[Questa volta leggo...] Recensione 'Tutta la vita che vuoi' di Enrico Galiano - Garzanti

Eccoci qui! ƈ nuovamente tempo di "Questa volta leggo", rubrica a cadenza mensile, nata da un'idea de La lettrice sulle nuvoleLe mie ossessioni librose e mia. L'argomento scelto per questo mese ĆØ

un libro di almeno 300 pagine

e io ho colto l'occasione per leggere il nuovo romanzo di Enrico Galiano, "Tutta la vita che vuoi", che avevo ricevuto qualche settimana fa dalla Casa Editrice, che ringrazio (e con questa recensione, dimostro ancora una volta di piĆ¹ che ricevere un libro non porta a doverne parlare per forza bene. La Libridinosa ĆØ un blog "marchetta free"!)


Titolo: Tutta la vita che vuoi || Autore: Enrico Galiano || Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 19 aprile 2018 || Pagine: 415

Tre ragazzi. Ventiquattr'ore. Una macchina rubata. Una fuga. Una promessa. PerchĆ© ci sono attimi che contengono la forza di una vita intera. CosƬ intensi da sembrare infiniti. ƈ un susseguirsi di quei momenti che Filippo Maria vive il giorno in cui, per la prima volta, riesce a rispondere a tono al professore di fisica che lo umilia da sempre. Appena fuggito da scuola vuole solo raggiungere Giorgio, il suo migliore amico che, immobile di fronte a una chiesa, si chiede perchĆ© non sia ancora riuscito a piangere al funerale del fratello. Poco dopo incontrano una ragazza che corre a perdifiato: ĆØ Clo. Basta uno scambio di sguardi e i tre si capiscono, si riconoscono, si scelgono. La voglia di vivere e di cambiare che hanno dentro ĆØ palpabile, impressa nei loro volti. Si scambiano una promessa: ognuno di loro farĆ  quell'unica fondamentale cosa che, di lƬ a vent'anni, si pentirebbe di non aver fatto. Anzi, lo faranno insieme: Clo sa come aiutarli. Basta scrivere su un biglietto cosa li renderebbe felici. Lei ne ha uno zaino pieno, di motivi per cui vale la pena vivere: le nuvole quando sembrano panna o l'odore della carta di un libro... Ora spetta a Giorgio e Filippo trovare il loro motivo speciale per cominciare a vivere senza forse, senza dubbi, senza incertezze. Ma non sempre chi ci ĆØ accanto ĆØ sincero del tutto. CiĆ² non riesce a condividere con loro la sua piĆ¹ grande speranza per il futuro. PerchĆ© a diciassette anni ĆØ difficile lasciarsi guardare dentro e credere che esista qualcuno disposto ad ascoltare i segreti che non siamo pronti a rivelare. Per farlo non bisogna temere che la felicitĆ  arrivi per davvero e afferrarla.

Trama: 2 || Personaggi: 1 || Stile: 2




Cento pagine. Se questo libro fosse terminato a pagina 100, io sarei qui a tesserne le lodi!
Oh certo, vi direi subito di non aspettarvi una storia intensa e coinvolgente come Eppure cadiamo felici, ma sosterrei, altresƬ, che Galiano abbia scritto un buon romanzo; con qualche piccola forzatura, certo, ma chiamiamola "necessitĆ  narrativa" e facciamocene una ragione.

Purtroppo, e vi assicuro che mi duole non poco dire ciĆ² che sto per dirvi, questo romanzo supera, e non di poco, le 100 pagine suddette. Ed ĆØ qui che avviene il crollo.

Cos'ĆØ Tutta la vita che vuoi? Una grande accozzaglia di cose giĆ  viste, una storia surreale con personaggi ai limiti della tollerabilitĆ , un romanzo pregno di banalitĆ , condito da una scrittura, quella di Galiano, che, rispetto al romanzo precedente, ĆØ dieci passi indietro.

