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29 luglio 2024

Recensione 'Come l'arancio amaro' di Milena Palminteri - Bompiani


COME L'ARANCIO AMARO
Milena Palminteri
Bompiani
26 giugno 2024
445 pagine


Tre protagoniste straordinarie fronteggiano la sfida più grande: trovare il senso del proprio essere donne in un mondo che vorrebbe scegliere al posto loro.Nardina, dolce e paziente, che sogna di laurearsi ma finisce intrappolata nel ruolo di moglie. Sabedda, selvatica e fiera, che vorrebbe poter decidere il proprio futuro ma è troppo povera per poterlo fare. Carlotta, orgogliosa e determinata, che vorrebbe diventare avvocato in un mondo dove solo i maschi ritengono di poter esercitare la professione. E un segreto, che affonda nella notte in cui i loro destini si sono uniti per sempre.
Tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento, Sabedda, Nardina e Carlotta lottano e amano sullo sfondo di un mondo che cambia, che attraversa il Fascismo e la guerra, che approda alla nuova speranza della ricostruzione. Per ciascuna di loro, la vita ha in serbo prove durissime ma anche la forza di un amore più grande del giudizio degli uomini.
Partendo da una storia vera, Filomena Palminteri esordisce con un romanzo maturo e travolgente, scritto con una lingua ricca di sfumature, popolato di personaggi memorabili per la dolente fierezza con cui abbracciano i propri destini.

22 luglio 2024

Recensione 'Così com'è sempre stato' di Claire Lombardo - Bompiani


COSÌ COM'È SEMPRE STATO
Claire Lombardo
Bompiani
3 luglio 2024
575 pagine


“Non è una cattiva persona, solo che ogni tanto non è brava a essere una persona.” Julia sa da sempre che qualcosa dentro di lei non funziona come dovrebbe, o come gli altri si aspettano: le ragioni stanno in parte nell'infanzia con Anita, la madre dura e distratta che l'ha avuta giovanissima; poi sono venute le scelte dettate dall'impulso e dal dispetto, i vent'anni navigati senza una rotta, tra mille lavori casuali e legami altrettanto casuali. Infine Julia ha incontrato Mark, il solido, sereno, affidabile Mark, che l'ha amata tutta, così com'era. Ha avuto Ben, e ha cominciato subito a chiedersi cos'era quell'amore smisurato e incomprensibile, così forte da farle perdere l'equilibrio, per un essere minuscolo, e la voglia di scivolar via qualche volta è stata più forte di tutto. E poi è successo qualcosa. Qualcosa che le torna alla memoria, vivido come se fosse ieri, quando facendo la spesa per la festa dei sessant'anni di Mark incontra Helen Russo. Helen, la bella signora ricca, elegante, stravagante ma solida che anni prima l'ha accolta nella sua grande casa e le ha fatto posto nella sua vita. Julia si è come innamorata di lei, dell'isola di pace che rappresentava nella sua vita dominata dall'incertezza e dalla placida tirannia di Ben. E ha corso un rischio enorme. La Julia di oggi sembra avere tutto, proprio come Helen anni prima: una bella casa nei sobborghi, un marito che la adora, due figli – dopo Ben, che ora è un giovane uomo, è arrivata Alma, con i suoi alti e bassi da adolescente assertiva. Eppure, eppure. La memoria chiama, impone il confronto a lungo rimandato con Mark, con la madre, con i figli, ma prima di tutto con se stessa. E ancora una volta Julia correrà rischi, perché è così che si fa quando si vuole essere vivi. Dopo il brillante esordio con Mai stati così felici Claire Lombardo si conferma narratrice della famiglia e dell'anima; e racconta con una prosa precisa e illuminata una galleria di personaggi straordinari perché ordinari, colti nei loro slanci e nei difetti, nelle manie e nelle follie, nelle contraddizioni che tutti conosciamo quando ci misuriamo con “quell'enorme dramma senza fine che sono gli altri”.

4 luglio 2024

Recensione 'L'ananas no' di Cristiano Cavina - Bompiani


L'ANANAS NO
Cristiano Cavina
Bompiani
12 giugno 2024
265 pagine


Ogni carattere ha la sua pizza e ogni pizza il suo carattere: questa è una delle poche certezze di Manolo Moretti, ex sovrintendente della polizia penitenziaria e ora pizzaiolo del Gradisca di Galatea a Mare, in Romagna. Moretti ci mette poco a capire se chi ha di fronte è un tipo concreto da Prosciutto e funghi, un esagerato Doppio salame piccante o un raffinato Bufala con basilico. Ma nemmeno il suo principale Vittor Malpezzi - che, ironia della sorte, è un ex pregiudicato - potrà mai convincerlo a preparare una pizza con l'ananas sopra. Nonostante i battibecchi tra Moretti e Malpezzi a proposito di frutta tropicale, le cose in pizzeria procedono a gonfie vele fino a che, proprio la sera in cui la cameriera Channèl, appassionata di true crime, si è presa ferie, succede qualcosa di eccezionale: la morte fa capolino tra i tavolini del Gradisca e i carabinieri devono aprire un'indagine. Nell'aria dolce della Romagna di fine estate, un delitto ci sta proprio come l'ananas sulla pizza: è un corpo estraneo, inquietante, incomprensibile. Ma non è così per tutti: la Channèl, per esempio, è entusiasta di poter finalmente avere a che fare con un vero crimine. E per Moretti, che ha un passato pieno di segreti e una singolare incapacità di tenersi lontano dai guai, potrebbe essere l'occasione per ammettere che quello dietro il forno delle pizze è un nascondiglio da cui deve trovare il coraggio di uscire. L'ananas no è l'atto di nascita di un nuovo detective più che mai improbabile eppure carico della profonda umanità di chi maneggia ogni giorno la pasta di cui noi umani siamo fatti. Con Manolo Moretti, Cavina dà vita a un personaggio, capace di infondere a questo giallo tutta l'autenticità, la malinconia e l'allegria delle nostre estati italiane.

