Recensione 'Nato da nessuna donna' di Franck Bouysse - Neri Pozza

 


NATO DA NESSUNA DONNA || Franck Bouysse || Neri Pozza || 5 novembre 2020 || 268 pagine

Ogni storia ĆØ resa grande dal proprio mistero, soprattutto quando tende al dolore. Di questo ĆØ convinto Gabriel, un giovane curato di campagna, cui viene inaspettatamente affidata un'ardua missione. Un giorno una sconosciuta si affaccia al suo confessionale, bisbigliando la storia di una donna morta in manicomio dopo aver ucciso il proprio figlio. Tra i suoi abiti sono nascosti dei quaderni che il curato dovrĆ  prelevare durante la benedizione del corpo e portare via con sĆ©. Per quanto confuso, Gabriel acconsente alla richiesta della sconosciuta. Il giorno della sepoltura, senza neanche aprirli, afferra i quaderni e li nasconde sotto la tonaca. Tra quelle pagine, scoprirĆ , ĆØ contenuta una storia che non puĆ² andare perduta e non puĆ² essere dimenticata: la storia di Rose... Rose ha quattordici anni e vive con la sua famiglia a Les Landes, una vecchia fattoria, quando suo padre, per colmare i numerosi debiti, decide di venderla a un ricco signore. Ignara, la giovane viene condotta a Les Forges, un imponente castello immerso nella foresta. Nell'antica magione vivono Charles e la sua anziana madre, una vecchia arcigna magra come un chiodo, perennemente avvolta in un lungo abito nero. La moglie di Charles, Marie, malata, trascorre le sue giornate chiusa nella propria stanza, da cui non trapela mai il minimo rumore. Rose dovrebbe occuparsi della casa e della cucina, un lavoro per cui la ragazza ĆØ ben disposta. Charles e sua madre non tardano, perĆ², a svelare il loro vero volto: il volto di un mostro a due teste che non esita a costringere la giovane donna ad accettare il piĆ¹ crudele degli abbandoni.




Non ĆØ semplice parlarvi di un romanzo come questo e non lo ĆØ per molti motivi.
Nato da nessuna donna ĆØ, innanzitutto, una storia priva di linearitĆ  sotto molteplici aspetti: il primo ĆØ sicuramente l'andamento altalenante della narrazione.
Ho faticato molto per entrare in sintonia con questo racconto e con la scrittura stessa di Bouysse, che degna del suo essere francese, ĆØ alquanto elegante ma spesso "fredda".
Inizialmente, la lettura mi ĆØ parsa lenta, quasi statica, anche se qualcosa mi faceva intuire che, presto, Bouysse sarebbe riuscito a stupirmi. E cosƬ ĆØ stato!

Rose ha appena 14 anni quando il padre, per far fronte a vari debiti e alla fame che affligge la sua famiglia, decide di venderla a un ricco signore.
Per Rose sarĆ  l'inizio di una discesa verso gli inferi che culminerĆ  con la rinuncia piĆ¹ grande e dolorosa che possa essere imposta a una donna.
Qui non ĆØ la follia degli altri che mi fa paura, ĆØ di non potermici rifugiare anch'io.
SarĆ  quella di un curato la voce narrante attraverso cui conosceremo Rose e, dalle parole contenute nei suoi diari, faremo nostro il suo dolore.

Bouysse crea una fitta rete di ombre e paure che afferrano il lettore per la gola e instillano in lui un'angoscia crescente, man mano che la narrazione procede.
L'eccellenza dell'autore francese sta nella creazione di una storia cupa, oscura, sordida e nel riuscire a farne quasi poesia.
C'ĆØ, in questo romanzo, il lato piĆ¹ feroce e animalesco dell'essere umano e l'autore lo racconta con grande maestria, in maniera cruda, non velando nulla agli occhi di chi legge, che si troverĆ  a fare i conti col senso di repulsione, con la paura, l'angoscia e l'odio feroce.

Non ĆØ stato facile entrare fra le pieghe di questa storia, ma una volta messo piede a Las Forges ĆØ stato impossibile tornare indietro.

Rose non ĆØ un personaggio indimenticabile; lo ĆØ, perĆ², la sua storia. CiĆ² che le accade, il modo in cui combatte contro il dolore, il velo che cala sui suoi occhi per ottenebrare la sofferenza, la rendono viva e reale e consentono al lettore di allungare la mano per cercare di salvarla, per donare quella carezza materna che le ĆØ stata brutalmente portata via.

ƈ un romanzo ostico quello che Bouysse ci propone, un romanzo che cerca di farsi abbandonare sin dai primi capitoli, che punta al lettore ostinato e tenace, colui che sa andare oltre le apparenze per farsi svelare una storia unica e dolorosa.



Ringrazio la Casa Editrice per avermi fornito una copia del romanzo

La Libridinosa

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1 commento:

  1. Un libro, allora, da leggere assolutamente. Voglio andare oltre le apparenze šŸ˜‰. Grazie

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