11 giugno 2018

Dario di Bordo - Come funzionano blog e blogger?


*in blu i commenti della Bacci*

Prendete una piattaforma che vi fornisca la possibilità di aprire un vostro spazio (detto blog) in maniera gratuita (Blogger e Wordpress rimangono, al momento le più utilizzate). Scegliete un nome che abbia un'assonanza con voi, con la vostra passione e con ciò di cui intendete parlare e, soprattutto, che non esista già e che sia incisivo: insomma, uno di quei nomi che si fissi nella mente di chi, prima o poi, deciderà di seguirvi! Per esempio scegliete un nome come "Libridinosa" e poi dite davanti ad una platea di ventenni che la vostra stanza è sempre aperta, e avete creato...immaginate voi cosa. Create il vostro blog... et voila: siete dei blogger! Ora si dice blogger...
Difficile? Assolutamente no! Come diceva qualcuno "Basta poco, checcevò!"

Adesso, però, entriamo nel dettaglio della questione e limitiamoci a parlare di quello che è il settore che mi compete: i blog che si occupano di libri! Aaaaah, di libri parli! Sappi che con questa rivelazione tre quarti di lettori se ne sono già andati.
Come potrete immaginare, anche questo post nasce sull'onda della diatriba sorta nei giorni scorsi tra una book blogger e una editor/blogger (se non sapete di cosa parlo, qui trovate il video che ha dato il via a tutto 'sto casino).
L'errore più grande di questo video, quello che ha infastidito molti di noi, tanto da farci lanciare addirittura un hashtag (#iostoconiblogger) è che la signora Chiara Berretta Mazzotta ha fatto di tutta l'erba un fascio: tutti i blogger che chiedono o accettano copie omaggio sono dei marchettari. Marchettara a rapporto!

E visto che io marchettara non lo sono mai stata e che bazzico in questo mondo da abbastanza tempo da aver visto cose che voi umani... ho deciso di spiegarvi perché, forse, la signora si è potuta permettere di fare un discorso così generalista! Siete pronti? Mettetevi comodi e prendete i pop-corn! Che, preparo pure per te? Petta che prendo anche da bere. Ok, pronta!

Il "blogger" marchettaro è colui che non chiede una copia (che sia digitale o cartacea) ad un editore, ma la PRETENDE. Non fate quella faccia lì, perché non sto raccontando favole: ci sono blogger che pretendono le copie: scrivono agli addetti stampa delle Case Editrici dicendo che vogliono la copia di quel tale libro. Oppure scrivono agli autori del libro che vogliono e pretendono la copia in cambio di una recensione positiva. Eh già, esistono.
Se, per puro caso, la risposta che ricevono è negativa, questi "blogger" non parleranno mai di quel libro. 
Il Blogger serio, invece, è colui che invia una mail all'ufficio stampa chiedendo, se possibile, una copia del libro che vorrebbe leggere e recensire. Se la risposta che riceve è affermativa, il Blogger serio leggerà quel libro nel momento stesso in cui arriverà tra le sue mani (o sul suo e-reader) e lo recensirà, esprimendo quello che è il suo pensiero, che sia esso positivo o negativo.
Se, come capita spesso, non riceverà nessuna risposta dall'ufficio stampa, il Blogger serio provvederà ad acquistare la copia per conto suo o la prenderà in prestito nella biblioteca della sua città (in questo caso, i Blogger seri ubicati in città del Nord Italia sono un po' più avvantaggiati). 
Altresì, se il Blogger serio riceverà una copia digitale del libro richiesto e, dopo la sua lettura, scopre di avere tra le mani un piccolo capolavoro, correrà ugualmente in libreria perché vuole assolutamente possedere la copia fisica del romanzo tanto amato!
Trovate la differenza tra la prima e la seconda categoria, su!
Poi ci siamo noi che siamo blogger minchione, serie nel rapporto con le Case Editrici, minchione nella vita!

