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9 maggio 2025

Di cuori spezzati e rapporti bellissimi

"Ci tengo a dirti che, di base, oggi è il nostro anniversario!"



8 maggio 2017: nel blog appare quella che fu la prima recensione di Tempi duri per i romantici, romanzo d'esordio di Tommaso Fusari, allora, per me, emerito sconosciuto, oggi, otto anni dopo, un pezzo del mio cuore!

Otto anni non sono pochi, soprattutto per una come la sottoscritta che a mantenere rapporti lunghi fatica come un diesel a freddo di prima mattina! Eppure, 2920 giorni dopo, io e Tommà (non azzardatevi a chiamarlo così, è un privilegio che mi riservo solo io!) siamo ancora qua, tra telefonate chilometriche, messaggi assurdi, letture in anteprima condite da una sfilza di "vaffa" con l'eco e, soprattutto, un affetto grande grande!

E visto che gli anniversari sono importanti, io, qualche giorno, armata di cuffie, sono tornata da Stefano e Alice... perché sì, in fondo mi piace farmi del male. E cosa c'è di meglio che soffrire ascoltando un libro che ci ha già spezzato il cuore, letto dal suo stesso autore? Ora, non so se voi abbiate mai sentito parlare Tommà, ma il ragazzo è tanta roba!

La domanda che, però, mi sono posta quando ho deciso di ascoltare l'audiolibro, è stata: può un libro che hai già letto, di cui conosci ogni parola, ogni accadimento e, soprattutto, il finale, spezzarti il cuore una seconda volta? Ebbene popolo, fumata bianca (giusto per stare in tema Conclave!): SÌ! Anzi, segnatevi questa cosa: il dolore sarà ancora più forte, nonostante siate preparati a ciò che accadrà... forse perché nel frattempo sarete invecchiati, forse perché state in pre-ciclo, forse perché la vita vi ha messo davanti a situazioni che mai avreste immaginato, ma tutto sarà amplificato.

E se otto anni fa mi ritrovai circondata da fazzoletti usati, al centro di un letto, durante una nottata solitaria, a versare tutte le lacrime che avevo in corpo, stavolta mi sono letteralmente accasciata a terra, al centro di una stanza e ho buttato fuori, assieme alle lacrime, quel grumo di dolore che mi si era fermato proprio lì, alla base dello stomaco!

Stefano e Alice sono tra quei pochi personaggi che fanno parte, ormai da anni, della mia quotidianità da lettrice: ogni tanto guardo il libro, messo lì, di costa, lo sfioro con un dito e penso: "Tommà, ma vaffanculo!". Poi però sorrido, lo prendo in mano, lo sfoglio un po', alla ricerca di una delle tante frasi sottolineate o di quella pagina che, più delle altre, porta ancora l'alone delle mie lacrime. E le emozioni riaffiorano, assieme ai sorrisi, alle lacrime, alla gioia e al dolore che quella lettura mi regalò e mi regala ancora adesso. E, soprattutto, alla consapevolezza che otto anni fa ho incontrato uno scrittore bravissimo e un amico speciale!

Ciao, Tommà, sarai per sempre la mia quarta scimmietta (e questa la capiamo solo noi!). Ti voglio un bene dell'anima, core de zia!



31 ottobre 2024

Dario di Bordo - Ottobre

 

La parola di ottobre è sicuramente AHIA! La mia testa ha preso una bella botta (evitate battutacce, grazie, ci hanno già pensato quelle simpatiche amiche che ho scelto di avere nella mia vita!).
Un "piccolo" incidente domestico che mi è valso un bel taglio sulla testa, una settimana di capelli sporchi (che schiiiiiifo!), un bel po' di dolore e, soprattutto, tanta paura. E prendete nota: se avete i mobili bianchi, il sangue si nota subito... nel caso abbiate intenzione di commettere qualche omicidio, può essere un'informazione di cui tenere conto!


IL CONTEGGIO 5 libri letti, di cui 3 cartacei, un ebook e un audiolibro per un totale di 1531 pagine; tre autori uomini, due donne; tre autori stranieri, due italiani. Tre libri di narrativa, un giallo e un horror.

La prima lettura di ottobre è stata La malacarne di Beatrice Salvioni. Seguito de La malnata, esordio strepitoso, questa volta qualcosa non ha funzionato e, anche se resto una voce fuori dal coro, continuo a chiedermi che cosa abbia portato l'autrice a creare una storia che si è dilungata inutilmente in una serie di futili dettagli, invece di concludere tutto col primo romanzo.

A seguire è stata la volta di Cosa si prova, racconto col quale Sophie Kinsella, attraverso il personaggio di Eve, ci racconta la sua esperienza alle prese con un glioblastoma, aggressivo tumore al cervello che ha segnato un drastico cambio della sua vita. Toccante e doloroso, è stupefacente il modo in cui Kinsella riesce a strappare un sorriso anche davanti a un'enorme tragedia come quella che l'ha colpita!

Contemporaneamente a queste letture, tra una pulizia e l'altra, ho ascoltato Eredi Piedivico e famiglia di Andrea Vitali e sono sempre più convinta del fatto che Vitali debba evitare queste storie cupe che pubblica con Einaudi. In Vitali cerco freschezza, certezze e sorrisi; stavolta è mancato tutto.

Tra un fiasco e l'altro, ho deciso di affidarmi a un autore che è una solida certezza: Stephen King (ricordiamoci sempre che King è morto alla fine degli anni Novanta, ma nessuno ce lo dice!). A ridosso di Halloween e con una casa nella quale girano vari cani, ho deciso di leggere Cujo... così, giusto per farmi del male in maniera seria! Sicuramente, rispetto alla prima lettura, fatta ormai più di trent'anni fa, le sensazioni sono state più blande, ma King rimane un genio del male e nessuno potrà smentirmi!

Ultima lettura di ottobre è stata L'ufficio degli affari occulti di Éric Fouassier. Primo volume di una serie che, al momento, conta quattro volumi (tre pubblicati in Italia); non avevo preso in considerazione questo romanzo finché non sono stata colpita dalla trama del terzo romanzo, quindi ho deciso di recuperare tutti e tre i libri e iniziare a conoscere Valentin Verne, ombroso ispettore di polizia francese!

Visto lo sfacelo di letture che ci perseguita da mesi, io e Lallina, ridendo e scherzando, abbiamo detto: "Ma sì, facciamoci del male!" e abbiamo deciso di leggere l'ultimo romanzo di Felicia Kingsley, Una conquista fuori menù. Male è dir poco, tanto che, minacciate dai nostri cervelli di uno sciopero a oltranza, arrivate a metà lettura (e c'è dell'eroico già in questo!), abbiamo mollato. Ma tranquille, perché quella metà è basta a entrambe per decidere di scrivere uno di quei nostri post scoppiettanti utile a raccontarvi le sofferenze patite!