21 marzo 2024

Recensione 'Uvaspina' di Monica Acito - Bompiani


UVASPINA || Monica Acito || Bompiani || 22 febbraio 2023 || 396 pagine


È nato con una voglia sotto l’occhio sinistro, come un pallido frutto incastonato nella pelle: Uvaspina si è abituato presto a essere chiamato con quel nome che lo identifica con la sua macchia. A quasi tutto, del resto, è capace di abituarsi: a suo padre, il notaio Pasquale Riccio, che si vergogna di lui; alla Spaiata, sua madre, che dopo aver incastrato Pasquale Riccio con le sue arti di malafemmina e chiagnazzara non si dà pace di aver perduto il proprio fascino e finge di morire ogni volta che lui esce di casa. Ma soprattutto Uvaspina è abituato a sua sorella Minuccia, abitata fin da bambina da un’energia che tiene in scacco il fratello con le sue esplosioni imprevedibili, le ripicche, la ferocia di chi sa colpire nel punto di massima fragilità, come quando gli dice: “Avevano ragione i compagni tuoi, sei veramente un femminiello.” Eppure, solo Uvaspina conosce l’innesco che rende la sorella uno strummolo, una trottola capace di ferire con la sua punta di metallo vorticante. E solo Minuccia intuisce i sogni di Uvaspina, quando lo strummolo la tiene sveglia e può scrutare i suoi finissimi lineamenti nel sonno. Intorno a loro, Napoli: la città dalle viscere ribollenti, dai quartieri protesi verso il cielo, dai tentacoli immersi in quel mare che la fronteggia e la penetra. È proprio sul confine tra la città e il mare, tra la storia e il mito, che Uvaspina incontra Antonio, il pescatore dagli occhi di colori diversi, che legge libri e non ha paura del sangue, che sa navigare fino a Procida e rimettere al mondo un criaturo che dubita di se stesso. La purezza del loro incontro, però, non potrà nascondersi a lungo nelle grotte di Palazzo Donn’Anna: la città li attira a sé, lo strummolo gira e il suo laccio unirà per sempre i loro destini. Una passione assediata dallo scherno e dallo scuorno. L’ambiguità dell’amore fraterno, la necessità dell’ombra perché ci sia luce. Infine una scrittura, quella della giovane Monica Acito, che sa inserirsi con originalità in una grande tradizione letteraria e, mescolando la forza tellurica del vernacolo alla freschezza di un racconto sulla giovinezza, invoca la fame di felicità che abita ciascuno di noi.

15 marzo 2022

Recensione 'Tutta la stanchezza del mondo' di Enrica Tesio - Bompiani

 

TUTTA LA STANCHEZZA DEL MONDO || Enrica Tesio || Bompiani || 9 febbraio 2022 || 192 pagine

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L’11 febbraio 2013, nel cuore di una serata di ordinario delirio tra figli piccoli, lavoro arretrato e incombenze domestiche, dalla tv arriva una notizia stupefacente: il papa si è dimesso. Non è malato, non è in crisi spirituale, è afflitto dalla patologia del secolo, la stanchezza. In quel momento Enrica Tesio si sente “parte di qualcosa di grande e insieme sola in modo assoluto”. Perché no, noi non possiamo dimetterci. Noi siamo il popolo del multitasking che diventa multistanching. Siamo quelli che in ogni istante libero “scrollano” pagine social per misurare le vite degli altri, quelli che riempiono di impegni il tempo dei figli per il terrore di non stimolarli abbastanza, quelli che di giorno si portano il computer in salotto per lavorare e la sera in camera da letto per guardare una serie ma intanto rispondere all’ultima mail... quelli che, per riposarsi, si devono concentrare. Con il suo sguardo acuto e pieno di humour Enrica Tesio ci apre un diario privato di fatiche collettive, dodici per la precisione, come quelle di Ercole. Con un’unica raccomandazione: stasera, quando tornate a casa, date una carezza a un adulto stanco e ditegli “questa è la carezza dell’ex papa”.