GIƀ VISTO! GiĆ  vista la rapina indossando maschere: in Point Break, famoso film del 1991, erano quelle dei Presidenti americani, in Tre uomini e una gamba quelle di politici nostrani, qui si ripiega su personaggi di cartoni animati.
GiĆ  visto il cambio d'abiti all'interno di un negozio... fa tanto American movie!!
E giĆ  viste tante altre cose che non sto qui a raccontarvi per non aumentare il rischio spoiler.

CLO, FILIPPO MARIA E GIORGIO. Per chi ancora non lo sapesse, sono la madre (ultimamente poco felice, ma mooooolto isterica!) di un tredicenne. Diciamo che, per quanto spesso io lo possa definire un cretino, rispetto ai tre protagonisti del romanzo, persino mio figlio appare intelligente!
Questi tre decerebrati riescono a: insultare un professore e scappare da scuola (Filippo Maria), rubare l'auto del padre, fuggendo durante il funerale del proprio fratello (Giorgio), rubare un iPhone, atterrare con un calcio lo pseudo-fidanzato slavo alto quasi due metri, causare un infarto e rubare l'arma ad una guardia giurata (Clo).
Prima di proseguire con le cazzate che faranno 'sti tre, permettetemi qualche appunto!
1. Mai visto un Preside che, mentre un ragazzo rischia la sospensione, lo lasci uscire dal suo ufficio per andare al bagno. Se esiste uno cosƬ, voglio conoscerlo.
2. Il padre di Giorgio ĆØ proprietario di un BMW X3 (beato lui!). Auto che, notoriamente, ĆØ dotata di mille comfort e altrettanta tecnologia. Se tuo figlio, tra l'altro durante il funerale del fratello maggiore, viene a chiederti le chiavi della macchina, adducendo come scusa il fatto che tu abbia lasciato le luci accese (pure la mia anziana ma tanto amata Micra, dall'alto dei suoi 14 anni appena compiuti, le spegne da sola!) e tu 'ste chiavi gliele dai, i punti sono due: o la tua auto ha qualcosa che non va o tu sei un pirla. Io propendo per la seconda ipotesi!
3. Clo ruba un telefonino. E come fa? Entra in un grande negozio di elettronica, chiede ad un commesso il telefono e il commesso glielo da e le dice di andare in cassa per pagarlo. AHAHAHAHAHAH... Ma dove? Ma quando? Ma neanche se scegli uno di quei telefoni da 50 euro te lo mettono in mano: "Te lo porto in cassa", ĆØ questa la frase magica!

A seguire queste perle, ci sono altri due furti d'auto ad opera dei tre decerebrati. DUE FURTI. DUE. Nessuno li prende, nessuno li ferma. Fossi stata io, anche solo a dimenticare la patente a casa, starei giĆ  in cella col diritto di fare una sola telefonata (Annalisa, che posso chiamare te? Della Bacci mica mi fido tanto e Lallina sta a Guantanamo!).
Di sicuro, le forze dell'ordine non escono molto bene in questo romanzo (e tutti ancora lƬ a puntare il dito su Rocco Schiavone che si fa le canne!).

Di base, durante tutto il romanzo mi sono chiesta quanto scemi fossero i due protagonisti maschili, comandati a bacchetta da una, Clo, che rasenta i limiti della sopportazione umana.
Io, se incontrassi una cosƬ piĆ¹ che darle un passaggio, la tirerei sotto con la macchina e farei pure marcia indietro per essere sicura di averla presa bene!
La soluzione alla mia perplessitĆ , perĆ², giunge con l'inutile scenetta di sesso a tre, piazzata strategicamente a metĆ  libro. A che pro? Far presa sul pruriginoso pubblico adolescente? Meglio la pesca di Aciman (citazione colta per chi ha letto "Chiamami col tuo nome")!