Il "blogger" marchettaro è quello che ACQUISTA followers su Instagram per far vedere alle Case Editrici di essere molto seguito. Che c'entra Instagram, direte voi? La risposta è semplice: anche i social seguono una loro moda e, se fino a qualche anno fa, si puntava molto più sulle pagine Facebook e su Twitter, nell'era delle foto a tutti i costi, è Instagram il social che tira per la maggiore. Quindi, il "blogger" marchettaro acquista followers. Non sapevate che si potesse fare? Visto? Vi apro sempre nuovi orrizonti! Dopo la stanza, pure gli orizzonti... Ci sono apposite app e vari siti che consentono, dietro lauto compenso, di ottenere nuovi followers. Come fare a scoprire chi ha un seguito reale e chi un seguito pagato? Se avete un po' di tempo da perdere, controllare quei profili nati da poco e che hanno già 20 mila e più followers, cliccate sul numero dei followers e vi accorgerete che un buon 80% è composto da arabi, giapponesi, russi e quant'altro. Spiegatemi perché un giapponese che si occupa di fitness dovrebbe seguire me, italiana, che parlo di libri, su! **veniva imbavagliata**
Altro metodo per "sgamare" questi giochetti, è controllare quanti mi piace e quanti commenti abbiano le foto di queste persone. È vero che il cambio di algoritmo di Instagram (tranquilli, non sto dicendo parolacce, se non siete nel giro so che potreste avere questa impressione!)... dicevo, il cambio di algoritmo rende meno visibili le foto; ma se una persona ha 20 mila followers reali, vi assicuro che Instagram le sue foto le piazzerà sempre in cima e se quei 20 mila followers non sono comprati, quelle foto dovranno per forza avere un numero di like e di commenti che giustifichi questi numeri! E invece no, quelle foto non se le fila nessuno (sempre perché al giapponese istruttore di fitness frega poco della copertina di un libro!).
Il Blogger serio, invece, i followers se li suda uno per uno! Ora vai a farti una doccia però, perché puzzi. Come? Impegnandosi a fare delle foto carine, essendo attivo sul profilo, rispondendo ai messaggi che riceve, postando stories interessanti e/o divertenti, seguendo, a sua volta, profili affini al suo! Insomma, nel gergo del nostro mondo: produce contenuti! Siaaaaamoooo bloooggeer, oltre le foto c'è di più!
Qual è la differenza tra il marchettaro e il Blogger serio? Il primo riceve una quantità spropositata di cartacei che, spesso, utilizza per fare dei giveaway che gli portino nuovi followers. Il secondo posta le foto di quando va in libreria a comprare i libri che vuole!

Vi sembro matta, vero? Naaaaaaa Vi sembro una che sputa veleno sugli altri perché, spesso, riceve un due di picche dalle Case Editrici? Ecco, questo no. Mi spiace, ma ho le prove di tutto ciò che vi sto dicendo. Per ovvie ragioni (diciamo che non ho voglia di beccarmi una sfilza di querele, che già così di problemi da risolvere ne ho parecchi) non posso fare qui nomi e cognomi, ma se volete saperne di più, contattatemi in privato e avrete le vostre risposte! Ti piace vivere pericolosamente, eh? Quello che posso fare, però, è dirvi che ci sono persone che proprio a fronte del loro alto seguito su Instagram, ricevono copie cartacee da tutte le maggiori e minori Case Editrici italiane. Persone che poi, sui loro microscopici blog, scrivono "recensioni" che sono composte da 10 righe di trama in cui vi accennano qualcosa del romanzo e due righe (sì, due righe!) in cui vi dicono che il libro è bello e potete andarlo a comprare. Tanti ringraziamenti alla Casa Editrice che ha fornito la copia e cari saluti a tutti!
Altresì, spessissimo queste copie omaggio vengono messe in palio con una sfilza di giveaway-acchiappa-lettori!

Ecco, questa è una persona che fa marchette. Ma di chi è, in fondo, la colpa di tutto ciò? Lei ci ha provato e c'è riuscita (a me fa ugualmente schifo una persona così, ma chi sono io per giudicarla?). Il problema, in questo caso, sono tutti quegli uffici stampa che preferiscono collaborare con una come lei.
Io mi permetto di parlare per me e per quel gruppo di Blogger corrette che davanti a queste cose non solo storce il muso, ma si sente anche presa in giro, sminuita e spesso ha anche voglia di mollare: quello che ci fa andare avanti è l'essere consapevoli di essere oneste! Sempre e comunque!