9 novembre 2021

Recensione 'La metà scomparsa' di Brit Bennett - Bompiani


LA METÀ SCOMPARSA || Brit Bennett || Bompiani || 1 settembre 2021 || 393 pagine

Mallard, Louisiana, è il paese dove si è riunita una comunità di neri dalla pelle chiara, “che non sarebbero mai stati accettati come bianchi ma rifiutavano di farsi trattare come neri”. In un posto così non passa inosservato il ritorno di Desiree Vignes e della piccola June, la sua bimba, che ha la pelle nerissima. Anni prima Desiree era fuggita da Mallard e da un terribile ricordo, la morte del padre massacrato da un gruppo di bianchi: ma ora per lei il paese rappresenta la salvezza, il luogo invisibile in cui sottrarsi a un marito violento. Desiree, però, non era fuggita da sola ma insieme a Stella, l'inseparabile gemella identica a lei. Non sapevano ancora, le due sorelle, che a New Orleans la sorte le avrebbe divise e Stella sarebbe a sua volta scomparsa. Passano gli anni, June cresce e giunge anche per lei il momento di lasciare Mallard. In California, dove è arrivata per studiare medicina, incontra un ragazzo che una volta si chiamava Therese e una giovane attrice dagli occhi viola: grazie a loro scoprirà il segreto di Stella e, forse, potrà ricucire due destini separati dal razzismo e da un sogno di libertà. Quanto siamo liberi di diventare ciò che davvero siamo rispetto al destino che altri - la famiglia, la comunità - hanno scelto per noi? Brit Bennett mette in scena l'avventura di chi abbraccia le proprie radici e di chi transita verso nuove identità, razziali e di genere, e con questo romanzo ci offre una grande occasione per interrogarci sul mondo che vogliamo, per aprire gli occhi sullo spirito dei tempi.

31 marzo 2021

Recensione 'Casa Lampedusa' di Steven Price - Bompiani


CASA LAMPEDUSA || Steven Price || Bompiani || 14 ottobre 2020 || 299 pagine

Ogni uomo, per quanto insignificante, dovrebbe lasciare qualche cronaca del tempo trascorso su questa terra. Le parole di Stendhal echeggiano nella mente dell’uomo di mezza età che fa una sosta pensosa in chiesa prima di avviarsi all’incontro con il cugino, Lucio Piccolo, al Caffè Mazzara, luogo consueto di conversazioni appassionate sulla letteratura. Siamo a Palermo, una mattina di gennaio del 1955, e l’uomo di mezza età, a cui è appena stata diagnosticata una malattia senza ritorno, è Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Una vita di studi e scritture, e non ha creato nulla. Non ancora. Parte da qui, da questo nodo di slanci e frustrazioni, il racconto intimo e dolente degli ultimi anni di un grande scrittore dediti alla stesura sempre più urgente di un solo capolavoro, "Il Gattopardo", punteggiati da infruttuosi tentativi di pubblicazione e rasserenati dagli affetti - l’adorata moglie Licy, il cugino Gioacchino - prima della resa di fronte all’ineluttabile.


9 marzo 2021

Recensione 'Giudei' di Gaia Servadio - Bompiani

 


GIUDEI || Gaia Servadio || Bompiani || 3 febbraio 2021 || 352 pagine

Febbraio 1903. Aaron e Samuele, cugini e amici, vagabondano in calesse per la Lucchesia. Il loro idolo si chiama Giacomo Puccini; Samuele è un impresario musicalteatrale; Aaron un fresco ingegnere. Ed è proprio in Puccini, sotto l’Isotta Fraschini che gli si è ribaltata addosso durante un’allegra fuga con l’amante di turno, che s’imbattono; sono loro a dare l’allarme. Cose che potevano succedere nell’Italia di allora. Aaron si sposerà con Rebecca (matrimonio combinato); tra discussioni su Verdi, Wagner e Puccini due modi di essere ebrei – i borghesi di Torino, irrimediabilmente marroni; gli agiati provinciali marchigiani – s’incrociano. Zia Ester e il soprano Drusilla, la casa delle Torrette col suo giardino, la piccola Giovanna e la sua mamma putativa Sara, l’artistico Elia, Miriam che amava i libri, l’affettuosa Kate e il suo Cielo; una guerra e poi l’altra, e in mezzo le leggi razziali, nuove famiglie, nuovi bambini, il fronte, la fuga, le perdite. Reinventarsi una vita, ritrovarsi; e poi il mondo nuovo, il mito degli Stati Uniti e quello di Israele, la ricostruzione, il boom, gli anni del terrorismo. Un secolo narrato da tanti diversi punti di vista, da tante voci che non fanno mai un coro, attraverso la storia di due famiglie ebree.

