Diario di Bordo - Viva Amazon Abbasso Amazon... ma povero Amazon!


Da qualche giorno, sui social network viene continuamente rimbalzato un articolo in cui si parla di una libreria sita in Virginia che, tramite Twitter, ha pregato i suoi clienti di smettere di fare showrooming. Di cosa si tratta? I clienti entrano, girano per la libreria, fotografano i libri e poi tornano a casa e li comprano on-line.
Ovviamente, quando si parla di acquisti on-line e, nello specifico, di libri, il pensiero corre immediatamente ad Amazon... il maaaaale!

So che con questo post attirerĆ² su di me le funeste ire di decine e decine di librai indipendenti, ma tant'ĆØ... quando c'ĆØ da esprimere un'opinione il mio cervello mi bypassa e fa da sĆ©!
Prima di tutto, c'ĆØ da dire che io sono una di quelle che quando entra in libreria, gira, vaga, prende in mano, sfoglia, curiosa... Capirete bene che, non essendo parente neanche alla lontana della famiglia Agnelli e manco del nostro amato CR7, non posso certo permettermi di acquistare tutto ciĆ² che vorrei nell'immediato. Quindi, o prendo nota con carta e penna o segno il titolo su una nota dell'iPhone o, cosa molto piĆ¹ veloce e semplice, scannerizzo il codice a barre e il titolo finisce dritto dritto nella mia wishlist di Goodreads. Ma quanto ĆØ bella la tecnologia che ci viene in aiuto!
Altra cosa (e qui la mia libraia, se ci sta leggendo, potrĆ  senz'altro confermare!): non esco MAI MAI MAI dalla libreria a mani vuote. Prima di tutto perchĆ© se lo facessi rischierei un bel TSO... come minimo mio marito o mio figlio o chiunque sia lƬ con me, penserebbe ad un qualche strano virus esotico che mi ha colpita in pieno!
E poi, vi sembro il tipo che ĆØ in grado di entrare in libreria e non comprare neanche un libro? Magari piccolo piccolo, ma almeno uno deve tornare a casa con me (dove uno ĆØ il numero minimo, quello che quasi mai viene sfiorato, perchĆ© tanto son sempre di piĆ¹!).
Ma torniamo al bandolo di questa matassa che ha fatto, negli anni, di Amazon il male supremo e assoluto.
Io di librai indipendenti ne conosco pochi, pochissimi, talmente pochi che posso contarli sulle dita di una sola mano e mi avanza pure un dito (e se vi va male, il dito che avanza non ĆØ carino!). PerchĆ© io, che leggo un centinaio di libri l'anno e ne compro quasi altrettanti, conosco cosƬ pochi librai indipendenti? Semplice: perchĆ© sono una razza in estinzione (ahimĆØ).
Ma ci siamo mai chiesti se la colpa di questa estinzione, di cui il WWF si rifiuta di farsi carico, sia davvero colpa del tanto vituperato sito di shopping on-line?
Secondo me no! E vi spiego anche perchƩ. Siete pronti? Armatevi di cibo, mettetevi comodi perchƩ qui la cosa si fa un po' lunga, ma potrebbe essere interessante.
Primo motivo dell'estinzione: i costi di gestione di un'attivitĆ  commerciale, in Italia, son folli. Tra affitto, bollette, forniture e tasse, riuscire a campare ĆØ un'utopia. Se poi quell'attivitĆ  commerciale si occupa di libri, son cazzi amari (scusate il francesismo!). PerchĆ©? PerchĆ© ĆØ ormai cosa nota pure al mio cane che in Italia non si legga. Date un'occhiata a tutti quei dati Istat che ci propinano ogni anno. A fronte di decine di migliaia di libri pubblicati, la percentuale dei lettori ĆØ sempre piĆ¹ bassa. Pensate, tanto per dire una cosa che ogni volta mi sciocca, che viene considerato lettore forte colui che legge circa 12 libri l'anno. DO-DI-CI. Capite? Un libro al mese. Io dodici, a volte, li leggo in un solo mese.
Secondo motivo dell'estinzione: le librerie indipendenti sono spesso gestite da librai snob. 
Io, a favore dei 3 librai indipendenti che conosco, devo spezzare una lancia: son librai bravi e che vendono libri di ogni Casa Editrice (ovviamente, per quanto lo spazio che hanno a disposizione permetta loro!).
Ma, in generale, il libraio indipendente ĆØ un tipo che ha la puzza sotto il naso che al confronto la Regina Elisabetta ĆØ una che butta l'umido la sera, uscendo da Buckingham Palace con le babbucce a forma di Corgi (l'ha detto Grazia che sono a forma di Corgi, io avevo pensato ai maialini!).