Il "blogger" marchettaro è quello che ti chiede di iscriverti al suo blog perché lui "ha bisogno di followers per poter chiedere i libri alle Case Editrici". E il blog in questione è aperto da 10 minuti e ha 2 Lettori Fissi (uno dei quali è il "blogger" stesso!). Perché è questo che molti pensano: che basti aprire un blog per poter ricevere libri gratis. 
Il "blogger" marchettaro è quello che raccatta lettori fissi a suon di blogtour e giveaway (ci sono blogger che campano solo con i blogtour, sapete?). E ci sono gruppi Facebook in cui la mafia delle bookblogger decide chi potrà prendere parte ai blogtour, quando andranno organizzati, in che modo e per quali libri. Se non fate parte della mafia, lasciate perdere: non ci sarà modo, per voi, di riuscire ad organizzare qualcosa di carino! Gli amici tienitili stretti ma i nemici ancora di più. - cit. da"Il padrino" -
Ma anche qui, gli uffici stampa, spesso sono senzienti e complici!
Il Blogger serio si è sudato, giorno dopo giorno, ogni singolo Lettore Fisso, limitando i blogtour solo a libri che ha veramente voglia di far conoscere e i giveaway a pochissime e specialissime occasioni!
Cosa ottiene in cambio il Blogger serio? Una beata mazza!! Da baseball?

Il "blogger" marchettaro rivende, spessissimo, i libri che ha ricevuto in omaggio dalle Case Editrici e, spessissimo, lo fa senza neanche averli letti.
Il Blogger serio (e povero!) i libri li tiene tutti, anche a costo di infilarli negli stipetti della cucina, sotto il divano, nei mobili del bagno. Era proprio necessario dare tutte queste informazioni? Sai che Santo ci legge... Un omaggio è un omaggio e non si vende! Se proprio, ma parliamo di limiti estremi, ci ritroviamo con dei libri che non ci sono piaciuti o che ci sono stati inviati senza che noi li richiedessimo e con la minaccia di divorzio da parte di un marito che si è ritrovato a dormire con tre volumi al posto del cuscino, allora, ma solo in quel caso, li doniamo alla biblioteca!

I "blogger" marchettari sono quelli sui cui blog trovate SOLO recensioni positive. Io sono la prima che ammette che, col tempo, ovviamente, ho imparato a filtrare le letture: se, qualche anno fa, mi capitava di incappare in almeno una ventina di libri mediocri se non brutti ogni anno, adesso questa soglia si è notevolmente abbassata! Ma questo non basta per far sì che le letture brutte capitino. Quindi, diffidate assolutamente da quei blog in cui trovate solo recensioni super-positive!
Qual è il tornaconto? Molte Case Editrici chiedono esplicitamente di non pubblicare una recensione nel caso in cui questa sia negativa, pena la fine della collaborazione. Molti "blogger" sanno che, nel caso in cui pubblicheranno una recensione negativa, né l'autore né l'editore avranno alcun interesse a divulgarla, condividendola sui social. Che vuol dire? Che quel post avrà meno visualizzazioni degli altri! Cosa cambia per il "blogger" marchettaro? Che la sua auto-stima ne patirà e lui non potrà sputarsi in faccia guardandosi allo specchio senza farsi più schifo del solito! Ma povera stella!
Il Blogger serio è quello che vi dirà SEMPRE cosa pensa di un libro: che sia stato acquistato da lui, inviato da una Casa Editrice o dallo stesso autore, che sia in formato cartaceo o digitale, il Blogger serio (e capace) saprà sempre spiegarvi perché, dal suo punto di vista, un libro andrebbe o meno letto!