In tv, su suggerimento di Figlio, io e Consorte abbiamo guardato "Il buco" e "Il buco 2" (li trovate entrambi su Netflix). Se avete lo stomaco debole, state lontani da questi film; se, invece, vi piace la roba truculenta, buttatevi!
Sto amando follemente, la serie sugli 883, Hanno ucciso l'uomo ragno. Sarà per una questione di età, sarà che i due attori che interpretano Max Pezzali e Mauro Repetto sono strepitosi, ormai aspettare le due puntate settimanali è un appuntamento fisso!
Anche scoprire che dimentico cosa ho mangiato a cena, ma ricordo ancora tutte le loro canzoni a memoria, ha un suo perché!

E adesso non resta che aspettare novembre, sperando che finalmente arrivi il freddo, quello vero (che sti 20° hanno già rotto le scatole!), ma soprattutto, inizia l'attesa febbrile per l'uscita del nuovo romanzo di Lorenzo Marone che segna il ritorno di Cesare Annunziata!

Ah! Quasi dimenticavo! È nato ufficialmente il mio canale whatsapp! Cercavo un modo per cazzeggiare di più con voi, tornare a parlare di libri mettendoci la faccia e la voce, ma, soprattutto, volevo un posto nel quale potervi parlare di altre cose oltre ai libri. Se non lo avete ancora fatto, vi aspetto a Casa Libridinosa!





30 settembre 2024

Diario di Bordo - Settembre


 

Settembre è stato il mese in cui FINALMENTE il caldo ha smesso di rompere l'anima. Se dovessi definirlo con una parola, però, direi SFACELO. Esatto, perché dal punto di vista delle letture, settembre è stato davvero un mese pessimo!


Quattro libri letti, due abbandonati. E di quei quattro ne salvo in pieno solo uno. Con grande entusiasmo, ma anche con un certo timore, ho concluso agosto e iniziato settembre (aaaaahhhhh... un libro ponte!) con l'ultimo romanzo di Kate Morton, Ritorno a casa: come temevo, Morton è caduta in quel tranello che la porta a non sperimentare ma ad affidarsi a uno schema ormai trito e ritrito. Bella la sua scrittura, ma le storie ormai risultano banali. Adieu!

A seguire è stata la volta di Yellowface, decantato capolavoro da una sequela di blogger e librai, per me è stato come affrontare un lungo travaglio: dall'odiosa protagonista alla storia piena di temi buttati lì alla cazzo di cane, il risultato è stato disastroso!

Speravo che a risolleva le sorti di questo infausto mese provvedesse Marco Marsullo col suo Provaci ancora, mister Cascione. E, invece, ecco che la delusione è stata servita, con un'antipatia (sicuramente reciproca!) tra me e il protagonista del romanzo che ha mandato a gambe all'aria quella che speravo essere una lettura piacevole.

E volevate mai che anche settembre non avesse i suoi abbandoni? Ovviamente no! E ben due di fila! Prima vittima è stato Una catastrofe divina al quale sono bastate 50 pagine per farmi capire che avevo tra le mani lo scimmiottamento di Sister Act ma con una protagonista che faceva venire voglia di prendere a sberle!
L'emporio del cielo e della terra che, invece, si è fregiato di ben 150 pagine prima di farmi desistere: pagine in cui non è accaduto assolutamente nulla se non una sequela di insulsi fatterelli a carico di svariati personaggi assolutamente dimenticabili.

L'idea era quella di concludere settembre con La saponificatrice di Correggio di Francesca Mogavero, ma come sempre accade quando si incappa in una sequela di letture "meh", la voglia di leggere va a farsi benedire e io sto andando a rilento, più sovente distratta da altre cose che vogliosa di leggere!

Su Audible ho ascoltato Catherine Principessa di Galles e per tutto il tempo sono stata indecisa: l'autore è un ex amante di Kate o è follemente innamorato di lei? Vi giuro è impressionante il modo in cui la racconta: al di là delle minuziose descrizioni dei suoi outfit (belle mutande, Kate, davvero!), sentirla definire "una madre che lavora e cerca di conciliare la sua professione con la famiglia" è stata una delle cose più aberranti che io abbia mai sentito. Catherine viene eretta a santa, icona di perfezione e bontà al punto tale da sovrastare persino Santa Diana Martire.
In ebook, invece, ho letto Diciotto anni e dieci giorni di Fabio Bartolomei. Cinquantadue pagine nelle quali un'insulsa neo-diciottenne viziata dovrebbe incarnare il prototipo dei giovani d'oggi, tutta apparenza e niente sostanza. Mah!

In tv è stato il mese delle serie, ma anche quello del ritorno di Temptation Island, momento di insindacabile trash che io e Grazia ci godiamo nel post-pranzo del giorno seguente alla messa in onda; al di là delle polemiche sul programma, il mio consiglio resta sempre quello: guardatelo con un'amica, fatevi quattro risate e staccate la spina che ogni tanto serve!
Tre le serie guardate durante questo mese: la seconda parte della quarta stagione di Emily in Paris e devo dire che, se la prima parte mi aveva entusiasmata, facendomi patire nell'attesa della conclusione, le ultime cinque puntate, l'ultima in particolare, mi hanno lasciata l'amaro in bocca. Ovviamente non vi dico nulla per non farvi spoiler, ma se avete voglia di parlarne, scrivetemi pure in DM su Instagram!

In compagnia di Consorte, invece, ho guardato The perfect couple, una sorta di thriller (banalissimo) con protagonista, tra gli altri, Nicole Kidman; ecco, al di là della scontatezza della trama, il problema è che si passa tutto il tempo a fissare l'immobilità della faccia della Kidman, ormai praticamente ridotta a una statura di cera!
 
Infine è stata la volta di Monsters, questa volta incentrato sulla storia dei fratelli Menendez. E devo dire che se con Jeffrey Dahmer scattava automatica l'avversione per il protagonista, la storia dei due fratelli suscita un'empatia quasi strana da provare visto ciò che hanno fatto. Uno di quei casi, insomma, nei quali ci si trova, anche involontariamente, a empatizzare col mostro (mostri in questo caso).

In ambito privato, come avrete visto se sbirciate il mio profilo Instagram, in casa è arrivata una piccola micina... e per piccola intendo davvero molto molto piccola: neanche un mese di vita e meno di 200 grammi di peso! Ha preso possesso di camera di Figlio e anche di Figlio stesso che, da bravo gattaro, l'ha accolta a braccia aperte! Non così accogliente è stata la gatta già presente in casa che la guarda con lo sdegno con cui guarda chiunque non sia Figlio!



