26 aprile 2018

Recensione 'La scrittrice del mistero' di Alice Basso - Garzanti

 

Titolo: La scrittrice del mistero || Autore: Alice Basso || Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 26 aprile 2018 || Pagine: 320

Niente può fermarla. Perché scrivere è la sua missione. E solo i libri possono indicarle la strada. Per Vani fare la ghostwriter è il lavoro ideale. Non solo perché così può scrivere nel chiuso della sua casa, in compagnia dei libri e lontano dal resto dell’umanità per la quale non ha una grande simpatia. Ma soprattutto perché può sfruttare al meglio il suo dono di capire al volo le persone, di emulare i loro gesti, di anticipare i loro pensieri, di ricreare perfettamente il loro stile di scrittura. Una empatia innata che il suo datore di lavoro sa come sfruttare al meglio. Lui sa che solo Vani è in grado di mettersi nei panni di uno dei più famosi autori vienti di thriller del mondo. E non importa se le chiede di scrivere una storia che nulla ha a che fare con i padri del genere giallo che lei adora da Dashiell Hammett a Ian Fleming passando per Patricia Highsmith. Vani è comunque la migliore. Tanto che la polizia si è accorta delle sue doti intuitive e le ha chiesto di collaborare. E non con un commissario qualsiasi, bensì Berganza la copia vivente dei protagonisti di Raymond Chandler: impermeabile beige e sigaretta sempre in bocca. Sono mesi ormai che i due fanno indagini a braccetto. Ma tra un interrogatorio e l’altro, tra un colpo di genio di Vani e l’altro qualcosa di più profondo li unisce. E ora non ci sono più scuse, non ci sono più ostacoli: l’amore può trionfare. O in qualunque modo Vani voglia chiamare quei crampi allo stomaco che sente ogni volta che sono insieme. Eppure la vita di una ghostwriter non ha nulla a che fare con un romanzo rosa, l’happy ending va conquistato, agognato, sospirato. Perché il nuovo caso su cui Vani si trova a lavorare è molto più personale di altri: qualcuno minaccia di morte Riccardo, il suo ex fidanzato. Andare oltre il suo astio per aiutarlo è difficile e proteggere la sua nuova relazione lo è ancora di più. Vani sta per scoprire che la mente umana ha abissi oscuri e che può tessere trame più ordite del più bravo degli scrittori.

Trama: 5 || Personaggi: 5 || Stile: 5

20 aprile 2018

Recensione 'Vittoria' di Barbara Fiorio - Feltrinelli


Titolo: Vittoria || Autore: Barbara Fiorio || Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 19 aprile 2018 || Pagine: 224

Vittoria non crede nella spiritualità dei manuali, negli aforismi da calamite e di certo non crede nei cartomanti: molto meglio un piatto di trenette al pesto con un'amica che farsi leggere i tarocchi. Fotografa genovese di quarantasei anni con alle spalle alcune pubblicità di successo, Vittoria è sempre riuscita a navigare tra le difficoltà della vita, sostenuta da un valido bagaglio di buon senso, dall'ironia e dal suo grande amore: Federico. Quando però lui se ne va, lasciandola sola in una casa piena di ricordi, il mondo le crolla addosso. Disorientata e in piena crisi creativa, Vittoria si ritrova al contempo senza compagno, senza lavoro e con l'angoscia di non sapere più cosa le riserva il futuro. A corto di opzioni e di soldi per pagare le crocchette a Sugo, il suo fidato gatto, finirà per fare quello che ha sempre disdegnato e che, suo malgrado, le riesce benissimo: leggere i tarocchi a una pletora di anime gentili che, come lei, hanno il cuore spezzato. Tra la carta dell'Eremita che le ricorda Obi-Wan Kenobi e la Ruota della fortuna che sembra un party lisergico, ritroverà anche la creatività, scattando fotografie ai suoi clienti e arrivando a inventarsi una nuova professione: la fotomanzia. Così, senza rendersene conto, tornerà pian piano ad ascoltare il mondo che la circonda, trovando la forza di rialzarsi, di dare agli altri e di credere in se stessa.