Provate ad entrare in una di queste piccole e, spesso, bellissime librerie e chiedere un libro di una Casa Editrice di una certa grandezza. Il libraio vi guarderĆ  come se voi foste la persona piĆ¹ bieca sulla faccia della terra, uno che non dovrebbe neanche aver varcato la soglia della sua amata e meravigliosa libreria, luogo magico nel quale troverete solo libri di Case Editrici minuscole, di quelle che stampano, per intenderci, 30 copie l'anno in totale. 
Insomma, il libraio vi guarderĆ  come vi guardo io quando mi parlate di Newton Compton!

Terzo motivo dell'estinzione (ma porca miseria, il WWF ĆØ ancora convinto di non voler intervenire?): le librerie indipendenti non hanno tutto ciĆ² che noi cerchiamo, perchĆ©, molto spesso, sono posti piccini. 
Di base, ĆØ ovvio che nessuna libreria, neanche quelle di catene grosse come Mondadori, Feltrinelli, Giunti, ecc. possano tenere in loco tutto ciĆ² che ĆØ stato pubblicato negli ultimi mesi. Salvo casi eccezionali di librerie mooooolto grandi (siete mai entrati alla Mondadori o alla Feltrinelli di Piazza Duomo a Milano? Ecco, quelle hanno pure le mutande della Bacci!)... dicevo, tranne che in questi casi eccezionali, se io improvvisamente ho voglia di comprare un libro pubblicato qualche anno fa, devo obbligatoriamente farlo on-line.
E perchĆ© io dovrei voler comprare un libro un po' datato? Son fatti miei, come siete impiccioni! VabbĆØ, uno dei motivi potrebbe essere che ho letto un certo libro di un certo autore, ho scoperto che quello stesso autore ha pubblicato anche altro e ho voglia di recuperare. Che faccio? Chiamo l'autore a casa? Ovviamente no, anche perchĆ©, prima di tutto, non ho il suo numero, e poi sarebbe stalking e non ĆØ bello!
E quindi... "Salve, signor Amazon, che potrei avere quel libro lƬ, a casa mia, e anche in fretta? Grazie!".
Ma c'ĆØ di piĆ¹! Spesso in molti paesi non ci sono librerie. Non fate quella faccia, perchĆ© ĆØ proprio cosƬ! Io ho vissuto i primi 34 anni della mia vita in una cittadina di circa 35 mila abitanti con una sola, piccola, libreria. Adesso vivo in Culonia, 1600 abitanti, 25 km di distanza da Cremona: niente librerie qui e solo librerie di catena a Cremona cittĆ . Cosa dovrei fare? 
Gli sconti. Lo so! Lo so che non dovrei neanche farlo questo discorso. PerchĆ© io non sono scema (Bacci muta!) e lo so che un libraio indipendente lo sconto non puĆ² farmelo. Ma voi lo avete capito che il mio investimento annuo in libri sfiora i 1500 euro? Avete idea di quanto quel 15% di sconto su ogni libro mi aiuti, a conti fatti, a non morire di fame? Che poi io morirei pure di fame, ma Consorte e Figlio non sentono ragioni!
E qui mi ricollego anche al fatto di non avere una libreria in loco. Se io al costo del libro devo anche aggiungere quello della benzina che consumo per andare e tornare da Cremona (e son 50 km a fare avanti e 'ndrĆØ), qua rischio il divorzio, l'espulsione, l'abiura da parte della famiglia!
Adesso, io lo so che i librai mi staranno odiando (Enrico, perdoooooonami! Se io avessi te qui, sarei una fedelissima, mi vedresti talmente tanto in giro per la tua libreria da confondermi con l'arredamento!) e so che anche che arriveranno orde di gente che dirƠ che Amazon sfrutta il personale. Tacete! Tacete perchƩ mio marito ci ha lavorato e vi assicuro che ci sono posti ben peggiori in cui trascorrere 8 ore al giorno.
So che questo ĆØ uno di quei discorsi che non avrĆ  mai fine, un po' come la guerra tra libri cartacei e digitali... e il digitale ucciderĆ  il cartaceo... e mamma mia, non si stamperĆ  piĆ¹ nulla... tragedia, al fuoco, rivoluzione! Mi pare che gli anni siano trascorsi e le due realtĆ  convivano pacificamente!
Credo che questo sia, appunto, uno di quei discorsi che non avranno mai fine, perchĆ© ognuno, a modo suo, penserĆ  di aver ragione. Quello che posso dirvi ĆØ che se Amazon ĆØ il male non lo ĆØ solo per i librai, perchĆ© Amazon vende tantissime altre cose e io sono la prima a comprare tantissima altra roba su Amazon.
Quindi, signori miei, amati lettori e meravigliosi librai, credo che ci si debba rassegnare al fatto che Amazon starƠ sempre lƬ, noi continueremo a comprarci, ma voi rimarrete sempre un punto di riferimento per tutti quei lettori che non comprano on-line, che cercano un consiglio, che hanno bisogno di essere indirizzati (e tu, cara nuova commessa Giunti che mi guardi e cerchi di appiopparmi l'ultimo meeeeeraviglioso libro che hai lƬ in cassa... pussa via!).
Che poi, la mia domanda ĆØ una: perchĆ© Amazon deve morire e IBS no?!
Ai posteri l'ardua sentenza!