2 settembre 2024

Diario di Bordo - Agosto


 

Parole chiave di agosto: CALDO E CUCCIOLI. Sì, lo so, sono le stesse di luglio, ma d'altronde, anche agosto è stato un mese infernale dal punto di vista climatico: al caldo si sono aggiunte un paio di trombe d'aria che, per fortuna, almeno nella mia zona, non hanno fatto grandi danni. E poi ci sono i cuccioli, che proprio qualche giorno fa hanno compiuto un mese e sono delle vere pesti! Adesso camminano, corrono, giocano e hanno anche iniziato a mangiare da soli!
Quindi sì, le parole di questo mese sono le stesse del mese precedente!

Sei i libri letti in quello che dovrebbe essere l'ultimo mese d'estate; in mezzo anche un paio di abbandoni.
Ho iniziato agosto con Mio marito di Maud Ventura, una sorta di thriller che thriller non è, ma in grado di farsi divorare in un paio di pomeriggi; perfetto se siete ancora in vacanza e avete bisogno di una lettura che vi intrighi e vi sorprenda!

Subito dopo ecco arrivare i due abbandoni: il primo è stato La bambola di porcellana. Ricevuto a sorpresa dalla Casa Editrice, mi ero convinta a leggerlo grazie alla trama, che, però, si è rivelata un po' banale: la solita storia che lavora su due piani temporali distanti, lasciando al lettore il compito di capire quale legame vi sia tra i vari protagonisti. Nulla di male, ma mi sembra uno schema ormai un po' abusato e, a meno che non ci si trovi davanti a una scrittura sublime, passa la voglia di ripetere l'esperienza!
Il secondo abbandono è stato Fuoco al fuoco, mollato miseramente dopo un'ottantina di pagine. Ho detestato tutto: personaggi, storia, scrittura... uno sfacelo come pochi, inutile ostinarmi a portarne avanti la lettura, tanto so già che l'avrei miseramente stroncato!

Fortunatamente, poi ho infilato una serie di belle letture! La prima è stata Ritorno a Whistle Stop, ultimo romanzo di Fannie Flagg, seguito del suo romanzo più famoso, Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop. Di Flagg dico sempre che vorrei vivere in uno dei suoi romanzi e penso basti a capire quanto siano una coccola imperdibile per ogni buon lettore!

Dopo tanta bellezza e con addosso la paura di una delusione, ho deciso di rifugiarmi tra le pagine di Due settimane in settembre, una storia semplice che ci racconta la vita di una famiglia inglese durante le consuete vacanze estive!
Sherriff riesce a risultare moderno nonostante i suoi romanzi siano stati scritti quasi un secolo fa e questo non è poco!

Dopo tanta narrativa, è stata la volta di un giallo, genere al quale non sono particolarmente affine (cosa che ormai sapete a memoria!), ma stavolta è andata bene: tra le pagine de L'assassino è tra le righe, infatti, ho trovato pane per i miei denti; non il solito giallo, ma una storia fatta di scambi di mail e messaggi che coinvolge il lettore facendolo diventare parte integrante del romanzo!

Per concludere agosto avevo scelto Wellness di Nathan Hill, un mattoncino di più di 700 pagine che si sarebbe trasformato nel mio primo libro-ponte. Avevo, però, dimenticato di aver pre-ordinato l'ultimo romanzo di Kate Morton, Ritorno a casa, arrivato tra le mie mani nel giorno della sua uscita, il 27 agosto; così ho deciso di dedicarmi a lui, convinta di sfuggire all'ansia del libro-ponte!
Peccato che tra emicrania e caldo, la mia voglia di leggere si limiti a una ventina di pagine al giorno!

Per quanto riguarda l'ambito televisivo, agosto è stato il mese in cui ho conosciuto Emily in Paris. Avevo sempre snobbato questa serie (come, d'altronde, avevo fatto con Bridgerton), ma so che ad agosto la mia testa richiede leggerezza e quindi ho deciso di darle una chance.
Chance che si è trasformata immediatamente in una dipendenza, tanto da divorare le prime tre stagioni in appena quattro pomeriggio, per poi aspettare disperata l'uscita della prima parte della quarta stagione e, arrivata alla fine di quest'ultima, valutare seriamente l'idea di corrompere qualcuno di Netflix per avere la seconda parte immediatamente!
Adoro tutto di questa serie: gli stereotipi sui francesi (verissimi!), gli outfit sopra le righe di Emily, il fatto che lei continui a parlare inglese nell'unico luogo in cui a nessuno verrebbe in mente di non parlare francese! 
Detesto profondamente Camille, la detesto con tutta me stessa! E niente, sono entrata in un tunnel dal quale so che sarà difficile uscire!

Assieme a Consorte, invece, ho guardato Presunto innocente su AppleTv. Tratta da un romanzo di Scott Turow e con Jake Gyllenhaal come protagonista, la serie racconta di un procuratore distrettuale sospettato di essere l'assassino di una sua collega nonché amante. Durante gli 8 episodi che compongono la prima stagione (pare ne sia stata commissionata una seconda), assisteremo al processo che lo vede coinvolto come imputato e alle ovvie conseguenze per la sua vita privata.
Ben fatta, coinvolge al punto giusto portandoci a sospettare praticamente di tutti i protagonisti e per i motivi più disparati!
Se avete AppleTv dategli una chance!

Anche per questo mese è tutto, io come al solito vi aspetto nei commenti qui, su Facebook e su Instagram e vi ricordo che trovate i miei aggiornamenti di lettura (quasi) quotidiani nelle stories. Fatemi sapere com'è andato il vostro agosto!

1 agosto 2024

Diario di Bordo - Luglio




Parola chiave di luglio: CALDO E CUCCIOLI! Questo mese, a parte due o tre giorni in cui mi è parso di riuscire a respirare anche senza branchie, è stato un inferno. Caldo, afa, umidità... insomma, la tipica estate padana. Se penso di dover affrontare ancora il mese di agosto e, quasi sicuramente, un settembre che tutto sarà meno che autunnale, inizio a prendere in considerazione l'idea di far vincere la Bacci!

Nonostante il caldo, però, sono riuscita a leggere più di quanto non abbia fatto il mese scorso e, soprattutto, ho infilato una stringa di belle letture, cosa che pensavo non mi sarebbe più capitata!

Ma la parte migliore è arrivata il 29 luglio, quando Mia, una delle nostre Labrador, ha dato alla luce quattro splendidi cuccioli! Mamma e figli stanno benissimo, lei è stata bravissima e io ho pianto come una fontana!!



Quello che sinora è stato il mese più caldo dell'anno si è presentato a me con un'infilata notevole di belle letture!
Ben quattro libri di fila e un audiolibro, nessuno dei quali ha meritato meno di 4 stelle. Poi, ovviamente, è arrivata la fregatura, con un crollo verticale degno di un lancio di bungee-jumping!

