Ambientato nella comunità nera della California del Sud, il romanzo d'esordio di Brit Bennett è un libro sull'amore, sui desideri, sulle luci e le ombre - scandagliate senza retorica e con coraggio - dell'essere madri. A narrarci la storia dei giovani, poi adulti, Nadia, Luke e Aubrey, sono "le madri", il cuore della comunità della Upper Room Chapel, che danno voce al coro senza tempo delle donne, a volte pettegole e spietate ma più spesso capaci di ascoltare le parole non pronunciate, di scrutare i segni dei tempi, di portare nel loro grande cuore il segno di un destino difficile. Nadia Turner ha diciassette anni, frequenta l'ultimo anno di liceo in un college di Oceanside, non lontano da San Diego, e porta nel cuore il peso insopportabile del suicidio della sua mamma, avvenuto pochi mesi prima. Nadia vive, o sopravvive, insieme al padre, uomo buono ma incapace di una relazione con lei, e nonostante tutto le ricordi il dolore e la colpa di sua madre, Nadia si ribella e guarda avanti, aspettando di sapere se è stata ammessa a una delle università cui ha fatto domanda e innamorandosi di Luke Sheppard. Anche lui, proprio come lei, ha qualcosa da dimenticare: figlio del pastore della chiesa che entrambi frequentano, era un campione nella squadra di football del college, ma una brutta frattura ha spezzato la sua gamba e la sua promettente carriera. La loro storia è emozionante e trasognata come tutti gli amori a quell'età , fino a che Nadia non rimane incinta, e le sembra che abortire sia la sola scelta giusta: è così facile, ogni ragazza oggi sa che è un diritto per il quale generazioni di donne hanno lottato. Nadia nasconde il suo segreto a tutti, compresa Aubrey, la nuova grande amica che condivide con lei il dolore di una madre perduta. Da giovani gli anni corrono veloci, senza quasi accorgersene Nadia, Luke e Aubrey diventano adulti: e quando Nadia torna a Oceanside per il matrimonio di Aubrey, l'ombra delle scelte compiute durante quella lontana estate in riva al mare cala improvvisamente su di loro come un debito da pagare, come una domanda che esige risposta. Una domanda bruciante: quando diventiamo adulti, è possibile sfuggire al peso delle scelte compiute dai noi stessi più giovani che siamo stati?
Titolo: Le madri
Autore: Brit Bennett Editore: Giunti Data di pubblicazione: 19 aprile 2017 Pagine: 336 Trama: 5 Personaggi: 5 Stile: 5 |
Madri che nascono madri. Madri che madri non saranno mai. Madri che vivono con dolore. Madri che giocano. Madri che ridono. Madri che piangono. Madri nell'anima. Madri nei sensi. Madri a pezzi. Madri gioiose. Madri cattive. Madri vuote. Madri inutili. Madri di cuore, di pancia, di testa.
Madri per scelta. Madri mancate.
Nessuno vuole ammettere di odiare la propria madre.
Ć attorno a questa figura che gira il mondo ed ĆØ attorno a questa figura che si muove la storia che ci viene raccontata.
Nadia è una ragazza bella e intelligente la cui madre si è suicidata quando lei era poco più che adolescente. Da quel momento la sua vita sarà una continua ricerca di affetto, di abbracci, di calore, di sicurezza. Quella protezione che il padre non riuscirà a darle, chiuso a riccio nel suo dolore, Nadia la troverà tra le braccia di Luke, un ragazzo più grande, figlio del pastore locale, che la accoglierà nella sua vita sino al giorno in cui lei rimarrà incinta. Nadia non vuole assolutamente tenere il bambino, deciderà di abortire, di essere una madre mancata.
Seguiremo, pagina dopo pagina, la vita di questi due ragazzi che, incapaci di parlarsi, di confrontarsi, di prendersi per mano, si allontaneranno per poi cercare di ritrovarsi quando sarĆ troppo tardi, quando un altro figlio e un'altra madre faranno parte della loro vita.