18 gennaio 2019

[Questa volta leggo...] Recensione 'Tipi non comuni' di Tom Hanks - Bompiani

Eccoci qui! Per me è (quasi sicuramente) l'ultimo appuntamento con questa rubrica. Avevo già fatto un passo indietro abbandonandone l'organizzazione; adesso mi trovo al punto di doverne lasciare anche la partecipazione. I motivi, che le mie compagne di avventura già conoscono bene, sono molteplici, ma quelli principali, che mi hanno portata a prendere questa decisione sono due: innanzitutto, per quanto io sia una donnina precisa e iper-organizzata, faccio davvero tanta fatica a decidere cosa leggere e quando leggerlo con quasi due mesi di anticipo. Spesso mi è capitato di scegliere un libro che si adattasse all'argomento e una data per recensirlo, per poi ritrovarmi con qualche invio da parte di una CE che, ovviamente, aveva precedenza assoluta. 
Il secondo motivo che mi ha portata a questa decisione, sono i commenti: non è una novità che io abbia fatto molta fatica a commentare alcune recensioni, per il semplice fatto che si trattava di libri che mai faranno parte della mia vita di lettrice. Non sono mai stata una di quelle blogger fissate col commento: se mi lasciate un vostro pensiero mi fa piacere; in caso contrario, dormo comunque serena! Sentirmi obbligata a commentare e sapere che, dall'altra parte, accadeva la stessa cosa, mi ha portata più volte a sbuffare e passare a leggere solo perché ero costretta a farlo.
Quindi, ringrazio tutte voi che, in questi mesi, avete sopportato i miei commenti "copia e incolla" e vi chiedo scusa, ma davvero non sono mai riuscita a leggere più di qualche riga di tutte le recensioni di quei romanzi che, ai miei occhi, sono sì dei "copia e incolla"!!
Ma, ovviamente, il mio ringraziamento più grande va a Chiara e Dolci, ideatrici di questa rubrica, che mi hanno accolta e sopportata! È stato bello collaborare con voi!

E visto che per questo mese di gennaio l'argomento è

un autore di cui non ho mai letto nulla

la mia scelta è ricaduta sulla raccolta di racconti firmata da Tom Hanks


Titolo: Tipi non comuni || Autore: Tom Hanks || Editore: Bompiani
Data di pubblicazione: 15 novembre 2017 || Pagine: 381

Che cos'hanno in comune un immigrato bulgaro smarrito tra le mille luci di New York, un magnate del futuro che s'innamora perdutamente di una signora in verde del 1939, una neodivorziata disillusa che prende le misure del nuovo vicino troppo interessante per essere vero, un bambino sballottato tra mamma e papà, un giovane attore in overdose promozionale? La colonna sonora delle loro storie: il ticchettio obsoleto e affascinante di una macchina per scrivere. Tom Hanks, che è un grande appassionato e collezionista di questi dinosauri della tecnologia, dedica loro diciassette racconti, tutti diversi, tutti in bilico tra passato e presente, tra realtà e illusione. Che ve ne sembra dell'America? E' la domanda che serpeggia come un basso continuo sotto queste piccole storie di amarezza e ambizione, fatica e desiderio. Con qualche esplosione di pura comicità.


22 novembre 2018

[Bookswiffer...] 'Il miniaturista' di Jessie Burton - Bompiani

Se mi seguite su Facebook, saprete certamente che la mia (fintamente) geniale mente ha deciso che era ora di leggere quei libri che sostano nella mia libreria da tempo immemore! Per rendere il tutto più divertente, ho coinvolto La Biblioteca di Eliza e la Bacci di Due lettrici quasi perfette (insomma, le Ciambelle!). Visto che tutte e tre abbiamo la buonissima abitudine di acquistare libri su libri e poi non leggerli perché subentra sempre qualcosa di più recente, abbiamo pensato bene di darci una mano. Come? Semplice! Ognuna di noi, ogni mese, sceglierà 5 libri tra quelli che da più tempo sostano nella propria libreria e le altre due non dovranno far altro che pescare nella cinquina il libro da spolverare!
Questa è la cinquina di libri che ho proposto alle Ciambelle...


E il libro che la Bacci ha scelto per me è...


Titolo: Il miniaturista || Autore: Jessie Burton || Editore: Bompiani
Data di pubblicazione: 3 luglio 2014 || Pagine: 464

In un giorno d'autunno del 1686, la diciottenne Petronella Oortman - Nella-fra-le-nuvole è il soprannome datole da sua mamma - bussa alla porta di una casa nel quartiere più benestante di Amsterdam. È arrivata dalla campagna con il suo pappagallo Peebo per iniziare una nuova vita come moglie dell'illustre mercante Johannes Brandt. Ma l'accoglienza è tutt'altra da quella che Nella si attende: invece del consorte, trova la sua indisponente sorella, Marin Brandt, e anche quando Johannes torna da uno dei suoi viaggi, evita accuratamente di dormire con Nella, e anche solo di sfiorarla. L'unica attenzione che le riserva è uno strano dono, la miniatura della loro casa e l'invito ad arredarla. Sembra una beffa. Eppure Nella non si perde d'animo e si rivolge all'unico miniaturista che trova ad Amsterdam, una enigmatica figura che sembra sfuggirle continuamente, anche se tra loro inizia un dialogo sempre più fitto, senza parole, ma attraverso piccoli, straordinari manufatti che raccontano i misteri di casa Brandt. Amore e tradimento, rancori e ossessioni, sesso e sete di ricchezza s'incontrano tra i canali di Amsterdam e in questo folgorante romanzo d'esordio.