La mia prima lettura di luglio è stata scelta dalla Bacci, che ha puntato il suo anziano ditino verso l'ultimo romanzo di Virginie Grimaldi, Quel che resta, regalandomi due pomeriggi nei quali mi sono deliziata con tre protagonisti diametralmente opposti tra loro, ma tutti ugualmente meravigliosi! Come al solito, Grimaldi punta sull'ironia per farci commuovere e anche questa volta ha fatto centro!

Subito dopo è stata la volta di Claire Lombardo e del suo Così come è sempre stato, libro nel quale riponevo aspettative altissime, visto anche l'indimenticabile precedente romanzo dell'autrice. Sicuramente non una brutta lettura, ma un passo indietro rispetto a Mai stati così felici.

Senza alcuna aspettativa, invece, ho approcciato la lettura di Un'ora di Christian Bergamo, preso in digitale con l'idea di avere qualcosa di leggero pronto per questi pomeriggi di afa e invece ecco che sono rimasta invischiata in una storia che mi ha commossa e stretto il cuore, tanto da farmi correre ad acquistare la versione cartacea del romanzo!

E poi è arrivato lui, Come l'arancio amaro, esordio di Milena Palminteri, che si piazza sicuramente nella classifica dei libri più belli del 2024! Magnetico, affascinante, intrigante... una storia e una scrittura che difficilmente si dimenticano!

Tra un cartaceo e l'altro e nelle mattinate di (poco) intensa pulizia, a tenermi compagnia c'era Andrea Vitali con l'audiolibro di "Cosa è mai una firmetta". Divertente, ironico, a tratti anche tenero e con la solita morale nel finale, queste sono le storie nelle quali l'autore bellanese non ha rivali!

Come detto, dopo una serie di belle letture, lo sfacelo è arrivato con quella che mi aspettavo essere una storia misteriosa e che mi avrebbe tolto il fiato, "Lily. Storia di una vendetta" di Rose Tremain, di cui vi parlerò ad agosto, ma che vi dico già essere stata tutto meno ciò che avrei voluto!

Ultima lettura di luglio, terminata per il rotto della cuffia proprio ieri, è stato "Follia" di Patrick McGrath. Scelto nella solita pila, stavolta dal dito di Loredana, quando l'ho mostrato su Instagram c'è chi mi ha detto di averlo amato alla follia, chi aspetta il mio parere per capire se valga la pena leggerlo e chi, invece, lo ha mollato! Io vi anticipo solo che mi piazzo esattamente in mezzo: un libro dalle grandi potenzialità che, per me, è stata una lettura "gne".

Luglio è stato anche il mese di Temptation Island, rigorosamente guardato assieme a Grazia il giorno successivo alla messa in onda (siamo anziane, non li reggiamo quegli orari!), cercando di evitare qualunque spoiler (che fatica!).
Sappiamo che è una trasmissione trash? Sì! Sappiamo che non è un baluardo della cultura? Assolutamente sì! Sappiamo che non è educativa? Ovvio! 
Eppure, vi svelo un segreto: si può essere persone intelligenti, lettori voraci e anche guardare Temptation prendendola per ciò che è: una trasmissione trash che aiuta a staccare il cervello e, soprattutto se la si guarda assieme a un'amica, anche a farsi quattro grasse risate!

E adesso che luglio è terminato, vediamo di affrontare l'infernale agosto, sperando che passi in fretta, ci dia una tregua dal caldo (la vedo dura) e porti tante belle letture!

Io, come al solito, vi aspetto nei commenti sia qui che su Facebook e Instagram per sapere come è andato il vostro luglio, se è stato foriero di belle letture, se avete visitato bei posti... insomma, tutto ciò che avrete voglia di raccontarmi!



28 giugno 2024

Diario di Bordo - Giugno



La lentezza: questo è stato il leitmotiv del mio giugno! Giornate lente, un compleanno lento e delle letture lente.
Dopo anni (e anni e anni e anni...) in cui mi affannavo a leggere per stare dietro alle collaborazioni, per tenere il blog e i social sempre attivi, per essere sempre sul pezzo, mi sono dovuta arrendere all'evidenza: stavo perdendo il piacere della lettura. 
Quel rituale tanto amato, accoccolarmi in poltrona e perdermi tra le pagine di un libro, era diventato quasi un automatismo e non più un momento di gioia da rubare alle mille incombenze quotidiane.
Allo stesso modo, scrivere il mio pensiero su un libro, cercare di trasmettervi le emozioni provate, ma anche scattare una foto che rendesse merito a quelle magiche pagine, erano diventati una costrizione a cui non sono più disposta a sottostare.
E tutto questo si è ripercosso sia sulla qualità e quantità delle mie recensioni (sempre meno e sempre più risicate) che sulla mia voglia di leggere. 

E quindi giugno è diventato il mese in cui la lentezza ha avuto il suo spazio in ogni ambito della mia vita!


A dare man forte a questa mia scelta, è stata un'infilata di libri tristemente abbandonati.
Il primo a subire questa sorte, dopo appena 50 pagine, è stato "La grande fortuna" di Olivia Manning, primo volume della trilogia dei Balcani. Cinquanta pagine appena, piene di inutili descrizioni, inclusa quella di un pollo arrosto, mi hanno fatto capire che tra me e Manning non sarebbe mai scoccata la scintilla!

Subito dopo è toccato a "Gli Effinger" di Gabriele Tergit, al quale ho concesso 150 pagine prima di arrendermi alla scrittura davvero troppo datata perché io potessi sopportare le 900 pagine che compongono il volume.
I salti temporali non segnalati e dei personaggi davvero deboli hanno fatto il resto!

Infine è stata la volta di "Francesca e Nunziata" di Maria Orsini Natale, romanzo dal quale è stato tratto l'omonimo film con protagonista la Loren. Anche in questo caso, la scrittura ha inciso sulla voglia di proseguire: datata, lenta, avrebbe sicuramente beneficiato di un ammodernamento che non c'è stato.

Dopo tre abbandoni consecutivi, col blocco del lettore che mi guardava con languore, ho deciso di affidarmi a Dolly Alderton, scoperta e amata col suo ultimo romanzo, "Avete presente l'amore?"; ma le cose non sono andate come previsto e così, "Tutto quello che so sull'amore", memoir dell'autrice, si è rivelato una lettura infantile, immatura e anche lenta.

A risollevare, per fortuna, le sorti di questo disastroso mese, è arrivato un giallo ironico ambientato in Romagna, "L'ananas no" di Cristiano Cavina, di cui spero di parlarvi quanto prima!
E mentre scrivo queste righe, giugno si avvia alla sua conclusione e io, per la prima volta dopo tanto tempo, non ho alcun libro tra le mani.
Allo stesso modo, per la prima volta dal lontano 2020 e del primo lockdown, non ho stilato la mia solita tbr mensile per luglio.
Ho, invece, impilato una serie di libri e andrò a sentimento, sia per la scelta della lettura da fare che (e soprattutto) per la lettura in sé: leggerò solo se e quando avrò voglia di farlo!

