostante sia praticamente lasciata in balƬa di se stessa da un padre che decide di vivere al propria parte di dolore in solitaria, Agnese ci viene presentata come una ragazza assolutamente immatura, egocentrica, a tratti egoista.
Ho faticato parecchio per riuscire a contenere il moto di fastidio provato nei suoi confronti.
Un romanzo, questo, che al di lĆ delle magnifiche descrizioni che ci vengono fatte, ĆØ abbastanza stereotipato. Una lettura che, in qualche modo, soddisfa, permettendo di staccare la spina per qualche ora, ma terminata la quale poco mi ĆØ rimasto dentro.
A sorpresa, nonostante concordi col numero dei pasticcini, forse ĆØ piaciuto piĆ¹ a me. Carinissimo, ma giĆ non lo ricordo piĆ¹. :)
RispondiEliminaEcco, la chiave ĆØ lƬ: giĆ non lo ricordo piĆ¹!
EliminaCiao, a me invece ĆØ piaciuta la caratterizzazione della protagonista: l'ho trovata molto piĆ¹ matura rispetto alle diciottenni che vengono descritte oggi nei romanzi young adult
RispondiEliminaForse il mio problema ĆØ quello: non leggo Young adult, quindi lei mi ĆØ parsa alquanto stupida :)
EliminaIo non sono riuscita ad andare avanti con la lettura per le ragioni che spieghi tu.
RispondiEliminaUn saluto da Lea
Oh meno male, che consolazione Lea!
EliminaIo lo leggerĆ² presto e ti farĆ² sapere. PerĆ² un po' mi aspettavo questa tua reazione post lettura, non so perchĆ© :)
RispondiEliminaPerchĆ© mi conosci e sai che non ĆØ il tipo di storia che puĆ² conquistarmi al 100%
EliminaTi dirĆ², pur non avendolo ancora letto me lo aspettavo. Secondo me ĆØ un po' la pecca dei romanzi della Bramati. Assomigliano alle storie rosa degli Harmony. Non mi convincono mai molto.
RispondiEliminaIo non avevo mai letto altro di suo e, sicuramente, dopo questo, non leggerĆ² piĆ¹ nulla
EliminaA livello "sociologico" ĆØ interessante (dovrei trovare un romanzo sui paesini veneti.. anche qui la situazione ĆØ pittoresca! In ogni senso..). PerĆ².. Se dici che non vale la pena, forse me lo risparmio.
RispondiEliminaDiciamo che se hai voglia di una lettura leggera leggere, a tratti scontata, giusta per staccare la spina in un afoso pomeriggio estivo, questa potrebbe essere adatta.
EliminaSicuramente in quel caso! Dai, lo metto tra i "non si sa mai"!
EliminaSicuramente non ĆØ un romanzo profondo perĆ² l'ho trovato piacevole. Anche la storia che fortunatamente non si limita alla vicenda amorosa ma sfocia in una specie di giallo ĆØ simpatica. Una lettura giovane poco complessa senza personaggi di spicco ma che si lascia leggere.
RispondiEliminaConcordo assolutamente con te: una lettura poco complessa, che, purtroppo, come ben sai conoscendomi, ĆØ una di quelle che io faccio fatica a digerire. Ho amato lo stile fresco di Virginia, ma sono proprio io, lo riconosco, ad avere dei limiti forse invalicabili nei confronti di questo genere di narrativa. Genere che, c'ĆØ da dirlo, ogni tanto sarebbe anche utile per staccare la spina!
EliminaBoh non lo so. Ho provato a inserire una risposta ma non la vedo. Provo ancora, sperando di non averne scritti due. Il succo era che ieri alla presemtazione sembrava avessi adorato il libro. Per le descrizioni hai detto di esserti sentita come se fossi stata lƬ. Ne hai addirittura letto una in estasi. Stessa cosa per i personaggi, e cito le tue parole, "descritti come pennellate d'artista". Ora legho qui, questo ĆØ quello che si evince, che ĆØ poco piĆ¹ di un libretto leggero che si lascia leggere. E non ĆØ cosƬ. Ć leggero perchĆØ ĆØ il genere che lo richiede. Ć un romanzo sentimentale e come tale ha lo scopo di concedere un'angolo di serenitĆ al lettore. Ma ĆØ anche un libro dolce, delicato, sensibile e di un'adorabile ironia. Mai eccessiva o sguaiata. Che poi per caritĆ , lecito considerarlo un romanzo tutto sommato leggibile, ma stupisce la disparitĆ tra questo comnento e le celebrazioni di ieri alla presentazione cosƬ spiccate. A questo punto dette solo pro forma forse in finzione del pubblico. Ma se ĆØ solo un sacchetto di parole buttate lƬ a caso sarebbe convenuto evitare caldamente di presentarlo e lasciare che a farlo fosse stato chi quel libro l'ha amato davvero e, date le vendite, direi che c'era ampia scelta.
RispondiEliminaCiao Cecile! Conosco abbastanza Paola da sapere che ĆØ una professionista e che, durante le sue presentazioni, mette sempre in risalto i punti di spicco di ogni romanzo, cosa che trovo molto seria e professionale. Avresti forse preferito che sottolineasse i difetti del romanzo?
EliminaCiĆ² che non capisco, invece, ĆØ questo tuo attacco nei suoi confronti: ha fatto il suo lavoro e sono sicura che lo abbia fatto benissimo. Il problema di molti di voi ĆØ che non accettano il fatto che i vostri romanzi vengano definiti "leggeri". Che male c'ĆØ? C'ĆØ chi cerca questo tipo di letture e le apprezza, ma se siete voi i primi a vergognarvene, c'ĆØ poco da fare.
Di preciso da quale parte del commento si evince che lei si vergogna di scrivere rosa? PerchĆ© l'ho riletto piĆ¹ volte e non ne ho trovata traccia. L'ipocrisia di chi di persona fa la bella faccia e alle spalle parla male invece non ĆØ necessario cercarla tra le righe, ĆØ palese a chiunque abbia assistito alla presentazione e poi si sia ritrovato a leggere la recensione qua sopra.
EliminaForse il caldo ti ha un po' confusa, perchĆ© chi ha presentato Virginia non ĆØ la stessa persona che ha scritto questa recensione, cioĆØ io!
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