Clo rimane, per me, oltre che un personaggio irritante, anche indecifrabile. Premetto che ho capito ben presto cosa si nascondesse dietro la scelta di non farsi piĆ¹ chiamare Claudia (non ĆØ che servisse esattamente una mente geniale per arrivarci!). Quello che mi ha lasciata basita ĆØ stata la facilitĆ  con cui ha raccontato tutto ai due ragazzi. Spiacente, Enrico, non funziona cosƬ. E non c'ĆØ ma che tenga:  NON FUNZIONA COSƌ.

Ad un certo punto, intorno a pagina 270, un barlume, una luce in fondo al tunnel: un capitolo meraviglioso! Un capitolo, uno solo, che mi ha fatto ritrovare quel Galiano che tanto avevo amato nel primo romanzo! Ma niente da fare: la luce si ĆØ subito spenta, forse ci sarĆ  stato un calo di tensione, chissĆ !

Da lƬ in poi, il romanzo ĆØ un costante crollo verticale, con aggiunta di episodi e situazioni assolutamente superflui.
Ultimamente ho spesso la sensazione che certi autori trovino denigrante scrivere romanzi con un numero di pagine inferiore a 300. E pensare che alcuni dei libri piĆ¹ belli che ho letto non superino quasi mai quel numero lƬ!

IL FINALE. Vogliamo infierire? Infieriamo. La banalitĆ , questo mi viene da dire pensando al finale di questa storia. INVEROSIMILMENTE BANALE. Con quel capitoletto, poi, che ci racconta in due righe cos'ĆØ accaduto ad ogni personaggio incontrato durante la narrazione. Avete presente quei filmetti di serie B in cui, prima dei titoli di coda, ci viene detto cosa sia accaduto dopo il finale? Ecco, la sensazione che si ha leggendo quel capitolo, ĆØ proprio questa.

Soprassiedo, invece, sulla lista dei motivi per vivere che correda le ultime pagine del romanzo e che ricorda il tanto amato finale de La tentazione di essere felici di Lorenzo Marone: Cesare e i suoi mi piace non hanno eguali, ovviamente!

Io lo ammetto: se avessi avuto 15 anni starei languendo, con occhi sognanti, su questo libro. Ma ne ho 42 di anni e l'ho trovato terribilmente scontato ed esageratamente surreale.
Credo sia un romanzo che, anche per il tipo di linguaggio usato (stendiamo un velo su una serie di congiuntivi barbaramente uccisi perchƩ altrimenti sbrocco!), si rivolga ad un pubblico dell'etƠ dei protagonisti; e credo anche che molti adulti lo abbiano amato perchƩ vi abbiano rivisto gli anni della ribellione e dello scontro generazionale.
Lo consiglio sicuramene a chi non trova fastidiose le forzature nella trama, a chi ama gli Young adult, agli estimatori di John Green (io non ho mai letto nulla di suo, ma voci di corridoio mi hanno parlato di varie somiglianze).
Lo consiglio a chi non cerca una storia con protagonisti che facciano battere il cuore e, soprattutto, a chi apprezza lo stile semplice e spesso colloquiale con cui ĆØ scritto questo romanzo.

Se non rientrate in queste categorie, statene alla larga. Fa giĆ  caldo, che motivo avete di sottoporvi ad un'altra, inutile, tortura?!

A seguire il calendario del mese di giugno


La Libridinosa

Cosa fai nella vita? Leggo!

43 commenti:

  1. Letto! Sapevo che non l'avresti apprezzato come il precedente, qui la parte YA ĆØ prevalente!


    P.s.: se non citavi la pesca non eri contenta vero?

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  2. Sono quanto meno combattuta... la tua recensione mi piace molto, il libro ero curiosa di leggerlo, amo gli ya e i na, ma il tuo punto di vista mi ha smorzato la voglia di leggere questo romanzo... magari ne rimando la lettura...

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    1. Eh Manu, per te che ami quel genere, questo potrebbe essere proprio il libro perfetto (e poi ti cade a fagiolo per l'argomento di luglio!)