La Libridinosa

Cosa fai nella vita? Leggo!

40 commenti:

  1. Le poveracce che non hanno librerie vicino che devono fare????
    Beato Amazon e chi lo inventĆ²!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dimmelo tu, visto che rientri in questa categoria!! Potresti smettere di leggere... ok ok, non urlare!

      Elimina
  2. Come in tutto, la parola chiave ĆØ equilibrio. Cooperazione!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In questo caso l'equilibrio ĆØ molto difficile. Leggi il commento della fanciulla quassĆ¹ e capirai il senso della mia risposta!

      Elimina
  3. Un'analisi molto sensata, che condivido.

    RispondiElimina
  4. concordo. io sono sono tra quelle che acquistano ovunque con una sola eccezione, nella mia cittadina - micro - c'ĆØ una sola libreria tra l'altro indipendente che vende prettamente libri per bambini e ragazzi, io la adoro e i libri per le mie figlie li acquisto lĆ , ma va da se che per i miei acquisti appoggio a tutto, amazon, ibs mondadori di Milano (si quella grande) feltrinelli di Milano (anche quella grande) eccetera.
    riguardo la tua ultima domanda, me lo sono chiesta spesso anche io. se trovi la soluzione condividila con me grazie.

    RispondiElimina
  5. Io amo le librerie, tutte! Ma abito lontanina da tutte loro e per avere i libri che voglio mi basta un click e mi arrivano a casa in un giorno. Il gusto non ĆØ lo stesso ma con lo shopping online azzero di colpo il problema dei parcheggi, della ztl, delle distanze che mi dividono dai comunque adorati bookshops.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma poi, vogliamo parlare del corriere stragnocco che mi consegna i libri?!

      Elimina
  6. "Insomma, il libraio vi guarderĆ  come vi guardo io quando mi parlate di Newton Compton!"
    Alla faccia della puzza sotto il naso.
    E poi lanciate frecciatine a chi secondo voi legge "solo gli Adelphi", la coerenza proprio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusami, ma finchƩ non firmi il commento non ti rispondo.

      Elimina
  7. Io non faccio torto a nessuno!compro sia su Amazon che nelle grandi librerie!purtroppo le piccole librerie vanno sempre piu scomparendo ,un po come le edicole!,,šŸ™„šŸ™„šŸ™„

    RispondiElimina
  8. Condivido in pieno la tua analisi e mi permetto di aggiungere un tassello, che arriva dall'esperienza maturata negli ultimi anni. I librai che adesso si presentano come "intellettuali" dovrebbero avere il coraggio di ammettere che leggono e sostengono piccole/medie case editrici solo per interesse economico. SƬ, perchĆ© con la piccola/media casa editrice ĆØ possibile avere un rapporto di vendita diretto, il che significa non passare attraverso il distributore, che detto in parole povere vuol dire avere maggiore sconto. Ed ecco che magicamente gli scaffali, da quando la crisi si ĆØ accentuata, si sono riempiti di piccole realtĆ  che fino a un anno prima non avrebbero mai ordinato durante il giro di promozione. Che stranezza!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo sai che nessun libraio lo ammetterĆ  mai, vero?!