19 novembre 2018

Recensione 'Il sogno della macchina da cucire' di Bianca Pitzorno - Bompiani


Titolo: Il sogno della macchina da cucire || Autore: Bianca Pitzorno || Editore: Bompiani
Data di pubblicazione: 26 settembre 2018 || Pagine: 240

C'è stato un tempo in cui non esistevano le boutique di prêt-à-porter e tantomeno le grandi catene di moda a basso prezzo, e ogni famiglia che ne avesse la possibilità faceva cucire abiti e biancheria da una sarta: a lei era spesso dedicata una stanza della casa, nella quale si prendevano misure, si imbastivano orli, si disegnavano modelli ma soprattutto - nel silenzio del cucito - si sussurravano segreti e speranze. A narrarci la storia di questo romanzo è proprio una sartina a giornata nata a fine Ottocento, una ragazza di umilissime origini che apprende da sola a leggere e ama le opere di Puccini ma più di tutto sogna di avere una macchina da cucire: prodigiosa invenzione capace di garantire l'autonomia economica a chi la possiede, lucente simbolo di progresso e libertà. Cucendo, la sartina ascolta le storie di chi la circonda e impara a conoscere donne molto diverse: la marchesina Ester, che va a cavallo e studia la meccanica e il greco antico; miss Lily Rose, giornalista americana che nel corsetto nasconde segreti; le sorelle Provera con i loro scandalosi tessuti parigini; donna Licinia Delsorbo, centenaria decisa a tutto per difendere la purezza del suo sangue; Assuntina, la bimba selvatica... Pur in questa società rigidamente divisa per classe e censo, anche per la sartina giungerà il momento di uscire dall'ombra e farsi strada nel mondo, con la sola forza dell'intelligenza e delle sue sapienti mani. Bianca Pitzorno dà vita in queste pagine a una storia che ha il sapore dei feuilleton amati dalla sua protagonista, ma al tempo stesso è percorsa da uno sguardo modernissimo. Narrare della sartina di allora significa parlare delle donne di oggi e dei grandi sogni che per tutte dovrebbero diventare invece diritti: alla libertà, al lavoro, alla felicità.


18 settembre 2018

[Questa volta leggo...] Recensione 'Dove c'è fumo' di Simon Beckett - Bompiani

Dopo la pausa estiva, torna Questa volta leggo, la rubrica ideata da La lettrice sulle nuvoleLe mie ossessioni librose e me.
L'argomento scelto per le nostre letture di questo mese è...

Un libro non ambientato in Italia

E io ho deciso di andare a Londra e leggere "Dove c'è fumo" di Simon Beckett!


Titolo: Dove c'è fumo || Autore: Simon Beckett || Editore: Bompiani
Data di pubblicazione: 18 luglio 2018 || Pagine: 400

La stanza è immersa in un buio irreale, sembra di camminare nell'inchiostro. Kate cerca di farsi strada a tentoni tra mobili sconosciuti. Non c'è tempo per fuggire. Poi un lampo di dolore, e sangue. Kate Powell è una donna di successo sulla trentina, indipendente, poco incline ai compromessi. Eppure sente che il tempo scorre inesorabile e la vita le appare sempre più vuota, priva di significato. Vuole un figlio, ma è rimasta scottata troppe volte da relazioni inconcludenti e non riesce più a fidarsi. Così decide di ricorrere all'inseminazione artificiale e scegliere il donatore pubblicando un annuncio: a rispondere è Alex Turner, psicologo affascinante e riservato. Il candidato ideale. Se non fosse che l'apparenza inganna.

20 dicembre 2017

Recensione 'Dodici ricordi e un segreto' di Enrica Tesio - Bompiani


"Vuoi essere l'addetta al ricordo, bambina mia?" Attilio, il nonno che è stato per lei un padre, fa ad Aura questa richiesta sconcertante: non assistere alla malattia che divorerà la mia mente, ricordami nel pieno della vita. Aura è una ragazza speciale, ha il nistagmo - disturbo che fa muovere le pupille incessantemente e che le è valso il soprannome di Signorina Occhipazzi - e davvero il suo sguardo è sempre rivolto a qualcosa di diverso da quello che vedono gli altri, come alla ricerca di un dettaglio che eternamente le sfugge. Ma proprio per questo Aura è coraggiosa, sa stare sola, sa che gli uomini spesso guardano solo la superficie delle cose: così accetta la sfida e parte per un paese lontano. Quando però, al suo ritorno, scopre che Attilio è stato di parola e si è recluso in una casa di riposo, Aura capisce di non voler rispettare il patto e comincia a cercare il nonno ovunque: nei messaggi che lui ha seminato dietro di sé come sassolini bianchi nel bosco, nella memoria di chi gli ha voluto bene, nei propri ricordi e in quelli di sua madre Isabella, inadeguata all'amore eppure caparbiamente ostinata a cercarlo, sempre troppo "leggera" ma forse per questo capace di rialzarsi quando cade. È così che Aura raccoglie frammenti dell'esistenza del nonno ma anche di quelle dei molti personaggi che popolano il romanzo: "cocci" di vite autentiche, spesso dolenti, irrisolte ma capaci di incastrarsi le une con le altre in maniera sorprendente.

Titolo: Dodici ricordi e un segreto
Autore: Enrica Tesio
Editore: Bompiani
Data di pubblicazione: 11 ottobre 2017
Pagine: 272

Trama: 5  Personaggi: 5  Stile: 5 

20 novembre 2017

Recensione 'La verità sul caso Harry Quebert' di Joel Dicker - Bompiani

Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d'America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan. Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell'oceano. Convinto dell'innocenza di Harry Quebert, Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus, dopo oltre trent'anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo.