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  3. Ecco perchƩ non sono corso a comprarlo, questa volta...

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    1. Anche io avevo molte riserve, ma visto che mi ĆØ arrivato mi sembrava corretto leggerlo (sai come la penso sui libri ricevuti!).

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  4. confesso di essermi fermata a leggere la tua recensione alla parte in cui parli della rapina, perchĆ© siccome questo ĆØ tra i prossimi libri che leggerĆ² non voglio sapere nulla di quel che accade anche se sono certa che tu non hai inserito spoiler. detto ciĆ² tornerĆ² a leggerla con calma una volta che mi sarĆ² fatta anche io un'idea del romanzo.

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    1. Hai fatto benissimo! Sai che non racconto quasi mai nulla dei romanzi che leggo, proprio per evitare questo problema, ma stavolta mi serviva entrare nei dettagli della storia per poter spiegare quelle che, a parer mio, sono le falle. A questo punto, aspetto il tuo parere, anche se, conoscendoti un po', credo sarĆ  diametralmente opposto al mio!

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  5. A quanto abbiamo detto che stanno le pesche?

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  6. Ok. Da lavoro non riesco a pubblicare con il nome del blog, ma dovevo lasciare il mio commento. Come sai ho adorato il primo romanzo di Galiano ed ero molto curiosa di leggere il secondo. Secondo che non ha avuto un percorso facile per arrivare fino a me (e non certo per colpa mia, diamo colpa alle poste?). Poi la presentazione con l'autore che aveva lasciato qualche strascico e qualche nota in sospeso... ed ora questa recensione. Ho letto tutto, pur non avendo ancora letto il libro e se questi sono solo alcuni piccoli clichĆØ che si trovano al suo interno inizio ad essere preoccupata. Ho la copia ( doppia ) che mi fissa dallo scaffale e non so cosa fare. #aiutatemi

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    1. Uh ciao, Cristina Borghesi ahahahah! Pensa che culo: non solo le perplessitĆ , ma pure la copia doppia!!!

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  7. Io te l’ho detto: sei vecchia dentro.
    Passo a portarti un chilo di pesche?

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  8. Bella la foto!
    Il resto non mi trova d'accordo quasi in niente, a me come le migliaia di persone (di tutte le etĆ ) che hanno letto il libro e che ogni giorno mi ringraziano per averli fatti emozionare e per aver fatto battere il loro cuore (molti hanno amato piĆ¹ questo secondo libro che Eppure cadiamo felici). PerĆ² sono tue opinioni e ci stanno: finchĆ© sono casi cosƬ isolati non mi preoccupano :)

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  9. Io l'ho letto e amato molto, piĆ¹ del primo, lo sai. Sono anche una fan di John Green quindi qui cado felice (ihih). Mi ha divertito molto leggere la tua recensione e mi ha fatto piacere vedere il tuo punto di vista. Leggere opinioni diverse non puĆ² che far bene ed ĆØ giusto, sacrosanto esprimere le proprie opinioni. Ancora di piĆ¹ rispettarle

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    1. Chiara, se io e te dovessimo azzannarci tutte le volte che la pensiamo diversamente su un libro, non ci parleremmo piĆ¹ da anni. Molte volte ci ĆØ capitato di essere in disaccordo, ci siamo confrontate e ci siamo anche divertite a farlo. Felice che a te questo libro sia piaciuto, almeno ti sei risparmiata quella che io, invece, ho vissuto come una sofferenza

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  10. A me ĆØ piaciuto, un pelino meno del primo, ma l'ho trovato una bella lettura. Leggera e veloce.

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    1. Oh ma so benissimo di essere una voce fuori dal coro (o quasi!)

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  11. Non ho letto il libro ma la tua recensione mi pare ben argomentata. Mi fido! Raramente mi sono trovata in disaccordo con quelache tua recensione.