Ecco, queste sono le differenze tra Blogger seri e marchettari. Questi sono i motivi per cui molti di noi si sono tanto risentiti davanti alle parole della signora Berretta Mazzotta. Nessuno pretendeva che la signora facesse un elenco così dettagliato; sarebbe bastato non generalizzare a quel modo, dire due parole in più per far capire all'utente medio che non tutti i blogger sono dei venduti, dei ricattatori, dei falsi... dei marchettari, insomma!
Io spero che questo post, una volta di più, serva a far capire a voi lettori che non è tutto così bello, che gli uffici stampa hanno, come tutti al mondo, le loro preferenze: spesso collaborano con gente che scrive recensioni degne di bambini di scuola elementare, spesso preferiscono intrattenere collaborazioni con qualcuno solo perché c'è un rapporto di amicizia. Ogni volta in cui ci vedrete spacchettare un pacchetto contenente un libro, ricordatevi che per quell'omaggio ci sono dietro almeno 10 rifiuti o mail senza risposta. Che noi siamo gli stessi che comprano tantissimi libri - taaaaaantissiiiimi - e che quello che facciamo lo facciamo per passione, per amore verso i libri e la lettura e perché, infine, quando si ricevono messaggi come quello qui a fianco, pensiamo che, tutto sommato, ne valga ancora la pena!
E queste sono le sole cose che contano!


9 giugno 2018

La chiacchiera - Speciale Marchettari!


LA LIBRIDINOSA: ciao, marchettara!

BACCI: Non ero scialletta? Mò pure marchettara?

LL: Scialletta e marchettara! Sei felice?

B: Una Pasqua proprio. Qualche altro appellativo? Abbonda, tanto qui è tutto gratis

LL: Non parliamo di Pasqua, che ancora aspetto i buoni di quella minchia di Pernigotti. Comunque qua di gratis c’è solo il nostro LAVORO. E stavolta sottolineo la parola lavoro, visto che ci perdiamo ore, sonno e salute!

B: A parte il fatto che LAVORO e GRATIS sono due parole incompatibili nella stessa frase, ma noi che tutto possiamo, abbiamo pure il potere di renderlo reale. Poi su quello che ci perdiamo, io provo a perdermi pure la famiglia, ma li ritrovo sempre qua…

LL: pure tu, eh? Senti, prima di proseguire, mi spieghi che ci fai tu qui al posto di Lallina?

B: Lallina è rinchiusa a Guantanamo e dato che sono stufa di sentirti piangere per la solitudine, sono arrivata a tenerti compagnia. Contenta?

LL: io veramente ridevo, guarda! Vabbè, vuoi spiegare al mondo perché ti ho dato della marchettara? Sia mai si facessero idee strane!

B: qui ci vorrebbe Grazia a fare un bel riassunto, perché si tratta di qualche ora di discussione da ridurre in poche righe e la sintesi non è propriamente il mio forte. Comuuuuuunque, due sere fa si è scatenata una diatriba tra una “guru” del mondo dell’informazione e una blogger, dove la prima sosteneva che chi riceve un libro, sia anche in formato ebook da 0,99 centesimi, per parlarne sul proprio blog, stia sostanzialmente facendo marchette, mentre la seconda sostiene che la questione non stia esattamente in questi termini. Ergo, io che ricevo finanche cartacei, sarei appunto marchettara. Viiiiiistooooo che mi sono dilungata?

LL: Hai ragione, Grazia nei riassunti è imbattibile! Coooooomunque (oggi ci avanzano le vocali, ma stavano in offerta all’esselunga!), io che sono Blogger seria e professionale, prima di scrivere ‘sto post sono andata a riguardarmi il video incriminato e… pettate che mi mordo le mani, altrimenti degenero… Lasciamo perdere il tono usato dalla “guru” (che poi io ci terrei a sottolineare ancora una volta che l’ho sempre seguita e stimata, ma quel video a me le pelotas me le ha fatte girare e pure tanto!). La signora in questione, che si professa blogger, ma ha anche un’agenzia editoriale, parla di debito. Noi riceviamo un libro, quindi siamo in debito. In debito di che? Io sto svolgendo un servizio, che è quello di fornirti un parere su una tua pubblicazione. E come tale tu, Casa Editrice, autore, editor o quello che ti pare, questo servizio devi retribuirmelo. E come vuoi farlo se non con la copia del libro stesso? Non sono in debito con te, tu mi hai “pagata” per un lavoro. Soprassediamo sul fatto che lo stesso servizio se lo metti in mano ad una testata giornalistica o ad un’agenzia pubblicitaria, ti costi ben più che una copia!