Titolo: La verità sul caso Harry Quebert
Autore: Joël Dicker
Editore: Bompiani
Data di pubblicazione: 22 maggio 2013
Pagine: 775

Trama: 4  Personaggi: 3  Stile: 5 

11 novembre 2017

Recensione 'Girl in snow' di Dayna Kukafka - Bompiani

Un parco giochi qualsiasi in una cittadina qualsiasi. La neve è caduta avvolgendo tutto in un silenzio ovattato: le case, le strade, i giochi, il corpo senza vita di Lucinda Hayes. Le indagini a Broomsville rivoltano pietre: sotto la superficie immacolata di una piccola comunità si nasconde un brulicare di segreti e bugie destinati a venire alla luce. Per Cameron, sensibile e bizzarro, Lucinda era la luce del sole. Per Jade era la ragazza perfetta che, forse suo malgrado, le aveva portato via tutto. Per Russ è un penoso caso da risolvere al più presto. Ma Russ è legato a Cameron, e questo non fa che offuscare il suo giudizio. Ciascuno ha le sue ragioni per voler scoprire la verità. Che non può essere una sola.



Titolo: Girl in snow
Autore: Dayna Kukafka
Editore: Bompiani
Data di pubblicazione: 2 novembre 2017
Pagine: 336

Trama: 1  Personaggi: 1  Stile: 1 


9 aprile 2016

Recensione 'Central Park' di Guillame Musso - Bompiani

New York. Otto del mattino.
Alice, una giovane poliziotta di Parigi, e Gabriel, pianista jazz americano, si svegliano ammanettati tra loro su una panchina di Central Park. Non si conoscono e non ricordano nulla del loro incontro. La sera prima, Alice era a una festa sugli Champs-elysées con i suoi amici, mentre Gabriel era in un pub di Dublino a suonare. Impossibile? Eppure... Dopo lo stupore iniziale le domande sono inevitabili: come sono finiti in una situazione simile? Da dove arriva il sangue di cui è macchiata la camicetta di Alice? Perché dalla sua pistola manca un proiettile? Per capire cosa sta succedendo e riannodare i fili delle loro vite, Alice e Gabriel non posso fare altro che agire in coppia. La verità che scopriranno finirà per sconvolgere le loro vite. Un thriller magistrale - oltre un milione di copie vendute in Francia - che conquista il lettore sin dalla prima scena e lo avvolge in una spirale implacabile.

TITOLO: Central Park
AUTORE: Guillame Musso
TITOLO ORIGINALE: Central Park
TRADUZIONE A CURA DI: Sergio Arecco
EDITORE: Bompiani
DATA DI PUBBLICAZIONE: 17 settembre 2015
PAGINE: 304
PREZZO: 18.00 €
E-BOOK: 7.99 €

TRAMA: 3  PERSONAGGI: 2  STILE: 4  COPERTINA: 2

9 ottobre 2014

Recensione 'Ballando ad Auschwitz' di Paul Glaser


SINOSSI
Cresciuto in una devota famiglia cattolica nei Paesi Bassi, Paul Glaser, già adulto, scopre di avere origini ebraiche. Turbato da questa rivelazione casuale, Paul cerca di capire cosa è successo alla sua famiglia durante la Seconda Guerra Mondiale, il motivo di un silenzio così lungo sulla propria identità, e il motivo della misteriosa frattura fra suo padre e Rosie, zia di Paul. Rosie Glaser, ebrea non praticante, è una donna magnetica, sensuale, esuberante, astuta, innamorata del ballo che neppure quando i nazisti prendono il potere si spaventa, e anzi apre una scuola di ballo nell'attico dei suoi genitori, naturalmente illegale. Tradita dagli uomini di cui si fidava, arrestata dalle SS, finisce ad Auschwitz. Nel campo di concentramento è determinata a sopravvivere, utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione, anche la sua passione per il ballo, anche la sua capacità seduttiva, messa a dura prova negli stenti cui è costretta. Delle milleduecento persone che sono arrivate con lei ad Auschwitz, solo otto sono sopravvissute. E tra loro c'è Rosie. Tante Roosje
Illustrato da una ricca selezione di foto, Ballando ad Auschwitz è insieme la cronaca di un'indagine e di una scoperta che cambiano la vita di un uomo, Paul Glaser; e anche il ritratto di una donna straordinaria, segnata dall' amore, dal tradimento e dal coraggio.
TITOLO: Ballando ad Auschwitz
TITOLO ORIGINALE:
Tante Roosje
AUTORE: Paul Glaser
TRADUZIONE A CURA DI:
EDITORE:
Bompiani
DATA DI PUBBLICAZIONE: 15 gennaio 2014
PAGINE: 320
CODICE ISBN: 9788845275579
PREZZO: 18.00 €
E-BOOK: 10.99 €
TRAMA 6
PERSONAGGI 5
STILE 5
INCIPIT 5
FINALE 5
COPERTINA 7
3 stelle