      Elimina
    2. In realtĆ  non ĆØ proprio cosƬ.
      I punti di sconto che una casa editrice media ma di valenza nazionale puĆ² fare nel caso di un rapporto diretto non sono poi cosƬ tanti di piĆ¹ rispetto a quello del grossista. Siamo un po' sopra il 5%, in generale, molto raramente si arriva al 10%. Per un libro nuovo che costa tra i 15 ed i 20 euro il guadagno in piĆ¹ ĆØ relativo.
      Almeno a non essere in grado di piazzare 50 copie, cosa estremamente difficoltosa per le librerie indipendenti, che per la maggior parte sono piccole, e molte dislocate in aree geografiche periferiche rispetto alle grandi cittĆ  dove si puĆ² "osare" a fronte di un pubblico piĆ¹ vasto e cosmopolita.
      Un vantaggio nel rapporto diretto ĆØ, eventualmente, il conto deposito e/o il pagamento piĆ¹ lungo nelle riba
      Enrico

      Elimina
  9. io per non far torti compro sia on line (che per me ĆØ uguarle ad Amazon) che nelle librerie, indipendenti e non.

    RispondiElimina
  10. LallƬ!! Non aprire la porta che c'ĆØ gente coi forconi e le torce lĆ  fuori!! Chiudi!!
    Lo sai, per me Amazon Santo subito!! Che poi, mica ĆØ detto che uno compri solo su Amazon. Io sto allegramente finanziando l'istruzione dei figli del libraio qui vicino. Che poi ĆØ una libreria di catena... quella va bene? Ci posso comprare o urto la sensibilitĆ  di qualcuno? Loro possono guadagnare qualcosa o visto che non sono indipendenti devono fare la fame? PerchĆØ ricordiamo anche che dietro ad un marchio (Amazon, IBS, Feltrinelli e simili) c'ĆØ gente che ci lavora, che ama avere uno stipendio e quasi quasi avere una casa.
    Hai ragione, come tra ebook e cartaceo, si puĆ² scegliere sempre la via di mezzo.
    Brava LallƬ... ma chiudi porta e acchiappa Pedalina che ĆØ curiosa...

    RispondiElimina
  11. Come posso non essere d'accordo?
    Io abito in campagna a dieci minuti dal mare e ovviamente di librerie indipendenti manco a parlarne - abbiamo una Mondadori in uno dei sette Lidi perchĆ© essendo quello forse il piĆ¹ turistico degli altri attira parecchie visite, comprese quelle della sottoscritta che ci entra tutto l'anno. E da un anno e mezzo abbiamo una minuscola Giunti al centro commerciale - secondo tentativo perchĆ© ci avevano giĆ  provato quando avevano appena aperto nei primi anni duemila, ma non era durata molto proprio a causa degli altissimi costi d'affitto del locale.
    Abito tra due cittĆ , una a mezz'ora di macchina e una a quaranta minuti - solo di andata, eh.
    Quando ero piccola e ricordo che cercavo alcuni libri della Junior Gaia, forse allora esistevano delle librerie indipendenti ma ricordo che alla fine finivo per ordinare i libri in cartoleria in paese.
    La cittĆ  a quaranta minuti di macchina ha tutte le grosse catene: IBS+Libraccio e Feltrinelli in centro, Mondadori in una Ipercoop e Giunti nell'altra Ipercoop. E dovrebbe esistere ancora una piccola cartoleria che funge un po' da libreria indipendente in una via del centro, ma dalla vetrina ĆØ alquanto "settoriale".
    Non posso ignorare il fatto che nella Mondadori in cittĆ  accettano la carta Payback con la quale posso accumulare punti - a volte anche extra grazie ai coupon - mentre nella Mondadori qui vicino a casa mia no, quindi non ĆØ raro che io spesso entri solo a fare un giro e nel caso io acquisti quando sono in cittĆ .
    Non posso ignorare la questione sconti e prezzi: a meno che non ci siano gli sconti delle case editrici che valgono anche per le librerie fisiche, paghi sempre e comunque il prezzo di copertina.
    Non posso ignorare il fatto che metĆ  dei libri che leggo li leggo in inglese e quelli li ha Amazon - la Mondadori vicino a casa mia ĆØ ben fornita di libri in lingua essendo situata in un luogo turistico ma, non so se per questione di tasse d'importazione o che altro, quelli costano una vera follia: una volta avevano l'ultimo libro pubblicato di uno dei miei autori preferiti e in libreria costava quasi 17€ (un paperback, sia chiaro) e su Amazon costava poco piĆ¹ di 7€. Non c'era nemmeno da stare a pensarci.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Penso che comunque lo giriamo, questo discorso, ci sarĆ  sempre qualcuno scontento. Facciamocene una ragione: siamo brutte persone!