Per questo giugno è tutto, ma se vi va, passate su Instagram a raccontarmi com'è stato il vostro, di giugno!

31 maggio 2024

Diario di Bordo - Due chiacchiere su maggio

 ... e su alcuni cambiamenti!



C'era una volta un luogo infausto chiamato Instagram (c'è ancora, eh, ma non è più quello di qualche anno fa), nel quale proliferavano foto di libri debitamente studiate, tazze ricolme di cappuccini, cioccolate con panna o tè con fettine di limone e biscotti al burro a far loro compagnia.
Set venivano allestiti a ridosso delle finestre di casa, torte profumate erano tirate fuori da forni che lavoravano senza sosta, osservate da lontano e con desiderio da mariti e figli ai quali era rigorosamente vietato cibarsi finché le suddette foto non venivano scattate, editate e approvate dal circuito di amiche fidate!
Questo luogo era, altresì, coacervo di polemiche, frecciatine, litigate epocali, blocchi selvaggi e rivalità che Montecchi e Capuleti, in confronto, erano dilettanti allo sbaraglio!

Eletto a sostituto dei blog (tiè! Stiamo ancora qua!), affossato, almeno in parte, dall'avvento di TikTok, Instagram, negli ultimi anni, si è trasformato malamente: da una parte l'età media degli utenti si è alzata, con conseguenti commenti carichi di odio ad ogni post (praticamente Facebook ma di un colore diverso!), dall'altra sono sempre meno le persone che postano e sempre più quelle che sponsorizzano!
Da parecchi mesi ormai tutti si lamentano della scarsa copertura (confermo), dei pochi commenti (confermo) e delle quasi inesistenti interazioni (confermo).
E quindi?

E quindi, un po' per questo motivo, un po' perché sono davvero tanti tanti anni che mi affanno appresso a scadenze, set allestiti, luce giusta da trovare, libri da leggere per stare sul pezzo e quant'altro, io ho deciso di dire basta!
No, che avete capito? (Bacci, hai visto anche tu qualcuno che stappava lo spumante?!) Il mio basta è rivolto alla gara continua nata assieme al social viola! Pertanto ci sarà qualche cambiamento, che chi di voi mi segue con costanza avrà già notato: innanzitutto, le foto saranno meno, non spariranno del tutto, ma scatterò quando avrò davvero voglia di farlo (non è questo il momento!) o quando avrò tra le mani un libro che mi tirerà fuori l'ispirazione.
Allo stesso modo, non vi parlerò più di tutto ciò che leggo o almeno non con una recensione dedicata ad ogni libro. Come potete immaginare (potete, vero?!), ci sono libri che in noi lettori lasciano poco o nulla e sono libri di cui è davvero difficile parlare! Pertanto, da adesso troverete recensioni di quei libri che suscitano in me l'esigenza assoluta di sedermi davanti a questo schermo e scrivere i miei pensieri, quei libri che, come dico da anni, si recensiscono quasi da soli mentre li si sta leggendo!
Per tutti gli altri, giusto per lasciarne una traccia e per (spero!) continuare a esservi utile, troverete un breve pensiero in un post di riepilogo mensile!

Spero che, nonostante tutto, rimangano in voi la voglia e il piacere di passare a dare un'occhiata a queste stanze che per tanti anni vi hanno accolti con una di quelle tazze di tè che finivano in foto!


Uno dei cambiamenti più grandi che queste decisioni hanno portato nella mia vita è stato il ritorno alla lettura digitale. Eh già, vorrai mai fotografare un tristissimo e-reader? Giammai, poi chi le avrebbe sopportare le lamentele delle Case Editrici? E l'algoritmo che ti affossava con tanto di coccodrilli affamati in attesa? 
Ma volete mettere la comodità di un e-reader quando ci si ritrova a leggere a letto? Piccolo, leggero (provate voi a riprendervi quando vi cade in faccia Il conte di Montecristo!) e con tanto di luce integrata; aggiungiamo pure che il nuovo Kobo è a colori e la festa è servita, grazie soprattutto alla complicità di tre cretine che lo hanno fatto giungere tra le mie mani per festeggiare (con largo anticipo) il mio prossimo compleanno!

Questo quinto mese dell'anno si è rivelato particolarmente proficuo, numericamente parlando, in termini di libri; non altrettanto, purtroppo, in quanto a piacere provato con alcune letture!
Ho iniziato maggio leggendo l'ultimo romanzo di Paul Auster, "Baumgartner", proprio nel giorno in cui lui ci lasciava. Una storia che rispecchia perfettamente lo stile dell'autore americano e che ha il suo punto di forza nel personaggio che dà il titolo al romanzo. Baumgartner, vedovo solitario e maniacalmente distratto, accompagna il lettore in un viaggio tra il suo presente e il suo futuro; un romanzo piacevole, anche se un po' declinante nella seconda parte!

Altra lettura di cui non avete trovato traccia, ma che è stata una piacevolissima compagnia per un paio d'ore di un piovoso pomeriggio, è "Pennablù", racconto lungo di Lorenzo Marone il cui protagonista è un pappagallo di proprietà di un boss della camorra. Tra le sue poche pagine ho ritrovato quell'ironia sempre un po' malinconica che contraddistingueva i primi romanzo del mio amato autore partenopeo!

Terzo libro passato sotto silenzio è stato "Cuore nascosto", ultimo lavoro di Ferzan Ozpetek di cui, a essere del tutto sincera, molto poco mi è rimasto, tanto da non riuscire a scriverne neanche poche ore dopo averne terminato la lettura. Un vero dispiacere per un autore che, invece, col suo romanzo precedente, mi aveva conquistata.

Maggio ha visto anche un abbandono: "Mr and Mrs American pie" di Juliet McDaniel. Preso in biblioteca con poca fiducia (e molta ragione!), dopo le prime, divertenti, 100 pagine, ha imboccato un tunnel di sconsideratezza che mi ha fatta desistere dal proseguire una lettura che era diventata più una tortura che un piacere! Riconsegnato alla mia bibliotecaria senza alcun dolore e con la gioia di aver risparmiato qualche euro!

Ma ci sono state anche letture di cui vi ho parlato e altre di cui vi parlerò a breve: la mezza delusione de L'ultimo mago di Francesca Diotallevi, la totale delusione de L'amore non lo vede nessuno di Giovanni Grasso, che trovate già qui.
A breve (spero!) vi parlerò de "La principessa di Lampedusa" di Ruggero Cappuccio e di "Tutta la vita che resta" di Roberta Recchia, ma anche di "Carrie" di Stephen King, la cui recensione giace tra le pagine di un quaderno!