à un libro che conquista sin dalle prime righe, questo. Un libro che ho aperto e che mi ha legata a sé, che ho fatto fatica a mettere giù anche quando era strettamente necessario. Una storia semplice, di provincia, di ragazzi che lottano per fuggire, per non ripetere gli errori dei propri genitori, che viene narrata con una maestria che poche volte si trova in romanzi di questo tipo.
Brit Bennett ha una capacitĆ narrativa che pare innata, una scrittura in grado di coinvolgere, di far battere il cuore, di far sussultare il lettore.
La semplicitĆ del suo stile, la linearitĆ della sua storia, la caparbietĆ con cui porta il lettore sempre dove vuole che la sua mente arrivi e cioĆØ a quei giudizi che tutti esprimiamo, anche inconsciamente, sono evidentemente frutto di una dote che poche scrittrici moderne hanno.
Condividere verità scomode non era come liberarsi di un peso. Le verità scomode non diventavano mai più leggere.
Ć un romanzo serio, a tratti duro e doloroso. Ć un romanzo che, ruotando attorno ad una figura cardine della nostra societĆ , prende a pugni e fa male.
...e poi ci sono i padri.
Storie dure e dolorose? Presente! Penso che potrei amarlo questo libro <3
RispondiEliminaCredo che nessuno potrebbe non amare questo libro!
EliminaMadonna, giĆ il libro mi ispirava, ma dopo questa tua recensione... devo leggerlo senza pensarci due volte! :D
RispondiEliminaOh grazie <3
EliminaL'avevo detto io che era un romanzo da leggere ;)
RispondiEliminaE che, se la memoria non mi tradisce, tu hai comprato assieme a me! Quindi non vedo l'ora di leggere la tua recensione, che, sono sicura, sarĆ come sempre superlativa!
EliminaCome ti avevo scritto qualche settimana fa, io questo libro l'ho letto ad inizio anno in lingua originale e mi ĆØ piaciuto davvero tanto.
RispondiEliminaCredo sia dovuto in gran parte proprio al modo di narrare dell'autrice, quel modo che fa entrare così in empatia con i suoi personaggi. Io di norma sono contro il tradimento in qualsiasi sua forma, ma qui mi è stato proprio impossibile puntare il dito contro qualcuno o trovare colpe in quella che è comunque una mancanza di comunicazione e di parole e sentimenti che arrivano troppo tardi.
Oh che bello! Anche io non sono riuscita a trovare qualcuno che non mi ispirasse dei sentimenti positivi, voglia di protezione ed empatia! Comunque sƬ, questo libro merita davvero di essere letto!
EliminaCiao Laura! Avevo visto libro e trama e giĆ mi ispirava, poi ho iniziato a leggere le prime righe della tua recensione e ne sono rimasta conquistata!
RispondiEliminaIl risultato? Devo assolutamente leggere questo romanzo!
Leggi!!!!
EliminaProprio roba mia.
RispondiEliminaMi preparo a rompere il salvadanaio a forma di maialino, e al mal di stomaco.
E speriamo che almeno questo ti piaccia :)
EliminaQuesto libro sembra essere stupendo! Poi la tua recensione positiva convince proprio a comprarlo!
RispondiEliminaOh non sembra, ĆØ!
EliminaL'avevo adocchiato, ma mi hai convinta. Il tema della madre ĆØ giĆ ampio, duro e controverso di suo, forse proprio per l'importanza del ruolo.
RispondiEliminaPerò credo che ci si troverà sempre a fare i conti con le scelte del passato. Più sono importanti e più è inevitabile, soprattutto se hanno portato più guai che gioia.
Scoprirò leggendo (quando lo leggerò, che qua è lunga XD)
E io aspetterò la tua recensione, perché sono davvero curiosa di scoprire cosa ne pensi!
EliminaBellissima recensione, mi ha emozionata e credo proprio che inserirò questo libro nella lista delle mie letture.
RispondiEliminaOh ma grazie ;)
Eliminaargomento spinoso e decisamente interessante, segno!
RispondiEliminaBrava, segna!
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