      Elimina
  12. Da me ci sono tre librerie: la prima, il cui proprietario ĆØ un personaggio fantastico, divertente e sempre gentile, purtroppo sta chiudendo..lui ĆØ in etĆ  di pensione, tant'ĆØ..la seconda ha il proprietario che dire snob ĆØ fargli un complimento... tutte le volte che ci sono entrata sono uscita con un libro, si, ma anche con un nervoso che il libro glielo avrei stampato in faccia... la terza ĆØ lei, la Giunti, e quando posso io vado li..si le commesse sono carine, disponibili, simpatiche e hanno anche sempre degli ottimi suggerimenti se ne dovessi avere bisogno...e poi c'ĆØ amazon, ma anche il Libraccio, e IBS..diciamo che, poichĆØ di lettori siamo in tre, e mio figlio quasi mi sta superando, se non voglio andare fallita e soprattutto non mangiare nĆØ bere nĆØ vestirmi, uso sempre piĆ¹ spesso il Libraccio per l'usato..che poi ĆØ quasi pari al nuovo, eh, e ti arriva comodo comodo a casa..niente ricerca del parcheggio, niente pioggia o neve, niente peso della busta per tornare all'auto..visto che, essendo in tre, usciamo dalla libreria con almeno 3 libri..quindi mi trovi perfettamente d'accordo!!! poi amazon, vende anche altro..e mio marito lo sa bene!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io col Libraccio faccio il processo inverso: vendo lƬ i libri che la mia biblioteca non prende, perchƩ anche qui a casa mia hanno la brutta abitudine di mangiare e vestirsi!

      Elimina
  13. Secondo me, con buona pace dei librai snob, hai esposto la questione nella maniera piĆ¹ onesta e delicata possibile (e io seguo La Libridinosa DA ANNI, perciĆ² caspita se ne ho visti di post belligeranti e di solito per una giustissima causa, aggiungo), poi se si parla della piaga delle cittĆ  senza librerie, non ti dico: io vivo in un paese-quasi-cittĆ  che negli ultimi due anni ha visto nascere i primi due o tre negozi di abbigliamento, ma librerie zero, cioĆØ: la mia unica consolazione ĆØ una Little Free Library, e ho detto tutto!

    Off topic: bisognerĆ  dire all'anonimo di turno che esisterĆ  pure una specie di terza via fra Newton Compton e Adelphi, no? (E lo dico da neofita degli Adelphi).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda chi c’ĆØ...quanto tempo! A me sta cosa degli Adelphi, della Newton e di tutto il resto fa ridere da morire! Dall’alba dei tempi si sa cosa pensi io delle pubblicazioni Newton Compton e della loro gestione riguardo le pubblicazioni. Non ĆØ snobismo, ĆØ una scelta... oltretutto, pubblicano roba che non leggere manco se uscisse con altre Case Editrici!

      Elimina
  14. Quoto tutto quello che hai detto! Io vivo a due passi da Roma ma non ho librerie in paese, giusto qualche cartoleria che te lo ordina con tempi di attesa luuuunghi. Quindi potrei andare a Roma visto che ĆØ piena di librerie, perĆ² anche qui non ĆØ semplice! Dal paesello impiego minimo, se becco tutte le varie coincidenze treno-metro, un'ora e mezza.
    Altro problema: 12 libri in un anno??? Io arrivo, quando va male, a leggerne 15 al MESE! Con i costi medi dei libri al giorno d'oggi, finirei sul lastrico in sei mesi se non approfittassi di sconti, libri usati, mercatini a un euro.
    Amazon ha tutto ciĆ² e mi arriva comodamente a casa in due o tre giorni, con corriere simpatico che sa sempre dove trovarmi.
    I librai indipendenti? Quei pochi che ho conosciuto non sanno neanche la metĆ  di quello che so io sui libri e sugli autori. Ultima perla chiedendo un libro di Clive Barker un commesso mi ha detto: controlla nella letteratura LGBT... Non ho niente contro questo tipo di libri che leggo pure con piacere, ma Barker LGBT?
    Ok credo di aver blaterato abbastanza. Il succo ĆØ viva Amazon!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io capisco che in un Paese in cui si legge pochissimi, 12 libri l’anno siano considerati tanti. Per fortuna, diciamolo, c’ĆØ gente che ne legge e compra moooolti di piĆ¹. Che facciamo? Andiamo a vivere sotto un ponte per comprare libri?