Trama: 5 || Personaggi: 5 || Stile: 5

18 aprile 2018

Flash Blogtour: Tutta la vita che vuoi - Enrico Galiano ... Presentazione e Incipit

Buongiorno lettori!
Come annunciato ieri su Facebook, oggi vi propongo una tappa del Flash Blogtour dedicato al nuovo romanzo di Enrico Galiano, Tutta la vita che vuoi, che potrete trovare in tutte le librerie da giovedì 19 marzo.
Ma prima di presentarvi la sinossi e l'incipit del romanzo, vi spiego come si svolgerà il Blogtour...


Il Flash Blogtour si concentrerà in due soli giorni! Oggi, qui e sugli altri blog partecipanti potrete trovare tutte le tappe relative alla storia e ai suoi personaggi. Domani, invece, Stefania di Due lettrici quasi perfette vi proporrà la sua recensione!

Ma entriamo nel dettaglio!

Mercoledì 18 aprile

- Presentazione e incipit - La Libridinosa
- I personaggi: Filippo - La Biblioteca di Eliza
- I personaggi: Giorgio - Silenzio, sto leggendo
- I personaggi: Clo - La spacciatrice di libri
- I motivi per cui vale la pena vivere - Scheggia tra le pagine
- Intervista/i disagi adolescenziali - La Lettrice sulle nuvole

Giovedì 19 aprile 

Ma c'è anche una sorpresa per voi! Grazie a Garzanti uno di voi avrà la possibilità di portarsi a casa una copia cartacea del romanzo. Per partecipare, dovrete seguire le regole indicate qui sotto e, soprattutto, dovrete commentare tutti i post. Perché il vostro nome sarà inserito nel sorteggio della copia tante volte quanti sono i post da voi commentati (sarà considerato valido un solo commento per ogni post).

Per potervi aggiudicare la copia cartacea in palio, dovrete seguire le seguenti regole:

Essere Lettori Fissi di tutti i blog aderenti: 
La Biblioteca di Eliza 

Mettere Mi Piace alle pagine Facebook dei blog:


Mettere Mi Piace alla pagina Facebook Garzanti Libri e a quella dell’autore Enrico Galiano
Commentare più post possibili!

Avrete tempo per commentare sino alle 20 di domani, giovedì 19 aprile. Il nome del vincitore verrà annunciato venerdì 20 aprile sulle pagine Facebook.
La copia cartacea verrà inviata al vincitore direttamente dalla Casa Editrice.

Tutto chiaro? Se avete domande, scrivetemi pure!
E adesso veniamo al romanzo...

Sinossi

Tre ragazzi. Ventiquattr'ore. Una macchina rubata. Una fuga. Una promessa. Perché ci sono attimi che contengono la forza di una vita intera. Così intensi da sembrare infiniti. È un susseguirsi di quei momenti che Filippo Maria vive il giorno in cui, per la prima volta, riesce a rispondere a tono al professore di fisica che lo umilia da sempre. Appena fuggito da scuola vuole solo raggiungere Giorgio, il suo migliore amico che, immobile di fronte a una chiesa, si chiede perché non sia ancora riuscito a piangere al funerale del fratello. Poco dopo incontrano una ragazza che corre a perdifiato: è Clo. Basta uno scambio di sguardi e i tre si capiscono, si riconoscono, si scelgono. La voglia di vivere e di cambiare che hanno dentro è palpabile, impressa nei loro volti. Si scambiano una promessa: ognuno di loro farà quell'unica fondamentale cosa che, di lì a vent'anni, si pentirebbe di non aver fatto. Anzi, lo faranno insieme: Clo sa come aiutarli. Basta scrivere su un biglietto cosa li renderebbe felici. Lei ne ha uno zaino pieno, di motivi per cui vale la pena vivere: le nuvole quando sembrano panna o l'odore della carta di un libro... Ora spetta a Giorgio e Filippo trovare il loro motivo speciale per cominciare a vivere senza forse, senza dubbi, senza incertezze. Ma non sempre chi ci è accanto è sincero del tutto. Ciò non riesce a condividere con loro la sua più grande speranza per il futuro. Perché a diciassette anni è difficile lasciarsi guardare dentro e credere che esista qualcuno disposto ad ascoltare i segreti che non siamo pronti a rivelare. Per farlo non bisogna temere che la felicità arrivi per davvero e afferrarla.