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  12. Ho letto con molta attenzione la tua recensione e devo dire che sei stata molto precisa nel raccontare quello che non ti ĆØ piaciuto del libro e mi riconosco nell’essere una mamma isterica visto le mie lotte giornaliere con i miei figli. Probabilmente lo leggerĆ², ma non adesso, perchĆ© se questi tre sono cosƬ irritanti , in questo momento proprio non lo reggerei. Con la maturitĆ  del grande alle porte ci mancano solo loro.

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    1. Il fatto che i nostri figli siano ancora vivi ĆØ anche merito delle luuuuunghe telefonate a base di “io oggi lo uccido”. Passa oltre, almeno per il momento!

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    2. Questo commento ĆØ stato eliminato dall'autore.

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  13. Ciao Laura!

    Ho in lettura questo romanzo per la vostra challenge, come ben saprai, ma sono ferma a metĆ  libro. Contrariamente a quello che credevi tu, non mi sta piacendo per niente!
    Concordo in tutto ciĆ² che hai scritto, e a questo punto so che sarĆ  una faticaccia portarlo a termine :'(

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    1. Auguri! (E mi raccomando la recensione, che sono 4 punti. Usa la scheda!)

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  14. Eppure cadiamo felici mi era piaciuto molto, nonostante le mie aspettativa non fossero cosƬ alte. Tutta la vita che vuoi mi aspetta sul Kindle. Sono fiduciosa, sotto l'ombrellone sarĆ  una lettura interessante. D'altronde manca poco piĆ¹ di un mese e posso dedicarmici con tutta l'attenzione possibile.

    PS. Avevo sbagliato a commentare!

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  15. Mai letto nulla di questo autore ma mi dispiace non ti abbia convinta anche se poi ĆØ anche giusto cosƬ, infondo no puĆ² piacerci tutto

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    1. Per fortuna non tutto ci piace, altrimenti sai che noia?

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  16. Devo proprio leggere il libro di Aciman per comprendere la citazione riguardante le pesche. Oramai sono curiosa.
    Lea

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    1. Oh io vorrei proprio vederti mentre leggi quel passaggio!

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  17. Ora non so se lo leggerĆ²! Abbiamo gusti diversi ma, dopo questa recensione, non ne ho molta voglia!

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  18. Io non ho ancora letto nulla di questo autore, ma mi sa proprio che questo titolo lo salterĆ².

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    1. Se non ĆØ il tuo genere, lascia perdere. PerĆ² il primo libro a me era piaciuto davvero molto!

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  19. Che dire? Il primo, come sai, mi era piaciuto, ma con qualche MA. Questo non mi ispirava in modo particolare... e dopo aver letto la tua recensione sono piĆ¹ che certa che vivrĆ² benissimo anche senza leggerlo... penso che finirebbe per infastidirmi anche piĆ¹ di quanto non abbia fatto con te!

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  20. Ho finito di leggerlo da poco e mi ĆØ piaciuto e ci possono stare delle incongruenze perchĆ© in fin dei conti stiamo parlando di ragazzi adolescenti....quindi a chi piace il genere ĆØ una bella lettura e poi mi sono divertita moltissimo a leggere tutti i motivi per cui vale la pena vivere, ti fa ricordare cose che avevi dimenticato! !!

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    1. La cosa piĆ¹ bella di noi lettori, credo sia proprio questa: tanto alcuni di noi ameranno un libro quanto altri lo troveranno insopportabile. E, nonostante ciĆ², il rispetto rimarrĆ  intatto, perchĆ© siamo una "razza protetta"!!!

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  21. Urca che recensione! Ho questo libro in libreria e onestamente non so con quale umore affrontarlo. Normalmente le storie con protagonisti gli adolescenti mi piacciono, il problema perĆ² sorge per le mille incongruenze di cui parli.
    E comunque, uno puĆ² anche andare in bagno, anche se convocato nell'ufficio del preside, ma quando andavo a scuola io c'erano i controlli all'uscita. Adesso ĆØ tutto aperto?

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