      Elimina
  15. Beata te che riesci a leggere 12 libri al mese, evidentemente hai tempo che ti avanza. PerchĆØ il problema ĆØ tutto qui, il tempo. Quindi non parlare in modo cosƬ dispregiativo degli italiani che leggono "solo" 12 libri all'anno. Grazie.
    P.S.
    Per la cronaca, io ne riesco a leggere tra i 30 ed i 40

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come giĆ  detto a chi ti ha preceduto, se non vi firmate non rispondo.

      Elimina
  16. ChissƠ perchƩ i commenti astiosi sono sempre di sconosciuti che se non hanno il coraggio di firmare le proprie idee significa che sono i primi a non crederle valide.
    C'ĆØ gente che il tempo l'avrebbe anzi de l'ha ma lo usa in modo differente, quella del tempo ĆØ sempre una scusa, la piĆ¹ abusata.
    Per il resto, vivo a Milano, compro prevalentemente in libreria ma anche on line, e AMAZON lo difendo perchƩ dƠ voce al print on demand di editori digitali di gran pregio che altrimenti non offrirebbero il cartaceo dei propri testi e questa e una grande cosa se inneggiamo e ambiamo a una seria bibliodiversitƠ che, soprattutto nelle librerie di catena, non esiste.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Personalmente posso dire che guardo pochissima televisione e, spesso, quando lo faccio sono anche davanti al computer a lavorare al blog (per fortuna, ho un cervello ancora abbastanza arzillo da consentirmi di riuscire a fare due cose contemporaneamente!). Cerco di limitare anche il tempo trascorso sui social, che pare una cavolaia, ma ti volan via delle ore senza che neanche te ne accorga! Ho anche la fortuna, immensa e non smetterĆ² mai di dirlo, di avere un marito che mi supporta e che, in casa, ĆØ di grandissimo aiuto; e un figlio che ĆØ ormai abbastanza grande da non aver bisogno che mammina gli corra dietro. Quindi sƬ, ho tanto tempo libero e lo impiego leggendo, a differenza di chi lo trascorre in giro a polemizzare sulla vita degli altri!

