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11 aprile 2017

Diario di bordo - Una domenica a pranzo da zia Loredana


Conoscete Cernusco sul Naviglio? Se non ci siete mai andati, vi dò un consiglio: prima di avventurarvi tra le sue strade, fate un giro sui siti delle agenzie immobiliari e cominciate a farvi un'idea di dove potreste trovare casa! Perché dopo essere entrati a Cernusco, non vorrete più andare via! 
Io a Cernusco sono andata domenica scorsa, attesa a braccia aperte da quella che, in questi anni, mi ha adottata come nipotaccia ufficiale! Lei è Loredana Limone, che il destino ha messo sulla mia strada grazie ai suoi romanzi e che io non ho più lasciato andare via!
Complice il Book Festival Bar organizzato dall'Associazione Clio, io e Consorte (no, Figlio comincia ad essere grande e ha deciso di rimanere in casa) ci siamo avviati verso la ridente Cernusco, carichi di libri da far firmare e di lasagne (che c'entrano le lasagne? Mica di soli libri si vive, no?!).

Arrivati a casa di zia Loredana, tempo di mollare le lasagne e scoprire quanto bello è il bagno di casa sua, ci siamo diretti ad ascoltare Laura Bonalumi, autrice di "Voce di lupo".
Prima dell'incontro ho avuto il piacere di incontrare nuovamente Paola, presidente dell'Associazione Clio, che avevo conosciuto a Milano durante il BookCity e che, come sempre, riesce a dare una botta di stima al mio smisurato ego (Bacci ti sento!).
Incontriamo Laura che, con la dolcezza che la contraddistingue, ci parla del suo romanzo che, come ho già detto nella mia recensione, nasce per i ragazzi ma conquista gli adulti!
L'incontro si conclude con il firma-copie di rito e vuoi non prendere il romanzo ad Anima Ciambella? Assolutamente no! Copia in mano, facciamole fare una bella dedica... 
Rientriamo a casa per pranzo, a farci compagnia anche Federica Toti, attrice di teatro e lettrice ufficiale di questi eventi (non leggerò mai più nulla a voce alta, lo giuro!) e Silvia Meucci.
Spazzoliamo lasagne, chiacchieriamo, ridiamo... questa è famiglia, altroché!

Nel pomeriggio ci attendono altri due incontri: ho il piacere di incontrare di persona, finalmente, Roberto Centazzo e di conoscere Federica Bosco che, oltre ad essere toscana (pregio assoluto ai miei occhi!) è alta, gnocca, ha due occhi che abbagliano ed è pure simpatica! Poi ditemi ancora che Madre Natura non è stronza!
Nonostante la differenza di argomento tra i due libri presentati, tanto la mediatrice, Cristina Voltolini, quanto i due autori sono stati bravissimi ad interagire ed integrare gli argomenti, tanto che ne è venuta fuori una presentazione davvero divertente e carica di risate!

Prima della presentazione, vedo uno scricciolo di donna che mi fa ciao ciao con la manina. Uh guarda c'è la capra (no, questo è un segreto, non ve lo spiego!) Chicca! Quella donna è piccolina, ma è un concentrato di allegria: la vedi e sorridi! Si chiacchiera, come sempre, e si pianifica anche l'incontro per "Tempo di libri" (chissà se dopo il primo giorno ci faranno ancora entrare?!).

Termina anche questa presentazione e io e Chicca ci mettiamo in fila (come siamo brave!) per le dediche e le foto di rito e io riesco anche a farmi una chiacchierata in fiorentino con Federica (ah che gioia!).

Ultima destinazione, centro storico, per ascoltare Sara Rattaro e Guido Conti, autore de La profezia di Cittastella. Presentati da Roberta Quintavalle, i due scrittori ci hanno parlato dei loro romanzi e, anche durante questa presentazione, ho avuto modo di apprezzare quanto, nonostante si tratti spesso di romanzi molto diversi per genere, le ragazze dell'Associazione Clio siano bravissime a dare il giusto spazio agli scrittori, ad integrare le storie, a fare le domande giuste al momento giusto!
Credo che un grande plauso vada fatto a questo gruppo di donne che riescono ad organizzare tutto, a gestire gli imprevisti con un sorriso e a creare un evento che, secondo me, non ha eguali!
Cernusco, come vi ho detto, è una cittadina accogliente e le Clio girls riescono a far sentire tutti a casa!

Terminata anche questa presentazione, mentre chiacchieravo con colei che clicca mi piace ad ogni post di cretinerie scritte da me e Ciambella (ciao Laura!!!), scorgo tra la folla il viso di Roberta Marasco (aveva scritto su Facebook che ci sarebbe stata e io, che sono donna intelligente, avevo acchiappato al volo il suo libro per farmelo autografare!). Mi avvicino, la saluto, le chiedo una dedica e, quando le dico chi sono lei salta su con un: "Ma tu sei un mito!" (ho i testimoni, ha detto proprio così!).