Incipit

Giorgio De Santis è davanti allo specchio.
Diciassette anni, fra una settimana diciotto. Capelli biondi, occhi castani, carnagione pallida: di quelle che zii e parenti quando lo vedono non gli dicono «Come stai?», ma «Mangi, ogni tanto?». Si guarda e si chiede come sia possibile che lui, il nodo alla cravatta, non abbia mai imparato a farselo.
Dieci con lode nell’ultimo compito di fisica, un minuto e cinquantadue per risolvere il cubo di Rubik, e non riuscire a farsi un cavolo di nodo Windsor. Perché?
«Sei pronto, Giorgio?»
«Arr-arrivo!»
A dire il vero Giorgio adesso si sta chiedendo anche altre cose. Primo, si domanda a che diavolo serva, la cravatta. Cioè: ogni vestito serve a qualcosa. Camicie, pantaloni, giac- che, cappelli, calzini: tutto serve a qualcosa. Persino i polsinihanno la loro utilità. Ma la cravatta?
«Hai fatto? Dai, che tuo padre sta per arrivare!»
«Un att-attimo e ho fi-finito!»
La seconda cosa se la chiede quando gli cade l’occhio sopra un CD che sta lì, sotto lo specchio, sopra una pila di carte, e quello che si chiede, nello specifico, è come faceva, lo sfiga- to di suo fratello, ad andare pazzo per le canzoni di Michael Bolton. Cioè, con tutti i cantanti esistenti sulla faccia della terra, dov’era andato a pescarselo uno così?
Lui avrà anche la balbuzie, ma tra la balbuzie ed essere un fan di Michael Bolton sceglierebbe un milione di volte la bal- buzie.




17 aprile 2018

Recensione 'Sempre d'amore si tratta' di Susanna Casciani - Mondadori


Titolo: Sempre d'amore si tratta || Autore: Susanna Casciani || Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 3 aprile 2018 || Pagine: 163

"Bisogna prendersi cura dei doni come se fossero piccoli fiori selvatici: sbocciano senza il nostro aiuto, ma dobbiamo fare attenzione a non calpestarli, a non maltrattarli." E la piccola Livia di doni ne ha eccome. Come si fa a non accorgersene? Lei è una che quando si muove assomiglia a una nuvola trascinata dal vento, capace di rendere più colorato tutto quello che tocca. È timidissima, parla poco, però sorride a tutti. E poi ama scrivere, perché farlo la fa sentire diversa, nel senso di speciale, come se nelle sue vene al posto del sangue scorressero le parole. È un cuore puro il suo, e fragile, e per questo avrebbe bisogno di essere accudito e protetto. Però si sa, le stelle, le stesse alle quali Livia bambina si rivolge sommessamente tutte le sere, seduta sul terrazzo di casa, molto spesso si fanno gli affari loro e non sempre hanno voglia di guardare giù, di ascoltarci. Infatti, a un certo punto, nella vita di Livia accade qualcosa che le inceppa il cuore. Coll'aggravarsi della depressione della madre, tutto per lei diventa faticoso, difficile. Ragazzina sognatrice e poi giovane donna, Livia cerca comunque di spiccare il volo ma, quasi fosse una farfalla con un'ala di seta e una di piombo, non fa che sbattere da tutte le parti rovinando puntualmente al suolo. Così, caduta dopo caduta, sfinita da un amore - quello per la mamma malata - che si ciba della parte migliore di lei, inizia a non fare più caso alle piccole magie che accadono ogni giorno e finisce per rassegnarsi a lasciare andare tutti i suoi sogni. Quel che non sa è che l'amore è più potente di qualsiasi delusione e sa farsi largo anche tra le macerie di una vita che odora di terra bruciata come la sua. Sempre d'amore si tratta racconta la storia di Livia, dall'infanzia all'età adulta. E lo fa attraverso lo sguardo delle tante persone che, in momenti diversi, ne incrociano la strada, anche solo per poche preziose ore. Tante istantanee capaci di tratteggiare con precisione l'esistenza di una singola persona ma al contempo di raccontare anche un po' di tutti noi, di quanto sia difficile accogliere l'amore nella nostra vita, prendercene cura, proteggerlo e quanto sia spesso più facile, piuttosto, fuggirlo, maltrattarlo o convincersi di poterne fare a meno.