B: La signora in questione sostiene anche che per rendere un servizio onesto le Case Editrici dovrebbero fornire pdf o copie staffetta. Ora, secondo lei, noi dovremmo “prostituirci” per una copertina rilegata? Sorvolando sul fatto che spesso a noi vengono dati, appunto, pdf o ebook e che le copie cartacee siano rare come i lama senza saliva… in ogni caso se un blogger è serio e onesto lo è anche con un cartaceo in mano, mentre se è marchettaro nell’animo lo è anche con un pdf. O no?

LL:  Lo stai chiedendo a me? A me? Ti ricordi chi sono io? Ti ricordi chi ho stroncato io? No, perché se vuoi ti rinfresco la memoria, stella! Comunque sì, sta a noi avere un’etica e io ho sempre detto e sempre ribadirò che la mia correttezza va innanzitutto ai miei lettori: mai mi sentirete dire che un libro è bello se mi ha fatto schifo! Indipendentemente dal fatto che questo mi sia stato inviato o meno dall’editore. Vorrei però sottolineare, visto che la signora in questione, durante il dibattito con Glinda ha cercato di ritrattare le sue parole, che la frase nel video è: “Se il regalo è un compenso per scrivere una recensione, quella non è più una recensione ma si chiama MARCHETTA”. Io non so tu, Bacci, ma personalmente mi sento un tantino offesa!

B: un tantinello pure io, anche perché mi pare di svalutarmi un pochetto a vendermi per un ebook. E vogliamo parlare del fatto che, sempre la suddetta signora, sostenga che noi blogger dovremmo essere ricompensati dagli utenti? Ora, voi ditemi (senza insulti, please) se noi mettessimo il ticket di ingresso al blog, come a Venezia, quanti di voi cliccherebbero il tastino? Manco se mostrassimo le gemelle, mi sa...

LL:  io non ti pago per leggerti, anche perché ho le chiavi, entro dalla porta secondaria! Comunque, sperando che la gente non ci stia insultando, sono io la prima che non pagherebbe nessuno di voi per leggere le vostre recensioni, ma mica perché mi facciano schifo, semplicemente perché, citando una signora incontrata all’Università di Savona e che mi fece rimediare una barbina figura: “I blog sono delle stanze” (sì, la mia è aperta, ok?!). Ma la signora si chiede anche come un blogger decida di gestire il suo spazio. Nello specifico: parli solo di libri che ricevi gratis? Non parli dei libri che non ricevi gratis? E come parli di libri brutti che ricevi gratis? (Ora mentre io bestemmio in privato, la Bacci vi risponde!).

B: E come ne dovremmo parlare? Allo stesso identico modo di quelli che non riceviamo gratis! E sorvoliamo sul fatto che dei libri che leggiamo la GRAAAAAAAAN parte li compriamo (Zitta! Non dire quanti ne ho comprati e non ancora letti, ti ricordo che il Santo passa dal blog e legge. Vorrai mica farmi divorziare?)

LL:  OTTANTASEI! Ciao Santo, tutto bene?! No, tranquillo, 86 sono i miei. Che poi, 86 quando li ho contati un mese, nel frattempo mica ho smesso di comprare. Ecco, ciò che vorrei fosse chiaro sempre alla solita signora è che noi compriamo almeno il 95% dei libri che leggiamo. Anzi, mi spiego meglio: vedo libro che voglio, scrivo alla CE che mi risponde picche (quando è così gentile da rispondermi!) e io che faccio? Vado in libreria o su Amazon e lo compro! Ho speso dei soldi, eh, mica ci ho guadagnato! E se ci tiene così tanto ad avere una media, le dico che su 100 libri recensiti in un anno, almeno 85 sono stati acquistati da me o mi sono stati regalati da quelle disgraziate che mi impediscono di comprarli all’urlo di: “VEEEEEETOOOOO”. E giusto per rispondere a tutte le sue domande, le dico anche che se ricevo un libro da una CE e lo trovo brutto, lo dico senza mezzi termini (torni qui martedì mattina, se non si fida!).