Sapete qual è la cosa più buffa di questa giornata che sta per avviarsi alla conclusione? Non ho fatto una foto con Roberta né con Sara né tantomeno con Loredana. Come sempre in queste occasioni, mi lascio prendere dal turbine delle emozioni, da tutti questi scrittori che noi lettori guardiamo sempre come fossero irraggiungibili e, invece, poi te li ritrovi lì e ci chiacchieri, ci prendi il caffè e non ti rendi quasi conto di cosa stai facendo! E quelle poche foto che ho sono merito di Consorte che, piedi in terra e mente salda, mi riporta alla realtà!

La giornata volge al termine. Riaccompagniamo zia Loredana a casa, salutiamo tutti e torniamo verso casa, io con una carico di libri e di dediche meravigliose, ma soprattutto col cuore che esplode di gioia!
Ringrazio ancora una volta tutti coloro che mi hanno accolta a braccia aperte e ancora una volta i miei complimenti vanno alle Clio girls: siete donne fantastiche e io non vedo l'ora di incontrarvi tutte di nuovo!




21 gennaio 2017

Recensione 'Squadra speciale Minestrina in Brodo - Operazione Portofino' di Roberto Centazzo - Tea

Sono stati congedati per raggiunti limiti di età, ma hanno ancora ben più di una cartuccia da sparare. Così, l'ex sostituto commissario e vice dirigente della Squadra mobile, Ferruccio Pammattone, l'ex sovrintendente della Scientifica, Eugenio Mignogna, e Luc Santoro, già assistente capo all'Immigrazione, decisi a proseguire nel rendere difficile la vita ai malviventi e pronti a sfidare le regole, hanno dato vita alla «Squadra speciale Minestrina in brodo». E se all'inizio i loro ex colleghi alla Questura di Genova li hanno guardati storto, una volta brillantemente chiusa la prima indagine, i tre temibili vecchietti sono stati ufficiosamente «arruolati» per risolvere quei casi che, per mancanza di tempo o di risorse, gli inquirenti sono costretti a trascurare. Ecco perché, di fronte a una serie di furti di auto di lusso, che richiamano da vicino un caso relegato da anni nello schedario delle cause perse, il nuovo commissario Lugano non ha dubbi: se ne occuperanno loro, Pammattone, Mignogna e Santoro, in arte Semolino, Kukident e Maalox.
Tra uno schema di parole crociate e una passeggiata sul lungomare di Portofino, una fiera di paese e una gita a Saint-Tropez, i tre si mettono all'opera per smantellare l'organizzazione criminale che da anni metteva in croce Carabinieri e Polizia della Riviera. Mescolando con abilità i toni della commedia alle atmosfere del giallo, il secondo romanzo della serie diverte ancora più del primo.

Autore: Roberto Centazzo
Editore: Tea
Data di pubblicazione: 19 gennaio 2017
Pagine: 248

Trama: 4  Personaggi: 4  Stile: 4  Copertina: 4 




11 febbraio 2016

Recensione 'Squadra speciale Minestrina in Brodo' di Roberto Centazzo - Tea

la prima operazione speciale della squadra Minestrina in brodoSINOSSI

Ferruccio Pammattone, ex sostituto commissario e vice dirigente alla Squadra mobile, Eugenio Mignogna, ex sovrintendente alla Scientifica, Luc (e non Luca per un errore del'impiegato all'anagrafe) Santoro, ex assistente capo all'immigrazione, hanno molte cose in comune: sono amici da una vita, si sono arruolati insieme nellontano 1975 e sono stati apepna congedati per raggiunti limiti d'età. Ma alla pensione non possono e non vogliono abituarsi. Si annoiano. Così, mentre chiacchierano sul lungomare di Genova, pensano che potrebbero rimettersi subito in azione, per dedicarsi finalmente a tutti quei casi che, per un motivo o per l'altro, non hanno mai potuto affrontare quando erano in servizio. Adesso, finalmente, non devono rendere conto a nessuno, soltanto alla loro coscienza che li spinge a indagare, al loro stomaco che s'infiamma alla vista di un wurstel e alla loro prostata che reclama una sosta. Ferruccio Pammattone nome in codice Semolino (se mangia pesante si riempi di macchie rosse ed è costretto a una dieta durissima), Eugenio Mignogna nome in codice Kukident (per festeggiare la pensione si è regalato una smagliante dentiera) e Luc Santoro nome in codice Maalox (soffre di atroci bruciori di stomaco) diventano la "Squadra Speciale Minestrina in Brodo".

TITOLO: Squadra speciale Minestrina in Brodo
AUTORE: Roberto Centazzi
EDITORE: Tea
DATA DI PUBBLICAZIONE: 2 febbraio 2016
PAGINE: 256