Per maggio è tutto, ci rileggiamo a giugno, cari lettori!

29 marzo 2024

Diario di Bordo - Undici... e poi?


Undici anni. Undici... o "i due uni" come disse una volta un mio cuginetto, estraendo i numeri per la tombola!
I due uni! 1+1=2. Due come me e il blog! Siamo in due: io che scrivo, lui che accoglie i miei deliri!

Prima di scrivere questo post, sono andata a rileggere quelli pubblicati negli anni scorsi... e ammetto di essermi anche un po' commossa! 
Ci sono stati anni in cui non ho scritto nulla, altri in cui ero entusiasta, anni in cui ho lasciato, almeno in parte, la parola a chi mi è stato accanto in questo percorso e anni, infine, in cui traspariva stanchezza.
E quest'anno? Questo è l'anno dei passi indietro... un po' come un gambero!


Digito queste parole da una stanza librosa completamente rimessa a nuovo, stravolta rispetto a ciò che era poco meno di un anno fa: nuovi colori, nuova scrivania, nuove librerie (queste sono proprio fresche fresche di montaggio!), nuovi spazi da riempire di libri! E, forse, anche una nuova me! Sto lasciando andare tante cose e mi rendo conto che non è un obbligo, quanto una scelta consapevole, un bisogno di rinnovare che è andato di pari passo con quello del rinnovamento stilistico della stanza in cui leggo, scrivo, penso (muta, Bacci!).
Ho lasciato andare, per la prima volta dopo davvero tanti anni, le collaborazioni. Mi fa schifo ricevere libri gratis? Assolutamente no, mica sono cretina sino a questo punto! Quello che mi fa schifo (sì, lo so, non si dice schifo, si dice non mi piace, ma tant'è!) è il modo in cui, negli ultimi anni, queste sono state gestite.
Non è un segreto che ormai un po' tutti ci lamentiamo delle scelte delle Case Editrici (tutte le Case Editrici): si guarda al numero di follower, si rifugge da chi recensisce in maniera esaustiva, ma soprattutto onesta! E quando, negli ultimi mesi, mi sono sentita dire più volte: "No, non ti mando il libro perché non voglio rischiare una recensione negativa" o "Non abbiamo più copie" per poi vedere quello stesso libro spacchettato (e spesso rivenduto subito dopo) da profili coi "numeroni" (finti!), mi sono fermata un attimo a riflettere e mi sono chiesta perché. Perché dare spazio e visibilità a chi non apprezza il mio lavoro e la mia onestà? E allora basta! In quest'angolo di mondo non vedrete più spacchettamenti selvaggi e pile di libri inviati dalle Case Editrici. Se qualche invio ci sarà ancora, sarà frutto di rapporti personali tra me e l'autore del libro stesso!

Sto lasciando andare Instagram che, pian piano, sta seguendo la pagina Facebook. Sono stanca di dover postare postare postare, creare creare creare, quando i risultati sono miseri. "Ma non dovresti farlo per te stessa?" Certo! Ma io per me stessa ho questo posto qui, l'unico che, da undici anni, amo senza remore!
Che io e Instagram non ci siamo mai piaciuti più di tanto, non è un segreto per nessuno! Ma se dover pubblicare una recensione diventa una fatica dovuta al pensiero di dover scattare una foto, allora si vede che la misura è colma. E quindi? E quindi, da adesso, troverete delle foto molto più semplici, meno pensate, meno studiate, spesso scattate in serie (dai, tanto lo sapete che io stilo una tbr mensile e la rispetto!).
Instagram è diventato un luogo in cui farvi sapere che ho pubblicato qualcosa nel blog. Fine.

E lui? Il blog! Oh il blog sta qui e, mentre scrivo queste righe, mi arriva un messaggio di Ansialisa che mi fa scendere una lacrimuccia e, contemporaneamente, mi strappa un sorriso: "Il tuo blog si è aggiornato, ha cercato di stare al passo coi tempi, però la sostanza non è cambiata: blog, libri, recensioni. Libri letti, recensioni veritiere, accurate e approfondite. Non è una cosa che si può dire di tantissimi blog, questa è una cosa bella, molto bella: alla fine, nella vita ci sono poche certezze, il tuo blog è una di quelle!".

Che altro posso dire, amici e amiche mie? Dopo queste parole meravigliose, tutto sarebbe superfluo!



24 ottobre 2023

Diario di Bordo - Cos'è successo con ‘Il patto dell'acqua’ di Abraham Verghese


IL PATTO DELL'ACQUA || Abraham Verghese || Neri Pozza || 20 giugno 2023 || 736 pagine


La mia avventura con Il patto dell'acqua di Abraham Verghese si è conclusa a pagina 384, quando, spostando lo sguardo verso la prima riga della pagina successiva, mi sono resa conto che la frase non filava: una… tro… Una tro? In che senso Una Tro? Sarà mica un insulto indiano?! 
Il mio sguardo, allora, è sceso verso il basso e, sorpresa! Pagina 353! Sfoglio sfoglio sfoglio e mi rendo conto che le pagine da 353 a 384 si ripetono pare pare, peccato che poi si salti direttamente a pagina 417! 
E le 33 pagine mancanti? Ecco, mancanti appunto: sparite! Puff… evaporate! Fossero stati compiti per casa, avrei anche potuto dare la colpa a un cane a caso (tanto qui abbondano!), ma no, niente prof a cui giustificare qualche mancata consegna!


Diciamo subito che il “problema” è stato risolto facilmente; avevo acquistato il libro su Libraccio, li ho contattati e mi hanno proposto due alternative: copia sostitutiva o rimborso tramite buono. 
Vista la mia scarsa voglia di proseguire la lettura del romanzo di Verghese, ho optato per la seconda opzione (tranquilli, il buono è già stato debitamente speso!).


Ma facciamo un passo indietro e torniamo al libro in questione (o almeno alla parte che ho letto io). 
Premessa: non amo le ambientazioni asiatiche, ma avevo sentito parlare talmente tanto bene di questo libro che ho deciso di fare uno strappo alla regola e dargli comunque una chance. 
Emozionante, sconvolgente, ammaliante… Sono rimasta incollata alle pagine per tutto il tempo, non riuscivo a metterlo giù, si legge velocemente nonostante la mole… 
Ammetto che io e Loredana (anche lei vittima di una copia fallata!) ci siamo chieste se “la fallatura” delle nostre edizioni non risiedesse anche nella storia narrata! 
Il patto dell'acqua era il libro che avevamo scelto di leggere assieme per il mese di ottobre (e intanto continuiamo a cercare colui o colei che ce la sta tirando grama, visto che ogni lettura scelta sino a ora si è rivelata un fiasco!).