Probabilmente ha ragione Daniela quando dice che il mercato – Auschwitz è saturo. Probabilmente ho letto talmente tante storie su Auschwitz, che ormai non c'è quasi più nulla che possa tenere desta la mia attenzione. Fatto sta che questo libro in particolare, che, dalla sinossi, sembrava un po' meno scontato, si è rivelato talmente noioso che, spesso, durante la lettura, ho faticato per rimanere sveglia. Al punto che, per leggere 300 pagine ho impiegato 5 giorni!
Il libro si divide in due parti: nella prima, l'autore, Paul Glaser, ci racconta di come ha scoperto le sue origini ebraiche e di come abbia riallacciato i rapporti la famiglia di suo padre, persone di cui, spesso, ignorava l'esistenza stessa. Contemporaneamente, ci viene narrata la storia di Rosie, zia di Paul, che fu deportata ad Auschwitz.
Rosie è sempre stata una ragazza allegra, socievole, un po' ribelle un po' anticonformista.
A diciannove anni, litiga con i genitori e va a vivere col suo fidanzato. Quando lui muore, sposa un insegnante di ballo con cui apre una scuola di danza. Quando divorzia da lui, torna a casa dei genitori, ma, nonostante il padre venga deportato in un campo di lavoro, nonostante per gli ebrei entrino in vigore divieti e restrizioni, lei si ostina a voler portare avanti il suo stile di vita, al punto che sia lei che la madre verranno arrestate e deportate.
E proprio questo è il motivo per cui lei e suo fratello John, padre di Paul, non avranno più alcun tipo di rapporto: John l'ha sempre ritenuta responsabile dell' arresto della madre.
Personalmente, ho trovato il personaggio di Rose particolarmente irritante: passa da un uomo all' altro come se nulla fosse, si ostina a ribellarsi alle regole che il regime nazista impone agli ebrei.
E qui c'è da aprire una parentesi: è abominevole ciò a cui è stato sottoposto il popolo ebreo. Non c'è nulla che possa, anche in minima parte, giustificare le privazioni, le torture e le morti di un intero popolo.
Il punto, in questa storia, è un altro: Rose decide di non cucire la stella di David sui suoi abiti, di aprire una scuola di ballo clandestina, di usare dei documenti falsi per poter condurre lo stile di vita che ritiene le sia consono. E se questo, da una parte risulta ammirevole, se la sua voglia di vivere e di non piegarsi ad un regime totalitario può suscitare la stima del lettore, dall'altra non si può fare a meno di pensare che, se Rose avesse anche minimamente ceduto, lei e la madre, probabilmente, non sarebbero mai state arrestate e deportare.
Una persona è libera finché non lede la libertà altrui
E mentre la madre morirà in un campo di concentramento, in quegli stessi compi, Rosie, forte della sua giovinezza, della sua bellezza e delle sue capacità lavorative, riuscirà a sopravvivere, concedendosi a più di un soldato tedesco.
Più volte, durante la lettura, mi sono ritrovata a disprezzare questa donna e il suo modo di fare. E, a lettura conclusa, non ho potuto far altro che dar ragione al fratello: la madre è morta perché lei ha deciso di non obbedire.
Detto questo, il libro è veramente lento : non è altro che una sequela di racconti di Rosie e di quanto fosse bella, intelligente, elegante, di quanto le piacesse ballare e vivere... Bocciato!
TEMPO DI LETTURA: 5 giorni

14 marzo 2014

Recensione 'Le vite impossibili di Greta Wells' di Andrew Sean Greer - Bompiani



SINOSSI
1985. Dopo la morte del suo amato fratello gemello Felix, e la fine della lunga relazione con il compagno Nathan, Greta Wells decide di iniziare un trattamento psichiatrico. Ma la cura ha effetti collaterali inattesi, e Greta si ritrova trasportata nelle vite che avrebbe potuto vivere se fosse nata in epoche diverse. Nel 1918, in cui Greta è un'adultera bohémienne; e nel  1941, dove Greta si scopre invece madre e moglie devota. Anche se lontane nel tempo e diverse tra loro, le tre vite di Greta Wells hanno innegabili affinità: sono tutte segnate da tensioni famigliari e scelte difficili, da perdite e doni del destino, e in ciascuna vita c'è un prezzo da pagare per riuscire a spuntarla. The Impossible Lives of Greta Wells
Così la Greta del 1985 scopre che le sue alias sono imprevedibili, uniche, come forse lo è anche lei. Perché questo viaggio nel tempo è un viaggio all'audace scoperta di sé stessa.
Mentre la cura volge al termine, e il tempo avrà svelato i suoi paradossi, Greta dovrà scegliere quale sé stessa voler essere, quale tempo e vita abitare.
TITOLO: Le vite impossibili di Greta Wells
TITOLO ORIGINALE: The impossibile lives of Greta Wells
AUTORE: Andrew Sean Greer
TRADUZIONE A CURA DI: Elena Dal Pra
EDITORE: Bompiani
DATA DI PUBBLICAZIONE: 20 novembre 2013
PAGINE: 292
PREZZO: 18.00 €
E-BOOK: 4.99 €


VOTI
Trama  7
Personaggi  6
Stile  7
Incipit  7
Finale  6
Copertina  7
Voto complessivo  6.7