      Elimina
  17. Discorso lungo, complesso, a tratti condivisibile.
    Capisco benissimo perchƩ tu compri online.
    Questo ĆØ un problema che riguarda, se non ricordo male i dati, circa il 60-70% dei comuni d'Italia: non ci sono librerie. Per questo motivo il gruppo Gems ĆØ sempre stato a favore della vendita dei libri dentro i supermercati (Esselunga, Carrefour etc). A conti fatti perĆ², i dati dimostrano che mettere i libri vicino all'acqua e alle buste del caffĆØ non serve, la gente raramente li compra.
    Quanto ad Amazon invece sono molteplici motivi per ĆØ particolarmente osteggiato, e il primo non ĆØ che vende scontato. Il primo ĆØ che non paga le tasse. Per una serie di cavilli, lacciuoli e accordi sembra ai limiti della legalitĆ  questa societĆ  paga pochissime tasse: recentemente ĆØ venuto fuori che Ed Sheeran ne paga molte piĆ¹ tasse di Amazon. Tenuto conto quanto le librerie (per ricollegarsi al tuo discorso) ne pagano, puoi ben capire l’astio.
    IBS non ha facilitazioni fiscali, paga tutte quelle che deve pagare e nessuno Infatti lo contesta.
    Sul fatto che molti librai sono snob non posso dire nulla. Io stesso sono stato accusato di essere snob, privo di empatia, e con spocchia intellettuale in una recensione della mia libreria su facebook.
    Mi viene da pensare che la maggior parte dei librai non siano snob, bensƬ incattiviti. Incattiviti dalle molteplici tasse che devono pagare, quelle stesse tasse che Amazon non paga; incattiviti da un sistema culturale e politico che non favorisce il libro; incattiviti dalla generale decadenza del “sistema editoria”, quello che non solo fa mettere i libri vicino alle casse dell'acqua all'Esselunga ma anche che manda in stampa sempre piĆ¹ titoli (che hanno vita breve sugli scaffali, e che aumentano il corto circuito economico delle rese).
    Se molti librai poi possono sembrare snob ĆØ perchĆ©, all’uscita della novitĆ  editoriali molti titoli di case editrici mainstream si trovano puntualmente vendute con il 15% di sconto sul prezzo di copertina: allora tanto vale fare di necessitĆ  virtĆ¹ e puntare su case editrici minori che non trovi cosƬ scontate al banco frutta dell’Esselunga.
    Ti faccio Infine un paio di appunti.
    Non dico che qualsiasi libraio, ma penso che la stragrande maggioranza sia in grado, se gli chiedi un libro un po' datato, di reperirtelo in breve tempo. Noi, che non siamo dei campioni, il piĆ¹ delle volte ci riusciamo in due o tre giorni. Quanto allo sconto il discorso ĆØ complesso, e senza entrare nel dettaglio economico rilevo che ho notizie di varie librerie indipendenti che fanno una tessera fedeltĆ .
    La avresti anche tu se vivessi qua; assieme ad una poltroncina riservata, tutta per te, tra gli scaffali :)
    Enrico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io il tuo commento lo aspettavo, perchƩ sei il mio punto di riferimento fisso e fedele con un mondo che, purtroppo, non ho modo di conoscere e frequentare come vorrei. E quindi... i libri all'esselunga ho iniziato a comprarli quando ero fresca di trasferimento in Lombardia, ma devo anche riconoscere che l'esselunga di Tradate aveva un reparto libreria a gestione indipendente e, quindi, ben fornito e gestito da una persona competente.
      Ti ringrazio per la tua spiegazione, dettagliata e completa, che sono sicura soddisferƠ la curiositƠ delle mie lettrice (qua sempre tutte femmine siamo!) e, finalmente, abbiamo capito perchƩ Amazon sia il male e Ibs no!
      Io su quella poltroncina, lo sai bene, ci conto! ChissĆ  che un giorno non mi presenti alla porta della libreria e ti faccia compagnia per qualche ora!

      Elimina
  18. Per me ĆØ difficile esprimere un'opinione specifica perchĆ© acquisto poco in toto e sono una grande utente della biblioteca. Amazon lo uso magari per comprare tanto il deumidificatore o l'agenda tal de tali o altro che mi conviene acquistare lƬ. Per lo piĆ¹ oggetti di uso comune per la casa o la persona comunque, anche tecnologici. Ma veramente, per me ĆØ un'azione saltuaria.
    D'istinto ti direi che preferisco una libreria indipendente. Ma da me non ce ne sono, al massimo ci sono quelle di catena a 10 km da casa e, quando raramente ordino, vado sui siti delle librerie che preferisco in base alle mie esigenze. Al massimo compro spesso ebook, soprattutto con sconti e offerte lampo. Sempre che io abbia la prepagata carica.
    Per certi aspetti capisco sia chi ĆØ contro Amazon (o l'online) sia chi ne usufruisce a mani basse per molti motivi. Poi nello specifico, secondo me, uno dovrebbe comprare dove gli ĆØ piĆ¹ semplice, senza puntare troppo il dito. Tutti facciamo qualcosa di "poco etico" anche senza accorgerci dell'errore. Magari sei un cliente assiduo di una libreria indipendente e poi non te ne frega nulla della differenziata ed inquini. Aiuti l'editoria, ma distruggi il pianeta, per fare un esempio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh che su Amazon si compri tanto altro, oltre ai libri, non ĆØ certo un segreto! Io spazio dagli Stabilo alle agende che non trovo qui in Italia, per non parlare di tutto ciĆ² che mio marito, amante del bricolage, ci acquista!
      Per gli ebook mi affido piĆ¹ al servizio di prestito della biblioteca, ma per il semplice fatto che, ultimamente, ho una forma grave di idiosincrasia verso il formato: li leggo solo se strettamente necessario!