Emozionante? Sicuramente l’emozione che abbiamo provato quando abbiamo deciso di abbandonarlo, è stata forte! 
Sconvolgente? In effetti ci siamo sconvolte perché più volte abbiamo preferito dedicarci alle pulizie di casa piuttosto che dedicare tempo alla lettura! 
La nostra lettura è stata una lenta e lunga agonia, portata avanti quasi stoicamente perché no, non potevamo accettare di mollare l’ennesimo libro da leggere in coppia!

Per quanto mi riguarda, la parte che ho letto si è rivelata lenta, ripetitiva e mortalmente noiosa. Un continuo ritornare di situazioni e termini indiani (senza alcuna traduzione o riferimento), un’agonia di descrizioni relative a luoghi e piatti tipici… a un certo punto avrei potuto organizzare una cena indiana senza dover ricorrere a internet per trovare le ricette! 
Arrivata a metà della quinta parte del romanzo, l’unico motivo che mi spingeva ad andare avanti era la flebile curiosità di scoprire in che modo l’autore avrebbe “legato” tra loro tutti i personaggi e le situazioni presentate di capitolo in capitolo.

Ma niente da fare! La falla della copia ha fatto capire a me e Loredana che non ce l’avremmo fatta a continuare ulteriormente! 
L’unica cosa che abbiamo capito è che il nostro divano è da cambiare!



3 agosto 2023

Diario di Bordo - Luglio


Che io non ami odi profondamente l'estate è risaputo; solitamente il mese che detesto di più è agosto... non chiedetemi perché, è una cosa irrazionale che, sicuramente, ha un qualche risvolto psicologico che dovrei pescare nei miei ricordi d'infanzia. Maaaa... quest'anno luglio si è impegnato per farsi detestare con tutto sé stesso e ci è riuscito benissimo!




Le letture
 Sei libri letti, ma pochi sono stati quelli piacevoli. Sicuramente Franck Thilliez si conferma un maestro del thriller con l'ultimo romanzo che chiude la serie de "Il manoscritto"; anche Manzini è stato bravo a non deludere con "ELP", dodicesimo romanzo con protagonista il Vicequestore Rocco Schiavone! Per il resto è stato uno sfacelo: mediocre "Due tazze di tè a Swinburne Road", deludente "Elisabetta di York", uno sfacelo totale (non che questa cosa mi abbia sorpresa!) "Meno male che ci siete voi", tornatosene allegramente sugli scaffali della biblioteca! Di "Pineapple Street" vi parlerò la prossima settimana, ma vi anticipo già che è un libro che mi ha fatta arrabbiare parecchio!


Cosa leggerò ad agosto?
 Non è stato molto difficile stilare la to be read per il mese di agosto, sono andata abbastanza a colpo sicuro e spero di non pentirmene!

  • "Il miglio verde" di Stephen King - dopo aver condiviso la lettura della serie di "Blackwater", io e la Bacci abbiamo deciso ri-condividere una lettura e ri-leggere "Il miglio verde" di Stephen King. A noi si è aggiunta anche Loredana, ma se per lei sarà la prima volta (con questo romanzo, che avete capito?!), invece per me e la Bacci sarà una rilettura e nel mio caso sono trascorsi almeno una trentina d'anni. Zitte!
  • "Buonanotte, signor Tom" di Michelle Magorian - Anche in questo caso, la colpa dell'acquisto è della Bacci. È uno dei 10 libri che occupano la pila dei "libri da leggere entro l'anno". Al momento ne ho letti due e abbandonati tre... speriamo di pareggiare i conti!
  • "L'assassino è tra le righe" di Janice Hallett - E anche qui c'è lo zampino della Bacci che, oltre ad avermi convinta con la recensione, è stata pure così carina da prestarmi la sua copia!"
  • "Il ladro di quaderni" di Gianni Solla - Non lo vedete in foto perché l'ho prenotato in biblioteca ed è in arrivo!
  • "La correttrice" di Emanuela Fontana - È il terzo mese di fila che questo libro finisce nella mia tbr, quindi spero davvero che sia la volta buona, perché la curiosità mi sta divorando!
  • "Madre d'ossa" di Ilaria Tuti - Quinto... quarto... vabbè ultimo uscito della serie che vede protagonista Teresa Battaglia. I primi due romanzi mi avevano conquistata, quello che fu spacciato per terzo è stata una mezza fregatura, l'ipotetico quarto ha dato la mazzata finale. Sono comunque curiosa di scoprire come l'autrice si stia arrampicando sugli specchi stia portando avanti la storia di Teresa e della sua malattia, ma non così curiosa da regalare 23 euro alla Longanesi. E che Lallina benedica sempre le biblioteche!
In tv Luglio è stato il mese di "Temptation Island". È trash? Sì. I rapporti che si vedono sono tossici? Spesso sì. Ma non c'è niente di meglio per staccare la spina, mettere a riposo i neuroni e farsi due sane risate!


E poi...
 Se mi seguite su Instagram, sapete già che ho passato una settimana d'inferno: Vani è stata male, molto male. Sembrava solo una gastroenterite e siamo arrivati a un intervento d'urgenza. Credo di aver perso 10 anni di vita, sicuramente ho un nuovo ciuffo di capelli bianchi!
Adesso sta benissimo (sia lode a Lallina!) e, come sempre accade in situazioni del genere, si scopre chi ci è vicino è chi no, chi risponde anche alle 3 del mattino o ti manda un messaggio come prima cosa appena si sveglia e chi no!

Passiamo a cose più belle e cosa c'è di più bello del cibo? Figlio ha approfittato dei Prime Day per regalarmi la friggitrice ad aria. Prima di andare avanti, ripetiamo insieme: è solo un forno ventilato di dimensioni ridotte, non si frigge nulla senza olio. Abbiamo appurato questa cosa? Bene, possiamo proseguire!
Ovviamente, l'abbiamo subito messa in uso e, al di là dei soliti cornetti per colazione, ho provato gli spiedini di salmone e il risultato è stato ottimo! 
Altro esperimento mensile sono state le zucchine imbottite e il filone di pane con stracciatella e pomodorini confit!

Insomma, anche a luglio, complici le temperature che, a parte una settimana, al nord si sono mantenute sopportabile (disastri a parte, io ci metterei la firma su un'estate come questa!), non ho fatto la fame!!

Anche per questo mese è tutto e speriamo di sopravvivere al simpaticissimo agosto! Lo sentite il profumo dell'autunno che si avvicina?!

1 luglio 2023

Diario di Bordo - Giugno


Giugno è stato un mese "col botto"! Ero partita in quarta con le letture: tre libri in circa 10 giorni, ognuno di essi praticamente divorato in due o tre pomeriggi al massimo.
Poi l'idea geniale: rifacciamo lo studio (o stanza librosa, come preferite!). 