Greta Wells è una trentenne negli anni '80, una ragazza normale, di origini irlandesi, il cui mondo crolla in pochi mesi: prima Felix, il suo gemello, muore di AIDS e, poco dopo, Nathan, il suo compagno, la lascia per un'altra donna.
Greta entra in depressione e, dietro consiglio della zia Ruth, decide di sottoporsi ad un ciclo di TERAPIA ELETTROCONVULSIVANTE (elettroshock).
Ciò che le accade, però, ha dell'inverosimile. Dopo ogni ciclo di terapia, Greta si risveglia in un'epoca diversa. Si troverà così, ad essere una Greta che vive nel 1918, col marito, sempre Nathan, medico durante la I° Guerra Mondiale e lei innamorata di un ragazzo più giovane.
E poi sarà Greta nel 1941, alle soglie dello scoppio della II° Guerra Mondiale, moglie e madre.
In tutto ciò, sempre la zia Ruth a farle da spalla e l'amato fratello, Felix, che, ovviamente, vive in maniera diversa la sua omosessualità: in un mondo è sposato e padre, in un altro è alle soglie del matrimonio.
Greta vivrà così tre vite diverse, passando dall'una all'altra e cercando di porre riparo agli errori commessi nell'una e nell'altra.
Godendo dell'amore di Nathan e della vicinanza del fratello perduto.
Arrivata alle soglie della fine delle sedute di terapia, Greta si chiederà
qual è il mondo perfetto se non quello in cui sei necessario?
Perché a quel punto Greta dovrà decidere in quale mondo rimanere e in qual far vivere le altre due Greta.
Devo essere sincera: il libro non è brutto, la storia è scritta bene ed è avvincente al punto giusto da trascinare il lettore sino all'ultima pagina. Probabilmente, dalla sinossi, ero io che mi aspettavo qualcosa di diverso; pensavo di rapportarmi con un romanzo più leggero, più divertente, con una Greta che si ritrovava catapultata da un'epoca all'altra e doveva affrontare cambiamenti e conseguenze dell'una e dell'altra.
Invece, l'autore ci propone una ragazza fragile, con tanti vuoti affettivi, che cerca di porre riparo agli errori del mondo che la circonda, alcune volte anche sconvolgendo le altre sue vite.
Ciò che delude, principalmente, è il finale convulsivo, con continui passaggi temporali, che costringe il lettore ad una grandissima attenzione se non, addirittura, a rileggere qualche pagine per capire bene cosa stia accadendo.
Detto questo, il mezzo punto in più che assegno al libro è dovuto, principalmente al colpo di scena che ci viene svelato quasi alla fine del romanzo, relativo alla morte di Felix.
Se partite dal presupposto di non avere a che fare con un romanzo che vi farà ridere, allora vi consiglio di leggerlo.
L'autore: Andrew Sean Greer è l'acclamato autore di La storia di un matrimonio e Le confessioni di Max Tivoli, insignito del California Book Award. Attualmente vive in California.
La mia valutazione:

23 ottobre 2013

Recensione 'Una passione sinistra' di Chiara Gamberale - Bompiani

una passione sinistra
Titolo:Una passione sinistra
Autore: Chiara Gamberale
Editore: Bompiani
Data di pubblicazione:
20 gennaio 2009
Pagine: 106
Prezzo: 9.50 €
Versione e-book: non disponibile
Trama: La vita di Nina e Bernardo è ispirata da grandi ideali di sinistra, quella di Giulio e Simonetta da principi concreti di destra.
Due coppie, insomma, con aspirazioni diverse ed esistenze fra loro apparentemente inconciliabili: ma uno scherzo del destino le fa incontrare e rivela loro una sotterranea possibilità di contatto...
Complice la Grande Storia, quella delle vicende politiche e sociali di un' Italia in piena fase di transizione, dalla caduta del Muro di Berlino al giorno esatto dell' ultima vittoria elettorale di Silvio Berlusconi, Chiara Gamberale racconta, con ironia e disincanto, la storia di un' attrazione che ha come suo insolito presupposto il disprezzo reciproco. Una passione che non dovrebbe esplodere eppure esplode, una passione scomoda, ambigua: sinistra.
Senza presupposti romantici, ma romantica suo malgrado: di fatto capace di travolgere differenze ideologiche e culturali e di insinuarsi nelle certezze di personaggi che, per la prima volta, si trovano così di fronte a un dubbio. A fulminante dimostrazione di come, oggi più che mai, tutto quello che più rifiutiamo – su un piano personale che si fa immediatamente politico – in qualche modo ci riguarda. E forse ci assomiglia.

Voti:
Trama  2
Personaggi  2
Stile  5
Incipit  6
Finale  2
Copertina  2
Voto finale  3.2


Io, questo libro, non l' ho proprio capito. Per 106 pagine non ho fatto altro che chiedermi: "E quindi? E allora? E adesso?".
Insomma, ci sono queste due coppie, una totalmente di destra e l' altra assolutamente di sinistra, attorno a cui ruotano vari personaggi, che, alla fine, non fanno altro che tradirsi a vicenda.
E quindi? E allora? E adesso? Boh!
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