      Elimina
  19. Ciao Laura, che putiferio hai scatenato! Ma l'argomento ĆØ molto interessante e di attualitĆ , perchĆ© il discorso Amazon e in generale di acquisti on line su siti che scontanto i prodotti ĆØ molto vario e riguarda, indistintamente, tutti i commercianti. La mia opinione ĆØ la seguente: io cerco di acquistare consapevolmente, il che per me significa spendere i soldi MEGLIO che posso, e non MENO. Il che si traduce in questo: ho la mia libreria di fiducia sotto casa, ĆØ una grande catena (Mondadori) ma ĆØ gestita da una bravissima LIBRAIA, che ĆØ totalmente diverso da essere una COMMESSA che vende libri. Questa ragazza ĆØ un vulcano di energia, mi ha coinvolto in varie iniziative, si sbatte come le uova con la frusta ed il risultato ĆØ che acchiappa un sacco di lettori che ora gravitano intorno a lei e alle sue inziiative come api sul miele. Mi ha fidelizzata, e quindi compro da lei anche quando non organizza niente. Semplicemente ADORO parlare con lei di libri, chiederle consigli, aggirarmi tra gli scaffali che da quando c'ĆØ lei hanno un'anima. SƬ, hanno un'anima anche se vivono dentro la MONDAORRORI. Pago il libro un po' di piĆ¹ rispetto ad Amazon? SƬ, spesso ĆØ cosƬ. Ma alla fine il tempo che passo da Nadia ĆØ un tempo prezioso, solo mio, che per me vale quel 15% di sconto che da lei non avrĆ². E' lo stesso motivo per cui non compro molto nelle grandi catene, non mi piacciono perchĆ© sono disumanizzate. Ad esempio, recentemente ho smesso di comprare da ARCAPLANET, dove trovi prodotti anche per gli GNU da allevamento, dove fanno sconti promozioni etc perchĆ© i commessi sono insopportabilmente inesistenti (tipo che se gli chiedi un consiglio ti guardano alienati)e mi sono rivolta ad un negozietto piccino picciĆ², dove lavora un ragazzo gentilissimo e giovane che si sbatte anche lui una cifra per mandare avanti al sua attivitĆ , offrendo prodotti diversi e sui quali sa tutto. Ti consiglia, ti cambia le scatolette se il tuo gatto non le vuole e ti da altro. Insomma, questo per dire che io di mio prediligo il buon vecchio negozio dietro l'angolo. Tornando al discorso libri, su Amazon acquisto anche io, ovviamente. Acquisto i libri dell'anno scorso, o quelli che non trovo da nessuna altra parte. E poi mi servo regolarmente da LIBRACCIO, dove compro i REMAINDERS (sƬ, io spesso leggo quello che gli altri non comprano) oppure dove faccio incetta di usato (per quei libri che LO VORREI SI MA NON SONO COSI' SICURA QUINDI SPENDO POCO). Tirando le somme, direi che io non faccio torti a nessuno, mi piace acquistare nei negozi dietro l'angolo consigliata da persone che si sbattono, e quello che non trovo in questo modo lo compro su Amazon. Fine del pistolotto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La mia Giunti aveva (e purtroppo devo parlare al passato) una ragazza davvero valida, una di quelle che nel lavoro ci metteva l'anima. Purtroppo per me, ha cambiato lavoro e mi ritrovo ad andare in libreria solo quando sono certa di non trovare la nuova responsabile, che ĆØ una di quelle che i libri vuole venderli e basta: non sa manco di che parlino, eppure cerca sempre di rifilarti qualcosa!
      Per quanto riguarda Libraccio, sono una neofita! Nel senso che ho iniziato a far pulizia delle librerie, eliminando titoli che so per certo che non mi interessa tenere e rivendendoli su Libraccio; il che, ovviamente, mi porta ad avere dei buoni da spenderci. So che passerĆ² per snob, ma io con l'usato ho sempre fatto tanta fatica; sono alla mia prima esperienza, spero di non prendere fregature!

      Elimina
  20. Se ti puĆ² consolare anche io storcevo il naso sui libri usati, fino a che non mi sono fidata di alcuni consigli e ho provato con LIbraccio: mi sono arrivati libri perfetti, intonsi, addirittura profumavano ancora di carta. Qualche fregatura l'ho avuta, tipo i Neri Pozza che hanno copertine delicate e spesso si sporcano, ma in genere si tratta di un usato km zero! Se volessi iniziare, ti consiglierei di acquistare solo romanzi con copertina rigida perchĆ© si rovinano decisamente meno.

    RispondiElimina

INFO PRIVACY

AVVISO: TUTTI I COMMENTI ANONIMI VERRANNO CANCELLATI. Se volete contestare o insultare, abbiate il coraggio di firmarvi!

Avete un'opinione diversa dalla mia? Volete consigliarmi un buon libro? Cercate informazioni? Allora questo ĆØ il posto giusto per voi...Commentate!^^