Le letture Alla fine, il numero di libri letti ammonta a cinque. E considerati i 10 giorni abbondanti trascorsi senza aprire un libro, direi che non posso lamentarmi. Tra questi, solo una delusione: "La centenaria con la pistola", di cui vi parlerò nei prossimi giorni.
Ma a giugno ci sono stati anche un paio di abbandoni: mollato dopo un'ottantina di pagina "Irina Nikolaevna o l'arte del romanzo", che sembra scritto da Jane Austen sotto effetto di oppiacei e, cosa rarissima, forse addirittura mai accaduta, ho lasciato a metà un libro ricevuto da una Casa Editrice. Si tratta di "Bordighera Grand Hotel", un romanzo la cui protagonista fa venire voglia di gettarsi da uno scoglio e morire tra atroci sofferenze!

Per quanto riguarda gli altri libri letti, invece, bellissime sorprese e un'attesa conferma.
Mi sono innamorata della scrittura di Beatrice Salvioni, al suo esordio con La malnata; ho scoperto una famiglia ricca tanto di soldi quanto di segreti col primo volume de I Monteleone e ho ritrovato l'amatissima penna di Gigi Paoli che con La voce del buio ci presenta il suo nuovo protagonista, Piero Montecchi.
Altra scoperta è stata Emanuela Canepa, di cui ho terminato da poco l'ultimo romanzo, "Resta con me, sorella": una scrittura affascinante che mi ha portata a mettere nel carrello i suoi libri precedenti. Di questo libro, ovviamente, parleremo qui nei prossimi giorni!

E poi ci sono stati giorni in cui non ho aperto libro, persa tra librerie da svuotare e spostare, mobili da smontare, pareti da ripitturare e mensole da appendere!
Con un colpo di testa un po' repentino, io e Consorte abbiamo deciso di risistemare lo studio in base alle nuove esigenze familiari che si sono venute a creare. Ecco, vi do un consiglio: trovatevi un hobby che abbia come oggetto qualcosa che si possa spostare con facilità! Che ne so... la pizza! La pizza mi pare un ottimo hobby!
Nel caso siate curiosi di vedere il risultato finale, trovate un reportage fotografico qui.



Cosa leggerò a luglio? Per il mese appena iniziato ho deciso di stilare una tbr "farlocca"! Ho inserito i libri che non sono riuscita a leggere a giugno ai quali ho aggiunto qualche altro libro che ho voglia di leggere da un po' e alcuni dei regali ricevuti per il compleanno.
Sono sicura che non riuscirò a leggerli tutti, ma conto di andare un po' a sentimento, pescando dalla pila ciò che mi ispira di più in quel momento!

  • "Elp" di Antonio Manzini - Ultimo(?) capitolo della serie che vede protagonista il Vicequestore Rocco Schiavone
  • "Meno male che ci siete voi" di Amanda Colombo - sono molto curiosa nei confronti di questo libro, ma ammetto di avere anche delle aspettative molto basse. L'ho preso in biblioteca; se dovessi riuscire a leggerlo, vi spiegherò bene il perché della mia curiosità!
  • "Il segreto del tenente Giardina" di Giovanni Grasso - Ma voi lo sapete chi è Giovanni Grasso? Io l'ho scoperto guardando una puntata di Otto e mezzo e il suo libro è finito dritto dritto nella mia wishlist! Poi Quella Alta ha provveduto a toglierlo da lì e farlo arrivare qui!
  • "Labirinti" di Franck Thilliez - Capitolo conclusivo della trilogia de Il manoscritto. Ho aspettato che la Bacci mi desse il là per l'acquisto, perché con Thilliez non c'è mai da fidarsi!
  • "Pineapple Street" di Jenny Jackson - Questo è uno dei libri "arraffati" come regalo di compleanno di Figlio (vi spiego più avanti!). Immagino sia una lettura poggia-neurone, spero solo che il neurone non muoia!
  • "Vieni tu giorno nella notte" di Cinzia Leone - Uno dei due libri "avanzati" dalla tbr di giugno, ma che ho davvero tanta voglia di leggere quanto prima!
  • "La correttrice" di Emanuela Fontana - Altro "avanzo" di giugno. Ce la farò questa volta?!

In tv Poca tv nel mese di giugno. Dopo aver divorato le prime cinque stagioni di 911, io e Consorte ci siamo dovuti rassegnare al fatto che Disney+ rilasci un episodio a settimana, quindi fine della maratona e lunga attesa tra una puntata e l'altra. Confermo, comunque, la mia impressione iniziale sulla serie: molto concentrata sulle vite dei pompieri protagonisti, tra amori e cuori infranti, meno sui casi che, soprattutto nelle ultime due stagioni, tendono a riguardare direttamente le vite dei personaggi. Carina, ideale per staccare la spina, ma sicuramente non imperdibile.
Abbiamo anche iniziato "Breaking Bad", ma nessuno dei due ne è rimasto coinvolto e l'abbiamo miseramente abbandonato dopo pochi episodi.

E poi... A giugno ho festeggiato 47 anni di vita e se il mio corpo li sente tutti, la mente non si è ancora accorta che veleggiamo allegre verso i 50!
Presi dai lavori dello studio, io, Consorte e Figlio ci siamo concessi un pranzo a base di sushi. Poi Figlio ha deciso di seguire un trend di TikTok ('sti gggiovani!) per farmi il regalo: mi ha portata in libreria e mi ha dato due minuti di tempo per arraffare tutti i libri che volevo!! Un sogno, direte voi! Un'imbecille, dico io. No, non Figlio, l'imbecille sono io che ho preso solo tre libri. Tre libri. TRE. 
La Bacci mi ha definita selettiva, ma secondo me ha solo voluto essere gentile visto che era il mio compleanno!
Oh! Giugno è stato anche il mese in cui ho deciso di fregarmene definitivamente del feed di Instagram! Tutte le volte in cui avevo voglia di postare una foto, mi facevo mille paranoie perché non era in linea col feed (cit. gli instagurudistoca22o). 
Non è stato facile dare una sferzata di questo tipo per me che sono pignola e precisina e ancora oggi, a un mese di distanza, ogni tanto mi fa strano non vedere una fila di foto di libri con lo stesso sfondo e un preset che renda i toni uniformi.
Ma volete mettere la gioia di postare quello che si vuole quando se ne ha voglia?! Che si tratti del muso di Vani, di un'ortensia particolarmente bella o di un cielo grigio grigio, nulla ha un sapore migliore della libertà!

E insomma, anche giugno è giunto alla fine e quest'anno devo dire che mi è stato pure simpatico, col suo fresco gradevole e la copertina presente per buona parte del mese. Insomma, per una volta da parecchi anni a questa parte, sono anche riuscita a godermi il compleanno senza sperare di svegliarmi in un igloo!