B: vorrei aggiungere un’altra cosina, forse due. La prima è che se la cortese Casa Editrice mi regala un ebook di un libro che alla fine mi piace proprio tanto, lo vado a comprare in cartaceo perché ci tengo ad averlo e ammirarlo nella mia libreria. Capito come siamo brave a far le marchette? La seconda è questa: sempre in quel video viene fatta una netta distinzione tra blogger e influencer. Ora, l’inglese io non lo studio da un po’, ma a ricordo “influencer” non è colui che starnutendoti in faccia ti attacca l’influenza, ma è quella persona che con quello che dice o fa ti porta a tenere un determinato comportamento, per esempio io che faccio presente per quali motivi un libro mi è piaciuto potrei (uso il condizionale eh) indurre colui che mi legge ad acquistare il libro in questione. Io rimango comunque una blogger povera e disgraziata, ma questo comportamento indotto, esattamente come si configura?

LL: Etciù! Di base, stando a ciò che dice lei, noi siamo delle persone che hanno bisogno di un’aspirina! Perché, se ci ragioni, se anche solo una persona acquista un libro dopo aver letto una nostra recensione, l’abbiamo comunque influenzata e indotta all’acquisto (serve aspirina, signora?). A me, sarà che sono anziana e antica, il termine influencer fa tanto Ferragni, quindi io continuerò a definirmi blogger. Se poi alla “guru” non sta bene, saran pure cazzi suoi!

B: Tu sei vecchia dentro, ma questo è un altro discorso. E concordo con te che saran cazzi suoi, come sono cazzi nostri cercare di tenere una certa etica e coerenza quando scriviamo di libri, siano essi acquistati o “regalati”. E pur con dispiacere, alle volte, siamo sempre fedeli a noi stesse e ai nostri lettori. Almeno mi pare…

LL: Fedeli nei secoli, Bacci! Come i carabinieri e come Merlino! Ora, se a te non spiace, io avrei un pdf ricevuto da una CE su cui far marchette!

B: Mi sa che è lo stesso sul quale dovrò prostituirmi io. Vabbè che sò anziana, ma deprezzarmi così mi deprime proprio. 
Salutiamo chi ha avuto la pazienza di Giobbe ed è arrivato alla fine, se poi volesse anche dirci cosa ne pensa di questa questione, noi rispondiamo eh.

LL: ecco sì, diteci: pandoro o panettone? Buona giornata a tutti, eh!

B: Cretina o demente? Ciao a tutti!


8 giugno 2018

Recensione 'La bambina falena' di Luca Bertolotti - Fandango Libri


Titolo: La bambina falena || Autore: Luca Bertolotti || Editore: Fandango Libri
Data di pubblicazione: 7 giugno 2018 || Pagine: 319

Greta ha poco più di vent’anni e un buco nero nel proprio passato. Da piccola è apparsa dal niente sulla spiaggia di un paese della riviera spezzina e nessuno ha mai capito bene di chi fosse figlia. L’hanno trovata zuppa e arrabbiata che urlava al mare, poi niente, nessuno l’ha reclamata. Dopo qualche passo falso, ad adottarla e crescerla lontano nell’hinterland milanese è una famiglia con due genitori che sembrano quasi fratelli, ha studiato, mollato gli studi, si è impiegata e ripiegata sui soliti lavori di chi una strada vera e propria non è riuscita a trovarla. Ma ha una sindrome rara, qualcosa che non uccide, ma che ogni giorno le ricorda che c’è un errore nel suo DNA. Un difetto di fabbricazione, se solo sapesse chi l’ha fabbricata. Un autunno, quando le cose sembrano arrivate a uno stallo, torna su quella spiaggia e si mette in cerca del “buco” da dove è spuntata anni prima, si inerpica per una collina e scopre una casa nel bosco, ma oltre le mura di marzapane dietro alla strega può nascondersi l’orco. Questa volta, però, accompagnata nella sua avventura da un italo-tedesco di altrettanta incerta famiglia, non dovrà scappare una seconda volta da sola, ma le toccherà portarsi dietro nella fuga i suoi due fratelli ritrovati, Hansel e Sissi.