Trama: 5 || Personaggi: 5 || Stile: 5

16 aprile 2018

Recensione 'Fiori sopra l'inferno' di Ilaria Tuti - Longanesi


Titolo: Fiori sopra l'inferno || Autore: Ilaria Tuti || Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 4 gennaio 2018 || Pagine: 366

«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell'orrido che conduce al torrente, tra le pozze d'acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l'esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l'inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni giorno cammino sopra l'inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall'età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l'indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura».

Trama: 5 || Personaggi: 5 || Stile: 5

11 aprile 2018

Lettura a quattr'occhi 'Il metodo del coccodrillo' di Maurizio de Giovanni



LL: Uh si chiacchiera!

E: no, si legge… a quattrocchi...una cosa non mi è chiara: 4+4 o 4 in due? Perchè io senza occhiali non vedo un cavolo.

LL: ah perché io, invece, chiaro e limpido ci vedo!

E: ok, 4+4… sembriamo una Jeep… ma va beh. Spieghiamo? Che qui abbiamo fatto dei cambiamenti…

LL: Lallì, io so che tu di macchine capisci una mazza, ma la Jeep vuole la moltiplicazione, non l’addizione. Comunque, spiega pure a me che non ho capito!

E: uh pignola sei. Va beh. Allora da questo appuntamento facciamo una Lettura a Quattr'occhi travestita.

LL: È carnevale?

E: no, è passata Pasqua. È travestita da Chiacchiera.

LL: che vuoi pezzetto di uovo, Lallì?

E: ho ancora il mio, no grazie. Quindi, dicevo, parleremo di un libro che abbiamo letto entrambe ma invece di fare una solita, noiosa, banale recensione faremo una vera e propria chiacchierata delle nostre. Visto? Noi evolviamo!

LL: sì, come le farfalle! E quindi parliamo di un libro? Figo! E senza divagare, giusto, Lallì?

E: le farfalle evolvono? Massimo mutano. Va beh… divagazioni? Noi? Mai. Vuoi dire te di che libro parleremo?

LL: cetto! Lo dico con tanto orgoglio! Parleremo de “Il metodo del coccodrillo” di Maurizio de Giovanni (col de minuscolo, che lui ci tiene). Che sei felice Annalisa?

E: tu la senti questa sirena? E’ partita quando hai scritto de Giovanni… mah… Va beh, si parliamo di questo bel libro. E diciamo subito che dobbiamo chiedere scusa (te soprattutto) perchè lo abbiamo letto tardi.
LL: Perché, scusa, tu quando lo hai letto?

E: sempre prima di te. Allora, “Il metodo del coccodrillo”, da qui in poi detto Il metodo che a scriverlo sempre tutto facciamo notte, è il primo libro della serie dei Bastardi di Pizzofalcone. Praticamente è un prequel…

LL: senti, cretina, due ore prima di me lo hai letto! Comunque sì, siamo arrivate tardi e ci pentiamo amaramente, ma quanto ci è piaciuto questo libro?