Trama: 3 || Personaggi: 2 || Stile: 3

6 giugno 2018

Recensione 'Chiamami col tuo nome' di André Aciman - Guanda


Titolo: Chiamami col tuo nome || Autore: André Aciman || Editore: Guanda
Data di pubblicazione: 8 marzo 2018 || Pagine: 271

Vent'anni fa, un'estate in Riviera, una di quelle estati che segnano la vita per sempre. Elio ha diciassette anni, e per lui sono appena iniziate le vacanze nella splendida villa di famiglia nel Ponente ligure. Figlio di un professore universitario, musicista sensibile, decisamente colto per la sua età, il ragazzo aspetta come ogni anno "l'ospite dell'estate, l'ennesima scocciatura": uno studente in arrivo da New York per lavorare alla sua tesi di post dottorato. Ma Oliver, il giovane americano, conquista tutti con la sua bellezza e i modi disinvolti. Anche Elio ne è irretito. I due condividono, oltre alle origini ebraiche, molte passioni: discutono di film, libri, fanno passeggiate e corse in bici. E tra loro nasce un desiderio inesorabile quanto inatteso, vissuto fino in fondo, dalla sofferenza all'estasi. "Chiamami col tuo nome" è la storia di un paradiso scoperto e già perduto, una meditazione proustiana sul tempo e sul desiderio, una domanda che resta aperta finché Elio e Oliver si ritroveranno un giorno a confessare a se stessi che "questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta".

Trama: 3 || Personaggi: 3 || Stile: 4

4 giugno 2018

Recensione 'Quando eravamo eroi' di Silvio Muccino - La nave di Teseo


Titolo: Quando eravamo eroi || Autore: Silvio Muccino || Editore: La nave di Teseo
Data di pubblicazione: 8 marzo 2018 || Pagine: 236

Alex ha trentaquattro anni e sta per tornare in Italia. Dalla sua casa ad Amsterdam guarda una vecchia foto che lo ritrae adolescente insieme ai quattro amici che allora rappresentavano tutto il suo mondo. Gli stessi che ha abbandonato da un giorno all'altro senza una spiegazione, quindici anni prima. Lui, Melzi, Eva, Torquemada e Rodolfo erano indissolubili, fragili e bellissimi, esseri unici e uniti come alieni precipitati su un pianeta sconosciuto a cui non volevano, non sapevano conformarsi. Poi, qualcosa si è rotto. Ora Alex sta per affrontare il passo più importante della sua vita, ma, prima di chiudere i conti con quel passato e con la causa della sua fuga, ha bisogno di rivederli perché sente di dover confessare loro la verità. Una verità che nel corso di quegli anni lo ha portato ad un punto di non ritorno oltre il quale, di Alex, non resterà più nulla. Per Eva, Alex è stato il grande amore, per Rodolfo il rivale-amico che aveva rubato il cuore della ragazza di cui era innamorato, per Melzi un dio messo su un piedistallo, per Torquemada un enigma da risolvere. Nessuno è mai riuscito a superare il dolore di quell'abbandono che ha alterato il corso delle loro vite. È per questo che, nonostante tutto, decidono di accettare l'invito di Alex a trascorrere tre giorni nella sua casa in campagna - meta e rifugio di tanti momenti passati insieme. Ma quando vi arriveranno, la rivelazione che li attende sarà infinitamente più scioccante di quanto avessero mai potuto immaginare. Sarà solo l'inizio di un weekend fatto di verità e confessioni, pianti e risate. Al loro risveglio, il lunedì mattina, nulla sarà più lo stesso.

Trama: 5 || Personaggi: 5 || Stile: 5

1 giugno 2018

Novità nella Stanza Librosa maggio 2018 + To Be Read giugno 2018

Sto scrivendo questo post in ritardissimo rispetto al solito... nel senso che il post del cosiddetto recap mensile è uno di quelli che io tengo in bozza e aggiorno man mano, sino ad arrivare agli ultimi giorni del mese, quando lo completo e lo programmo. Stavolta, invece, vai a capire perché, non sono riuscita a farlo e adesso sto qua che cerco di radunare le idee e cercare di ricordarmi cosa sia accaduto a maggio!
Di sicuro ho letto tanto, ho comprato parecchi libri, ma, soprattutto, ho visitato la mostra "Harry Potter Exhibition" a Milano (siete andati? Andate!) e ho incontrato Barbara Fiorio, Elisa Impiduglia e, udite udite, quella gran gnocca di Giulia Ciarapica
È stata una giornata stremante (Milano e la sua umidità perenne sono in grado di sfiancare chiunque), ma anche molto divertente!


ARRIVI 


  1. La treccia - Laetitia Colombani acquisto Amazon
  2. Quando eravamo eroi - Silvio Muccino scarico punti Giunti al Punti
  3. Non sarò mai la brava moglie di nessuno - Nadia Busato omaggio SemLibri
  4. La scomparsa di Stephanie Mailer - Joël Dicker acquisto Amazon
  5. Al mattino stringi forte i desideri - Natascha Lusenti acquisto Amazon
  6. L'altra moglie - Kerry Fisher regalo di Lallina
  7. Frammenti di felicità - Anne Øtsby regalo di Lallina
  8. Ritratto di famiglia con errore - Paolo Valentino omaggio SemLibri
  9. Divorare il cielo - Paolo Giordano acquisto Amazon
  10. Volevamo andare lontano - Daniel Speck scarico punti Giunti al Punti
  11. La scrittrice del mistero - Alice Basso omaggio Garzanti
  12. Tutta la vita che vuoi - Enrico Galiano omaggio Garzanti
  13. La donna alla finestra - A. J. Finn scarico punti Giunti al Punti
  14. Una ragazza affidabile - Silena Santoni acquisto Amazon
  15. Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli - Chiara Moscardelli omaggio Giunti
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A maggio ho letto 12 libri per un totale di 3575 pagine

Cliccare sulle foto per leggere le recensioni

 
 
 
  
  
 
recensione il 4 giugno

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Questa era la mia TBR per il mese di maggio

  1. I bastardi di Pizzofalcone - Maurizio de Giovanni [Questa volta leggo]
  2. Un giorno quasi perfetto - Mareike Krügel [collaborazione Unilibro]
  3. Lettere per Victoria - Marcelo Puglia [collaborazione Unilibro]
  4. Anna che sorride alla pioggia - Guido Marangoni [Premio Bancarella]
  5. Nostalgia del sangue - Dario Correnti [Premio Bancarella]
  6. Il nostro tempo nel mondo - Abby Fabiaschi
  7. La bambina nel buio - Antonella Boralevi [collaborazione Baldini + Castoldi]
  8. Al mattino stringi forte i desideri - Natascha Lusenti [collaborazione Garzanti]
  9. Eleanor Oliphant sta benissimo - Gail Honeyman
A cui si sono aggiunti:

  • Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli - Chiara Moscardelli
  • Non sarò mai la brava moglie di nessuno - Nadia Busato
  • Splendida giornata per un funarale - Matteo Poletti
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TO BE READ


Chi è la cretina che ha messo taaaaaaanti libri in wishlist? Ovviamente io (come hanno già detto i miei followers su Instagram!). Ma faccio leva sul fatto che giugno vedrà finalmente la chiusura della scuola e un alleggerimento degli impegni. Inoltre, durante l'estate, forte anche del fatto che ci saranno poche nuove uscite che potrebbero solleticare la mia curiosità, vorrei cercare di smaltire un po' di quei libri che sostano da mesi nella mia mansarda! E quindi, cerchiamo di iniziare bene...

  1. The sinner - Petra Hammsfahr
  2. Nostalgia del sangue - Dario Correnti [Selezione Premio Bancarella]
  3. Una ragazza affidabile - Silena Santoni
  4. Tutta la vita che vuoi - Enrico Galiano [Questa volta leggo...]
  5. Divorare il cielo - Paolo Giordano
  6. La treccia - Laetitia Colombani 
  7. Chiamami col tuo nome - André Aciman
  8. Quando eravamo eroi - Silvio Muccino [già letto, non ho resistito!]
  9. La moglie tra noi - Serah Pekkanen [Anteprima Piemme]
  10. La voce delle cose perdute - Sophie Chen Keller
  11. L'altra moglie - Kerry Fisher
  12. La bambina falena - Luca Bertolotti [Proposta di lettura Fandango Libri]
  13. Lezioni di disegno - Roberta Marasco [Anteprima Fabbri]
Anche per questo mese siamo giunti al termine di questo, come al solito, lungo post. Io aspetto di sapere, come sempre, quali sono i titoli, tra quelli che ho acquisto, letto e di prossima lettura, che vi incuriosiscono di più o che avete letto anche a voi! Buon giugno a tutti e speriamo che faccia freddo!!