E: tanto! Soprattutto quanto ci è piaciuto Lojacono…

LL: lo amo già! Non ancora quanto Rocco, ma siamo vicini! Lallì, quanto tempo ci hai messo a leggere questo libro?

E: un sabato pomeriggio! Anche meno… praticamente dalle 15 alle 18…

LL: posso dire che non ho fatto pipì per 6 ore pur di non smettere di leggere?

E: oramai lo hai detto. Sarà che io oramai ho la passione per i poliziotti un po’ stropicciati, di quelli incazzati col mondo, ma pure Lojacono oramai l’ho nel cuore…

LL: e pure stavolta Annalisa ha messo la tacca! Anzi, due tacche: una per te e una per me! Comunque sì, hai ragione: Lojacono conquista alle prime righe e io non vedo l’ora di proseguire la serie!

E: e poi anche la Piras… finalmente una donna cazzuta (e con un gran bel nome... Laura, come noi! Tante Laura)!! Ma dimenticavo: Lallì che grado ha Lojacono in polizia?? (ihihihihih)

LL: perché non vai a giocare coi tombini aperti? (Sicura che sia Polizia?)

E: io sì, sono sicura, sei tu che all’epoca avevi chiamato Rocco maresciallo e questa volta Lojacono questore….

LL: io il militare non l’ho fatto, va bene? Per me la divisa della Juve e quella di un carabiniere sono uguali

E: vergogna! Va beh… Parliamo del thriller? Un’ansia! Soprattutto per l’ambientazione per me…

LL: l’ambientazione, la storia, tutto! E poi… ah no, non posso dirlo che faccio spoiler. Però bello! Bello bello! Che l’ho detto bello, Lallì?

E: detto! Certo ora si cambia però, si va a Pizzofalcone, speriamo in bene. Mica per altro, è che abbiamo già comprato tutta la serie in blocco…

LL: TUTTA! Annalisa, visto come siamo brave noi? Tutta comprata, sulla fiducia! Sei orgogliosa di noi? Eh?

E: mi manca solo Souvenir…

LL: Lallì, vivi a Cesenatico. Non c’è un negozio di souvenir lì?

E: che vuoi una conchiglia col paesaggio dentro che cambia colore col brutto tempo? Ok, te la mando!

LL: ma ancora le fanno? Saranno 20 anni che non vengo in vacanza lì e non vi siete evoluti? Comunque se vuoi souvenir di Cremona, ti mando tramezzino di Ugo, io!

E: uh si ci siamo evoluti, prima la conchiglia conteneva pedalò con chiappe al vento, ora ha barchetta del porto canale. Per chi ci hai preso? Per dei barbari?? Uh tramezzino!!! Voglio!!! Uh Lallì... che stiamo divagando?

LL: chi? Noi? Mai! Senti, giusto per non arrivare a sproloquiare pure di washi tape e maglioni, che dici? Consigliamo di comprare il libro? Che poi quel finale, Lallì… io ancora piango. Tu piangi?

E: ma perché ancora qua stanno questi che ci leggono?? Qua state? Non siete andati a comprarlo??? Per tutti i passatelli della Romagna datevi una mossa!!! Che quel finale… colpo al mio cuoricino! Solo Rocco (Schiavone, meglio specificare) potè peggio.

LL: Bacciiiiiiiii, smettila di dormire! Vai a comprare libro… op op! (Annalisa, visto che brave che siamo?!).

E: è vero, Bacci ancora non lo ha letto! Smettila di giocare con Bambi e leggilo!!

LL: ehm… Lallì

E: io

LL: stavolta mi sa che Bacci prende te con la macchina, nasconditi!

E: mi nascondo dietro conchiglia cambia colore?

LL: certo! Perfetto!

E: mimetizzata! Mentre sto qui dietro che facciamo una chiusa degna di questo nome?

LL: ah sì! Buona giornata a tutti voi, soprattutto a chi andrà in libreria a comprare il libro!

E: ciao!!!